Recensioni per
Cuore Selvaggio
di Cri cri

Questa storia ha ottenuto 130 recensioni.
Positive : 130
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
08/06/20, ore 20:58

Ciao carissima! Altro fantastico capitolo, e anche stavolta tutto il tempo col fiato sospeso, e al bacio inutile dire che stavo urlando. Sorano che, come al solito, non perde occasione per sminuire la sorella, dovrà ingoiarsi la lingua per non gridare quando scoprirà che Natsu ha intenzioni serie con Lucy, intenzioni di cui poteva essere lei la protagonista, se solo non si fosse comportata come ha fatto (meglio così per i nostri NaLu però) Lucy sul fatto di "non essere abbastanza" devono farle aprire bene gli occhi, e questo compito spetta solo ad una persona, un certo rosato che amiamo tutti. Ci riuscirà? Vedremo sperando e sapendo che sarà così. A Natsu che apriva la porta a torso nudo stavo morendo sappilo, se ci fossi stata io al posto di Lucy sarei svenuta appena ha aperto, altro che entrare, fare la proposta, e correre via al bacio. È stata anche troppo coraggiosa a non cedere agli ormoni sta ragazza, e ancora crede di valere meno di Sorano. Lei è molto di più di quanto Natsu possa desiderare, e sembra che sia abbastanza sveglio da essersene accorto in tempo, per sua fortuna, e anche un po' del mio cuore, che potrà crogiolarsi nell'idea di loro due a baciarsi in camera di lui. Ancora una volta il mio cuore si scioglie grazie alla tua bravura, e io aspetterò il prossimo capitolo nella consapevolezza che sarà ancora così. Alla prossima❤️

Recensore Master
08/06/20, ore 11:23

Ma buongiorno (:
Che dire.. capitolo assurdamente pieno di colpi di scena!! Grandine che accetta Natsu con il cognome, Lucy che propone il matrimonio ma sopratutto.. il primo rifiuto di Natsu! Ci sono rimasta di sasso ahaha
Sorano la odio come poche, non riesco a non pensare di ucciderla ahahah
Povera piccola Lucy, viene trattata da quella strega come se non fosse nessuno, ed il rifiuto di Natsu le ha dato un colpo dritto in faccia.. spero che cambi idea, perché si vede l'Attrazione fisica da un miglioooooo
Come sempre, capitolo fantastico! Non vedo l'ora di sapere.. che ha in mente quel manzo di Natsu 🙈
Un abbraccio grande ❤

Nuovo recensore
07/06/20, ore 14:14

Assolutamente bellissimo, adoro il tuo modo di descrivere la grazie e la bellezza di lucy. La situazione si sta facendo sempre piú calda ed intrigante, non mi sarei mai aspettata una svolta così audace da parte di Lucy, sono rimasta piacevolmente sorpresa, ma pensandoci bene forse era anche prevedibile una richiesta del genere da parte sua, visto che lucy ha sempre sentito la responsabilità di riportare il buon nome alla sua famiglia e conoscendo la sua bontà d'animo non avrebbe esitato.
Sono curiosissima di scoprire come si evolverà il rapporto tra lei e Natsu dopo questa immproviso proposta e quale sarà la seconda mossa di Sorano, attenderó con ansia il prossimo capitolo❤️

Recensore Master
06/06/20, ore 21:34

Finalmente Natsu è tornato ad essere un Dragneel come desiderava suo padre anche se Grandine non è molto contenta si starà rodendo il fegato.
Lucy decide di seguire il suo cuore💖💖💖che batte forte per il bel contrabbandiere spero che Natsu non voglia lasciarsela scappare un tesoro di ragazza come quello.
Alla faccia tua Sorano pensavi che tua sorella non fosse il tipo per Natsu? Be ti sei sbagliata di grosso.
Salamander è preso dalla dolce Lucy.
Questa storia brulica di passione e romanticismo un mix esplosivo molto brava Cri cri.
Quando vedremo il matrimonio di Natsu e Lucy? È ancora presto?
(Recensione modificata il 06/06/2020 - 09:37 pm)

Recensore Master
06/06/20, ore 19:32

Mi piace l'amicizia che c'è la Lucy e Mavis, quelle due sono due sorelle mancate, peccato che invece al posto della dolce Mavis ci sia Sorano, che non capisce un acca di come gira il mondo, tra lei e Grandine non so davvero chi sia la più perfida, spero solo che il male fatto si ritorca contro entrambe, facendole finire molto male, ahhhh Lucy è stata temeraria, ha chiesto a Natsu, di sposarla, peccato che lui non abbia capito il gesto altruista della biondina, peccato che poi tutto è stato distrutto da Sorano, che con poche e semplici parole ha distrutto tutto, ma ecco che arriva Natsu che porta via Lucy, per parlare chissà che cosa si diranno? Ma soprattutto la lettera di Igneel, vedrà mai la luce??????????? UN bacione grandissimo ciao *_______________________________________*

Recensore Junior
06/06/20, ore 19:21

Se c'è una cosa che adoro in particolar modo è l'amicizia tra Lucy e Mavis, fortuna che la seconda sia riuscita a far rinsavire Lucy in tempo per spingerla dritta tra le braccia di Natsu. E alla faccia della ragazzina ingenua e senza spina dorsale, la nostra biondina preferita sta cominciando a tirare fuori gli artigli chiedendo Natsu in sposo. Questa cosa mi ha sorpreso parecchio, mi sarei aspettata in contrario e invece boom! Lucy ribalta la situazione! Natsu sembra sia sempre più affascinato da Lucy e chissà che manchi così poco affinché questa forte attrazione si riscopra amore. Che storia meravigliosa dalla narrazione scorrevole e accurata!

Recensore Junior
06/06/20, ore 19:05

Risalve! Oggi ti sto assillando😂 Inizio col dire che, purtroppo, la telenovela non l'ho seguita tantissimo, quindi grazie per avermela fatta (ri)scoprire con questa fanfiction❤️ Una Sorano che per avere ciò che vuole non esita a calpestare anche i sentimenti di sua sorella, troppo ferita per pensare di poter essere felice, tanto da voler intraprendere una strada che non sente realmente sua, un futuro marito che, dopo aver fatto la sua parte nel permettere ciò, mi sembra abbastanza ignaro di chi ha affianco, e un fratello intento, giustamente, ad occupare il posto che gli spetta. Devo ammettere che un po' mi ha scombussolata Grandine nel ruolo della "perfida matringa" di Natsu, ma devo ammettere che è stato comunque bello immaginarsela così (e ovviamente ci godrò tantissimo ogni volta che si mangerà il fegato com'è successo al matrimonio) Per fortuna Lucy non ha intrapreso la strada monacale, chissà che non abbia ascoltato il consiglio di non farsi monaca solo perché anche Natsu glielo ha dato😏 Credo che quando Zeref e Mavis si vedranno il convento salirà a -2 monache, chissà perché me lo sento😂 Anche perché Zeref sembra essere realmente affezionato a Natsu, e ho l'impressione che prenderebbe abbastanza bene la notizia che in realtà è suo fratello maggiore... magari non subito vista la regola, uguale sia per le telenovelas che per le fanfiction, che oltre alle disgrazie, i nostri eroi devono affrontare anche inganni e bugie di ogni tipo, con la verità che viene raccontata in tutti i modi, meno quello reale. In più non credo che Grandine e Sorano siano disposte a lasciare ai nostri amori la felicità che gli spetta. Natsu mi sa che non si vendicherà solo per il cognome e Sorano, ma anche per Lucy, e la cosa mi piace tantissimo. Erza mitica, e ho l'impressione che il bel soldato non sia lì tanto per spiarla, o almeno, non credo sia il motivo principale😏 Nella scena alla locanda mi è piaciuto in particolare la parte in cui parli di quello che Natsu ha fatto per Meredy. È evidente che vuole farla pagare solo a chi se lo merita, aiutando invece chi è in difficoltà. Immagino che tipo di vita poteva aspettare a Meredy se non lui non fosse intervenuto, e sono certa che in quella locanda chiunque strozzerebbe Grandine e Sorano per quello che hanno fatto a Natsu, e una volta conosciuta Lucy, anche per lei. Mamma mia come mi fai attaccare alle cose tu! Sempre bravissima, aspetterò il prossimo aggiornamento come la fine della dieta per poter mangiare la Nutella (non rispetto mai le diete ma ok😂) Alla prossima❤️

Recensore Master
25/05/20, ore 22:50

Ma buonasera 😍
Natsu galantuomo.. è una cosa indescrivibile! Ho amato la sua sfacciataggine in questo capitolo, ma sopratutto i suoi occhi che non si staccavano da Lucy! E quel "Luce" regalatole appena l'ha vista? Eh.. mi sono sciolta!
La piccola Lucy piano piano sta capendo il fascino del rosato, lo si capisce dai rossori continui che le provoca ahaha
Sorano si merita il peggio.. sempre al centro dell'attenzione quella zozzona!
A dire il vero però mi dispiace un po per Zeref.. ma solo un po ahah
L'entrata di Erza ci è stata alla grande, non vedo l'ora di capire cosa combinera con il bel Gerard.. 😏
Spero di leggerti presto, un bacione grande e continua così!! ❤❤

Recensore Master
24/05/20, ore 17:05

Questo capitolo è meraviglioso😍😍😍😍😍Lucy che decide di non intraprendere la carriera ecclesiastica e a una rivincita (non voluta) con la sorella 😊😊Sorano sarà morta d'invidia quando ha visto la sorella maggiore danzare col suo ex amante la vera stella del matrimonio non è stata lei ma Lucy.
Come erano belli insieme😍😍😍😍quel ballo mi ha fatto palpitare Cri cri.
E arriva Erza che sembra conoscere il gendarme altri non è che Gerard😍😍.
Sorano è una sfacciata e maligna non perde tempo per gettare fango sulla sorella😠😡😠😡😠per fortuna Natsu l'ha rimessa al suo posto ribattendogli che Lucy è cento volte di lei.
Vai cosi NaLu!!!
Chissà quale sarà la prossima mossa del bel capitano?
E Natsu? Come si troverà con il suo lavoro con il fratello e cosa farà con la ex novizia?
Quante domande non vedo l'ora di leggere il srguito questa storia è un vero incanto😍😍😍😍
Cri cri ti saluto ala prossima🤗🤗🤗

Nuovo recensore
24/05/20, ore 01:28

Questo capitolo mi è particolarmente piaciuto, sia perchè si puó vedere il rapporto tra Nastu e Lucy evolversi senza fretta, sia perchè finalmente abbiamo confronto diretto tra i due ex amanti e sinceramente era il fatto che piú mi intrigava, in piú è stato molto dolce notare come Nastu difenda Lucy e che abbia cambiato parere su Sorano. Tra l'altro ho adorato i piccoli monenti tra Erza e Gerald. Sono curiosissima di scoprire come andrà avanti,aspetteró con pazienza

Recensore Junior
22/05/20, ore 23:35

Ma che meraviglia!! Sono sempre più dell'idea che diventa sempre più interessante questa storia.
Natsu che non sono non rovina più il matrimonio ma viene anche palesemente spinto tra le braccia della bella e dolce Lucy. (A proposito, un enorme applauso per Elsa a riguardo).
Alla fine quei due si sono sposati e lei già ingelosita prima ancora di cominciare la sua vita matrimoniale, Sorano non la sopporto proprio.
Non vedo l'ora di vedere Lucy cadere tra le braccia di Natsu!! Poi adoro io modo in cui riesci proprio a trasportare il lettore all'interno dell'epoca che stai descrivendo!
Bellissimo capitolo tesoro, complimenti!! 😍❤❤

Recensore Master
22/05/20, ore 23:35

Posso dire che io odio sia Sorano che Grandine, se non ricordo male a quell' epoca c'era la famosa "malattia francese" altri non era che sifilide, beh se Sorano la prendesse sarebbe un bello smacco per tutta la sua boria, abbiamo conosciuto la famosa dama scarlatta, che ha preso subito in simpatia la nostra Lucy, beh la nostra bionda sa farsi amare da tutti con la sua bontà d'animo, hihihi il capitano della guardia non altri che il nostro Gerard, ahhhhh Erza stai attenta, quello mi sembra che non voglia mollare l'osso tanto facilmente, sono felice che anche Mavis lasci il convento, quelle due ragazze sono state punite abbastanza, adesso e il loro momento di brillare, alla faccia di tutti, le scuse che Zeref ha fatto a Lucy non reggono, nessuno crede alle sue "finte bugie, questi sono i pezzi che più mi hanno colpito:Accettare quel lavoro voleva dire tante cose. Accettare quel lavoro voleva dire rivincita, voleva dire giustizia e voleva anche dire vendetta. La rivincita su quella donna che quando era ancora un ragazzino lo aveva cacciato come un appestato ammorbato e che ora teneva sotto scacco con lo stesso mezzuccio squallido che lei stessa aveva usato e che le si era ritorto contro. La giustizia che dovevano a suo padre e a quelli che erano stati i suoi ultimi voleri, che quell’arpia non aveva osservato neanche su letto di morte… e poi c’era la vendetta. E quella… quella la voleva su Sorano. Ebbe un assaggio dei primi sprazzi del più gustoso e del più arcigno dei sentimenti umani quando quella scialacquata rivestita da gran signora e padrona della casa sfilò dinanzi ai loro occhi, mentre Natsu e Zeref parlavano in giardino della nuova organizzazione e della gestione della tenuta.
Non aveva accettato quel lavoro neanche da due giorni e già le cose da fare si accatastavano l’una sull’altra. Ma andava bene qualsiasi cosa. Tutto pur di vedere la tristezza, il malessere e l’incertezza dipinti sulla faccia di Sorano. Per tutto il tempo non aveva fatto altro che giocare: con lui, con sua sorella e persino con Zeref che non si rendeva conto del tipo di donna che si stava mettendo affianco. Ma andava bene così… così avrebbe avuto anche Zeref la sua lezione da quella vita che a lui aveva tolto tutto per dare il meglio a favore di suo fratello.
In quei due giorni Sorano aveva fatto la cosa più saggia che potesse fare: stargli lontana, facendo persino il sacrificio di rimanere distante dal suo futuro marito. Ma tutto andava bene, pur di rimandare più a lungo possibile il momento di ritrovarsi davanti all’amante passionale di un tempo che l’aveva deflorata, prendendosi la sua virtù, e all’uomo che era stata promessa come sposa e che, almeno la sua coscienza si sforzò di riconoscerlo, aveva strappato via a sua sorella, sfruttando la sua compiacenza e la sua sensualità, sebbene non avrebbe mai dato credito a quella vocina che le stava facendo credere di avere un minimo di senso della decenza.
“SORANO!” la voce di Zeref, mentre passeggiava a pochi passi da loro, le arrivò come una coltellata inflitta nel punto esatto della colonna vertebrale, tale da togliere la vita.
Si maledisse e condannò anche i cieli, innalzandovi gli occhi, nel momento esatto in cui aveva voltato loro le spalle, nel maldestro tentativo di andare via e togliere le tende. Tentativo miseramente fallito.
“Sorano, tesoro mio… vieni qui, ci terrei a presentarti una persona.” incalzò Zeref. Che poteva fare?! Nient’altro! Se non assecondare il suo futuro marito, raggiungendo sia lui che Natsu. La guardava con occhi infuocati di rabbia e desiderio di rivalsa, ma una parte di sé sapeva che non avrebbe parlato, non per il momento, motivo per cui si decise a farsi coraggio e a stamparsi un sorriso finto sulla faccia.
“Zeref, mio caro.” si avvicinò e il suo futuro sposo le prese una mano candida, portandosela alle labbra.
“Volevo presentarti Natsu Salamander, il suo nome potrebbe causarti un po’ di turbamento, vista la sua fama” e così dicendo, Zeref diede una spallata all’uomo che considerava più vicino ad un fratello che avesse, per sottolineare il tono di scherzo. Ah! Se solo avesse saputo!
“Per me è come un fratello e, nonostante gli anni ci abbiano tenuti separati, il mio affetto per lui non è mai svanito.” continuò Zeref, ma né l’uno né l’altra lo stavano più ascoltando. Quei due sguardi continuavano a soppesarsi a vicenda, provando ad intuire la prossima mossa dell’altro, senza ottenere grossi risultati.
“É un onore, per me, fare la vostra conoscenza, Sorano…” disse Natsu, con un angolo delle labbra sollevato in un ghigno: “Di certo dalle parti in cui vengo io, sarebbe impossibile imbattersi in una bellezza raffinata come la vostra.” sottolineò con una certa bastardaggine, rafforzando la presa su quelle dita nivee e affusolate. Sorano ingoiò la sabbia bagnata ma, per sua fortuna, il rumore delle ruote di una carrozza che arrivava sul selciato, distrasse l’intero gruppetto, che di certo non era stato informato di quell’arrivo che, a quel punto, avrebbe solo complicato di più le cose… Questo è il secondo:Il tratto di strada che collegava Kingsbridge alla tenuta dei Dragneel, per sua fortuna o per sua sfortuna non era troppo lungo e tortuoso. Le nozze di sua sorella con quello che per anni non aveva fatto altro che considerare come il suo sposo alla fine sarebbero avvenute di lì a qualche giorno e, per quanto le dolesse il cuore, per quanto si fosse portata dietro l’onta e la vergogna del rifiuto per tutti quei mesi facendone una malattia, alla fine la ragione aveva avuto la meglio.
Lucy non era portata per il monacato, per quanto devota fosse; il priore Buchanan aveva ragione. Ciò che l’aveva spinta verso la vocazione non era un sentimento vero e reale per nostro Signore e non era giusto rinchiudersi e persuadersi di volere una vita cristiana solo perché incapace di soffocare in altro la sofferenza. E poi c’era stato quel Natsu Salamander a renderle ancora più impossibile accettare quella vita… e la sua amica Mavis, nella quale aveva trovato quasi più di una sorella - a differenza di quella che lo era per sangue - a starle vicino…


“Hai ragione, Mavis… credo che il noviziato e il monacato siano la strada sbagliata per me! Non è in questo modo che supererò il dolore e l’amore che ho provato per Zeref e la delusione dell’essere considerata una disillusa da tutti coloro che sapevano del nostro fidanzamento; non è giusto neanche per la mia fede, a cui tengo tanto.” disse. I consigli di quell’amica appena trovata erano stati i più preziosi che avesse mai ricevuto in vita sua. “Tu però promettimi che verrai a trovarmi” la sua voce implorante sarebbe riuscita a smuovere a pietà anche il più spietato degli uomini, figurarsi una donna dolce e zuccherosa come Mavis che, dai centimetri di altezza che le separava continuava a stringerle le mani con caloroso affetto. In quei tre mesi avevano imparato ad apprezzarsi come davvero due sorelle.
“Ma certo mia cara, come potrei mai rinunciare alla tua compagnia?! Ti voglio tanto bene, Lu.” quello scricciolo dall’energia positiva di un tornado le zompò addosso, stringendosela per la vita, asciugando l’unica lacrimuccia che le si era incastrata nell’occhio contro il vestito stupendo di Lucy, che faceva di lei la signora che era e che doveva continuare ad essere, a dispetto di ogni cosa…il tempo le avrebbe dato ragione!

Lucy, dall’interno della carrozza, sospirò rumorosamente, con il fiato tremolante che le usciva dalle labbra quando il viale della tenuta comparve finalmente dinanzi ai suoi occhi. Non era tranquilla, per quanto si sforzasse di mostrarsi tale. Non voleva deludere sua madre e non voleva umiliarsi ancora dinanzi a sua zia, a sua sorella e anche a Zeref. Non si erano ancora rincontrati dall’ultima volta in cui lui le aveva promesso di sposarla lasciandole un bacio a fil di labbra, e l’ansia del primo incontro era sempre la peggiore, soprattutto perché, escluse sua madre e la zia, nessuno di loro sapeva della sua rinuncia al monacato e che avrebbe presenziato alle nozze di sua sorella.
Ebbe un assaggio di gloria però, dinanzi all’espressione sbigottita di Sorano - e anche di Zeref - nel veder sbucare la sua lunga chioma di oro e grano, finemente raccolta, dalla carrozza. Non ebbe tempo di manifestare a voce la sua sorpresa però, perché qualcun altro la anticipò.
“Luce!” un bagliore baluginante attraversò gli occhi di Natsu nel vederla scendere dalla carrozza con addosso un meraviglioso vestito verde, come la speranza, dalle rifiniture dorate che le attraversavano il corpetto, lasciando scoperta la linea del seno e le spalle sottili, mettendo in mostra la pelle candida e - dalla sua esperienza - che pareva vellutata come quella di un delizioso frutto estivo. Non era audace e prorompente come sua sorella, ma con poco era riuscita a superarla in splendore, modi e bellezza, tanto che, quasi rispondendo ad un richiamo naturale, Natsu si apprestò alla carrozza, porgendole la mano, prima ancora che Lucy potesse accorgersi a chi appartenesse la gentilezza che le veniva prestata… o almeno così fu fino a quando non sentì una scarica elettrica punzecchiarle la pelle, quando le sue dita accarezzarono la pelle ruvida e callosa dalla mano del Dragneel rinnegato.
“Dunque avete finalmente realizzato che quella ridicola tonaca non si addiceva ad una bellezza come la vostra,” le bisbigliò, compiacendosi del rossore che immediato le imporporò le gote.
“Shhh! Non dite di queste sciocchezze!” lo richiamò Lucy. Perché quel villano doveva sempre ritrovarsi sulla sua strada?! “Si può sapere che ci fate qui?!” sussurrò a denti stretti, mentre Natsu la conduceva da Zeref e Sorano, rimasti imbambolati a guardare la scena.
“Affari!” la liquidò con poco, Natsu, lanciandole però uno sguardo che a poco serviva a farla stare tranquilla. Quell’uomo era pazzo e avrebbe presto cacciato entrambi - e non solo loro - nei casini se non si fosse dato una regolata!
“Voi due vi conoscete?!” chiese Zeref, rimirando la bellezza di Lucy, alla quale forse non aveva mai saputo dare la giustizia necessaria. Preferire Sorano gli era stato automatico e ancora la prediligeva… però forse non avrebbe mai dovuto ferirla come invece aveva fatto, e nel peggiore dei modi. Quegli occhi di cioccolato non erano sereni e per quanto si sforzasse di apparire fredda e tranquilla, si vedeva chiaramente che non era così. E poi, una tal bellezza, rinchiusa tra le mura di un convento?! Giammai sarebbe stata cosa saggia!
“Come potrebbero, mio caro?! Una si appresta a prendere i voti e l’altro ha la fama di essere uno dei peggiori donnaioli del Kent.” Sorano per poco non si tradì, lasciando che la voce le uscisse più piccata di quanto una donna in procinto di sposarsi con un uomo che dichiarava di amare avrebbe dovuto.
“La fama è un qualcosa di pericoloso, signorina, e a cui non si dovrebbe dar credito! Molti uomini vengono marchiati come criminali e perdigiorno solo perché non hanno avuto la fortuna del buon nome che gli spettava, così come donne che si spacciano da gran signore altro non sono che povere sciagurate prive di ogni umana virtù.” Natsu la freddò, facendola diventare dello stesso colore albino dei suoi capelli con quelle parole di cui l’unico a non carpirne il senso fu proprio Zeref:
“Suvvia, non perdiamoci in queste sciocche gare di dialettica ed entriamo in casa. La signorina Lucy sarà stanca e avrà di certo bisogno di un rinfresco.” proprio Zeref mise fine a quella ridicola diatriba, prendendo a braccetto Sorano, ancora ridotta ad una statua di cera, conducendola in casa, mentre Natsu faceva lo stesso con Lucy, mortificata dalle parole dell’uomo.
“Non siete stato troppo duro con le vostre parole, signore?! Vi avevo pregato di non mettere piede in questo posto!” lo richiamò, una volta che gli altri due fossero a qualche passo di vantaggio, lasciandoli indietro. Cosa ci faceva lì?! Perché dubitava fosse solo una coincidenza quell’essersi rincontrati, per di più proprio vicino a quei due di cui si erano ripromessi di stare alla larga.
“E voi continuate ad essere troppo buona e troppo ingenua, per i miei gusti.” rispose l’altro, a cui era impossibile togliere quel sorrisetto compiaciuto dalla faccia.
“Siete senza cuore!” sbottò Lucy, indignata: “Ancora non mi avete detto cosa ci fate qui.”
“Il cuore me lo hanno squarciato via quando mi hanno strappato via anche l’avvenire che mi spettava… è per questo che sono qui.” disse serio, guadagnandosi un’occhiata torbida dalla sua interlocutrice che capiva ben poco dei suoi panegirici.
“E questo cosa vorrebbe dire?!” chiese infatti, stranita dal dispetto che leggeva sul volto del rosato.
“Vorrebbe dire quello che avete sentito… Mi conoscete come Salamander, il selvaggio, il contrabbandiere, il fuorilegge. Ma il mio vero cognome è Dragneel, perché Igneel Dragneel era mio padre come lo era per Zeref. Ma ahimè, a differenza dell’uomo che ancora amate, sono un bastardo e sua madre non ci pensò più di una volta a sbattermi fuori da questa casa quando ero ancora un ragazzino!” confessò, e vide Lucy portarsi le mani alla bocca. Di tutte le cose, mai e poi mai Lucy avrebbe immaginato un risvolto del genere. E andò anche peggio quando Natsu continuò a parlare.
“Userò vostra sorella -in nome della vendetta per quello che lei ha fatto a me e anche a voi - per ottenere ciò che mi spetta di diritto… per questo ho accettato il lavoro che Zeref mi ha offerto come amministratore della tenuta; manderò a rotoli questo matrimonio se non otterrò quello che voglio, avete la mia parola.” e dal suo sguardo, Lucy capì che non avrebbe mollato tanto facilmente i suoi intenti. E a quel punto, lei doveva trovare un modo per farlo desistere e mettere fine a quella pazzia… Questo è il terzo:Il giorno del matrimonio era finalmente arrivato.
Per sua fortuna, né Natsu né Lucy avevano azzardato menzione alcuna alla relazione tra Sorano e Natsu. Soprattutto il rosato era sorvegliato speciale sia di Grandine che di Layla, con la prima che si ritrovava a dover cedere, o da un lato o dall’altro. O concedeva il cognome dei Dragneel a Natsu, oppure egli avrebbe rovinato il buon nome dell’intera famiglia e della sua sposa.
Layla, dal canto suo, non se la passava meglio.
Si ritrovava tra due fuochi: tra Lucy e Sorano. Provava una gran pena per la sua primogenita, ma cosa poteva fare?! Se non altro, Lucy era riuscita ad alleggerire un po’ di quel peso che si sentiva nel cuore con la decisione di non prendere più voti e tornare a vivere con lei a Londra. Almeno rincuorata da quello, avrebbe fatto modo e maniera per sistemare anche lei, con un buon matrimonio e un uomo che fosse in grado di amarla come meritava.
La tenuta era agghindata a festa, piena di strati e strati di tulle e camelie bianche, il cui profumo si inalava dalla villa fino alla cappella accanto nella quale Zeref era già dinanzi all’altare in attesa dell’arrivo della sua sposa, con sua madre al fianco.
Natsu anticipò di poco la sposa, arrivando per ultimo, sentendo appuntarsi subito lo sguardo di Grandine addosso, che abbandonò la sua postazione accanto a suo figlio solo per arrivargli accanto.
“Cosa ci fai qui?! Un rifiuto e un criminale come te neanche dovrebbe metterci piedi in una chiesa! Potevi limitarti al ricevimento senza opprimerci qui con la tua presenza.” gli disse irata. Se era venuto per mandare all’aria la felicità di suo figlio gliel’avrebbe pagata cara!
“Invece per quelle come voi, la casa del Signore è sempre aperta, non è vero?! Vi conviene non provocarmi signora… ci metterei meno di niente a trasformare questo matrimonio in un’umiliazione pubblica per tutta la vostra famiglia! Poco me ne infischio della felicità di Zeref, visto che lui e voi non avete fatto altro che prendervi la mia.” le sibilò a due centimetri dal volto, afferrandola per un braccio, mollandola con quella minaccia solo per raggiungere l’inconfondibile chioma scarlatta che aveva puntato tra l’esigua folla.
Almeno un volto amico in quel ritrovo di arpie e pavoni imbellettati c’era.
“Siete splendida come sempre, milady… ed è un piacere rivedervi così raggiante e in salute.” attirò l’attenzione di Erza, che si aprì in un sorriso sornione, facendogli posto al banco.
“Da quando sei diventato così formale, Salamander?! È vero, devo ammettere che ti sei sistemato per bene, ma non c’è bisogno di tanta cerimonia per salutare una vecchia amica.” ghignò la dama da dietro il suo ventaglio, sbuffando rumorosamente prima di riprendere la parola. “Che noia, odio i matrimoni!” farfugliò, prima di guardare sbieca l’entrata della chiesa, alla partenza della marcia nuziale suonata da un quartetto di archi: “Anche se questo forse si preannuncia molto più interessante, non è vero Natsu?!”
Sorano Heartphilia iniziò a sfilare lungo la navata della chiesa nel suo abito bianco confezionato dalle migliori sarte francesi, affiancata da sua madre che la conduceva all’altare. Sorano lanciò un solo sguardo in quegli occhi verdi, trovati a brillare accanto a quella dama che non conosceva, ma lo sguardo di Natsu non era affatto per lei, per quanto bella e raggiante fosse mentre raggiungeva il suo sposo.
Lo sguardo di Natsu era tutto per un punto alle sue spalle, il punto preciso in cui Lucy Heartphilia era entrata, al seguito di sua sorella, con un vestito azzurro che ne risaltava lo splendido incarnato e l’aspetto gentile, aggraziato e anche timido e riservato ma che rendeva la sua bellezza ancora più affascinante. Alcuni punti di luce di pietre preziose, sparse qua e là sul vestito, sembravano farla brillare di luce propria. Era una donna completamente diversa da quelle a cui Natsu era abituato e, per l’amor del cielo, mai aveva visto creatura più angelica, bella e raffinata come quella.
“E quella splendida fanciulla chi è?!” chiese Erza, protendendosi oltre la spalla del suo accompagnatore improvvisato, che non scollava gli occhi di dosso da quella bellezza dai capelli dorati. A quanto pareva, Salamander il predatore e amante delle belle donne, non aveva ancora ormeggiato la sua passione per la carne femminile insieme alla sua END.
“La sorella della sposa, Lucy Heartphilia… prima promessa sposa di Zeref Dragneel, che però ha preferito sua sorella. Fino a qualche settimana voleva prendere i voti, ma a quanto pare, ci ha ripensato…”
“Per fortuna… una bellezza come la sua sarebbe stata uno spreco tra le mura di un convento.” Erza gli diede una gomitatina costringendo Natsu a voltarsi di nuovo verso di lei, sorpreso da quelle parole allusive.
“Che c’è?! Lo sai che dico sempre quello che penso.” fece spallucce la donna, facendolo ridacchiare. Dopotutto aveva ragione, Lucy era davvero splendida e gli sguardi ammaliati degli uomini e il chiacchiericcio invidioso delle donne presenti ne era un problema… eccezion fatta per Erza, che però non era decisamente una nobildonna come le altre.
La cerimonia non fu pomposa e neanche lunga e noiosa, per lasciare spazio al ricevimento che si sarebbe consumato nel salone da ballo della tenuta.
Natsu era andato lì con i peggiori propositi di rendere quella festa un inferno, sia per Sorano che per Grandine, ma alla fine aveva messo da parte anche i suoi sentimenti di vendetta verso di loro. A quel punto ci avrebbe pensato l’indomani a rimettere in moto i suoi ideali, godendosi quei festeggiamenti a cui non aveva avuto la minima intenzione di partecipare fino a quel momento.
Lo avrebbe fatto anche per Lucy, che non aveva fatto altro che pregarlo di non rovinare quella giornata, persino una volta saputo del suo segreto: si costrinse a farlo soprattutto per lei, che, nonostante la sofferenza e quanto le costasse sorridere nel giorno più bello della vita di sua sorella - che inevitabilmente aveva segnato la sua di infelicità - era raggiante e di uno splendore unico.
Si sorprese persino lui di se stesso: pensava che a quel “sì” pronunciato da entrambi gli sposi sarebbe esploso ed invece non aveva sentito assolutamente nulla: né rabbia, né rammarico né delusione… forse, dopotutto, esattamente come Lucy, anche lui stava guarendo da quel sentimento che probabilmente mai era stato amore.

***

Il ricevimento, dalla cappella si era spostato nella villa della tenuta, agghindata a festa dalle fondazioni fino al tetto. La sera iniziava già a calare, mentre tutta la compagnia si preparava per i balli che avrebbero allietato gli ospiti e i festeggiati fino a mattino inoltrato.
La maggior parte degli invitati era rimasta piacevolmente sorpresa dalla presenza distinta di Lucy, magnifica se non quanto, anche di più di Sorano stessa. Con i suoi modi gentili e affabili si era subito dimostrata in grado di conquistare le attenzioni di qualche giovane, sebbene né le volesse, tantomeno le desiderasse.
Dopo i primi due giri di danza con la sua novella sposa, Zeref si era rivolto proprio a sua cognata, invitandola a danzare. Dopo un primo rifiuto cortese, Lucy non poté poi molto e alla fine si convinse a lasciarsi condurre in pista, con sommo disappunto di Sorano, a cui non rimase poi troppa scelta se non quella di fare buon viso a cattivo gioco.
“Non ho ancora colto l’occasione di scusarmi con voi, Lucy.” il primo ad entrare in quei territori sabbiosi fu proprio Zeref, stringendo la candida e piccola mano di Lucy nella propria.
“Non c’è nulla di cui scusarsi, Zeref… al cuore non si può comandare.” Lucy rispose e si sforzò di sorridergli. Alla fine cosa poteva farci?! Ciò che era fatto era fatto.
“Ciò non nega che io vi abbia fatto un torto, per quanto vi sforziate di non farmene una colpa.” ribatté Zeref deciso, ma la ragazza minimizzò con una scrollata di spalle.
“Se vi permetterà di vivere più serenamente il vostro matrimonio, accetto ben volentieri le vostre scuse, purché si smetta di parlarne. Ora siete il marito di mia sorella e come tale avrete il mio rispetto incondizionato.” rispose saggiamente e a quel punto per nessuno dei due ci fu nient’altro da aggiungere, facendoli piombare nel silenzio totale.
Quando il giro di danza fu terminato e Zeref ricondusse Lucy al suo posto, la giovane Heartphilia si vide affiancare da un’elegantissima donna dai capelli rossi come il fuoco, così come il suo abito di seta, che si scuriva in base a come la giocasse con il tessuto. Lucy la riconobbe subito come la donna che aveva intrattenuto Natsu per l’intera durata del ricevimento, per quanto fosse palese che non fosse accompagnata.
“Perdonate la mia sfacciataggine, signorina Heartphilia. Non ci hanno ancora presentate e ci tenevo particolarmente a fare la vostra conoscenza.” esordì la donna in rosso, inchinandosi a quella che doveva essere più o meno una sua coetanea: “Il mio nome è Erza Scarlett”
“Il piacere è mio milady” rispose Lucy timidamente. Lei non aveva la schiettezza di sua sorella… e neanche di quella donna, che però a conti fatti, a differenza di Sorano le sembrava simpatica. Sfacciata sì, ma in maniera gradevole e naturale, senza i modi affettati e falsamente melensi di sua sorella. Era palese persino dal modo con cui se la tirò sottobraccio, iniziando a muoversi con lei per la sala, come se fossero in confidenza da una vita.
“Sapete, il mio amico Natsu mi ha molto parlato di voi e le sue lodi alla vostra persona sono assolutamente meritate.”
“N-Natsu vi ha parlato di me?!” chiese, balbettante. Che si era messo in testa quel buzzurro?! Doveva smetterla di impicciarsi e di finire sempre sulla sua strada, in un modo o nell’altro.
“Questo vi stupisce?!” chiese Erza: “Siete una bellissima e giovane donna in età da marito. I vostri modi sono squisiti e la vostra educazione è impeccabile. Mi è bastato osservarvi un po’ per capirlo. Non dovrebbe essere sorprendente per voi essere soggetto di tenere attenzioni maschili.” rise la scarlatta, facendola avvampare.
Dall’altro lato della sala, Erza stessa non si era resa conto di essere oggetto di attenzione di un uomo che non aveva fatto altro che tenerle gli occhi incollati addosso da quando era giunto al ricevimento. Era bastata un’occhiata in mezzo alla calca degli invitati per capire il senso della nomea di “Dama Scarlatta” con cui quella donna - doveva ammetterlo persino a se stesso - tanto bella quanto letale, era conosciuta in quasi tutta l’Inghilterra.
Erano i suoi colori a parlare per lei… lei poteva anche mentire, ma i suoi colori no!
“Attenzioni come quelle che quel soldato sta dedicando a voi?!” azzardò Lucy che aveva notato lo sguardo di quello strano gendarme fasciato nella sua divisa di servizio blu e bianca e dalla faccia marchiata che se ne stava in disparte rispetto al resto degli invitati e che non si era perso neanche un singolo movimento della giovane donna che l’aveva affiancata, molto lontana dal sospettarne la natura.
“Quale soldato?!” Erza si rivelò più allarmata del dovuto e alla fine concluse per incontrare un paio di occhi di ghiaccio che aveva tenuto addosso fino a quel momento, senza neanche rendersene conto. Si girò di nuovo con uno scatto, staccando il contatto visivo che l’aveva legata al capitano della gendarmeria di Londra, ingoiando il grumo di saliva che le si era formato nella bocca. Se era arrivato fin lì, forse era quasi arrivato a lei… a loro…
Natsu arrivò in quel preciso istante, affiancando le due donne.
“Due splendide dame come voi che complottano tra di loro ad un ballo di certo possono star solo pensando ad un modo di far cadere ai loro piedi più uomini possibili.” prese prima la mano di Lucy, baciandone il dorso, soffermandosi su quella pelle di ceramica, passando poi ad Erza, che aveva perso di colorito e i cui occhi di ametista sembravano preoccupati.
“Di certo non è tra i miei obiettivi della vita far cadere il capitano della gendarmeria ai miei piedi.” Erza provò a trasmettergli quel messaggio indiretto cercando di non destare sospetto in Lucy e tantomeno nell’uomo che scrutava ogni loro singolo movimento, mentre anche Natsu, con la coda dell’occhio, notò il gendarme dall’altro lato della sala, rimanendo però il più naturale possibile; non temeva nessuno, neanche l’intero esercito britannico, figurarsi un solo uomo solo che sapeva dargli la caccia da anni senza mai essere riuscito a trovare un qualcosa o uno straccio di prova per inchiodarlo.
“Non temete mia cara amica, farò in modo che nessun gendarme indesiderato venga a bussare alla vostra porta… ma nel frattempo, se non vi dispiace, vi rubo la signorina Heartphilia per invitarla a danzare.” fece quanto aveva preannunciato, prendendo di nuovo la mano di Lucy nella sua, conducendola in pista.

***

Quando Sorano distolse l’attenzione e le risate dal suo gruppo di camerate, gettando un occhio sulle coppie che danzavano al centro della sala, per poco non rovesciò il bicchiere di cherry che teneva tra le mani inzaccherando il suo abito da sposa.
Quella donna scialba e priva di spirito - secondo il suo parere - di sua sorella, era riuscita a far danzare persino Natsu Salamander, lo stesso Natsu che le aveva sempre detto di essere ben lontano dai modi dei gentiluomini e di non conoscere alcuna raffinatezza propria delle alte sfere della società.
Lo stesso Natsu che accompagnava i movimenti puliti e pieni di grazia di sua sorella.
“Lucy è molto incantevole stasera.” sentì Grandine complimentarsi con Layla, entrambe felici che Lucy avesse deciso di porre fine al suo noviziato. “Anche se è davvero uno spreco che abbia acconsentito a ballare con quel barbaro!” la padrona di casa non perse occasione per gettare fango su Natsu, spostandosi poi per non guardare oltre la scempiaggine di avere quell’ingrato sotto il suo stesso tetto.
Sorano seguì tutta la danza. Aveva tessuto la sua tela pur di ottenere tutto ciò che più aveva agognato dalla vita, eppure sembrava che quel suo stesso gioco le si fosse ritorto contro, mentre guardava il timido sorriso di Lucy morire in quello più bello e malizioso di Natsu. Forse aveva commesso una follia a sposare Zeref a dispetto di Natsu, ma di certo non avrebbe lasciato Natsu nelle mani di Lucy.
“Siete molto bella, Lucy… qualcuno sosteneva addirittura che la vostra bellezza eclissasse quella di vostra sorella.” disse Natsu, e per una volta non ci mise né malizia né cattiveria gratuita. Per lui, era semplicemente un dato di fatto.
“Non dite queste cattiverie, Salamander.” lo invitò a farla finita con quelle sciocchezze. Sorano era felice e raggiante, aveva sposato Zeref e non aveva assolutamente nulla da invidiare a lei. Rifiutata prima da un uomo e anche dal convento…
“Non sono cattiverie, è solo la verità… gli uomini vi lodano e le donne vi invidiano. Non date soddisfazione a chi vuole distruggervi di farvi abbattere dalla loro avidità e dalla loro perfidia…” enunciò serio, incastonando i suoi occhi di smeraldo in quelli di cioccolato e miele della sua dama.
“Anche la vostra amica mi invidia?!” chiese per cambiare i toni del discorso, diventati troppo seri e troppo intimi. Non poteva permettersi tanta confidenza con un contrabbandiere fuorilegge - per di più figlio bastardo di Igneel Dragneel - e sarebbe stato meglio non entrare mai più così tanto in confidenza da permettergli di farle la morale.
“Parlate di Erza?! Lei non è quel tipo di donna… avrete notato anche voi, la sua… singolarità.” rispose l’altro, ghignando. Sbagliava o la piccola e innocente Heartphilia gli era sembrata un tantino stizzita?!
“Dovete conoscerla molto bene.” erano intimi, molto intimi. Ma fino a che punto?!
“Siete gelosa, per caso, Lucy?! Se volete sapere se ci sono mai andato a letto come ho fatto invece con vostra sorella, la risposta è no e non ne ho neanche la più pallida intenzione.” quella risposta la fece diventare di un colorito talmente rosso che poteva tranquillamente fare invidia ad una bottiglia di Pinot francese.
“Siete uno screanzato, sfacciato, impudente e maleducato.” disse Lucy. Non le importava nulla, neanche di finire la danza. Non avrebbe passato un secondo di più al fianco di quell’uomo!
Provò a fuggire via ma Natsu l’afferrò per la vita, facendola volteggiare e attirandosela addosso, sotto lo sguardo indignato da tanta malacreanza di tutta la sala e lo sguardo geloso di Sorano.
“Dove pensate di andare, Luce?! Il giro di danza non è ancora finito!” lasciò che il suo sospiro le accarezzasse le labbra e così dicendo se la spostò di nuovo al fianco, riprendendo il ballo…


***

Erza aveva deciso di abbandonare la festa con un leggero anticipo rispetto agli altri invitati. La voglia di partecipare a quel ricevimento era scemata non appena aveva visto la gendarmeria nella persona del suo comandante, unirsi al ballo.
C’erano segreti… affari, che si portava dietro e che era meglio non venissero più a vedere la luce del sole e non poteva imputare al mero caso il fatto che lei, Natsu e il gendarme si fossero ritrovati sotto lo stesso tetto.
Aveva fatto chiamare subito la sua carrozza e attendeva che arrivasse davanti al portico della villa dei Dragneel quando una voce alle sue spalle le accarezzò l’udito, facendole intirizzire la pelle scoperta sulla sua schiena. Era un caldo baritono di uomo che, per quanto non ne avesse mai udito il timbro, sapeva già a chi appartenesse, senza avere di bisogno di voltarsi.
L’uomo che non aveva fatto altro che scrutare ogni suo singolo movimento era sgusciato dall’ombra in cui si nascondeva, braccandola alle spalle.
“Non dovreste andare in giro da sola, milady.” disse il capitano della gendarmeria, arrivandole alle spalle, costringendola a voltarsi con uno scatto solo per ritrovarsi quelle gemme di zaffiro sul viso. “Il mondo a quest’ora è pieno di criminali e malviventi che si nascondono tra la gente per bene solo per poi uscire fuori al momento più opportuno… non è saggio che una signora come voi viaggi da sola.” quello non era un monito, era un’allusione. E una donna come Erza sapeva benissimo dove risiedesse la differenza tra l’una e l’altra.
“Menomale che ci siete voi, allora, capitano…?!” cercò di tenere a bada la stizza e mantenere i nervi saldi. Quel bel soldato stava decisamente sfidando la persona sbagliata.
“Gerard Fernandez… per servirvi.” si presentò con un mezzo inchino.
“…Capitano Fernandez. Vorrà dire che se dovessi avvistare o imbattermi in uno dei criminali di cui parlate ve lo farò presente senza indugi.” tagliò corto, ringraziando il cielo che la sua carrozza fosse appena arrivata, aprendone lo sportello per salirvi. Ma il capitano la fermò, afferrandola per la mano guantata di pizzo nero e raffinato, portandosela alle labbra, accarezzandone il dorso.
“È quello che mi auguro che facciate, mia signora.” rispose l’altro, alludendo ancora, aiutandola poi a salire sulla sua carrozza prima di vederla allontanarsi nella notte… arrivandole un passo più vicino!


***


Calata la notte, Natsu si era ritirato nelle sue stanze nella piccola dependance attigua alla villa che Zeref gli aveva concesso in qualità di amministratore della tenuta. Il salone del ricevimento era ancora gremito di ospiti quando aveva deciso di abbandonare la festa che per lui ormai non aveva più attrattive ed aveva esaurito il suo diletto.
Fece appena in tempo a sfilarsi il frac e la cravatta, slacciando i primi bottoni della camicia, quando sentì qualcuno picchiare furiosamente e con urgenza alla sua porta.
Andò ad aprire e dovette ammettere persino a se stesso che la spudoratezza di quella femmina aveva superato persino le sue più fervide aspettative.
Sorano lo scansò dalla porta, infilandosi nella stanza, risbattendosi la porta alle spalle.
“Che c’è Natsu?! Hai forse deciso che vuoi farmela pagare usando mia sorella per raggiungere la tua vendetta?!” non aveva avuto neanche la decenza di togliersi il suo abito nuziale, prima di correre da lui e questo bastava da solo a definire la sua natura civettuola e priva di ogni senno e sentimento.
“Nulla di tutto ciò, Sorano… ti dai troppa importanza! Tu hai scelto quale strada intraprendere e io sto spianando la mia, quindi tornatene dal tuo maritino. Non vorrai lasciare vuoto il vostro letto proprio questa notte?! O forse hai paura che possa accorgersi che il tuo fiore è già sbocciato da un bel pezzo?!” le vomitò in faccia, con astio, sentendo lo schiaffo di Sorano impattare sulla sua guancia, prima di rivederla ricomporsi per non avere la parte della donna ferita.
“Ti è piaciuto, quando ti concedevo il mio corpo, Salamander… dimmi, è forse questo che cerchi da mia sorella?! Perché se così dovesse essere, sappi che quella monaca mancata non verrà mai a scaldare il tuo letto come invece facevo io e non ti darà mai quello che ti davo io! L’hai vista no?! Non riesce neanche a guardarti in faccia senza arrossire come una santarellina.” era l’odio e il rifiuto a parlare per lei, ma era comunque abbastanza per privare completamente Natsu della sua pazienza. Il rosato andò infatti a spalancare la porta della sua camera, invitandola ad uscire: “Non hai neanche un granello di polvere della grazia e della bontà d’animo di tua sorella… per non parlare della purezza! Tornatene da tuo marito, Sorano, perché è l’unica cosa che ti resta per non cadere completamente nel disprezzo totale che potrebbe causarti il tuo atteggiamento da sgualdrina! Ormai sei una donna sposata, goditi il tuo matrimonio e lascia stare tua sorella, l’hai già ferita abbastanza rubandole il futuro…”
Alla donna non rimase altro da fare se non andarsene dalla stanza del suo amante, con la coda tra le gambe e con le lacrime che le pizzicavano l’orgoglio… Sono davvero super curiosa di scoprire, in che modo i nostri amati Nalu, si innamoreranno, e poi si sposeranno. UN bacione grandissimo ciao *_________________________________________*

Recensore Master
12/05/20, ore 22:16

Ma buonaseraaaa (:
Mi sono accorta che in questa ff mi dimentico sempre di recensire ahah
Comunque, qui la situazione si fa davvero interessante! Ho mille domande, ma voglio tenerle per me (:
Solo che....... Zeref sarà così intelligente da credere a Natsu?? Mamma questa cosa mi tormenta 🙈
La piccola Lucy.. sembra quasi aver preso la sua strada, ma a parer mio, quei capelli rosa cambieranno qualcosa in lei.. o almeno lo spero!!
Sorano non la descrivo nemmeno! Non ha perso un momento per volare nelle braccia di Zeref e poi fare il cagnolino al ritorno di Natsu!!
Non vedo l'ora di continuare a leggerla, sopratutto dopo il ritorno di quel manzo di Natsu ahah
Un abbraccio grandeeee ❤❤❤

Recensore Junior
12/05/20, ore 21:37

Dico io Natsu, ma che te frega di quella #!@%$!$#, prenditi Lucy e vivi felice! Per quanto Grandine e Sorano due ceffoni li avrebbero meritati. Lucy sembra si stia riprendendo dal farsi monaca proprio grazie alle parole del nostro bellissimo rosato. Non vedo l'ora di vederli insieme alla faccia di chi li ha fatti soffrire!! Questa storia diventa sempre piu avvincente tesoro!!

Recensore Master
12/05/20, ore 21:23

Layla e Grandine sono rimaste di sasso e come volevasi dimostrare Sorano è una bugiarda matricolata negando tutto cio che c'era stato con Natsu pur di salvare la sua faccia tosta.
Lucy è riuscita a farlo desistere nel suo intento è davvero un'angelo la biondina.ora Natsu è il nuovo amministratore chissà cosa succederà alla tenuta.
E Lucy cosa farà?
Mi piace tantissimo questa storia.
Alla prossima Cri cri🤗🤗🤗
(Recensione modificata il 12/05/2020 - 09:28 pm)