Ciao, eccomi a iniziare questa tua long.
Ho seguito la preferenza da te espressa, e quando ho visto che si trattava di una Jaime/Brienne non ho potuto che gongolare: li shippo dal primo istante in cui si sono incontrati e ho sempre sperato che finissero insieme. Quand'è successo, ero emozionata come una bambina; poi lasciamo stare il modo orripilante e privo di fondamento con cui hanno fatto finire la loro relazione: voleva essere una cosa figa, ma ha fatto solo schifo. Perciò, mi fa piacere di poter rileggere una rivisitazione del loro intero rapporto.
In generale, non sono una grande amante delle soulmate: non c'è un vero e proprio motivo, però solitamente mi vanno indigeste. Le premesse della tua storia, però, mi hanno acceso una grande curiosità e il modo in cui hai impostato il tutto ha dato una connotazione differente dal solito al tuo racconto, per cui ne sono stata piacevolmente colpita e attratta.
Innanzitutto, hai citato un passo del Simposio che io adoro, e già quindi la partenza mi aveva fatta gongolare, poi ho letto un prologo scritto veramente bene e scorrevole, totalmente introspettivo (altra cosa che amo alla follia) e quindi mi hai letteralmente conquistata.
In quest'introduzione, ci presenti i pensieri di Jaime riguardo la vita e l'amore, riguardo il grigiore che colora il suo mondo. Abbiamo un uomo convinto di avere l'amore della sua vita accanto e che, quindi, non riesce a capacitarsi del motivo per il quale non riesca a riempire di colori la sua vita, come accade a tutti gli innamorati che lo circondano, persino al fratello e al padre.
Mi è piaciuta molto la metafora dei colori che hai usato: è un classico quello di descrivere il mondo di coloro che sono privi di amore come grigio e senza sfumature, ma tu hai usato il concetto per costruire delle allegorie molto ben riuscite. Hai presentato quella che è la visione della vita di Jaime, riuscendo a mantenerlo molto fedele all'originale: credo che siano davvero questi i pensieri che affollavano la sua mente a inizio serie, quando era completamente soggiogato dalla sorella e dalla sua volontà, ma non se ne rendeva conto, credendo amore quello che invece era sfruttamento.
Hai descritto magistralmente il vuoto, il buio, la desolazione nell'anima di Jaime, rassegnatosi a guardare il mondo in bianco e nero, convinto di non essere in grado di poter dare dei colori alla sua vita, perché la donna che ama è lì, accanto a lui, e quindi deve esserci qualcosa che non va in se stesso. Non mette in discussione, ancora, ciò che prova per la sorella; non crede di poter trovare ancora i colori che gli mancano.
Per contro, nel finale abbiamo un assaggio di quello che verrà: improvvisamente, dei colori compaiono nella vita di Jaime, nel giorno in cui incontra Brienne e comprende che la sua vita può non essere grigia. Comprende che, in realtà, non c'è nulla che non va in lui.
Non posso che farti tanti complimenti per questo prologo che, pur nella sua brevità, è riuscito a catturarmi e conquistarmi. Ottima anche l'introspezione di Jaime, davvero ben fatta.
Sono molto contenta di aver iniziato a scambiare con te e spero di poter proseguire con la lettura di questa bella storia.
Alla prossima :) |