Recensioni per
True Colors
di pampa98
Ciao Pampa, apprezzo moltissimo come stai portando avanti questo particolare rapporto che si è stabilito fra Brienne e Jamie, con il reciproco tentativo di essere un sostegno l’uno per l’altra. Dopo le vicissitudini che avevano visto Brienne ferita dall’orso, Jamie ha cominciato a volersi prendere cura di lei in modo più puntuale, per esserle vicino e per sentirsi, lui in primis, vicino a lei. Infatti solo vicino a lei i colori avevano fatto nuovamente la loro comparsa e sicuramente non poteva essere un caso, forse erano destinati veramente a stare insieme. Ma durante il viaggio la preoccupazoine per la salute della donzella si fa pressante e così Jamie riesce a convincere i loro accompagnatori a fermarsi in una locanda dove per puro caso lui viene a conoscenza di un fatto straordinario nella sua crudeltà: la morte sia di Catelyn Stark sia di suo figlio Robb, caduti in un tranello vile mentre si erano recati al matrimonio di un Tully con una Frey. Quelle sarebbero diventate note come le nozze rosse, ordite con lo zampino dei Lannister e portate avanti con l’ausilio dei Bolton che erano alfieri, che si diceva fedeli agli Stark. Il fatto preoccupante per Jamie ora è come dire a Brienne che la sua signora, verso la quale aveva giurato fedeltà, era sta uccisa e in quell’assassinio era coinvolta la famiglia Lannister e quindi, anche se indirettamente, lui stesso. Jamie aveva imparato a conoscere Brienne nel poco tempo che avevano condiviso insieme e sapeva dai modi e dalle parole che lei gli rivolgeva che a lei ìmportava Jamie come persona, come cavaliere, come uomo d’onore anche se facente parte di una famiglia contro la quale combatteva. Per dare una simle notizia stava cercando il modo, ma il modo non esisteva e così Brienne ne viene a conoscenza in maniera dura e cruda, ma Jamie sarebbe stato vicino a lei. Sempre molto bella la tua narrazione fluida e scorrevole che è un piacere leggere. A presto! |
Eccoci con i pensieri di Brienne che sta ragionando sul suo essere rimasta sola in quella fortezza alla mercé di uomini come Locke che non appena il suo signore se ne fosse andato avrebbe ricominciato ad agire con la sua testa bacata. Brienne avrebbe solo voluto poter vedere ancora una volta Jamie senza sapere bene il perché e cosa esattamente dirgli ma sapeva che lui cominciava a mancarle. In quella stanza che era la sua prigione aveva avuto le prime avvisaglie che di nuovo qualcosa stava cambiando e che forse la sua anima gemella si stava allontanando da lei perché i colori intorno a lei parevano nuovamente confusi e tendenti ad una unica tonalità mentre quando era in compagnia di Jamie erano così vividi e reali. Ma la sua tranquillità appaente ha avuto vita breve poiché lo stesso Locke che era venuto più volte a farle visita con scuse varie era tornato all’attacco e questa volta aveva la sensazione che avrebbe potuto soccombere e nessuno avrebbe potuto aiutarla. Era di nuovo sola, a parte la presenza del servitore Peck che però poco avrebbe potuto influire se avessero deciso di sopraffarla. Cosa che è poi capitata decretando anche la morte del ragazzo lasciando così Brienne a sentirsi responsabile anche di quella morte. Ma il suo comportamento aveva urtato molto Locke che la manda nella fossa dell’orso per combattere con un vero orso senza poter avere l’ausilio delle sue armi e della sua armatura. Qui la scena è concitata e descritta molto bene che mi è parso di riviverla mentre la leggevo. E di nuovo i colori a farla da padrone, poiché in quei gesti e in quelle azioni concitati, Brienne si rende conto che sta nuovamente vedendo il colore della terra e della sabbia e le pare strano, fino a quando sente la voce di Jamie tornato per salvarla e portarla con sé. Quasi non ci crede ma fortunosamente entrambi riescono a mettersi in salvo e feriti e ancora impauriti si allontanano da Harrenal. Un capitolo coinvolgente e scritto sempre molto bene dove si percepiscono le sensazioni dei personaggi. |
Ciao Pampa, bello questo capitolo dove di nuovo i colori assumono significati importanti. In tutto quanto è successo a Jamie cominciano a comparire chiari alcuni concetti. Se è salvo è solo grazie a Brienne e avrebbe continuato a combattere fino a quando fosse stato necessario anche se intravvedeva in questo suo comportamento un interesse sempre più crescente nei confronti della donzella che iniziava a far dimenticare il suo pensiero fisso su Cersei dalla quale voleva peraltro tornare. Fra Brienne e Jamie si è stabilito una sorta di forte reciproco rispetto e per nulla al mondo avrebbe voluto che Brienne pensasse diversamente di lui. La decisione di Bolton di riportare Jamie a casa sua tenendo in ostaggio Brienne non lascia tranquillo il cavaliere, che però comprende di non poter far nulla e anche negli occhi di Brienne vi è la sua muta richiesta di mantenere fede alla sua promessa di riportare le figlie a lady Catelyn, poiché Brienne lo vedeva come un vero cavaliere, un ser in tutto e per tutto e per onorare la sua promessa avrebbe fatto di tutto per tornare a salvare poi Brienne che gli sta entrando nel sangue molto più di quanto lui stesso non voglia ammettere. Nel viaggio intrapreso Jamie ha curiosamente notato come il mondo intorno a lui cominciasse a perdere i vivaci colori che aveva visto fino a quando era rimasto in compagnia di Brienne e visto che durante quel viaggio ci sarebbe stato anche il non maestro decide di chiedere spiegazioni a lui sulla soria delle anime gemelle, in quanto è impaurito dal fatto che possa essere accaduto qualcosa di brutto a Brienne visto che tutto intorno a lui ha nuovamente assunto le tonalità che lo hanno accompagnato fin dalla nascita e che solo quando aveva incontrato Brienne il mondo aveva cominciato a vivere con le sue reali sfumature. Il maestro lo tranquillizza che non sarebbe accaduto nulla alla lady e lui lo ringrazia per questo in cuor suo comprendendo che quella donna era la donna di cui si stava innamorando. Alla prossima. |
Ciao, la situazione era precipitata velocemente e Brienne non appena aveva compreso cosa era accaduto a Jamie rimane addolorata, perché pur essendo uno sterminatore di re non meritava di sicuro un castigo come quello che gli era stato inflitto e che lo avrebbe segnato per sempre. Brienne ha cercato di rendersi utile affinché a Jamie non venisse una infezione ma gli uomini che li avevano catturati non avevano tante cure per loro. Il loro scopo era raggiungere il loro signore e forse poi avere la ricompensa che la menzogna di Jamie su Tarth aveva fatto balenare davant iai loro occhi. Nei giorni appena successivi al taglio della mano, i rapporti fra Brienne e Jamie avevano preso un passo diverso, chissà, se non si fossero trovati in quel preciso frangente, come sarebbe evoluta la loro conoscenza. E poi quella vicinanza ricercata da Jamie durante le soste notturne che dapprima aveva turbato Brienne che alla fine aveva accettato senza porsi ulteriori problemi certa che la causa da ricercare fosse nella condizione deficitaria nella quale si trovava Jamie. Hanno avuto anche qualche scambio di parole, quelle poche che lasciavano loro i loro sequestratori, per imparare a conoscersi sempre di più e vedere cosa c’era dietro l’immagine che appariva agli altri. Ha sempre tentato Brienne in tutti i modi di dare coraggio a Jamie in modo che non si abbattesse, non sarebbe di certo tornato come prima ma era pur sempre un Lannister e come tale doveva continuare a combattere per se stesso. Poi l’arrivo da Lord Bolton e il comportamento di Jamie cambia, diventa distaccato, quasi seccato, ostile anche nei confronti di Brienne che non si sa spiegare il perché del cambiamento repentino . Meno male che Bolton comprende che a Jamie occorra l’aiuto di un medico e a tutti e due un bel bagno ristoratore. Ed è proprio in questa occasione che Brienne rincontra Jamie curato dal maestro e ha la possibilità di chiedergli ilperché del suo comportamento e non solo: quello che ha sempre voluto sapere è il motivo per il quale Jamie ha ucciso il suo re e quando Jamie glielo spiega Brienne resta ammutolita con solo una richiesta sul perché non abbia esposto la verità che conosceva a Ned Stark, ricevendo come risposta che comunque e qualunque cosa avesse detto, sarebbe sempre stato considerato ormai come uno spergiuro. Passaggio interessante che mi ha permesso di rivedere le scene della serie tv grazie alla tua narrazione. A presto. |
Nuovamente ciao, in questo passaggio si assiste a una presa di coscienza da parte di entrambi che stabiliscono un primo rapporto basato sulla fiducia reciproca.La stanchezza del viaggio e le lunghe veglie alle quali si è sottoposta Brienne stanno avendo la meglio anche sul suo fisico possente e così cede alle insistenze di Jamie affinché si riposi. Jamie sempre all’erta e intenzionato a cogliere ogni minimo cambiamento nel comportamento di Brienne per sorprenderla e potersi dare alla fuga, poiché il suo scopo unico e primario è tornare da Cersei, da colei il cui pensiero l’ha tenuto ancorato alla sua realtà nel lungo anno di prigionia. Certo che fuggire legato in un bosco e da solo non è il massimo della vita ma non potendo avere di meglio si fa di necessità virtù. Ma a contrstare questi pensieri un primo problema si affaccia nella persona di un viandante che li nota e forse li riconosce e non dovrebbe pertanto essere lasciato vivo, ma Brienne nella sua onestà intellettuale non può e non vuole uccidere un innocente per cui lo lasciano andare ma con il timore che abbia potuto riconoscerli e di conseguenza avvertire qualcuno per catturarli. Ma non fanno in tempo a pensare a questo proposito che si affaccia un secondo e ben più pericoloso problema. Una schiera di uomini dei Bolton li cattura e non sembra avere buone intenzioni soprattutto avendo visto che uno dei due prigionieri è una donna, seppur non la donna che avrebbero desiderato avere fra le mani. La situazione si fa incandescente, la possibilità per Brienne di subire una violenza è quanto mai prossima e Jamie prova a chiederle di non combatterli se vuole rimanere viva, di provare a estraniarsi da tutto e da tutti, lasciando Brienne basita. Poi un lampo di genio da parte di Jamie riconduce a miti consigli il capo dei Bolton il quale ascolta interessato quello che ha da proporre il Lannister che solletica parecchio gli uomini del gruppo, che saputo con chi realmente hanno a che fare decidono di assecondare le richieste di Jamie non prima di avergli dato un avvertimento che non gli farà dimenticare ciò che deve fare per essere liberato insieme alla sua compagna. Tutto si svolge concitatamente da non aver neanche il tempo per riflettere e la scena finale del taglio della mano di Jamie mi è parsa di rivederla nella sua crudeltà e vividezza di colori, narrata in maniera veloce ma talmente viva da renderla reale. Ora attendo di vedere la reazione a questo dramma da parte di Brienne. A risentirci presto! |
Ciao Pampa, continuo nella piacevole lettura anche perché continuo ad apprezzare il fatto che tu ci ponga davanti ai punti di vista di un personaggio prima e poi dell’altro, con i loro pensieri che si sostituiscono alle eventuali occhiate, agli sguardi che si sono scambiati e alle parole che hanno pronunciato pochi attimi prima, quasi fosse un controcanto dove i pensieri di uno seguono quelli dell’altro. Il viaggio è cominciato e da parte di Brienne, di cui stiamo leggendo i pensieri, deve esserci secondo i suoi propositi il massimo distacco, lui in fondo è un suo prigioniero e non è bene entrare troppo in confidenza, lasciarsi andare a riflessioni che poco attengono al momento che stanno condividendo. Ma mentre nella mente di Brienne si fonda questa convinzione, in un’altra parte del suo cervello si stanno manifestando strane visioni come per l’appunto la visione anche per lei dei colori che le fanno assaporare una realtà diversa. E anche a Bienne pare estremamente strano che questa nuova condizione si sia verificata quando gli è stato presentato Jamie, da quel momento ha incominciato a notare le sfumature del mondo intorno a lei ed è rimasta interdetta, poiché per la sua concezione non poteva accadere che il manifestarsi dei colori fosse l’approssimarsi della sua anima gemella e non soprattutto quando questa era personificata in Jamie Lannister. Brienne sapeva che il doppio era sempre stata sua sorella per cui tutta quella situazione era alquanto strana e ancora difficile da decifrare. Jamie durante il loro percorso ha tentato di fare breccia in quel muro che Brienne si è eretta per cercare un appiglio che gli facesse magari comprendere qualche sua debolezza per poterla sottomettere in maniera da riuscire a fuggire. Ma con l’andare del tempo ha scoperto che la donzella che lo accompagnava era altro da ciò che lei lasciava vedere di sé. Nei lunghi suoi silenzi mentre Jamie parlava e parlava, lei lo osservava come si osserva qualcosa di strano senza dargli peso più di tanto, tanto che le sue chiacchere parevano essere un mormorio di sottofondo a cui non prestare orecchio, fino a quando qualcosa nelle domande di Jamie colpisce l’attenzione di Brienne ed ecco che così anche lei si apre a quella che può essere definita una vera conversazione. Vengono toccati più argomenti dove vi è un vivace scambio di vedute fra i due fino a quando si parla della famiglia e Brienne cade nel silenzio, poiché per lei la famiglia è motivo di dolore avendo perso i suoi fratelli. E Jamie in questo caso comprende di essersi spinto forse troppo oltre, e per mitigare quel senso di oppressione che ha notato in Brienne le parla della sua famiglia e di suo fratello Tyrion al quale vuole molto bene, cosa peraltro che la stessa Brienne aveva già notato in quanche sua precedente battuta. Ma per Brienne tutto quel conversare non le pare giusto, come non è giusto far vedere di sé un nervo scoperto, in poche parole non avrebbero dovuto fare amicizia ma tenere la loro situazione del tutto impersonale mantenendo così un determinato ordine delle cose: lei colei che conduce un prigioniero e nulla più. Ma forse quelle poche confidenze sono state già troppe e ora non ci si può più fermare. Molto intenso questo capitolo che ci lascia entrare un po’ meglio nella psiche dei personaggi con bei dialoghi e sempre questo mondo dei colori che hai architettato per farli incontrare a fare da sfondo. |
Ciao, eccomi qui per lo scambio. inizio on questo capitolo perchè il prologo era corto, quindi comprendo entrambi nella recensione. |
Ciao Pampa, mi piace molto come stai conducendo la storia inserendo nei confronti e nei dialoghi che rimandano alla storia canonica quelli che potrebbero essere stati i pensieri di Jamie in quei frangenti. Jamie è stato catapultato nella realtà, non che prima vivesse un idillio, ritrovandosi uomo catturato in catene in mano ai suoi acerimi nemici che lo odiavano al punto da volerlo uccidere, ma non appena Lady Catelyn è entrata dove era detenuto il mondo ha cominciato a vibrare di colori che agli occhi di Jamie non erano mai comparsi. Il suo mondo era o tutto bianco o tutto nero, e in questo dualismo aveva vissuto e fondato il suo comportamento. Poteva specchiarsi solo in sua sorella che a seconda dei casi assumeva uno dei due colori lasciando a lui quello che rimaneva. Ora invece riesce a distinguere quei colori e forse comincia a pensare che ci sia altro da scoprire. Il confronto con Catelyn è preciso e puntuale, viene risposto nella maniera in cui colei che pone le domande vuole sentire rispondere. Ora non è in condizioni di poter fare alcunché se non assecondare quella donna così fredda e altera ma disposta a concedergli la libertà a patto che vengano liberate le sue figlie nelle mani di Cersei. Nulla di meglio che promettere e dare la sua parola che il suo desiderio verrà onorato in quanto lui le ha dato la sua parola, anche se è la parola dello Sterminatore di re, che tanto orrore fa nel pronunciare il suo soprannome con il quale è conosciuto e riconosciuto. Insieme a Catelyn di cui nota per la prima volta i rossi capelli vi è anche l’imponente figura di una guardia che la accompagna e che scopre essere una donna che indossa una armatura dorata e ha dei bellissimi occhi azzurri. Tutta questa ridda di colori che lo investono gli fanno pensare di essere sulla strada per la pazzia, poiché lui mai era riuscito a distinguere i colori e forse si stava ponendo la domanda sul perché proprio ora riusciva a notarli? E così si inzia il cammino verso Approdo del re e inizia anche la conoscenza della donna guerriera che lo deve accompagnare per riportare a casa le due figlie di Lady Catelyn Stark. Davanti a Catelyn Jamie ha dato la sua parola, ma mentre sono in viaggio sta già pensando a mille e uno modi per poter fuggire magari uccidendo la guerriera che si è presentata a lui come Brienne proveniente dall’isola di Tarth, uno dei vassalli degli Stark. Ma Jamie nonostante quello che possano pensare tutti ha ancora un suo senso dell’onore e quindi decide di attendere un momento migliore per la sua fuga. Intanto si interroga sulla sua accompagnatrice e sull’esplosione di sfumature che ha percepito in sua presenza. Che davvero il notare i colori in un’altra persona faccia percepire quella stessa persona come l’anima gemella come gli hanno sempre raccontato? Con Cersei era sempre stato così ma forse ora le cose stavano mutando e molto velocemente e probabilmente questo mutamento voleva dirgli qualcosa. Veramente interessante questo viaggio non solo fisico che abbiamo intrapreso con i tuoi personaggi, e il tuo modo di narrare fluido e scorrevole è un perfetto legante tra le vicende che vorrai raccontarci e i loro pensieri nascosti. Alla prossima e un saluto. |
Ciao Pampa, dopo aver appena letto in questi giorni la tua one shot “Illusione d’amore” che aveva come attori Jamie e Brienne mi sono incuriosita ulteriormente per vedere come un occhio differente dal mio avesse potuto vedere il rapporto nato fra di loro, come avesse osservato l’evoluzione che aveva inevitabilmente avuto, dovuto alle occasioni di frequentazione, di vicinanza anche se a volte forzata, di dialogo che durante i lunghi tragitti li aveva visti coinvolti con scambi di vedute ognuno ancorato al proprio vissuto, che era intercorso fra di loro. La tua capacità di introspezione ha indirizzato la mia scelta verso questo tuo nuovo lavoro, che si muoverà in un universo alternativo ma potenzialmente coinvolgente, che oltre che per contenuti, anche se appena accennati, è piacevole anche per la modalità di scrittura che scivola leggera ma con contenuti precisi e quanto mai puntuali. Perciò ho trovato molto bello e interessante questo capitolo introduttivo della tua storia che ci mostra non tanto quelli che saranno gli interpreti del racconto quanto il dualismo eterno che esiste tra due colori, complementari a volte e dissonanti tra di loro il più delle occasioni. Sta a noi trovare quale sia l’equilibrio perfetto, quello che possa dare un senso alla nostra vita dati alcuni fatti incontrovertibili, quali per esempio la famiglia nella quale si nasce, come ci si atteggia fra fratelli, e anche quale empatia si sviluppi meglio di un’altra all’interno di un rapporto tra fratelli. Troviamo infatti Jamie e Cersei, l’uno la metà dell’altra, nessun dubbio su questo fatto essendo gemelli, forse solo il fratello Tyrion aveva rotto questo equilibrio di Jamie facendogli pensare che forse esistevano altre persone oltre a lei, che avrebbe potuto trovare la sua vera metà guardando altrove. E Jamie nel momento in cui si accorse forse per la prima volta di non riuscire a discernere bene due colori fra di loro comprese che forse suo fratello aveva qualche ragione fondata per instillargli quel dubbio.Non gli era mai passato per l’anticamera del cervello che potesse esistere qualcuno, diverso da Cersei, che potesse comprenderlo pienamente in tutte le sue più svariate sfaccettature. Aveva sempre pensato che Cersei fosse e potesse essere solo lei il suo intero mondo, in quanto essendo la sua gemella per nascita, fosse effettivamente la sua anima gemella e non dovesse quindi andare a cercarla ma solamente allungare una mano per afferrarla. Ma Cersei era sì la sua gemella ma era anche molte altre cose, forse era più complicata di quanto non fosse Jamie, molto concentrata su se stessa e su ciò che poteva desiderare e sul modo per ottenere quanto voleva, che non si fermava al solo volere suo fratello, i suoi orizzonti erano decisamente molto più vasti. Jamie fino a quel momento non si era accorto che il suo mondo potesse essere al di là di Cersei in quanto ci si era aggrappato sempre con tutte le sue forze e non desiderava smuoversi da quella convinzione. Un prologo breve ma decisamente molto accattivante che ti dà lo sprone a voler continuare nella lettura per saperne di più e vedere come svilupperai questo nuovo universo nel quale farai muovere e interagire i personaggi del mondo del trono di spade mixando serie tv e libri. A presto. |
Ciao cara! |
Carissima pampa! |
Ciao donzella. |
Pampaaaaa come, è già finita?? |
Mi ha stupito vedere che hanno gettato un ponte così presto, non dico che abbiano stretto un legame perché è prematuro, ma almeno hanno stabilito un contatto. Questo mi fa supporre che lui sia così ciarliero perché vuole conoscerla un minimo, essendo la sua anima gemella. Mi sembra più cortese che nella storia originale, almeno più cortese di com'era all'inizio. Certo ha mentito sul colore dell'erba, ma anche lei. Io lo capisco, nessuno dei due deve aver particolarmente voglia di ammettere "credo che tu sia la mia anima gemella", e le spiegazioni che Brienne cerca di darsi, stanno abbastanza in piedi... vedi i colori quando si verifica un evento importante... ci sta, finché non lo metti a confronto con gli altri eventi della vita di Brienne che sono stati sicuramente più importanti. Adesso voglio proprio vedere come si evolve la cosa! E mille grazie per le spiegazioni che mi hai dato, altrimenti avrei difficoltà a capire il concetto di avere un'anima gemella mentre ami qualcun altro. |
Cesi’! Mamma mia sei pesante come il plutonio 14! Ma dagli pace al povero Tyrion! |