Recensioni per
The butterfly effect
di Digihuman

Questa storia ha ottenuto 77 recensioni.
Positive : 77
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
13/05/20, ore 22:59
Cap. 5:

Buonasera mia adorata Digihuman! Eccomi qui… nonostante la stanchezza di oggi (per i motivi che già sai), non potevo non accingermi a leggere quando ho visto che hai aggiornato la tua storia, consapevole che oggi il capitolo mi avrebbe particolarmente toccata.

Iniziamo parlando della mia cara Sam, oh… noto con piacere che la storia tra loro, se così possiamo definirla, non si è fermata a quella famosa sera.
Indipendentemente da tutto quanto, quei due insieme scatenano gli ormoni, peccato che non è tutto oro quello che luccica. Il momento della confessione è stato spettacolare, ero in un certo senso angosciata per la sua situazione ma il sarcasmo di Brent vince su tutto “E' un onore essere scelto da una lesbica per assecondare i suoi istinti sessuali, mentre, scopandomi, pensa ad un'altra donna. Questo è esattamente ciò a cui ho sempre aspirato!” Ok, sono collassata letteralmente a questa frase! Ma anche l’ironia di Sam non scherza vista la risposta che le ha dato. Lo ha praticamente messo offline.
Passare da sfigato a ben visto grazie a Sam e al sergente Gamble che hanno riempito la sua vita nello stesso momento, è stato proprio il massimo. Poi vabbè, Sam che racconta in giro le dimensioni e non solo quelle su di lui è proprio il top! :’) Sto immaginando il bacio plateale dei due e nonostante la menzogna ho avuto gli occhi  a cuoricino per un attimo.

Arriviamo dunque alle vacanze. Il suo arrivo mi ha complessata. Mi sentivo tanti punti interrogativi sulla testa. Non capito da dove fosse saltata fuori Yoshiko. Ok, ci hai fregati tutti quanti!
Mi piace la definizione su Brent che usi in quel frangente “un debole ancorato ad un vecchio ricordo amoroso”.

Ma ahimè, arriviamo alla scena a cui non sarei mai voluta arrivare. Mi manca parlare di Sam…  La descrizione ben fatta del padre sofferente mi stringe il cuore. Che strano modo di venire a conoscenza di una cosa così drastica. Pover Brent! Amavo suo padre ma non condivido il fatto di non aver messo al corrente il figlio di una cosa così importante. Aveva i suoi buoni motivi ma ripeto non tollererei mai una cosa del genere. La sua reazione mi ha distrutta, ti giuro. “Quanto ti resta?” Una frase breve ma efficace per devastarmi del tutto. Beh, spaccare tutto quello che aveva davanti mi sembra il minimo, come biasimarlo. I sentimenti che escono da parte sua durante la cena avrei voluto vederli di più, se solo il padre avesse detto la verità prima. Mannaggia a lui, ma soprattutto mannaggia alla mia sensibilità. Il caro signor Smith gli ha negato gli ultimi 3 anni padre-figlio per soli 37 insulti giorni. Forse Brent se li è fatti bastare… ma io non lo accetto lo stesso. Non lo odio, ovvio, ma probabilmente mi sarei sfogata urlando come un’isterica. I dialoghi dei momenti finali tra di loro sarebbero potuti risultare esilaranti se non mi sforzassi a non piagnucolare come una bambina, perché so che siamo quasi arrivati al momento X.
Mi fa male la bocca dello stomaco e non penso sia colpa della cena di stasera (ancora a base di Meiko). Però, almeno per un attimo mi sono scordata della situazione, in particolar modo quando Bee gli chiede che razza di farmaci usasse per renderlo così disinibito… proprio senza peli sulla lingua eh?
Aspetta gli ha davvero confessato di avere una relazione con una lesbica? Io almeno quella parte l’avrei omessa. XD

Sei stata leale a non farci piangere, lo ammetto. Ma il monologo finale del protagonista è stato lo stesso emozionante. Mi duole il cuore per la sua scomparsa, ma purtroppo so che non sarà l’unico momento drammatico che ci farai vivere nell’arco della storia. Non smetterò mai di dirtelo, sei una killer professionista di personaggi. =(
Detto ciò, almeno per il prossimo capitolo mi prometti un po’ di spensieratezza? *non puoi vedermi, ma sto facendo il labbruccio allo schermo del pc!
Ok, la smetto… al prossimo capitolo… con tanta Brent x Sam.
Sì, sì…certo che tornerò a tifare Yoshiko, ma intanto W Sam.
 
Wendy

Recensore Master
13/05/20, ore 13:56
Cap. 4:

Ciao!
Scusami per il ritardo prima di tutto, ma finalmente adesso sono riuscita a passare e godermi l'ultimo capitolo - si fa per dire- di questa storia che mi ha catturata. E' sempre più bella ogni volta che vado avanti, davvero.
Inizio le mie constatazioni in merito a quello che ci hai riportato con la frase che mi ha catturato di più:

'Sorrisi come se mi avessero appena rivelato il segreto della vita.. - ..A lui devo tutto ciò che sono diventato. Lui mi ha dato una cosa che fino ad ora solo mio padre mi aveva concesso: la fiducia.'

Secondo me con la prima frase, con questo concetto hai racchiuso tutta quella che è la prima parte di questo capitolo, e con la seconda invece hai riassunto, in maniera perfetta non c'è che dire, tutti e quattro i capitoli che hai scritto fin ora.
Inizio col dirti che adoro il modo in cui sei così attenta ai dettagli, dall'inizio della storia ad ora infatti ho notato tanti miglioramenti, sia nella stesura, che nella costruzione dei vari paragrafi, in più ti dico che adoro che all'inizio di ogni capitolo tu segnali il rating, così non solo una persona si prepara e sceglie se leggere o meno.
In più ti dico, non ho mai visto una persona che giostra i rating, nel senso hai scelto l'arancione come base per indicare che è una storia con dei contenuti diciamo particolari, però un conto è sapere che può essere leggero come forte, e un conto è proprio indicarlo come una giostra che varia di intensità, e in più anche i personaggi che comprende il racconto, non mi è mai capitato e lo apprezzo tantissimo, i miei complimenti. Io guardo molto i dettagli, per me fanno la differenza.
Partendo dall'inizio trovo la descrizione della scuola molto particolare. Infatti si, mi ero immaginata un po' i college americani militari e sono contenta che tu abbia specificato la natura della scuola e anche smentito quello che evidentemente è il pensiero del lettore,, che tu hai anticipato, quindi addirittura mi da' l'impressione che tu scrivi con gli occhi di un lettore, come la storia al posto di scriverla la stessi leggendo, perché la costruisci pensando a cosa potrebbe pensare chi la segue.
E' un'impressione veramente bella che si ha nei confronti di un autore e non l'ho mai avvertito prima.
Al di là di questo, l'immagine che hai dato a Brent è bellissima, trovo che sia un sedicenne ordinario, ma questo non vuol dire che è banale, e mi hai fatto anche sorridere in più punti, tipo quando sbatte la testa al palo o quando brucia tutto cercando di cucinare.
Lo vedo davvero molto.
Mi piace il fatto che pur essendo un maschio, e addirittura in un campo militare, sia impacciato e gentile, e si senta attratto invece da una femmina che invece è forte e carismatica. In pratica hai dato l'affinità ai loro caratteri togliendo gli stereotipi, e alla descrizione che hai dato un po' più volte quando parli di sessismo, non è velato ma nemmeno esplicito in questo capitolo, fatto molto bene.
Mi è piaciuto molto anche il fatto che si senta infastidito dal comportamento e dal modo che gli adulti estranei hanno di pensare di lui, come se proprio non gli andasse a genio che la sua immagine fosse associata a un piagnone con problemi genitoriali e traumi infantili ancora irrisolti. Okay che per una parte è così, ma non è bello per nessuno pensare che quando qualcuno ti guarda ti pensa in quel modo.

Per la seconda parte.. guarda, io ho tanti sentimenti contrastanti in merito, perlopiù vuoto. Certo, ho capito che la ragazza ha un orientamento sessuale diverso da quello di Brent, forse lei si riferiva al sesso occasionale, o forse sta soffrendo per questo amore non corrisposto e sta provando ad attaccarsi all'altro sesso per ovviare a questa prigione emotiva.
Brent è dolcissimo a livello morale, che associa qualsiasi cosa a Yo. Immagino solo la sensazione di rapportarsi carnalmente a qualcuno senza provare niente di più del piacere fisico, che sicuramente ad atto compiuto deve fare molto schifo, ma sopratutto Brent deve sentirsi davvero male.
Sono curiosissima di conoscere il seguito.
A presto!

Recensore Master
12/05/20, ore 17:56
Cap. 4:

Ma ciao <3
Finalmente eccomi anche da te, più ho voglia di leggere e più il mondo decide di andarmi contro xD
Ho scritto la recensione man mano che leggevo, te lo dico in caso non ti tornasse qualcosa ^^
Brent è stato effettivamente spedito da suo padre alla scuola militare. Nei film vengono rappresentate come posti orribili, anche se basandomi sullo slogan non mi sembra niente di tragico quella in cui finisce Brent. Anche se, subito dopo, quando dici che alcuni bambini sono stati ritirati dopo poche ore dalle loro famiglie, ammetto che il brividino per il terrore mi è venuto. Per fortuna, comunque, non è quello il corso di Brent, e per fortuna l'accademia non è quella di cui parlavo proprio poco fa nei film - pare tu sia riuscita a leggermi nel pensiero ahaha
Alla fine si rivela un'esperienza interessante per Brent. Le materie sono piacevoli da studiare e addirittura fanno anche meditazione, questo proprio non me lo aspettavo. Comunque, mi è piaciuto molto come hai parlato di tutto questo aspetto, ti sei presa il giusto tempo per spiegare ogni dettaglio, e si percepisce anche tanto quanto tu ti sia informata prima di scrivere ciò, cosa che apprezzo moltissimo. 
Brent che con la divisa mimetica si definisce "figurino" mi ha fatta morire, che amore XD
Le cose cambiano, Brent fa nuove esperienze, conosce nuove persone, diventa più maturo e cresce. Mi ha creato tanta tristezza sapere che ha iniziato a pensare meno a Yoshiko, ma in fondo è comprensibile, è un amore d'infanzia che ha finito per sfumare nel niente assoluto, nella distanza e nel non parlarsi più, ed è normale che Brent a un certo punto abbia sentito il bisogno di andare avanti. Così, si è preso una cotta per una ragazza bellissima e anche dal carattere piuttosto piacevole, mi piace come l'hai caratterizzata. Mi ha anche fatto ridere immaginarmi Brent cadere dalle scale perché Sam gli ha sorriso, adoro che sia un imbranato in questa fase della sua vita, dove comunque ha poca esperienza con le ragazze, quindi adoro che non si comporti da spaccone strafigo - anche se figo lo è, ho visto il pv su Facebook e mi sono innamorata ** 
Le sue sventure, comunque, non si fermano mai, e fra problemi con l'ortica e l'incendio della cucina penso di aver perso un polmone. 
Amo come gestisci il pov di Brent adolescente, sai farlo davvero bene e la narrazione viene fuori spontanea e sempre leggera, scorrevole. 
Ho amato la scena di Brent e il sergente, dal loro bellissimo dialogo al momento in cui gli mostra l'aereo, e ancora di più ho amato il momento in cui arriva la farfalla, quasi come un segno del destino, quasi come se fosse già tutto scritto. La farfalla si posa sulla mano di Brent e vi rimane per qualche istante, prima di liberarsi in volo, e questo momento lo riporta indietro con la memoria. Questo richiama anche il titolo e lo fa meravigliosamente!
Sam mi piace tanto, come ti dicevo prima, e mi piace come l'hai presentata... però non è Yoshiko. Perciò quando Brent la vedere ridere e pensa a lei ho fangirlato tanto <3 
Mi piace ancora di più che lui mentalmente finisca per paragonarle continuamente, notando tutto le loro differenze, che vanno dall'aspetto fisico in contrasto ad anche la loro personalità. Sam lo considera strano, ma apprezza la sua stranezza perché non è il solito ragazzo che cerca di infilarsi nel suo letto, e questo le piace... ma qui viene fuori che a Brent, in fondo, piace anche Yoshiko, e per quanto consideri Sam interessante, non riesce a togliersi lei dalla testa. Aaaaaahw. <3
La scena in cui lei si spoglia e se ne va in mare sottolinea ancora di più quanto sia spontanea e sicura di sé. Perciò sono sincera nel dirti che non mi aspettavo affatto che Sam fosse ancora vergine, eppure trovo che la sua caratterizzazione sia venuta benissimo e comprendo la sua scelta. Brent, diventa sempre più chiaro, per lei prova solo attrazione, che è più che normale soprattutto se consideriamo quanto sia esteticamente una bella ragazza. Così, i due si ritrovano a perdere la verginità nel mare gelido... ho freddo solo a pensarci, sarà che io odio la freddezza dell'acqua pure in estate - odio il mare in generale, ma sorvoliamo. 
Il finale è definitivamente un colpo di scena, e adoro che il capitolo sia finito così - anche se mi lasci tanta voglia di proseguire la lettura ancora e ancora, ma purtroppo mi tocca aspettare il seguito. Dunque Sam ha fatto tutto questo più o meno nello stesso modo di Brent, entrambi pensavano a qualcun altro... tra l'altro, lei pensava a una ragazza, e qui ci sono rimasta di sasso perché tutto mi aspettavo, tranne questo. E' così triste... ora voglio lo spin-off su Sam e la ragazza a cui fa accenno XD
Un capitolo bellissimo, ci mostri la crescita di Brent e dei momenti davvero importanti nella sua esistenza, momenti che lo hanno formato e fatto diventare quello che è. Amo come stai costruendo il suo personaggio - e anche quelli intorno a lui, sempre profondi e dettagliati **
Non vedo l'ora di proseguire con la lettura <3
Alla prossima!
fumoemiele

Recensore Master
11/05/20, ore 19:11
Cap. 3:

Ciao, cara! ♥
Eccomi qui per l'ABC de Giardino e ti dico subito che questo capitolo mi ha spezzato il cuore. Una delle tematiche che mi sta più a cuore è proprio il rapporto tra padre e figli, è un mio punto debole e lo è sempre stato. Questo capitolo mi ha fatto male perché hai rappresentato due personaggi terribilmente realistici, talmente tanto da fare male, te lo dico perché attraverso la narrazione in prima persona di Brent hai raccontato tutte le sfumature del suo legame con il padre. 
Io amo quando si racconta una storia attraverso il punto di vista di un personaggio in specifico, in questo caso ci mostri la crescita personale di Brent, lo fai con una delicatezza disarmante perché lui è complesso e non nasconde le proprie debolezze, ma allo stesso tempo prova delle emozioni semplici ed elabora dei pensieri comuni che forse tutti noi abbiamo provato almeno una volta nella vita. 
Mi è piaciuto come hai saputo raccontare il legame tra padre e figlio attraverso piccoli episodi quotidiani, nonostante siano scene apparentemente separate continuano ad avere un filo conduttore che rende il tutto ancora più coerente, perché è proprio attraverso quei ricordi che Brent ricorda suo padre e di come quest'ultimo gli abbia voluto bene, ha ragione quando dice che l'amore di un padre non è paragonabile a nessun altro tipo di sentimento e ho trovato molto bello anche come il figlio noti ogni cosa del padre, come ad esempio la sua stanchezza durante la cena sottolineando le sue due grosse occhiaie e sparando una situazione surreale mai successa a scuola dove il padre, neanche ascoltando afferma che ha fatto bene, ho trovato emblematico quel momento. 
Brent dimostra di avere avuto un'adolescenza travagliata, fatta maggiormente di pensieri negativi e di atteggiamenti spesso anche sbagliati che lo hanno portato in situazioni compromettenti (come ad esempio quando prende per i fondelli il professore durante la lezione di filosofia), ma anche se ovviamente non giustifico il suo atteggiamento sbagliato posso dire che lo capisco, ha dimostrato di avere parecchia rabbia repressa, tante cose che si è tenuto dentro dovute anche all'abbandono non solo di una madre con cui non ha alcun tipo di legame, ma anche dall'allontanamento di una persona cara ovvero di Yoshiko che ancora ricorda con una forte nostalgia. 

"So che può sembrare assurdo ed eccessivo, ma Yoshiko aveva tirato fuori il meglio di me e senza di lei, non restava altro che un Brent vuoto."

E infatti ho voluto riportare questa frase perché dice tanto, si vede proprio quanto questo legame abbia segnato Brent e nonostante il tempo che passa lui sente ancora una forte connessione con questa persona (e io penso anche che prima o poi si ritroveranno, da inguaribile romantica che sono lo spero). 
Il termine che Brent ha usato per descrivere suo padre mi ha colpita: paziente. Effettivamente è stato davvero così, suo padre ha avuto una pazienza fuori dal comune, ha voluto bene al figlio fino alla fine tanto che quando scopre di avere un brutto male lo allontana da lui per non fargli sentire quanto può essere pesante convivere con una malattia così invasiva. E questo suo gesto silenzioso mi ha toccata, Brent non ha avuto la possibilità di scegliere di stare vicino al padre e non oso immaginare il dolore che ha provato quando ha scoperto l'amara verità. Inizialmente quando il padre lo ha informato che avrebbe cambiato scuola Brent ha avuto (comprensibilmente) una brutta reazione, quando si è arrabbiati si dice anche ciò che non si pensa, si tira fuori il peggio di sé soprattutto quando si è adolescenti perché hai la percezione che tutto il mondo ti sia contro. E sì, capisco totalmente il personaggio di Brent, hai reso la sua caratterizzazione davvero bene, i suoi pensieri sono nitidi e ogni singola cosa che dice mi sembra vera, la tua storia è tanto vera. 
Una delle scene più toccanti è stata quella dove Brent racconta com'è stato il funerale del padre. Tu hai usato un linguaggio particolarmente semplice e diretto, anche la personalità di Brent risalta proprio per questa sua semplicità che dimostra, ha raccontato come suo padre fosse una bella persona e tutto, tutto di quella scena mi ha toccata emotivamente. 
Mi piace anche il fatto di come tu stia dando importanza non solo alla parte introspettiva della storia, ma anche all'ambientazione che si percepisce tanto, ai dettagli e ai personaggi secondari che poi tanto secondari non sono dato quanto hanno influito la vita di Brent. Insomma, della tua storia mi piace tutto, penso che si sia capito. Ti faccio davvero tanti complimenti, sono contenta di aver scoperto la tua storia, davvero. Alla prossima.

Shakana

Recensore Master
10/05/20, ore 23:40
Cap. 1:

Ciao! Eccomi a cominciare qualcosa di tuo come d'accordo e come è giusto che sia ;)
Hai detto di preferire l'originale, per cui parto da qui, però ho visto che è collegata ad una fic che hai già scritto in precedenza (ma dato che i primi tre capitoli sono spoiler free, inizio. Fammi sapere se, poi, hai più piacere che passi prima di là. I personaggi li conosco, in più è un AU, quindi direi che non dovrei avere grossi problemi).
Mi ha piacevolemente colpito l'apertura sulle farfalle (che mi ha appena fatto imparare quale fosse quella monarca) - anche se il titolo della storia è abbastanza evocativo - ma vedere un uomo di trent'anni figurarsi come una di esse mi ha stupito. Poteva vedersi lupo, leone, squalo... qualsiasi cosa la nostra società si possa aspettare da un uomo e, invece, no, una farfalla. Bellissimo.
Lo spezzato sull'infanzia di Brent ci mostra quanto il suo spirito sia libero, sognatore e determinato. Mi ha fatto sorridere la storia del pesce rosso: tutti i bimbi amanti degli animali ci sono passati, io di sicuro. Un minuto di silenzio per tutti i pesci rossi presi per rimpiazzare qualcos'altro. Amen.
Ho trovato molto bello il concetto che non necessariamente ci serva una chiave per arrivare alla nostra destinazione, chiusa dietro ad un portone, ci sono altri modi per arrivare dall'altra parte, è proprio così che è la vita, non c'è una sola via.
La storia sul come è venuto alla luce è chiara, ben delineata, si percepisce l'amore per quel padre che l'ha cresciuto da solo, di cui serba il ricordo e a cui somiglia nell'aspetto ma non nel carattere. Mentre per la madre traspare solo indifferenza.
Ed ecco che arriva lei, Yoshiko, la prima cotta che, giorno dopo giorno, diventa qualcosa di più.
Ritrovare le mie riflessioni sulla questione "farfalla" in bocca ai ragazzi mi ha fatto sorridere e ho trovato perfetto - ossia estremamente giapponese - il fatto che Yoshiko si copra la bocca la prima volta che ride. Così come il fatto che si trovi in Europa per studiare in quanto figlia di una famiglia ricca.
Buone le descrizioni degli spazi, ti dico che ho arricciato il naso quando hai parlato del "profumo" di lavanda che, decisamente, è un odore che odio ^^
Dolcissimo il loro primo incontro, con l'incidente della canoa e il giapponese di lui che inizia e finisce con "Arigatou".
Mamma mia la pizza all'anatra! >.<
Mi sono ritrovata tantissimo anche nella discussione sul se fosse meglio il kindle o la carta stampata... penso ci siano passati un po' tutti gli amanti della lettura. E ridendo e scherzando arriva il primo bacio sulla guancia.
Decisamente divertente la fossa in cui Brent si è buttato di testa con la faccenda del "chi mai vorrebbe baciarla?" ma, è proprio vero che è il ragazzo dalle mille risorse, ne esce proprio bene ;)
Dolce/amaro il momento del distacco e ho molto gradito la chiusura finale con il concetto che non necessariamente un passato diverso ci renderebbe persone migliori.
Questo inizio stende le basi per una storia d'amore che sarà, probabilmente, più tormentata che rosea, già che hai nominato Sparks mi è un po' venuto alla mente "Le pagine della nostra vita".
L'unica cosa che ho trovato un pelino forzata, in relazione al fatto che Yoshiko è giapponese, è che lei lo tocca con un po' troppa disinvoltura, soprattutto all'inizio: il contatto fisico per i giapponesi è fonte di estremo imbarazzo, soprattutto fra sconosciuti di sessi diversi. Ha un atteggiamento un po' troppo occidentale, anche se viene da una famiglia magari aperta - che potrebbe farla ambientare rapidamente - forse, un pochino di imbarazzo in più, almeno nel loro primo incontro, potrebbe rendere il tutto più realistico ;)
Concludo dicendo che proseguirò volentieri con la lettura.
Alla prossima
Cida

Recensore Veterano
10/05/20, ore 17:41
Cap. 1:


Ed eccomi, a mia volta pronto ad approcciarmi a questo mondo che hai dipinto tu.
Comincio con il dirti che le prime due righe mi hanno intrappolato con altrettanto citazioni: il sogno della farfalla di Zhuangzi e le farfalle monarca di Under the Dome. Non so quante di queste fossero da te ricercate nel primo incipit della storia, eppure posso dirti che sin dalle prime battute mi sono ritrovato a filosofeggiare in un’atmosfera pregna delle atmosfere orientali. E la prima domanda che poni nella tua storia, mi ha riportato alla mente il suo sogno.
[…] Si racconta che una notte, Zhuangzi sognò di essere una farfalla che volava leggera e spensierata. Dopo essersi svegliato era confuso, si domandò come potesse determinare se era veramente Zhuangzi quando aveva appena finito di sognare di essere una farfalla o una farfalla che aveva appena iniziato a sognare di essere Zhuangzi. […]
E già volo con la mente, circondato da farfalle monarca di stampo Kinghiano.
Pare che non sia l’unico, proprio perché mi trovo in compagnia del protagonista che, con una sola frase, ha un impatto eccezionale su chi legge. Un sognatore. Dio sì, un sognatore. Un malinconico sognatore che guarda con mestizia alle convinzioni che aveva da bambino.
In effetti, a prima occhiata, sembra che ci sia più d’un parallelismo con Caming Out, anch’io mi trovo di fronte a una narrazione in prima persona che ripercorre i suoi primi passi. E anch’io, così come per Virgilio, sono rapito e immerso nei suoi ricordi. Non ci vuole molto per accorgersi del cambio di tono, quando inizia a parlare del pesce rosso che aveva da piccolo.
[…] Un vertebrato insulso, che mi era stato regalato dopo aver espresso il desiderio di voler un animale domestico. […] una frase che, come sopra, apre la porta a un cambiamento, una mutazione nell’anima di questo sognatore. Ancora non ne conosco il nome eppure mi pare di percepire di già i suoi sogni infranti che, come una crisalide, l’hanno cambiato. Una sensazione, per carità, con riserva da sciogliere.
Poche righe, una noiosa bolla di vetro da cui scappare, per inseguire un sogno, un ideale che incarna la volontà di catturare una farfalla monarca. Qualcosa divenuto più che il semplice sogno d’un bambino, un’ideale (scusa la ripetizione) che forse il protagonista vuole rendere irraggiungibile. In fondo, la soddisfazione d’averne catturata una non è che della durata d’un battito d’ali della stessa farfalla. Il desiderio no invece. Quello può perdurare per anni.
Proseguendo nella narrazione, il protagonista si “sbottona” (eheheheh) un po’ di più, narrandoci le sue origini miste e un’infanzia e un’adolescenza di cui, comunque, a detta sua, non può lamentarsi. Anche qui percepisco un filo che unisce un pochino i protagonisti delle nostre storie, un pizzico d’ironia e malizia nei confronti della vita che li accomuna. Per quanto possa dire di no, Brent Smith ha il graffio dentro. Il segno distintivo di coloro che hanno dovuto guardare il dolore negli occhi, che sia per la mancanza di una figura materna o per il lutto del padre. Ma sono sicuro che abbia dovuto reggere lo sguardo della sofferenza e affrontarla apertamente. Si percepisce nel suo tono, nel suo modo di raccontare. E qui mi è venuto spontaneo fare un’associazione anche a te come autrice. È difficile poter spiegare questa sensazione che lascia il tuo protagonista, ancor di più narrarla. Senza dubbio vi è una qualche traccia di te qui dentro, non tanto nella biografia, credo… però sono quasi certo che quel “graffio” di cui parlavo poc’anzi ce l’abbia anche tu. Ovviamente, sempre con riserva da sciogliere, non ti conosco e questo è assodato, però è un’altra percezione.
L’ingresso in scena di Yoshiko è leggero e delicato, così come la neve che l’accompagnò in quell’atipico maggio. Il scenario che ne segue, sia per ambientazione che per dialoghi, è degno del miglior Studio Gibli. Una scena ordinaria, carica di romanticismo che però fa capire con poche righe il rapporto che c’era tra quei due. Parlo al passato perché lo fa anche Brent, o Bee.
Proseguendo, arricchisci la storia di piccoli dettagli che un pochino mi fanno invidia. Non sono mai stato bravo nelle descrizioni ed è un punticino scoperto, cosa che invece pare essere perfettamente nelle tue corde.
Si percepisce anche un discreto e lievissimo scivolamento di gender, specie quando lei presta la sua giacca a un Bee fradicio e infreddolito. Mi piace, rompe gli schemi dell’uomo duro che avrebbe flexato il muscolo in canoa per far colpo e invece fa emergere (giocone di parole con lui che riemerge dall’acqua) il lato più imbranato di lui.
Che poi porta avanti imperterrito, anche il giorno successivo quando la incontra nuovamente per restituirle la giacca che invece dimentica.
Probabile che mi sbagli per l’ennesima volta ma ho notato una frase di Yoshiko che credo contenga un altro pezzettino di te, quando lei gli risponde sull’uso del Kindle.
[…] -Mai!- mi rispose con forza e convinzione -la carta ha quell'odore... inebriante-.
Il mio sguardo dubbioso le diede l'imput per proseguire con il suo discorso -... quell'odore di vecchio e vissuto, di storie fantastiche e magiche che ti fanno sognare e ti catapultano in un mondo del tutto nuovo- […]
Non so perché, lo ribadisco, eppure ho la sensazione che non sia l’unica ad amare i libri nella loro forma cartacea. E si percepisce l’amore che lei ha per i i libri, un’estensione dell’amore che provi anche tu?
E a proposito di amore. Il primo capitolo prosegue nella medesima direzione, descrivendo quello che è un amore giovanile al suo sbocciare. Quando crea confusione e non si sa cosa fare. È bellissima e delicatissima la scena del loro primo bacio. Una virgola, come lo stesso Brent si troverà a chiamarlo, che però cambia i connotati d’un incontro.
Infine v’è un pizzico di cinismo, lì dove si chiude il cerchio del flashback, ove la realtà ritrova posto nel suo presente. Quel pizzico che scrivevo a inizio di questa recensione e che nasce dai cocci dei sogni infranti.
Probabilmente quelli d’un amore giovanile che è andato a tramontare.
Però… un pizzico di speranza ce l’ho. Non so la storia dove andrà a parare ma spero che Bee vada a cercare la sua Yoshiko.
E così, malinconico e nostalgico, termino la lettura di questo primo capitolo.
Hai un modo di scrivere che mi piace molto, denota una bella intelligenza da parte dell’autrice. Specialmente in termini emotivi. Mi è piaciuto molto, davvero e spero di continuare a leggerti in futuro.

Spero che tu non me ne abbia ma mi sono preso la briga di appuntarmi qualche piccola svista che deve esserti capitata mentre scrivevi:

Passarono solo quattro mesi insieme prima che mio padre dovette rincasare in Inghilterra per via dei propri studi. → per la consecutio temporum è corretto dovesse non dovette.

Nonostante il mio primo istinto fu quello di raccogliere tutto e allontanarmi da loro il prima possibile, non potei far a meno di notare che Yoshiko allungava una mano nella mia direzione e mi incitava ad uscire dall'acqua.→ stesso discorso di sopra, ma con la parola fosse al posto di fu .
Mi guardai intorno imbarazzato notando che le amiche non parevano altrettanto innoque. → errore di battitura, innocue.

allai le spalle con fare neutrale e aggiunsi → anche qui, piccolo refuso, alzai.

A quindicianni avevo in testa una sola cosa, il sesso → manca lo spazio dopo quindici.

-domandi sera tornerò a casa, lo sai questo, vero? → c’è una “d” di troppo.

Ti prego, non uccidermi. Lo so che posso sembrare eccessivamente pignolo ma è solo perché mi è piaciuto veramente come primo capitolo e cerco sempre di portare il mio piccolo apporto dove posso. Plis. Risparmiami la vita.

Detto tutto questo, ti saluto.

Ci leggiamo presto.

Recensore Master
10/05/20, ore 11:42
Cap. 2:

Buongiorno carissima.
Ma che capitolo dolce e malinconico. io amo gli scambi epistolari, da inguaribile romantica quale sono, anche perché così abbiamo avuti modo di conoscere sia Brent che Yoshiko ancora meglio. Brent mi fa un sacco tenerezza, mi pare proprio uno di quei ragazzi buoni e gentili, anche solo per il fatto che voglio aiutare suo padre a rifarsi una vita amorosa (sebbene suo padre non sembri molto contento lol). E le lettere che si spedisce con Yoshiko sono un sacco tenere. Lei mi pare molto dolce come ragazza e mi spiace per la sua situazione familiare. Tra l'altro possiamo dire che - soprattutto in Giappone - è facile trovare famiglie del genere, con genitori tutti fissati con la perfezione assoluta a scuola. E infatti Yoshiko per questo motivo si sfoga con Brent, raccontandogli delle sue disavventure, del fatto che i suoi genitori pretendono la perfezione assoluta. Poi mannaggia, che nostalgia. Anche io sono stata in Inghilterra e mi manca un sacco, quindi leggendo le lettere di Yoshiko in cui racconta appunto di quanto gli manchi, mi ci sono rivista un sacco. Anche la conversazione tra Brent e suo padre mi è piaciuta molto. Capisco che forse quest'ultimo voleva solo mettere in guardia suo figlio per evitargli una cocente delusione, ma Brent si è infastidito, ed io lo capisco perché sono una che agisce più con il cuore che con il cervello (infatti poi sono sempre nei casini, ma dettagli).
Purtroppo, come molto spesso succede, lui e Yoshiko si sono persi. Un po' per la lontananza, un po' per i loro impegni, e la cosa l'ho trovata molto triste. Spero che abbiano modo di ritrovarsi e magari chiarirsi, perché il loro legame mi piace tantissimo, è così dolce...
E nulla, ho adorato un sacco questo capitolo <3

Nao

Recensore Junior
08/05/20, ore 10:00
Cap. 2:

Ciao cara, finalmente ho potuto dedicarmi all'attenta lettura della tua storia, seppur un po' in ritardo. Come stai? Spero tutto bene!
Man mano si entra nel vivo del racconto grazie alla tua analisi precisa dell'esistenza di Bee. Più che altro questo capitolo è dedicato al suo rapporto epistolare con la giovane Yoshiko. Marchi più volte quanto per lui sia un contatto necessario, si sente compreso come non mai e non gli era mai capitato di conoscere una persona del genere. Perché, nonostante l'età, si è dimostrata una ragazza matura e aperta sotto vari punti di vista, con un carattere forte ma che ha difficoltà ad emergere a causa dei genitori.
Sì, attraverso le lettere di Yoshiko che ci hai piacevolmente descritto, veniamo a scoprire la sua condizione di vita in Giappone, il rapporto con la sua famiglia e i mille impegni, corsi, lezioni e sport che è tenuta a fare per soddisfare le preteste del padre autoritario e patriarcale. Mi è piaciuto molto come ti sei concentrata specialmente a raccontare di lei attraverso gli occhi del protagonista che all'inizio legge le lettere come se fossero l'unica sua speranza, assorbendo ogni singola parola della sua amata, e poi non vede l'ora di ricevere l'email seppur in momenti ambigui della giornata a causa del fuso orario terribile ed esagerato tra i due paesi. Yoshiko ripete più volte al ragazzo quanto le manchi passare il suo tempo con lui, quanto le manchi l'Inghilterra e i suoi paesaggi, la spensieratezza che a casa sua manca. Il padre pensa sia stata una grande perdita di tempo, ma assolutamente non è vero! Che grande occasione per imparare l'inglese e farsi un bagaglio culturale più ampio.
Ma giustamente hai voluto descrivere una tipica famiglia chiusa, rigida sotto tutti gli aspetti possibili e che non dà possibilità alla giovane di esprimersi come vuole e di decidere per sé stessa. La cosa che più spezza il cuore a noi lettori per la ship creata, è che lei non scriverà più a Bee probabilmente perché non glielo permetteranno più.
Bellissimo il momento padre-figlio in cui Brent riesce a cogliere un aspetto importante del papà che gli fa riflettere sull'amore e sulle circostanze della vita, proprio lui che adesso non vuole aprirsi a nuove relazione dopo l'abbandono della madre di suo figlio. Madre che Bee non vuole cercare né conoscere perché non la riconosce come genitore e magari c'è troppo risentimento ancora.
E' davvero triste non ricevere più risposte da Yoshiko, anche se sono sicura che in qualche modo ritorneranno in contatto e NON VEDO L'ORA di sapere come hai intenzione di riunirli. Come sempre, hai scritto in maniera pulitissima, chiara e brillante. Espressioni accurate, attento studio dei luoghi, delle sfaccettature delle personalità e non posso lamentarmi di nulla ogni volta che ti leggo!
Adoro questa storia, lo sai benissimo che il personaggio mi ha conquistata da subito e sprizzo di gioia all'idea di poterlo conoscere sotto tutti i punti di vista possibili, così come la ragazza e il loro rapporto. A prestissimo mia casa :D
Ps. giorni fa ho aggiornato la storia che avevi iniziato ma che pubblicherò con estrema lentezza. So che adesso hai iniziato l’altra, quella quasi completa, ma visto che eri curiosa potrebbe interessarti questo nuovo aggiornamento! Un bacione :)
(Recensione modificata il 08/05/2020 - 10:05 am)

Recensore Master
07/05/20, ore 11:25
Cap. 1:

Una storia molto bene e con uno stile che ho proprio apprezzato. I personaggi sono descritti in modo dettagliato, sopratutto dal punto di vista delle emozioni ma non in modo pesante. L'immaginazione del lettore ha lo spazio necessario di riempire ciò che rimane non detto permettendo un maggior coinvolgimento. Ho molto apprezzato la disgressione sulla farfalla monarca, su cosa significhi per Brent trovando divertente la sua opinione sui pesci rossi. Un capitolo segnato dal passio della fanciullezza a un 'età
più matura. L'entrata in scena di lei segna questo momento, sebbene lui magari non se ne rendesse conto con lei cercava di essere piu uomo. Mentre è stato divertente il momento che precede il bacio. Una storia che ho letto dall'inizio alla fine con molto piacere.

Recensore Veterano
06/05/20, ore 21:46
Cap. 4:

Hola Digihuman! Finalmente il nuovo capitolo… Io, come ben sai ci tengo ad essere sempre la prima a leggere e recensire la storia.
Inizio dicendo col dire cosa amo di te: il fatto che ci studi ore ed ore, pur di scrivere cose veritiere e non cose messe lì a casaccio, e con la scusa anche chi legge impara (tipo me).
Nell’introduzione del capitolo ci parli di questa scuola militare che, a differenza di quella per i più piccini (che fa quasi paura) sembra una vera e propria figata… quasi quasi mi è venuta voglia di arruolarmi. Ah giusto… sono troppo vecchia, ho già i miei 31 anni “suonati”. Credimi tu con questa cosa degli anni suonati mi hai rovinata. Continuo a dirlo a chiunque che ho 31 anni suonati… mi piace proprio sta frase fin da quando ho letto le primissime righe del tuo primissimo capitolo. E anche qui me la riprendi… parlando dei suoi 16 anni, età in cui sa già si essere un figurino con la divisa militare addosso e non passa di certo inosservato (alla faccia della modestia).
Immagino mister modestia che va a sbattere la faccia contro un palo, o a cadere dalle scale solo a causa di uno sguardo o di un saluto femminile. E rido sola.

Ecco finalmente entrare in scena sta famosa Samantha. Morivo dalla curiosità di sapere tutto di lei… Io non so perché, ma per un attimo mi sembrava parlassi di Sora. E lo so, Yoshiko è Yoshiko, indubbiamente quella ragazza non si tocca. Ma sta Sam mi piace. Wow... adoro sta cosa della camerata mista. Sembra una cosa molto da film Americani adolescenziali. E io non so perché per un attimo ho pensato ad una scena del genere con il nostro quartetto preferito (Taichi-Sora-Mimi-Yamato) una OS con loro 4 al campo estivo? Ti prego pensaci! *___*
Oh… Brent impacciato con Sam? Con Yoshiko non lo era... anzi sì anche con lei ma solo all’inizio quando cadde nel lago. Dunque, è a causa sua se ricomincia a mettersi nei guai?

L’ironia del sergente Gamble è sorprendentemente spettacolare. Vedere Brent definirsi un ragazzo “abbonato alla sfortuna perenne” mi intristisce. Però scoprendo cosa in realtà il sergente gli sta dicendo il suo umore cambia radicalmente facendo cambiare anche il mio. Il contatto con il velivolo lo porta a sentirsi bene, se poi vai ad inserire in un momento così celestiale per lui il contatto con una farfalla monarca, diventa tutto più magico. Destino? Ovvio che sì! Anche il fatto della farfalla-aereo risalta un sacco, entrambi hanno le ali, entrambi volano, seppur uno è un essere vivente e l’altro è soltanto un mezzo. Penso sia in assoluto la scena più bella e ben descritta di questo capitolo. Il fatto che lui ringrazi l’insetto e che accolga il ringraziamento è una scena veramente da brividi. Sono sicura che non mancheranno nell’arco della storia altri elementi riguardanti le farfalle e sono altrettanto sicura saranno significativi ed intensi quanto questo momento. Torniamo al signor Gamble. Ora si spiega il perché di quel gesto. Si sente affine a Brent, perlomeno quando era un ragazzo. E come è successo a lui trovando una guida per portarlo sulla retta via, vuole fare lo stesso con lui, divenendo il suo mentore. E finalmente Bee ha un obiettivo nella sua vita. Ma questo mentore devo dire che da ottimi consigli … No, non mi riferisco soltanto in fatto di aereo e situazioni militari, bensì al diversivo prima di trasferirsi e di intraprendere quella strada.

Andiamo a parlare proprio di questo “diversivo” di nome Sam!  Mi piace il momento che hai creato con loro due nel cuore della notte, in spiaggia, sotto il cielo stellato e la magia della luna, a tirare sassolini nell’acqua del mare. Ho adorato il paragone tra lei e Yoshiko, e se non avessi fatto il tifo per Yo a causa di Choices, forse Sam mi sarebbe piaciuta molto di più, conoscendo i miei gusti. Molto epico il dialogo dove lui risponde alle sue provocazioni con “è un modo carino per chiedermi se sono gay?” e lei a tono se ne esce senza peli sulla lingua con “È un modo carino per chiederti perché ancora non ti sei fatto avanti”. E Brent se ne esce dicendo che ha un’altra nella testa? Allora, allora, allora… la Wendy versione Angioletto si complimenterebbe con lui, la mia versione diavoletto ha urlato: “ma sei scemo o cosa?” A quanto pare però caro il mio Brent, con Sam hai poco da fare il santarellino e trastullarti il cervello per una che non senti da un anno o forse più! (Sì, faccio schifo lo so, ma sono passata-momentaneamente- al team Samantha). Sì ok, è una tipa senza freni ma come “diversivo” ci sta. (solo perché non è Taichi, con lui mi sarei incazzata di brutto). L’idea di Brent che l'amore si possa trovare in una persona sola in tutta la vita è assolutamente giusta e mi trovo d’accordo con lui, ma al momento, non sa se incontrerà mai più il suo vero amore... quindi perché crogiolarsi così tanto? Non era lui che si era invaghito del suo modo di agire controcorrente? E non era sempre lui che quando aveva appreso la novità che si era trasferita nel suo stesso bungalow i suoi ormoni erano impazziti?  Dai, Attacca brò!!! Vabbè… è andata come è andata! Che perspicacia la ragazza… capire addirittura che pensava di farlo con un’altra. Aspetta che? Non ci credo a Sam piacciono le donne! Non avrei mai e poi mai potuto arrivare a questa conclusione. Ora si spiega un po’ la sua mascolinità.

Ordunque, tralasciando questo piccolo dettaglio, adesso che ha perso la verginità (nonostante abbia continuato a pensare e ripensare al suo vero amore), ora che ha tastato questo lato che non conosceva. Che risvolti avremo? Sam sarà la prima di una lunga ed interminabile lista? Aspetto con ansia nuovi risvolti sulla sua vita!
A presto…
Wendy

Recensore Master
06/05/20, ore 20:57
Cap. 1:

Ciao!
Eccomi qui: credo che questa sia la prima volta che mi capita di leggere qualcosa di tuo (se mi sbaglio, perdonami: ho una memoria pessima!), quindi mi ha fatto molto piacere avvicinarmi a una storia originale così corposa.
Devo dire che questo capitolo mi ha molto incuriosita: mi è molto piaciuta questa presentazione in prima persona del protagonista, che parla di sé in maniera così particolare, presentandosi attraverso molti elementi simbolici e suggestivi, per poi lasciarsi andare a un lungo ricordo del suo primo grande amore, che arriva quando si è così giovani che forse non si è ancora capaci di capire per davvero che cosa sia l'amore, ma certo lascia un segno indelebile.
Confesso di essere rimasta particolarmente affascinata dalla storia d'amore dei suoi genitori, dal modo peculiare in cui si sono conosciuti e dall'esito di questa relazione: non dev'essere affatto facile crescere con la consapevolezza che la propria madre non ha voluto avere a che fare con noi, ma almeno in questo primo capitolo, seppur con un po' di malinconia, sembra avere affrontato la cosa in maniera piuttosto serena.
L'incontro con Yoshiko, questa figura che forse proprio il filtro del ricordo fa apparire eterea e sognante, quasi fiabesca, è stato davvero tenero, e mi è piaciuto tanto: si vede tutto l'imbarazzo delle prime relazioni, di quell'istintivo sentirsi attirati da qualcuno senza riuscire a spiegarsi bene come e perché, e devo dire che è stato davvero bello accompagnare questi due ragazzi nei loro primi appuntamenti, nelle passeggiate sul fiume e nei pic nic che li hanno visti pian piano avvicinarsi e imparare a conoscersi anche oltre l'infatuazione puramente istintiva.
Mi ha colpito molto anche la riflessione finale di Brent sul primo amore: è vero, forse vorremmo tutti avere un solo grande amore, ma per quanto il primo mantenga sempre un fascino e una magia incredibile, la vita, il più delle volte, va in un'altra direzione.

Ho trovato lo stile piuttosto scorrevole e curato, nonstante ti sia sfuggito qualche refuso (cosa direi normalissima, su un testo così corposo XD): la prima persona secondo me rischia di essere difficile da gestire "sul lungo periodo", ma per ora mi sembra tu abbia fatto un ottimo lavoro, perché sei riuscita a fondere molto bene i momenti più puramente narrativi ad altri momenti in cui emerge primariamente la sua personalità, nello stabilire anche un nesso più diretto con il lettore.
Ora ammetto di essere molto curiosa di sapre che direzione prenderà la storia!
A presto!

Recensore Veterano
06/05/20, ore 20:56
Cap. 1:

Ciao! 
Eccomi qua per lo scambio a catena del Giardino di EFP! 
Ho letto questo primo capitolo con molto interesse e ti faccio i complimenti: è scritto molto bene, non ci sono errori ed è come se riuscissi a vedere le immagini nella mia mente mentre leggo, quindi, per quanto riguarda la forma è veramente ottimo! Anche la narrazione in prima persona e dal punto di vista del protagonista (che ne permette un'ottima introspezione) è una scelta azzeccata, rende tutto più scorrevole e immediato per il lettore che si tuffa immediatamente tra i pensieri del personaggio.   
Passando al contento, ho adorato l'ambientazione. Soprattutto per la scelta anche abbastanza originale di non ambientare la storia a Londra ma in una cittadina un po' più piccola e, da quel che si evince dalla descrizione, anche un po' più tipica. Ogni tanto un po' di varietà anche nelle ambientazioni non può che fare bene. 
Brent mi ha subito dato di l'impressione di essere un bravo ragazzo, a tratti buffo (che Brent non me ne voglia, anche io la penso proprio come Yoshiko!) ma penso che ciò che lo caraterizza di più è proprio il suo amore per il volo. Ha una storia molto interessante, mi ha incuriosito molto quando parlando di sua madre si è fatto accenno a delle "colpe" di cui lo stesso Brent non sa nulla. Parlando di Yoshiko invece, si riesce facilmente ad immaginare la giapponesina dai lunghi capelli neri e questo carattere tranquillo ed educato ma anche abbastanza deciso. Per fortuna non ha dato ascolto alle sue amiche e ha comunque deciso di incontrare Brent!
Insieme sono dolcissimi e la descrizione della loro innocenza ancora tipica della prima adolescenza mi ha fatto sciogliere, che carini! Brent fa accenno anche a degli avvenimenti nefasti, immagino che (purtroppo) l'innocenza non possa durare per sempre.
Nel complesso, devo dire che questo inizio mi ha molto colpita, brava!

Rhurab   

Recensore Master
06/05/20, ore 12:02
Cap. 3:

Buongiorno! Eccomi qua, finalmente ^^
Anche questo capitolo inizia parlando del padre di Brent, che viene caratterizzato sempre meglio, insieme al rapporto fra i due delineato alla perfezione. Mi piace tanto quando viene data tutta questa profondità a un personaggio e sviluppare così il loro rapporto aiuta nel farlo. Noi sappiamo che Isaac, oncologo, è stato strappato via dalla vita a causa del cancro già da diversi capitoli, eppure continuiamo a leggere di lui e della sua vita insieme a suo figlio Brent e a ricostruire i fatti.
Brent si è sempre sentito molto a disagio al momento di cenare con suo padre, si percepisce come un muro fra i due che impedisce una vera e propria comunicazione, e che quindi viene ridotta solo alle classiche domande di routine.
Il padre di Brent si sforza di avere un rapporto con suo figlio, di informarsi sulla sua vita e su come vanno le sue giornate. Certo, però, essendo molto stanco capita che non ascolti davvero Brent, come succede quando lui gli dice di aver avuto una pessima giornata a scuola. Il suo lavoro è molto pesante, ha perso la donna che amava poiché è andata via e l'ha lasciato da solo con un figlio da crescere, e quindi anche il suo comportamento è comprensibile. Mi è piaciuto tantissimo quando hai sottolineato che è un uomo molto amato da chi gli sta intorno, per il lavoro che fa e per il suo modo di prendersi sempre cura degli altri più di quanto faccia con se stesso. Ed è davvero un brav'uomo, mi dispiace che Brent non la veda allo stesso modo di noi lettori, ma lo capisco. 
Brent cresce, raggiunge l'adolescenza e con quella iniziano anche i problemi. Eh, la mia adolescenza è stata infernale e sono contentissima di esserne uscita, lo capisco. Certo però è che io non ho mai risposto a un professore o l'ho preso in giro come fa lui. Ammetto che mi ha dato fastidio il suo comportamento in questa parte del capitolo, perché non l'ho trovato divertente e in generale trovo che sia un comportamento parecchio maleducato - inoltre, se avessero interrotto così una lezione su Freud, avrei dato di matto. Sarà che alle medie avevo persone del genere in classe e non le sopportavo proprio. Comunque, alla fine Brent si merita di essere spedito dal preside. Su, lo sai che gli voglio bene, ma se fa degli errori è giustissimo che paghi per essi. Anche se il fatto che sia adolescente me lo fa "perdonare", perché appunto è un periodo complicato. In ogni caso trovo molto interessante il modo in cui lo stai sviluppando, e soprattutto il modo approfondito in cui lo fai, non lasciando nulla al caso e calcando così tanto la mano sulla sua psicologia in relazione a ciò che gli succede e che vive. E infatti nessuna cosa è messa lì tanto per riempire lo spazio, tutto trova un senso. 
Ho adorato, quindi, la breve conversazione che ha avuto con il professore di fisica, ma ancora di più mi è piaciuto il momento in cui Brent, in punizione, si guarda intorno e osserva tutti gli studenti intorno a lui, nella stessa situazione, ma così diversi al tempo stesso da lui. Tra l'altro, mi sono piaciute davvero tanto le descrizioni che fai degli studenti, mi è venuto in mente il film "Breakfast club", film che pur non essendo del mio genere ho adorato, anche se i personaggi sono completamente diversi. Non so perché ma ero convinta che sarebbe proseguita come in quel film, li avevi descritti così bene che credevo avrebbero avuto un ruolo vero e proprio nella storia, invece no, servono solo a far aprire gli occhi a Brent, almeno un po'. 
Quindi, quando il padre gli dice di volergli cambiare scuola, ho pensato che comunque se l'è cercata. Non condivido la scelta di suo padre, ma la capisco. Non sa come fare per rimettere in riga suo figlio e in fondo lo fa anche per il suo bene, perché facendo così non fa altro che rovinarsi, e a quanto pare non è servito a sufficienza il discorso del professore di fisica, almeno non subito. Mi ha colpito tanto quando Brent pensa che suo padre lo stia abbandonando come ha fatto sua madre. L'abbandono è un tema a cui tengo tanto perché mi sono sentita spesso così per cose che poi non erano veri ed effettivi abbandoni, e penso che sia così anche per lui. Non è un abbandono, suo padre lo fa per il suo bene, ma capirlo è difficile, ancora di più per un ragazzo così giovane. 
E' comprensibile che suo padre non gli abbia parlato della malattia, non voleva che Brent ci stesse male. Ed è davvero triste che lui si sia reso conto di che persona avesse al suo fianco solo quando ormai era troppo tardi, ma purtroppo spesso succede. Gli ultimi due paragrafi sono stati un vero colpo al cuore, perdere un genitore e vederlo peggiorare lentamente dev'essere orribile, soprattutto quando quest'ultimo preferisce nasconderti il suo male. L'ha lasciato pieno di rimpianti. Anche se avesse lasciato la scuola per stargli vicino dubito che qualcosa sarebbe cambiato, vittima di una malattia così brutta, perciò la scelta di Isaac è comprensibile, ed è un comportamento che spesso i genitori adottano in situazioni come questa. 
Un bellissimo capitolo introspettivo, quasi tutto incentrato sul rapporto fra Brent e suo padre, l'ho davvero amato tanto e mi ha causato una marea di emozioni che, davvero, non hai idea. Inoltre il tema della morte di un genitore mi tocca particolarmente, pur non avendo ancora - per fortuna - subito perdite del genere, è una cosa che mi fa proprio male leggere, ancora di più se è a causa di una brutta malattia e se succede in circostanze come questa. Davvero, mi ha toccata un sacco come capitolo.
Infine, mi scuso per aver sbagliato il nome di Yoshiko nello scorso capitolo e ti avviso che sono una vera frana con i nomi. Sarà che leggo tantissimo, sia su EFP e Wattpad, sia libri veri, quindi a memorizzare i personaggi ci metto parecchio e ho una pessima memoria. Ma questa volta ho sbagliato solo una lettera, è tipo un miracolo ahahahaha
Davvero complimenti per questo capitolo ** non vedo l'ora di leggere il prossimo, quindi spero aggiornerai presto ^^
Alla prossima!
fumoemiele

Recensore Master
05/05/20, ore 13:05
Cap. 3:

Ciao!
Devo dire che questo capitolo è stato piuttosto particolare, ma in modo buono naturalmente, per questo già parto col farti i complimenti, perché non sono riuscita a staccare gli occhi dallo schermo, perché dai capitoli precedenti ho notato un cambiamento radicale specie in Brent, adesso ci addentriamo nella sua fase di adolescenza, quella un po' ribelle che attraversiamo tutti, e c'è chi la vive solo come una fase come lui o chi la conserva come indole, come me. Ad ogni modo, i paragrafi iniziali hanno un non-so-ché di malinconico ma anche di estremamente profondo. Isaac è l'unico genitore che gli resta, per cui mi fa piacere leggere del loro rapporto e di come li fai interagire, abbiamo scoperto della fama accademica e della carriera dell'uomo, il che ci dice molto su di lui, non ti nascondo che mi è dispiaciuto tantissimo sapere che Brent vive la convivenza con lui in quel modo, ma d'altra parte come biasimarlo, ognuno dopotutto ha la propria situazione familiare, la propria coscienza e carattere, e quindi le situazioni si vivono in modo diverso per tutti.
Mi ha un attimo spiazzata leggere del suo funerale, ma dal paragrafo successivo mi rendo conto che è uno spiraglio di futuro, perché subito dopo ci mostri l'adolescenza e i problemi vissuti con lui.
Adoro l'ultima frase del primo paragrafo tra l'altro xD mi hai fatto scappare una risata.
Il modo in cui analizzi il suo carattere e la sua introspezione a livello proprio adolescenziale è stupenda, perché è un Brent diverso da quello che ci hai presentato nelle prime due parti, e quindi sembra quasi un'altra persona. Mi piace anche questo suo lato sbarazzino, per niente incline al suo personaggio iniziale e futuro -perché all'inizio del primo capitolo lo troviamo ormai trentenne-, e la sua crescita emotiva, specie quando dice di non riconoscersi nella sala punizioni insieme a tizi che sono anche evidentemente troppo spinte per una persona educata, sportiva, parsimoniosa, per niente negligente.
Ecco perché sono d'accordo con Isaac, mi spiego, credo che alle volte per salvare una situazione che sta andando in malora bisogna ricorrere a situazioni altrettanto estreme, perciò non discuto il fatto che lo abbia mandato via, posso solo dispiacermi per Brent per avere interpretato in quel modo quella decisione, ma crescendo capirà.
Mi sono venuti i brividi nel paragrafo finale, ho davvero rischiato di piangere.
Adoro veramente tutto di questo capitolo e sono curiosissima di sapere cosa hai in serbo per noi, non credevo di provare così trasporto verso un'originale. Bravissima!
A presto!

Recensore Master
05/05/20, ore 06:31
Cap. 1:

Eccomi per lo scambio!
Che dire... Bee è dolcissimo!
Chissà se rivedrà la sua Yoshiko a breve...
E chissà se lei si ricorderà ancora di lui...
Ottima introduzione alla storia! Mi piace!
Alla prossima!
Katy