Recensioni per
The butterfly effect
di Digihuman

Questa storia ha ottenuto 77 recensioni.
Positive : 77
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
05/06/20, ore 11:26
Cap. 6:

Ciao!
Perdona il mio imperdonabile ritardo tesoro, ma eccomi finalmente qui a godere del tuo capolavoro. Vedo con gioia che ci sono molti risvolti in questo capitolo, anche se so per un accenno che il BOOM lo vedrò prossimamente xD questo non ha abbassato la mia curiosità e non ha deluso le mie aspettative, e sono a dir poco soddisfatta di come tu abbia impostato Brent dopo una situazione così brutta come quella che gli è capitata. Capto tutti i sentimenti che possono passare nella mente di un ragazzo della sua età, dopo il rapporto che tu ci hai sempre mostrato tra loro, e l'addio all'appartamento che lo ha visto crescere e maturare, diventare un uomo, è straziante, ma io sono sicura che sotto sotto un motivo c'è e non solo il suo sogno di diventare aviatore, il fatto è che quelle mura hanno visto Isaac morire lentamente da solo, e stando lì Brent sentirebbe il peso della colpa e l'orrore del lutto, mentre in accademia tra distrazione e disciplina anche dal lato fisico -il corso militare t'ammazza, no?- credo abbia poso spazio ahimé per elaborare la cosa.
Non sai quanto solo felice che Sam si sia liberata del suo piccolo peso e che i genitori abbiano accettato il suo orientamento. Sono curiosa di conoscere gli sviluppi e a tal proposito.. mi manca tanto Yo!
Il rapporto con il sergente è magnifico, adoro il modo in cui fa fronte alle sue richieste avendolo preso così a cuore, è un mentore davvero capace e magnifico, e sono strafelice che lo abbia raccomandato -in senso buono eh- all'accademia. Un sogno che si avvera!
Lo scritto sui tatuaggi mi ha messo i brividi. A parte per l'introspezione, che è pazzesca e hai tutta la mia stima per i suoi pensieri, e poi riesco a figurarmelo bene anche grazie al PV. Ma l'ultima frase guarda, è una cosa assurda, di un impatto altissimo.
Mi è piaciuta molto l'attenzione che hai dato all'interazione tra Brent e il sergente, naturalmente era già chiarissimo, però ci sta aggiungere il pizzico di pepe che potrebbe portare il vociare tra gli studenti dettato solo dall'invidia, verso il ruolo, la bravura, e la persona in generale che lui rappresenta, è uno su mille ed io sono molto contenta che tu ci abbia presentato questo personaggio.
Potrebbe benissimo essere uscito da un romanzo di Nicholas Sparks, proprio quei ragazzi che vanno al di là del normale e del concepimento umano perché oggi sono valori persi dalla maggior parte delle persone, e quindi personaggi del genere più che da un romanzo rosa sembrano usciti da un fantasy.
Brent è uno di loro, e lo posso confermare anche dal paragrafo successivo, in cui spieghi molto nel dettaglio la relazione tra Sam e lui stesso come non ce l'hai mai fatta vedere. Ci hai mostrato il sesso, i litigi, i momenti divertenti, ma mai questo punto di vista, ovvero il suo bene così profondo da indurlo ad essere felice e appagato anche solo guardandola godere, perché il suo scopo vero è dare sollievo a un animo gentile e bisognoso d'affetto in quel mondo di bigotti e casi persi che le danno solo dolore. Molto significativo il concetto della perdita delle amicizie, può essere brutto, ma che cosa se ne deve fare di persone di quel genere? Lo starsi usando giova in un certo senso a entrambi, e finché non inizia a fare male va bene così.
Mi piace come giostri le varie scene, e ci porti prima un argomento e poi un altro tutti divisi tra loro senza unirli da un filo, se non quello conduttore della trama, infatti io leggo paragrafo per paragrafo e li commento ad uno alla volta altrimenti rischio di dimenticare qualcosa xD si fa sempre più interessante.
Che scelta singolare quella di far trascorrere al ragazzo il Natale con la famiglia di Sam, guarda io personalmente ci ho scorto una vena di ilarità malgrado l'atmosfera cupa con cui hai impostato il tutto, però mi hai fatta sorridere ugualmente.
Amore, l'unica cosuccia che voglio farti notare e mi scuso perché forse sono io a non aver capitolo il senso, ma nella frase 'seppur lui fossi una spanna più basso..' non dovrebbe essere 'fosse?'
Ad ogni modo, associare lo sguardo di Klaus a quello di Isaac è una allusione molto forte, specie per il pensiero che hai giustamente riportato dopo.
Anche qui ti vorrei chiedere, perché mi scoccia farlo passare come un errore visto che tu sei fantastica e le tue stesure meravigliose, c'è una ragione particolare per cui nella frase 'un credo che non conoscevo di avere.' hai usato 'conoscevo' invece che 'sapevo'?
Me lo immagino il sergente al rientro.. 'Brent, ti sei strafogato anche il tavolo con tutte le sedie vero? Corri adesso palla di lardo!' xD muoio solo a pensarci te lo giuro.
Ha ragione però eh, lui è una persona di un certo livello non può permettersi che neanche una minima cosa vada male. Però è anche un uomo buono e ragionevole, e amo il fatto che rivolga quelle parole bellissime a Brent, ma con mia gioia, è passato col massimo dei voti!

'Il tempo di ciascuna persona è limitato al poter raggiungere e centrare l'obiettivo per il quale è stata messa al mondo'
Tesoro, è da incorniciare, hai descritto proprio il senso della vita, sei un portento. E' un'immagine bellissima il fatto che il sergente sia morto solo a conti fatti, quando aveva assicurato a Brent il posto in accademia e la sua valutazione positiva, il nuovo vero scopo che si era dato dopo tanto tempo dalla pensione.
Tesoro, questa storia è meravigliosa.
A presto!

Recensore Master
03/06/20, ore 20:38
Cap. 6:

Buonasera <3
Bellissimo l'aesthetic che apre il capitolo **

Ritroviamo Brent, segnato dalla morte di suo padre, davanti a una scelta. Tornare all'accademia o ricominciare a frequentare la sua vecchia scuola, rimanendo così a casa. Non dubitavo che alla fine avrebbe scelto l'accademia, pur dovendo così allontanarsi dal luogo in cui è cresciuto. 
Tornando in accademia rivediamo Sam, che ha avuto anche i suoi cambiamenti. Non me lo aspettavo proprio! Non credevo avrebbe trovato il coraggio di dire la verità ai suoi genitori, e questo appena l'ho letto pensavo avrebbe segnato un cambio drastico nel loro rapporto. Invece no, anche se ha cambiato taglio di capelli è rimasta la stessa donna che abbiamo imparato a conoscere e ad amare. Mi ha fatta sorridere quando ha chiesto a Bree di ritornare alle vecchie abitudini xD

Rivediamo anche il sergente Gamble, ed ecco che Bee gli dice subito della morte di suo padre. Mi sono sentita molto simile a lui quando specifica subito che preferisce l'altro faccia finta di niente, sono quel tipo di persona che in una situazione simile farebbe la stessa cosa. Comunque adoro vedere Bree così carico, pronto subito a ricominciare con la routine di tempo prima.

Poi si passa a Brent e i suoi tanti tatuaggi - te l'ho già detto, credo: adoro questa cosa, i tatuaggi sui ragazzi trovo siano incredibilmente sexy. Amo che si sia tatuato una farfalla sebbene tutti gli dicessero che era una cosa troppo femminile. Sicuramente più significativo di un teschio qualunque. Non è importante il disegno, ma il significato, secondo me. E infatti ho un tatuaggio che sono solo 4 linee ma ha un significato a cui tengo tanto - ma sto divagando. Tornando a Brent, adoro che alla fine abbia realizzato il suo sogno di diventare aviatore. 

Se i genitori di Sam hanno preso bene il suo coming-out, non si può dire lo stesso di quelli che avrebbe dovuto considerare amici, ma che si sono rivelate persone dalla mentalità chiusa. Non mi aspettavo la prendessero così, addirittura una di loro le toglie anche il saluto. Mi è piaciuto un sacco che tu abbia specificato che quantomeno tutto questo ha mostrato a Sam la vera faccia di alcune persone. Adoro il loro rapporto, per quanto sia infatti piuttosto malsano e strambo, e questo sicuramente serve a Bree per conoscere meglio il corpo femminile - Yoshiko ne gioverà, di questo sono sicura xD

Quando Sam definisce "incestuoso" il loro rapporto sono morta dal ridere. Sono bellissimi e amo il loro rapporto, anche se non si amano come una coppia, ma più come due buoni amici. Adoro come lui riesca a captare ogni suo pensiero, a capirla, ennesima conferma di quanto sia speciale ciò che hanno costruito. La possibilità del threesome mi ha stesa xD

Bellissimo il momento con i genitori di Sam, almeno quello con suo padre. Mi è piaciuto molto quello che ha detto: non è che fatica ad accettare chi ama Sam, ma ha paura di come gli altri, sapendolo, potrebbero ferirla. E in effetti non l'hanno presa bene all'accademia e in generale questo argomento, a volte, è purtroppo ancora un tabù. 

Il Natale passa in fretta, così come il resto dell'avventura di Brent fino alla realizzazione effettiva del suo sogno. Il generale Gramble, si capisce, è per lui una figura molto importante. Purtroppo, finisce anche per perdere lui, ma qui si rende conto che è il ciclo naturale della vita, succede. Succede a tutti e non si può sfuggire alla morte. Però sono felice che lui ci sia stato per Brent nel momento in cui più aveva bisogno di una figura paterna al suo fianco. 

E così termina un'altra fase della vita di Brent, che rimane una vita ancora agli inizi. Sto amando il modo in cui ci parli di lui, della sua crescita, senza tralasciare nessun dettaglio e caratterizzando il suo personaggio in un modo tanto profondo e preciso che, davvero, è una cosa che ho visto fare poco spesso nelle storie. Si vede quanto tu abbia studiato a fondo questo personaggio prima di scriverlo e non si può fare a meno di apprezzarlo. Ho amato ogni sua fase, fino a ora, e apprezzato ogni cambiamento, tutti piccoli passi che lo hanno portato a diventare un adulto. 

Stai facendo un lavoro pazzesco con questa storia, e si vede.
Non penso che questo capitolo sia inferiore agli altri. E' scritto benissimo, non è davvero di passaggio perché il pg di Brent qui continua a crescere e ad affrontare la vita.
Che dire, ora sono curiosissima di veder tornare Yoshiko. Succederà mai? Ci spero tanto, sebbene siano ormai trascorsi molti anni dalla loro separazione.
Non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo!

A presto <3 

Recensore Master
30/05/20, ore 11:02
Cap. 4:

Ciao, te l'avevo detto che avevo questo oscuro proposito e alla fine non ho resistito - anche se sono arrivata più lunga di quanto avrei voluto - per cui passo da te con un giorno d'anticipo XD In realtà il capitolo l'ho già letto ieri ma non sono riuscita a scriverti la recensione perché sono miseramente crollata °-° Considerando che ero in hype - non so se si era capito - per il personaggio di Sam ho letto tutto come un treno e perciò mi è toccato cambiare il mio solito modus operandi di fare le recensioni alla tua storia e comincerò proprio da lei, perché sì, la a-d-o-r-o! In realtà è quasi marginale in questo capitolo, ma viene caratterizzata molto bene: bella ma maschiaccio, attaccabrighe, non vuole essere da meno degli uomini, sfrontata - cavoli se la è XD - e poi sul finale ci butti lì che è innamorata di una ragazza ma fisicamente attratta dai ragazzi. Boom ma che caratterizzazione a tutto tondo è? Decisamente la mia fiducia in lei non era mal riposta e mi allego al coro (da stadio) di "Dacci uno spin-off, dacci uno spin-ooooooff!" Perché dico questo? Perché arrivando alla fine di questo capitolo c'è nei suoi confronti un ma grosso come una casa... Perché è meravigliosa ma, mi tocca ammettere, non va bene per Brent. Visti i loro spiriti così turbolenti finirebbero morti da qualche parte entro l'anno XD Per cui, al momento dico che sono a livello di personaggio decisamente - e spudoratamente - Team Sam però a livello di ship temo di essere più Team Yoshiko. Ma, considerando che siamo ancora lontani dalla fine, non mi sento ancora di blindare questa decisione. Staremo a vedere se mi ribalterai il risultato tipo Borghese. Ora veniamo al nostro Brent e la sua avventura in questa scuola militare, che alla fine poi così malaccio non è. Decisamente divertenti le parti in cui vuole mettersi in mostra ma finisce per pulirsi il culo con le foglie d'ortica - ci si è messo pure d'impegno, di solito non sono foglie poi così grandi XD - e a dar fuoco al patio improvvisandosi masterchef :D I punti in cui contestualizzi il tipo di scuola e, successivamente, l'aviazione inglese le ho molto apprezzate perché si vede che c'è una ricerca dietro e non sono lasciate al caso. Brent ha sempre la calamita, oltre che per i guai, anche per farsi volere bene da un certo tipo di persone come il Sergente Gamble (il volto che gli hai dato però mi turba un pochino, ricordandomi di Avatar ^^) che non possono fare a meno di prenderlo sotto alla loro ala. Mitico che se ne sbatte del divieto di fumare appeso giusto dietro alle sue spalle. Tramite gli aerei riesce a dare al ragazzo la giusta motivazione per andare avanti e, dato che lo tartasserà di brutto, gli suggerisce tra le righe di svuotarsi le p... dalle tensioni, svuotarsi dalle tensioni XD Delicatissimo. Arriviamo, quindi, alla scena finale della spiaggia in cui, nonostante i buoni propositi Brent si ritrova nudo con Sam prima ancora di rendersene conto, ma nonostante lui sia lì a perdere la verginità con lei, Yoshiko torna ancora e ancora nella sua mente... Proprio perso questo benedetto ragazzo. E poi chiudi con quella rivelazione di Sam che lascia interdetto Brent e tutti noi. Non si fa XD Ancora una volta, il capitolo mi è decisamente piaciuto. *Applausi* Alla prossima Cida

Recensore Veterano
30/05/20, ore 02:40
Cap. 6:

Buonasera mia cara Digihuman.
Eccomi qua, come sempre ad inaugurare il nuovo capitolo, e come puoi ben notare sono tornata con i miei orari sobri.
Ti ho fatto una richiesta esplicita nella mia ultima recensione: un capito pieno di spensieratezza. Vediamo un po’ se mi hai fatto questo regalino!

Beh, la scelta di brent sul tornare nella vecchia scuola o riprendere l’accademia penso fosse alquanto scontata: muovi le chiappe e corri da Sam!
Aspetta, Sam ha detto tutto ai suoi? Questo è un campanello d’allarme, che si butti su quella Cassandra senza crearsi più problemi ora? Mi viene da piangere!
Sapevo però che questo momento prima o poi sarebbe arrivato. -.-‘
Non mi spiego a questo punto la sua richiesta di andare sul retro, ma la mia visione è una sorta di addio.
E quindi mi godo il momento nella convinzione che sia il loro ultimo momento.
Aspetta, dov’è il momento? Mi hai ingannata!!! Non vanno in nessun retro! Che fregatura =(

Il racconto sul tatuaggio della farfalla monarca è fantastico, adoro il nesso e ho adorato la descrizione.
Poi hai nominato gli occhialini da aviatore e per un attimo mi sono proiettata a pensare a qualcun altro.
Benedetti occhialetti!

Il Sergente Gamble è tutto ciò che in questo momento, dopo la perdita del padre, serve a Brent per andare avanti.
Che stronzi i compagni ad affibbiargli una tresca. Avrei potuto capire il cocco del sergente ma addirittura una storia, dai.
Doppiamente stronzi nei confronti della scoperta dell’omosessualità di Sam.
Sarà che sono in fase di pre-ciclo ma in questo momento farei nà carneficina di compagni inutili.
Prima di tutte Cassandra come si chiama. Stronza!

Almeno il caro e vecchio Bee “ormai conosceva ogni centimetro della sua pelle e poteva interpretare ogni sua espressione e voglia anche senza farle aprire bocca”.
C**o però Sam, se infilarti sotto le sue lenzuola ti piace così tanto io due domande al posto tuo me le farei. No? u.u
La versione “incestuosa” tra loro due non l’avevo mai considerata… accipicchia, vista così mi ha fatto un po’ di senso!
Ma, se devo essere sincera… io a mio fratello non leggo il pensiero come fa lui con lei, anzi è tutto un enigma per me.
Riuscire a capire il suo desiderio, ovvero una cosa a tre tra loro due e l’ipotetica fidanzata di Sam mi ha fatto morire…
Annah, eh? Ok, è l’inizio della fine. Stiamo davvero per perderla.

Oh, un Natale a casa Elliots. Che carina Sam a non lasciarlo solo in un periodo del genere.
Wow, il padre di Sam è davvero moderno, anch’io come Brent ho inizialmente supposto che fosse solo una facciata, invece appoggia davvero il pensiero della figlia.
Ma ha giustamente paura del mondo troglodita e come dargli torto.  I compagni dell’accademia ne sono l’esempio lampante.
Nel discorso tra Brent e il suo mentore alla citazione “che vuoi che ti dica, mio caro Brent, le vie del Signore sono infinite” è riemerso un ricordo circa il momento in cui stavi scrivendo questo passaggio: pace del signore, che dio ti benedica.
Sto ancora ridendo da quella sera e continuo ad ascoltare l’audio con la tua risata. In ogni caso non ho mai risposto alla tizia, prevenire è meglio che curare! XD

Allora. Non ci sono stati morti, mi hai fatto ridere con le discussioni molto ironiche tra Brent e Sam, quindi possiamo considerarlo un capitolo abbastanza spensierato.
Seee, Boom. E io che mi credevo che scherzassi quando mi hai annunciato l’altra sera con nonchalance che moriva il sergente. Me lo hai fatto schiattare sul serio?
Tu sei la crudeltà falla persona.
Da oggi ti chiamerò CRUDELIA, sappilo. Povero caro sergente… =( Sono affranta!
Momento, momento, momento.
Analizziamo questa frase: In quell'istante realizzai una brutta verità: che tutti noi siamo di passaggio su questa terra e che nessuno è immune alla falce dell'oscuro mietitore”, l’oscuro mietitore in questione sei tu, chi passa tra le tue grinfie, anzi chi inciampa tra le tue storie schiatta!
Unica nota positiva di questo dettaglio: Brent parte per Shawbury, giusto? Quindi mi fai uscire di scena Sam così.
Almeno lei non muore. Grazie per aver lasciato in pace almeno lei!

I collage iniziali con alcuni momenti/frasi del capitolo sono veramente molto belli. In ogni caso, morte finale a parte, è stato un bellissimo capitolo.
Ci vediamo al prossimo.
Ps. Tieni le falci a bada, crudelia!
A presto. :*

Wendy

Recensore Junior
26/05/20, ore 17:04
Cap. 3:

Come si suol dire, chi non muore si rivede, ergo: con estremo ritardo, finalmente eccomi qua!

Man mano che passano i capitoli e le parole viene pian piano sempre più delineato il rapporto tra Bee e suo padre. Mi viene da sorridere nel leggere dei loro pasti assieme, delle domande che lui gli pone, perché sono molto affini a quelle che i miei stessi genitori mi ponevano e ricordo bene quanto fossi seccata all'idea di rispondere - e rispondevo quasi sempre a monosillabi - visto quanto affrontare certi discorsi con loro fosse proprio l'ultima delle cose che avevo voglia di fare. A vederle scritte lì, però, mi rendo conto di quanto fossero domande banali e lecite per un genitore, peccato che in adolescenza non si sia capaci di renderci contro di questo.
Anche l'aneddoto che Brent ci racconta mi suona familiare: quante volte mi sono io stessa resa conto di quanto poco mi ascoltassero una volta che mi buttavano là una delle loro solite domande! Se non altro, però, questo è stato utile a sollevarlo dalla batosta incassata a scuola, oltreché a permettergli di rivalutare un poco le loro solite conversazioni.

("Inutile dire che ogni ragazza che mi ronzava intorno, mi faceva sentire importante tanto da farmi drizzare... i capelli" ho proprio pensato un bel "PORCEO" ahahahah)
Il Bee che ci viene descritto qua, in piena fase di testosterone e ormoni in palla, è alquanto differente dal ragazzo dolce e premuroso che avevamo conosciuto ai tempi della sua vicinanza con Yoshiko. D'altronde, però, è pur vero che ogni rapporto e ogni esperienza ti forma e ti performa e le persone cambiano per i motivi più disparati.
Mi è piaciuto molto, quindi, come in questo frangente il professore si sia reso conto di avere di fronte un ragazzo e i suoi problemi, non un delinquente, non una persona cattiva, bensì solo qualcuno di un po' eclettico che sentiva il bisogno di attirare attenzione su di sé e, anziché punirlo malamente a parole e non per la sua trasgressività, si mette al suo pari e gli mostra e cede una parte della sua vita ed esperienza personale - in sostanza, si avvicina a lui.

Ancora una volta il focus torna sul rapporto padre-figlio ed io guardo ad esso con una certa dissonanza interna: da una parte, empatizzo con Isaac che, di fronte ai comportamenti del figlio, pensa che quella condizione a cui lo sottoporrà sia la migliore al fine di farlo rigare dritto. Dall'altra, però, non riesco davvero a biasimare Brent per la sua affermazione sprezzante nei confronti del padre: allontanarlo dal suo mondo, da lui, dalla sua vita per rinchiuderlo in una scuola incentrata sul'obbedienza è davvero utile a creare qualcosa di diverso da una persona abituata a sentirsi dare ordini - e quindi aver appreso il "dare ordini" come il modo migliore per ottenere rispetto? Sono molto scettica a riguardo e, per quanto presumo la cosa non vada in quel tipo di direzione, questo di norma accade nella realtà. Non riesco, quindi, a non accennare alle mie idee riguardanti il militare - e simili - e voler quindi porre una piccola riflessione. Ma non andrò oltre, che sicuramente non è questo il luogo più adatto ;) Trovo semplicemente preoccupante questo tipo di scelta, restando nel tema nel tuo racconto.

Se non altro, questa lontananza gli è stata utile a riallacciare e migliorare e guardare con altri occhi il rapporto col padre, apprezzandolo ampiamente e profondamente. Maturare, in fondo, significa anche questo, no?

"Niente di più falso. L'istinto che ci guida all'estero è dettato solo ed esclusivamente da una vivace curiosità e da un senso di voler conoscere il mondo e di volerlo visitare in qualsiasi periodo dell'anno." Questa affermazione mi è piaciuta molto e la quoto a mani basse: ritengo sia un sentimento meraviglioso e affatto scontato quello di amare "il viaggiare" non tanto per il disprezzo (o una valutazione peggiore) del proprio paese, quanto più per una sincera e genuina curiosità nei confronti di tutto il resto. Questo denota quindi un amore per il proprio paese - viva il campanilismo, purché in questo senso - e uno per il mondo tutto e non posso che essere lieta di riscontrare questo sentimento in Bee.
La prima cosa che ho pensato alla descrizione fisica di Isaac in spiaggia è stato un "ma che cazz?" seguito da un "Brent ma serio credi al fatto che sia perché non riesce a stare dietro ai turni?", anche sì, ma chiediti perché non ci sta più dietro. E bello che in quel momento abbia ripensato alle cene con lui e che abbia scelto di condividere quel ricordo, ma...

Il finale è dolce amaro ed ancora una volta io sono combattuta: ammirevole la forza che il padre ha avuto nel tenere dentro sé un peso così grande, ma al contempo... non è diritto di un figlio esserne almeno a conoscenza? Questo non significa necessariamente prendere in considerazione la sua opinione in merito alle scelte di cura, ma almeno renderlo partecipe... Eh vabbé.

In sostanza, è stato un capitolo molto profondo e piacevole incentrato su un rapporto che a suo modo può riguardare ognuno di noi, l'ho trovato necessario.

Alla prossima, Bongi!

Recensore Master
24/05/20, ore 23:07
Cap. 4:

Ciao, cara! ♥
Eccomi qui per il nostro scambio, scusami tanto per il ritardo ma alla fine di questa giornata pesante finisco con la ciliegina sulla torta ovvero con il tuo capitolo che ti spoilero subito, ho adorato tantissimo. 
La tua narrazione in prima persona è impeccabile, davvero, adoro le storie dove è il protagonista a narrare le vicende ma sono rare le storie scritte davvero bene con questo stile, quindi ti faccio davvero tanti complimenti perché Brent è un personaggio caratterizzato con i fiocchi. 
Ho adorato proprio tutto, il modo in cui è strutturato il capitolo è graduale, inserisci diversi elementi che ci permettono di conoscere poco alla volta questo personaggio, attraverso dialoghi con altri personaggi altrettanto interessanti, il sergente infatti mi è piaciuto particolarmente. 
Brent si è dovuto adeguare a una nuova vita e a delle nuove regole, è un ragazzo giovane e ovviamente ha i suoi impulsi sessuali, tanto che nota le ragazze in accademia, in particolare a Sam, ma nonostante ciò la figura del suo primo amore non svanisce mai. 
"Nonostante lo stampo visibilmente maschilista" -> questa parte te l'ho riportata perché non l'ho capita, intendi dire che è una scuola abbastanza maschilista o è un ambiente prevalentemente maschile? Scusami, te l'ho chiesto solo perché non ho capito proprio io e volevo togliermi il dubbio. xD
Tornando al capitolo sappi che ho amato tantissimo Brent; praticamente è comico a livelli estremi, prima rischia la vita pulendosi il sedere con una foglia di ortica, e poi rischia di morire per la seconda volta provando a cucinare dato che aveva detto che era capace alla sua crush, ma adoro perché pure io faccio queste figure di cacca. 
Ho amato particolarmente i momenti con il sergente, perché sono stati d'impatto, emotivi e soprattutto riflessivi. Il sergente affronta il ragazzo e gli dice in faccia che non può frequentare una scuola solo per accontentare il padre, inoltre gli dice una cosa molto giusta, ovvero che non riuscirà mai a concludere nulla se non s'impone lui in primis a volerlo fare per se stesso e non per gli altri. Hai mandato un messaggio bellissimo attraverso dei dialoghi profondi e ben strutturati. 
La figura della madre ha segnato particolarmente Brent, ed è evidente. Aggiungici poi il fatto che l'adolescenza è un periodo delicato dato che è di formazione e si può empatizzare ancora di più con Brent, è umano, ma la svolta davvero bella è stata quando il sergente diventa il suo mentore dato che si rivede molto in Brent. 
Bella la descrizione di questa scena anche per il modo in cui hai inserito la figura della farfalla, c'è un filo conduttore invisibile che continua a rendere lineare il racconto. 
Ho amato anche il personaggio di Samantha, nonostante sia la prima volta che ce la presenti si comprende subito la complessità del suo personaggio, e ho adorato un sacco che sia rissosa. xD

"Cosa le faceva pensare che l'avrei rincorsa nelle acque gelide del Mar d'Irlanda nel bel mezzo della notte, per altro completamente nudo e senza freni inibitori? Ma nel momento in cui la mia mente finì di riflettere su ciò, il mio corpo si era già svestito di ogni abito."

Ho voluto riportare questa frase perché ho adorato tantissimo, i pensieri di Brent sono davvero genuini e spontanei, lui è proprio un personaggio caratterizzato alla perfezione. Mi ha stupito il fatto che abbia perso la verginità in quel modo con Samantha, ho trovato la scena finale molto bella, suggestiva e particolarmente introspettiva perché durante quel rapporto sessuale dove ha fatto perdere la verginità da entrambe le parti si comprende chiaramente quanto Brent sia stato distaccato emotivamente dato che i suoi pensieri andavano sempre verso un'unica persona, Yoshiko.
Non mi aspettavo un colpo di scena finale così, alla fine ho pensato di aver capito male ma, Samantha quindi è innamorata di una donna? Sicuramente questo è stato un ottimo capitolo, forse il mio preferito insieme a quello precedente legato al padre, complimenti davvero perché è una storia che merita. Spero di risentirti presto!

Shakana 

Recensore Master
24/05/20, ore 23:02
Cap. 3:

Ciao, eccomi qui, anche io comincio da te questa settimana, i miei loschi piani li sai, quindi, vediamo come riuscirò a giostrarmi fra i vari scambi e tutto ciò che le giornate comportano che, mannaggia alla pupazza, vanno avanti e pretendono da me un sacco di tempo XD
Mi sono resa conto solo dopo che il mio "Vedrò il da farsi" potesse sottointendere la possibilità di saltare il terzo capitolo per arrivare direttamente al quarto ma non è una cosa che farei... sebbene stia smaniando come una scimmia, tant'è che intitolerò questa recensione "Ad un passo da Sam" XD
E con questo bel mood - di assoluta non ansia (positiva, ovviamente) - mi accingo a leggere questo capitolo che, a quanto pare, approfondisce il rapporto fra Brent e suo padre.
Partiamo dal periodo più terribile relativo alla relazione genitori/figli: l'adolescenza °O° Mio figlio non ha ancora fatto un anno ma tremo già!
Sullo sport estremo del schiva l'uomo ho riso come una scema XD
Ma si sa, le domande dei genitori sanno essere davvero scomode a volte... o magari siamo solo noi che ci crogioliamo nelle nostre seghe mentali di eterni incompresi :D Di fatti, suo padre quella sera non lo stava neanche ascoltando XD
Il momento del funerale è molto toccante e va a confermare la mia idea che già mi ero fatta di Isaac: proprio un bravuomo.
E ritorniamo al periodo adolescenza, sebbene questi sbalzi temporali potrebbero un po' confondere per via dei diversi periodi che s'intrecciano a me piacciono, perché rende proprio l'idea di una persona che racconta e che si lascia prendere dal ricordo che gli sovviene in quel momento.
Rizzare i capelli... ceeeeerto!
Dick Tips? Sul serio? Che genitori burloni ha avuto quel professore e assolutamente masochista lui stesso a scegliersi questa professione. Brent, ovviamente, non si lascia sfuggire l'occasione di tartassarlo ma si guadagna un bel tè e biscotti col preside XD
Anche in questo caso ritorna la sua grande capacità di adattamento (già descritta nel primo capitolo) che, nonostante l'insegnante lo abbia preso - stranamente XD - di mira, riesce a non farsi dare mai un'insufficienza.
Fortunatamente la giornata in punizione riesce a smuovere qualcosa dentro di lui. Ma davvero se ci fosse stata Yoshiko sarebbe stato sicuramente una persona migliore? Quanta melodrammaticità e no, non sta parlando la mia preferenza per Sam, d'altra parte come potrei preferirla se ancora non l'ho neanche vista? Nooooo XD
Azz... arriva il tanto temuto da tutti "Ti spedisco in collegio"... militare, poi!
Ma oltre ogni aspettativa questa lontananza avvicina figlio e genitore anziché separarli.
La parte finale è decisamente dolce e amara, la malattia del padre si manifesta apertamente su quella spiaggia ma Brent fa finta di non vedere e il padre non ne fa parola per non legarlo a sé, per lasciargli vivere quella vita che avrebbe messo da parte se lo avesse saputo, come dice lo stesso Bee poco dopo, infatti. E i rimpianti sono d'obbligo, quasi nessuno ne è immune, ma alla fin fine fanno anch'essi parte di ciò che noi siamo.
Ancora una volta un capitolo molto apprezzato.
Che te lo dico a fare che non vedo l'ora di leggere il quarto?
Alla prossima
Cida


Recensore Master
24/05/20, ore 18:45
Cap. 4:

Ciao <3
Oh beh, questo capitolo mi è piaciuto tanto tantissimo, oramai sono troppo affezionata a Brent. Tra l'altro mentre lo leggevo mi ha ricordato un sacco il protagonista di Norwegian Wood, non so se l'hai letto, ma è stato un paragone che mi è venuto naturale, e niente, adoro **
Brent alla fine è dovuto andare a questa scuola militare, che ti sei premurata di farci conoscere nei minimi dettagli ed anche questa cosa mi è piaciuta molto. Brent non è esattamente l'allievo modello, ma avevamo già avuto modo di capire che sa avere anche u bel caratterino... Il personaggio del sergente l'ho adorato, ha rimproverato Brent, ma allo stesso tempo mi da l'idea di essere uno di quei personaggi che fa un po' da guida. E poi c'è Sam, questa ragazza atletica che è tutto l'opposto di Yoshiko. Brent pare avere un certa simpatia nei suoi confronti, ma la verità è che il pensiero di Yoshiko è sempre lì. Non pensavo che lui e Sam arrivassero addirittura a questo punto, Brent si lasciato trascinare dall'istinto, però si vedeva che c'era qualcosa che non andava. Mi ha sorpreso invece Sam, che a quanto pare ha altri interessi. Sono stati insieme fisicamente, eppure non possono "trovarsi", non in quel senso. Brent mi ha fatto molta tenerezza, è giovane e a volte ingenuo, immagino che certe cose possano capitare. Questa sua breve parentesi con Sam mi sa che è già finita. Brava davvero, mi è piaciuto tantissimo <3

Nao

Recensore Master
20/05/20, ore 13:52
Cap. 5:

Ciao!
Stai dando una bella svolta a questa storia, quando la finirò andrò anche a leggere Choices, perché hai stuzzicato la mia curiosità a riguardo.
Sono sorpresa dal fatto che Brent abbia portato avanti questa pseudo relazione che ha sicuramente dato a tutti e due la possibilità di riflettere su loro stessi e sugli altri, ma credo che più che benefici abbia portato una sofferenza ancor maggiore, sia nel corpo che nell'anima. Più che altro non capisco Sam, che sia andata avanti solo per far sì che si spargesse la voce che arrivasse alle orecchie del reverendo -anche se probabilmente non i particolari- che sua figlia fosse una normalissima ragazza, oltre che forte, determinata e pura d'animo, anche timorosa di Dio riguardo quelli che sono diciamo così i 'comandamenti' generali della religione che segue l'intera famiglia.
Credo che andasse avanti anche perché aveva la percezione che Brent fosse d'accordo, e nella sua mente non lo stava sfruttando se era consenziente, ma io personalmente una cosa del genere non riesco a tollerarla, anche perché alla fine tutto viene a galla, e Brent è arrivato ad un punto che intrattenere una cosa di quel genere sapendo di non amare e di non essere amato, si sia iniziato a sentire un po' usato, ed è normale che la strizza gli urtato il sistema nervoso.
Il modo infatti in cui la affronta è molto coraggioso e anche dovuto, e mi trovo perfettamente d'accordo con la reazione del ragazzo, che si sente molto infastidito dal suo civettare con lui, anche se Brent è un ragazzo d'oro, per perdere il controllo -sempre senza esagerare perché tu hai creato un personaggio del calibro dei libri di Nicholas Sparks tesoro mio- vuol dire che è davvero al limite.
Però sono contenta che alla fine in qualche modo la cosa si sia risolta.

Per la seconda parte che mi ha letteralmente spiazzata io citerei una frase che ho intenzione di inserire in una mia storia ma è doverosa fartela presente: quando ci accorgeremo che ogni giorno non è un altro giorno, ma un giorno in meno, capiremo il valore della vita.
Non so in quale altro modo farti capire quello che mi hai trasmesso con il tuo scritto, così profondo, struggente e pieno di sentimenti contrastanti, semplicemente meraviglioso.
I complimenti sono dovuti per ogni tuo capitolo.
Innanzitutto ti dico una cosa che ho letteralmente adorato, il fatto che Brent sia cresciuto mentalmente: Yo non è la persona che lui ama, è la scatola, il prototipo del suo pensiero di amore. Io l'ho sempre saputo, ma vederlo scritto fa un altro effetto, perché ti fa entrare nell'ottica di quella che è la realtà. Stai facendo un ottimo lavoro.
Isaac è un uomo fantastico. Certo vederlo ridotto in quel modo è orribile, ma sono cose che purtroppo si affrontano, e ho sentito tutto il dolore del ragazzo quando anche solo avvicinandosi alla sua abitazione si sia sentito diverso rispetto a quando era partito, e di quando è entrato nella sua casa trovando praticamente tutto un altro ambiente rispetto a quello che ricordava.
La notizia della morte poi, è una specie di colpo di grazia.
Sono talmente grata di aver avuto uno scorcio di vita di loro due in quei 37 giorni di sofferenza, e vedere sopratutto che la malattia a modo suo ha anche giovato riunendo due anime che per diciassette anni sono state così lontane seppur nella stessa casa, e mi ha fatto molto piacere vedere che il padre ha voluto imprimergli il ricordo di lui come un uomo di cui potersi fidare, su cui poter contare, aprirsi in tutto e per tutto, come un mentore e un amico più che la persona che lo ha messo al mondo.
La riflessione finale è davvero meravigliosa, credo che anche a cinquant'anni non si sia mai pronti a lasciare un genitori, specie se questo ha significato molto nella tua vita, e adesso sono curiosa di vedere come va avanti la vita di questo ragazzo provato dal fato negli a venire, ma sopratutto mi aspetto di rivedere Yo.
A presto!

Recensore Master
18/05/20, ore 17:28
Cap. 2:

Ciao, eccomi qui ad andare avanti con questa tua storia che già dal capitolo uno mi ha decisamente incuriosito.
Questi momenti in cui Brent, praticamente, quasi parla con noi – sfondando la quarta dimensione – mi piacciono molto.
Così scopriamo che, nonostante non sia un campione di buone maniere, Yoshiko ha saputo tirare fuori un po’ del suo lato romantico, così tanto da fargli cominciare a scrivere delle lettere.
Mi ha fatto sorridere il padre e il suo sentirsi inadeguato nell’insegnargli le buone maniere e di quella presenza femminile che gli manca ma che non trova il coraggio di cercare.
Ma davvero lo ha iscritto a sua insaputa su un sito di appuntamenti? Mitico! E a quanto pare ha pure fatto furore XD
Lui si fa problemi per aver scritto "con affetto" mentre Yoshiko gli manda baci "di quelli che sa"… forse si dovrebbe far meno problemi. Però la pizza all’anatra non può essere una cosa di cui sentire la mancanza. No e poi no.
Mi è particolarmente piaciuto il contrasto fra la vita frenetica giapponese – che sappiamo spesso a cosa rischia di portare – a quella più rilassata di quella zona dell’Inghilterra.
Basta lavanda, ti prego XD
La naturale curiosità di Yoshiko cerca di spingerlo verso la ricerca di quella madre che lui non ha mai conosciuto, Brent però ancora non se la sente ma non sono sicura che, prima o poi, non cederà. Comunque sia credo che lei veda in questa ricerca della madre di Bee una possibile avventura che la allontani da quella che è la sua monotona quotidianità. Mi è piaciuto lo spaccato sulla vita in casa della ragazza – con la madre casalinga e il padre che lavora – il Giappone è ancora estremamente maschilista sotto questo punto di vista, per cui è una caratterizzazione perfetta.
Ma che palle – se mi passi il francesismo - sono i genitori di Yoshiko? Prima il computer solo per studiare , poi niente cena per un 98/100… siamo quasi al livello di dover chiamare il Telefono Azzurro.
E poi mi dici che il papà di Brent non ha abbastanza lato femminile per il figlio? Ma che discorso bellissimo gli fa?
Il finale arriva dove in realtà mi aspettavo: al loro distacco, voluto da Yoshiko  - o da chi per lei – purtroppo, un continente fra loro e gli orari così impossibili da conciliare, fanno pian piano scemare il loro legame. E al povero Bee non resta che provare ad andare avanti nella sua vita con testa e cuore, così come gli ha suggerito il padre.
Ancora una volta questo capitolo è decisamente piacevole da leggere e si arriva in fondo con piacere, il racconto di Brent coinvolge al punto giusto e sa toccare diversi aspetti della nostra vita, in cui è difficile non immedesimarsi almeno un pochino.
Non mi resta che salutarti
Alla prossima
Cida

Recensore Veterano
17/05/20, ore 21:32
Cap. 2:

Ed eccomi qua, pronto ad approcciarmi a questo secondo capitolo così com’è appena successo a te su Caming Out. Perdonami se ancora non ti ho risposto a quella bellissima recensione, ma penso di dovermi riservare il tempo necessario per riuscire a farlo per bene. E oggi lo sto dedicando alle recensioni, esattamente come stai facendo tu. Così mi ritrovo qui, nuovamente al cospetto di Brent e Yoshiko. Credo, almeno. Perché in realtà sono passati anni e ci eravamo salutati con un protagonista particolarmente nostalgico e malinconico nei confronti proprio della stessa Yoshiko. Quindi, con animo curioso come un furetto, m’accosto a questo secondo capitolo.
E iniziamo col botto, ricollegandoci direttamente a quella chiusura che ho appena finito di citare. La distanza e il tempo, una miscela che può lenire ogni ferita, anche la più profonda. Lenire, non curare, almeno secondo la mia opinione. Starà ai tuoi protagonisti poi confermare o smentire.
E devo dire che ho empatizzato sin da subito con questa versione più adulta di Brent. Un uomo ormai, che ha fatto della scrittura il suo mezzo personale che fa da catalizzatore al suo lato più emotivo. Hai centrato in pieno anche una mentalità tipicamente maschile, legata al modo di pensare su una passione che potrebbe essere più “femminile” come la scrittura. Da subito, infatti, il tuo protagonista cerca una compensazione. Mettendo le mani avanti, ci tiene subito a specificare:

[…] Lo devo ammettere, non sono mai stato quel genere di ragazzo. Amo gli sport estremi, mi piace star seduto con le gambe aperte stile frequentatore assiduo di bar, masticare rumorosamente a bocca aperta e tifare senza contegno per la mia squadra di calcio preferita. Eppure, Yoshiko è riuscita a tirar fuori da me quel lato tenero e romantico che mai avrei pensato di avere. […]

Trovandosi subito a dover giustificare il suo comportamento. Della serie “ehi, non pensare che, scrivendo, io sia meno maschio rispetto agli altri”. Mentalità centrata in pieno. Ancora oggi è difficile coniugare l’immaginario collettivo di un “vero uomo” con una persona che ama la lettura e la scrittura. No, il vero maschio si esprime a rutti e monosillabi, altro che mettere per scritto i propri pensieri.
Insomma, con poche righe sei riuscita a proiettarmi nei suoi panni, demolendo il muro tra personaggio e lettore.
Okay, ora mi calmo prima che mi parta il momento idealista e mi trovi a cavalcioni della tua storia con la bandiera dei pari diritti.
No, e invece non mi calmo proprio. Perché subito dopo ci vai a sbattere di nuovo, toccante una tematica delicata che secondo me è sempre sottovalutata. Ovvero il modo di dimostrare l’affetto tra padre/figlio, fratello/fratello, amico/amico. Ricalcando un po’ il discorso di prima, ci troviamo di fronte a un uomo che incolpa la moglie sparita per la mancanza di sensibilità del figlio. Eh sì eh. Perché tu a parlare a cuore aperto con lui o a dargli un abbraccio risulteresti meno uomo. Già. Quella è roba da donne. Eccola la bandiera che m’aspettava, e via a sventolarlo in faccia al padre che si perderà anche l’affetto del figlio, viziandolo oltremodo nell’espressione dei sentimenti e prevalicandogli i propri. Mamma mia un nervoso.
Okay, stavolta mi calmo davvero. Mi piace la parte più comprensiva di Brent, quella che analizza quei momenti di vulnerabilità e li porta sul piano umano. Razionale, psicologico. Bravo Brent, bravo. E brava a te che sei riuscita a creare tutto ciò ordendo, con poche frasi, una trama che lascia trasparire perfettamente il loro rapporto negli anni, come esso sia andato a formarsi e svilupparsi. Uno show don’t tell portato avanti benissimo.
Proseguendo.
Troviamo la prima dimostrazione della parola del protagonista, aveva promesso a Yoshiko che le avrebbe scritto e così fa, confidandosi un po’ per quello che è il rapporto con il padre, una persona che si lamenta del suo stesso immobilismo. Continua a piacermi Brent, uno che individua il problema e cerca di risolverlo alla fonte piuttosto che lasciarsi trasportare dalla corrente e fare il “morto a galla”. Morale della favola (letteralmente cit.) Brent ha fatto bene perché a quanto pare è riuscito a smuovere il padre e a portarlo a cena con una donna. Oddio, non me lo aspettavo tifoso dei Diavoli. Lo facevo più tipo da West Ham United o da Portsmouth. Insomma, uno di quei club con delle firm violente e pronte a scontrarsi sempre con chiunque. O forse è la scelta di tifare una squadra un po’ troppo “mainstream” che mi fa storcere un po’ il naso. Ovviamente non per quanto riguarda la trama eh, ti sto parlando semplicemente del personaggio che avrei visto più pazzo e rissoso con un club di League 2 piuttosto che con i Diavoli. Di certo è più una questione di gusto personale che comunque non inficia minimamente la godibilità della storia.
La risposta di Yoshiko è più accorata, più intensa e struggente. Si percepisce quanto le manchi l’Inghilterra e i costumi europei britannici, a cui s’era abituata velocemente, rimanendo stritolata, poi, dai ritmi altissimi di quelli asiatici. E poi le manca Brent. Anche quello è concreto all’interno della sua lettera. Qui devo farti un piccolo appunto (che fu fatto anche a me all’epoca), c’è una frase che un pochino mi stona a livello di costruzione, che ricade sempre nel discorso di sopra, del gusto.
[…] Dovrei crescere, lo so, ma questa fretta che mi mettono addosso non mi si addice. Non sono ancora entrata nella fase adolescenziale e già mi sono stufata. [...]

Rivedrei un attimo la frase di chiusura, perché suona un pochino troppo “adulta” per una ragazza in fase puberale. Forse un pizzico troppo cosciente di sé, non so se riesco a spiegarmi. Il meccanismo del tempo è qualcosa che acquistiamo così lucidamente un po’ più in là, almeno secondo la mia opinione. È un po’ come se a parlare fosse un piccolo Sheldon Cooper, ne rimarca sicuramente l’intelligenza ma forse “stona” un pochettino rispetto al contesto, decisamente più passionale, della lettera.
La prima mail di Yoshiko mi ha fatto riflettere, non solo per quanto riguarda il suo contenuto ma anche perché non ho mai pensato al contesto di questa storia. A giudicare da come parlano di computer e mail sembrerebbero i primi anni del duemila, forse la metà. Ciò renderebbe l’uso delle lettere non solo romantico ma anche necessario, cosa che avevo dato quasi per scontata all’inizio. Bello però il passaggio che segue di pari passo la tecnologia.
Qui veniamo a contatto con il momento più introspettivo del personaggio, quello in cui soppesa e analizza ogni paura che ne ha forgiato il carattere. Paure motivate che potrebbero demolirlo dall’interno nell’affrontarle. Eppure si percepisce una punta di tentazione, quella voglia d’abbandonarsi alle parole di Yoshiko. Forse, e ribadisco forse, questo passaggio potrebbe essere quello che più accomuna il tuo protagonista con l’autrice, infondendogli quelle paure irrazionali tipiche dell’animo umano. A riprova di quanto detto sopra, ovvero che in fondo in fondo quelle paure non siano un fragile muro posto a guardia d’una, seppur subconscia, voglia di scoprire le proprie origini, v’è il fatto che Brent s’affeziona ancor di più a Yoshiko proprio per via di questa sua insistenza e cocciutaggine. Vallo a biasimare.
E intanto i due protagonisti si cercano e si trovano, allacciando e stringendo un rapporto sempre più saldo. Relazione che poi rischia una brusca battuta d’arresto quando i genitori di Yoshiko cominciano a praticare l’antica arte della pressione costante sul figlio. Aspettative portate sempre più in alto ed esagerate, probabilmente figlie d’una tradizione sicuramente diversa da quella britannica di Brent che stenta a capire. E te credo Bee, a casa mia con un 98/100 erano tre giorni di festa, vino e liquori per tutti. Questi a momenti la mettono in ginocchio sui ceci.
Cominciano a farsi sempre più palpabili le differenze che collocano nettamente ognuno nel proprio contesto.
Ecco, sul discorso dei panda m’è un po’ crollata. I panda vogliono estinguersi, e questo lo si sa da moltissimo tempo, ma avremo modo di parlarne in privato.
In seguito, poi, devo dire che il padre di Brent mi è entrato veramente a gamba tesa sulla prima parte della recensione. Si mette seduto a tavolino e fa un discorso d’una saggezza esagerata, entrando in contrasto con i comportamenti che aveva dimostrato all’inizio. S’apre al figlio, con modo di fare paternale, nel vero senso della parola. Ma la morale che cerca di fargli è notevolmente lontana da quella che mi aspettavo. C’è comprensione, appoggio e parole cariche d’affetto che spronano il figlio a cercare di razionalizzare un sentimento. E bravo papà, ammazza che risalita che hai fatto.
La chiusura del capitolo apre al dramma, la perdita del loro rapporto. Non è facile far combaciare due vite, è quasi impossibile a pensarci. Figuriamoci poi se ci si mette di mezzo una distanza enorme e i ritmi di vita degli adolescenti. Impossibile al quadrato.
Così i due si perdono di “vista”, o meglio di corrispondenza. Il silenzio torna a imperare tra loro, esattamente com’era prima che si conoscessero.
Non so dove andrà a parare questa storia ma, in cuor mio, me lo sento che Brent sale sul primo aereo e cerca di andare a trovare Yoshiko e la mamma.
Che altro aggiungere? Il testo mi è piaciuto davvero molto, anche a livello di refusi è molto più pulito (ce ne sono solo due e te li appunto, come al solito, alla fine).
Dicevo, è scritto bene, crea il giusto grado d’affetto tra i due e il lettore che tiene il fiato sospeso più d’una volta vedendo le difficoltà che stanno provando entrambi a portar avanti una relazione a distanza che appare, sin da principio, decisamente travagliata.
Non mi resta che attendere, insomma, e vedere che succederà tra loro.
Intanto ti saluto, è un piacere come sempre,

Ci leggiamo presto.


ad adempire → credo che la forma più corretta sia ad adempiere
Personaggi capitolo: Brente e Yoshiko → ti è sfuggita una “e” di troppo

Recensore Master
17/05/20, ore 11:44
Cap. 3:

Buongiorno <3
Ma che capitolo dolce, malinconico e triste, il dolce e l'amaro, non posso non adorare tantissimo. Sono molto affascinata da Brent e dalla sua storia, mi piace come capitolo dopo capitolo il suo personaggio venga approfondito. Lo scorso era incentrato più che altro su lui e Yoshiko, qui invece è più incentrato sul rapporto con suo padre e anche sul personaggio di Isaac in sé. Quest'uomo inizialmente non lo avevo ben inquadrato, ma ora ricapisco che era molto conosciuto e amato, anche per via del lavoro che faceva, che lo portava a mettere sempre le altre persone prima di se stesso. Con il figlio non aveva esattamente il migliore dei rapporti, in particolare questo si nota nel momento in cui Brent diventa un adolescente. Eh, è un'età infernale quella e i rapporti con i familiari, molto spesso, non sono dei migliori. Certo che pure Brent ha un caratterino... è molto scapestrato e a scuola si comporta male, basti vedere il casino che fa con il suo insegnante. Anche se l'adolescenza l'ho passata da un pezzo mi ricordo cosa vuol dire "non essere compresi" o il fastidio che si prova quando i grandi pensano di sapere tutto. Credo che per Brent sia stato difficile vivere un po' nell'ombra di Isaac. Nel senso, quest'ultimo ha fatto tanto di bene per il prossimo, forse su di lui potevano esserci delle aspettative, ma Brent è un'altra persona. Poi certo, le cose peggiorano quando suo padre decide di mandarlo in quella sorta di scuola militare (se non ho capito male), lì c'è proprio una rottura perché Brent si sente abbandonato e lo capisco. Però si sa, quando si cresce si finisce con il guardare le cose in maniera diversa. Mettiamoci anche che Yoshiko ha tirato fuori il meglio di lui, rendendolo una persona diversa. Ed è brutto, bruttissimo dover vivere con dei rimpianti. Isaac è malato e la malattia se lo porta via e ovviamente Brent si strugge: avrebbe potuto fare qualcosa? Purtroppo, in questi casi, nulla di quello che possiamo fare sembra mai abbastanza. Va a finire sempre così e i suoi pensieri mi hanno fatto stringere il cuore, ha veramente un animo buono. Che dire, mi è piaciuto tanto, tu sei proprio brava.
A presto <3

Nao

Recensore Master
17/05/20, ore 10:49
Cap. 5:

Buongiorno <3
Iniziare questa settimana di scambi con questa lettura mi dà molta carica, devo proprio dirlo!
Ammetto di essermi sentita sorpresa già dalle prime righe del capitolo. Dopo ciò che è successo a Brent e Sam non pensavo che il loro rapporto non avrebbe subito dei cambiamenti, anzi, ero certa che avrebbero iniziato a ignorarsi, non so bene perché. Tralasciando che, in realtà, nel capitolo precedente ero assolutamente sicura del fatto che Sam non l'avremmo rivista mai più all'interno della storia, cosa che - fortunatamente - hai smentito, perché mi sarebbe dispiaciuto e non poco. Certo è che non mi aspettavo che ciò che è successo in spiaggia si sarebbe ripetuto. Sarà che li ho visti entrambi consapevoli di essere innamorati di qualcun altro, quindi l'ho visto come un errore da parte di entrambe le parti, un errore che non poteva ripetersi di nuovo. E invece no. Devo dirlo, riesci proprio a sorprendermi - e con le storie romantiche, che generalmente seguono sempre lo stesso corso monotono, è bellissimo che tu ci riesca.
Mi rende tanto triste vedere che Sam fa tanta fatica ad accettarsi per quella che è, è una realtà che si vive molto spesso e mi fa piacere che tu abbia deciso di parlarne. Inoltre, è decisamente un'idea particolare che i due inizino a fingere di stare assieme, dando così agli altri l'impressione che Sam sia etero. 
Brent, tuttavia, non riesce a mantenere intatta quella messa in scena troppo a lungo, e decide quindi di parlare con Sam e di andare "oltre" a ciò che lei vuole mostrare, oltre al suo lato forte e deciso, che nasconde una personalità fragile e spaventata dalla vita e dai giudizi degli altri. Anche io, come Brent, pensavo che qualcuno le avesse fatto del male per il suo orientamento sessuale, ma scopriamo che non è così... e che suo padre è particolarmente credente, fedele. Okay, fammelo dire: sei stata davvero sadica con questo personaggio, povera piccola. La sua situazione non è decisamente delle migliori per fare coming-out. La situazione è davvero interessante, e sono molto curiosa di leggere di come evolverà Sam e di come andrà la sua storia, spero che riesca ad accettare se stessa al punto di riuscire a parlarne con gli altri, con suo padre soprattutto, poi con il resto dell'accademia, che continua ad avere un'idea distorta di lei e fittizia.
La "relazione" fra i due non si ferma, continua fra notti bollenti e menzogne, ma a entrambi manca l'amore, il romanticismo, la dolcezza di una rapporto vero. Devo dire, però, che li ho trovati un sacco carini. Non sono una ship, per me - non mi ripeto, sai che sono team Yoshiko fino alla morte! - ma hanno un rapporto davvero bellissimo, stanno sviluppando un'amicizia molto forte <3
A questo punto, dedico un paio di righe alla gnoccaggine che sta raggiungendo Brent. Sta crescendo, non è più un piccolo adolescente insicuro, e quando hai aggiunto che è arrivato all'altezza di un metro e novanta penso di aver avuto un infarto perché ho una fissazione incredibile per i ragazzi così tanto alti. Non puoi capire, se leggo "metro e novanta" io mi innamoro, e poi (anche per rispondere alla tua risposta di ieri) adoro i ragazzi pieni di tatuaggi, quindi ormai Brent ha fatto breccia anche nel mio cuore e non solo in quello di Yoshiko - anche se presumo che quelli arriverà a farseli in seguito, qui è ancora piccino! ^^
Tornando a noi e alle cose serie, visto che il capitolo era iniziato all'accademia pensavo che saremmo rimasti lì per tutto il tempo. Invece per Brent è tempo di una piccola vacanza, così torna a casa. E lì sei stata cattivissima, perché anche io ho creduto che avrebbe rivisto Yoshiko... e invece era solo una ragazza che le somigliava, mi si è spezzato il cuore :c
Visto il ritorno di Brent, mi ero illusa che avremmo avuto momenti spensierati e felici, per lui, ma in realtà la felicità è all'accademia e una volta tornato a casa si ritrova davanti a una cupa, tristissima verità. E' orribile come comprende tutto, le sue introspezioni in questa parte del capitolo mi sono piaciute tanto e ho provato molta empatia per lui, quando ha chiesto a suo padre quanto tempo gli restasse mi è venuto da piangere. Sono super sensibile su questo argomento, ed è assurdo perché so già che il padre di Brent ci lascerà, so già che non avranno abbastanza tempo da trascorrere insieme, eppure mi sento comunque così triste...
Questo momento li unisce più di quanto abbiano fatto gli anni in cui sono stati insieme, condividono il dolore, ma anche momenti più spensierati, come quelli in cui il padre rivela al figlio di aver perso la verginità a quattordici anni. Qui Brent trova un amico, un confidente, tutto ciò li unisce in un rapporto più profondo che mai, purtroppo ti rendi conto di quello che hai solo quando lo perdi, o sei a un passo dal farlo. E Brent comprende quanto voglia bene a suo padre solo in quel momento. Trascorrono gli ultimi giorni rimasti con felicità, parlando, e Brent gli racconta di Samantha, si apre finalmente con qualcuno riguardo a quell'argomento. Finché, purtroppo, lui ci lascia. 
Perdere un genitore all'età di diciassette anni è devastante, proprio per le ragioni da te elencate. Ci si ritrova soli, insicuri, con di fronte una vita che non si sa come andrà avanti e che fa paura, a quell'età più che mai. Inoltre, c'è da ricordare che Brent non ha nemmeno una madre al suo fianco, quindi rimane da solo, e tutto ciò è così triste. 
Questo capitolo mi ha toccata profondamente, dopo aver finito di leggerlo mi sento davvero a pezzi. E questo può sembrare triste, ma in realtà è un altro punto a tuo favore, significa che riesci a trasmettere le emozioni che vuoi e che ormai mi sono davvero affezionata ai personaggi, a Brent così come a suo padre - e a tutti gli altri presentati finora - e quindi sento il loro dolore, è vivo. 
Non vedo l'ora di leggere il seguito, e spero che Brent riesca a risollevarsi presto, anche se un dolore del genere difficilmente sparisce, al massimo s'impara a conviverci. 
Davvero complimenti per questa bellissima storia. Sei stata una delle migliori scoperte di quest'anno <3
Alla prossima ^^
fumoemiele

Nuovo recensore
16/05/20, ore 14:10
Cap. 3:

Ciao cara, eccomi qui ^^
Finalmente riesco a passare dal terzo capitolo della long, non vedevo proprio l'ora!
Qui la prospettiva cambia, o meglio, il punto di vista è sempre quello di Brent, ma abbiamo modo di vederlo riflettere e ricordare quello che è stato il suo rapporto con il padre, Isaac Smith.
Ti dirò, il loro rapporto non è come lo avevo immaginato, o meglio, c'è una parte molto emotiva che ammetto di non aver messo in conto durante la lettura dei capitoli precedenti e mi riferisco al fatto che Isaac e Brent non sono propriamente partiti col piede giusto, anzi.
Il fatto è che già nei capitoli precedenti c'erano stati diversi segnali – ora che ho realizzato – circa il loro rapporto inizialmente conflittuale, ma che avevo interpretato come qualcosa di “leggero” e addirittura a tratti comico – giusto per dirne una: quando Brent iscrive il padre a un sito d'incontri o anche solo quando accenna qualcosa circa il loro rapporto. Non so il perché, ma inizialmente pensavo che fosse una situazione molto più leggera, ma questo penso sia dovuto al fatto che entrambi i capitoli erano incentrati sul rapporto e l'amore provato nei confronti di Yoshiko, quindi era tutto molto filtrato, in un certo senso.
Tutto ciò non è una critica, sia chiaro. Anzi, penso che questo capitolo abbia avuto un impatto emotivo maggiore su di me proprio per questo, perché prima ignoravo tante cose fondamentali che ho saputo comprendere proprio leggendolo.
Ho un bel rapporto con i miei genitori, attualmente viviamo ancora sotto lo stesso tetto insieme al nostro cagnolino e non riesco a immaginare la mia vita senza di loro, proprio non ce la faccio.
Penso sia normale, anche se al tempo stesso devo affrontare l'idea che non sono eterni, purtroppo, e che un giorno dovrò imparare ad andare avanti senza di loro.
Dico questo perché a differenza di Brent penso di aver avuto la fortuna di realizzarlo molto presto e di farmene, anche se tristemente, una ragione.
Certo, non è il un pensiero fisso che mi occupa l'intera giornata, ma resta comunque una consapevolezza che è maturata in me con il passare del tempo.
Questo Brent lo ha realizzato tutto in una volta, in un colpo solo: un attimo prima tentava in ogni modo possibile e immaginabile di evadere da tutti i momenti padre e figlio che lo coinvolgevano con Isaac, un attimo dopo ripensa a tutti quei momenti fatti di silenzi o risposte vaghe, a tutte quelle volte in cui avrebbe potuto fare qualcosa che non ha fatto, a tutti quei momenti in più che avrebbe potuto condividere insieme a lui e che gli sono sfumati tra le dita.
Brent vorrebbe tornare indietro, ma sa che non può.
Vorrebbe addirittura scambiare il suo corpo con quello del padre, ma sa che non può.
Tutto ciò mi ha stretto il cuore in una morsa davvero spietata, perché a fine lettura sono rimasta con le lacrime in bilico tra le ciglia pensando solo al fatto che Isaac e Brent meritavano di trascorrere tanto più tempo insieme.
Il fatto che si siano veramente avvicinati solo all'ultimo sicuramente rende ancora più importanti e speciali i momenti trascorsi insieme e questa penso sia una piccola consolazione, anche se il dolore resta comunque tanto.
Il modo in cui hai delineato i due poli opposti della lontananza è stato molto d'impatto: inizialmente Brent e Isaac erano vicini fisicamente, specie alla sera quando cenavano insieme, ma molto distanti emotivamente, giusto qualche domanda di circostanza e qualche risposta vaga – e c'erano anche quelle volte in cui Isaac era talmente stanco a causa del lavoro che non coglieva per davvero le risposte del figlio.
Poi avviene la svolta, quando Brent inizia a frequentare la nuova scuola e lì capisce che l'amore che prova per suo padre è incommensurabile: la distanza fisica ha fatto sì che si avvicinassero emotivamente al punto tale da cambiare radicalmente il loro rapporto.
Il passaggio che è avvenuto lo hai descritto davvero bene: mi ha emotivamente coinvolta e mi ha resa anche felice, perché proprio come dice Brent, meglio tardi che mai.
Oltre a ciò abbiamo anche avuto modo di assistere al comportamento di Brent a scuola: è sicuramente un ragazzo senza peli sulla lingua e che sta affrontando il periodo dell'adolescenza, quella fetta di vita in cui non sei né carne né pesce, ma ammetto che certi suoi comportamenti non me li aspettavo e qui ho compreso ancora una volta di quanto i capitoli precedenti fossero quella parte di Brent che Yoshiko – proprio come dice lui – è riuscita a rendere migliore.
La cosa che più mi ha fatto piacere è stata sicuramente il fatto che Brent se ne rende conto, alla fine, di star sbagliando. Questo avviene quando si guarda intorno nell'aula punizioni dopo aver parlato con il professor Burke, il quale gli fa capire che non ne vale la pena, che deve pensare a rimettersi in riga – ho apprezzato il fatto che gli abbia parlato pacatamente senza imporgli nulla, anzi, ha parlato con Brent come se lo conoscesse da una vita, come due amici che si incontrano al bar per una birra.
Ma la cosa che più ho amato di questo capitolo è stata sicuramente la riflessione che Brent fa sull'amore per suo padre, qualcosa che trascende tutto e che va oltre l'amore inteso come sentimento verso un'altra persona al di fuori del nucleo familiare.
È qualcosa che non ha limiti, che distrugge ogni barriera.
Un concetto bellissimo che tu hai espresso con delicatezza e dolcezza e per questo non posso che farti ancora una volta i miei più sentiti complimenti.
Anche questo capitolo, inutile dirlo, mi è davvero piaciuto.
È stato una montagna russa di emozioni che mi ha dato davvero tanto.
Già non vedo l'ora di proseguire nella lettura **
Tantissimi complimenti e alla prossima!

Harriet;

Recensore Junior
15/05/20, ore 15:54
Cap. 2:

Adesso che so un minimo della tua storia personale - quella che mi hai concesso di conoscere con la recensione che mi hai lasciato - le parole impiegate fin dall'inizio del tuo racconto acquistano un senso ancor più profondo.
In questo caso, come nel tuo, se la distanza, da una parte, ha complicato delle cose che altrimenti sarebbero state molto più semplice e scontante, dall'altra ha fatto sì che il legame che i due hanno iniziato a condividere fosse senza dubbio più coinvolgente da un punto di vista emotivo. Sarà stata una capacità di Yoshiko, questo non mi è dato saperlo, fatto sta che il nostro giovane protagonista si è abituato a esprimersi e aprirsi in un modo in cui, probabilmente, non sarebbe riuscito qualora la situazione fosse stata differente.

I due, così, hanno iniziato una costante e emozionante interlocuzione via lettere, nelle quali mettono a nudo loro stessi, le sensazioni che vivono e i problemi che li angosciano.
Brent le parla del padre, una figura che, sebbene non gli abbia mai fatto mancar niente e l'affetto nei suoi confronti fosse indubbio, non era stato certo il padre più amorevole del mondo, forse in virtù della mancanza di una figura femminile al suo fianco - a cui non hai mai lasciato lo spazio. E Bee riesce ad aprirsi con Yoshiko, a narrarle del rapporto di alti e bassi che ha con lui, le parla di come spesso senza di non riuscire mai a renderlo fiero, di come lo veda solo - con pochi amici, oltreché senza una donna.
E così, tra le varie, le svela di averlo iscritto a un sito di incontri, magari potrebbe essergli utile..! E lo sarebbe, se non fosse che "troppe donne hanno preso a scrivergli" - eppure, alla fine, uscirà proprio con una donna.

Tra il termine della sua lettera e la risposta di Yoshiko entriamo di nuovo nella mente di Bee, in una riflessione nella quale ci si sofferma su qualcosa che di norma viene data per scontata: il semantico significato della parola "affetto" e come finalmente abbia acquisito la capacità di usare quel termine con una maggiore consapevolezza.
Dal canto suo, invece, Yoshiko pare avere molta più padronanza sia sui propri sentimenti che sulla capacità di esplicitarli agli altri - a Bee, per esempio.
Anche lei ha dei problemi col padre, il quale non riesce a vedere l'utilità nel viaggio che aveva compiuto ad Exeter.

Da parte di entrambi c'è questa voglia di rivedersi, è una voglia che prende forma dalla costanza e dalla frequenza con la quale si sentono e, al contempo, dalle richieste più o meno esplicite che si fanno l'un l'altro per raggiungersi. (Yoshiko che gli domanda di andare a trovarlo là)
La paura però, di quello che gli altri, che il padre, che le persone in generale, possano pensare della loro sfrontatezza che probabilmente sarebbe ritenuta troppo avventata e tipicamente giovanile, senza dare davvero peso ai sentimenti e le emozioni che i due stavano davvero provando.

Ma a mano che il capitolo scorre, devo dire che i due - Yoshiko in particolare - mi hanno fatto sempre più tenerezza nel loro tentativo di sentirsi vicini l'uno all'altra, sebbene le circostanza gli fossero ostili sotto ogni punto di vista.
Tenerezza che percepivo ancor più preponderante nel vedere Brent farei i conti con l'impossibilità di aiutare l'amica come vorrebbe.
E così, si capisce presto che quei genitori, che tanto avevano contribuito a complicare ancor più un rapporto che si fondava su dei presupposti che già da soli lo rendevano tale, erano stati praticamente la causa principale dell'interruzione del loro dialogo via mail.
A fronte di ciò Bee proba ad aprirsi col padre che, disincantato come è, non riesci a dare aria a quella piccola fiamma di speranza rimastagli e, anzi, lo mette di fronte a una cruda e dolorosa realtà: "Gli amori giovanili sono sempre i più belli perché sanno lasciarti quell'impronta indelebile nel cuore. Purtroppo crescendo perderai l'entusiasmo di provare certi sentimenti per una donna".

Chissà, io concordo anche con lui, ma dall'altra parte mi viene spontaneo domandarmi verso quale direzione ognuno di noi sarebbe potuto giungere se solo avessimo creduto un po' di più, se avessimo tentato almeno un'altra volta e via discorrendo. Avremmo continuato a fallire? Saremmo riusciti nei nostri intenti? Non ci è dato saperlo, purtroppo.
Quello stesso padre, alla fine della loro chiacchierata, però, gli dà un consiglio davvero molto ficcante: come a dire che sì, sii razionale, vai dove credi sia più opportuno, ma non dimenticare di interpellare il cuore, di avere la certezza che laddove deciderai di dirigerti vi sia amore.

Il finale, è senz'altro un finale - che già ci aspettavamo, perché per tutto il capitolo sono stati lasciati dei segnali e degli indizi che ci facessero intendere che questa era la piega che stava prendendo - dolce/amaro.
Ad un certo punto semplicemente il niente: Bee fa supposizioni rispetto a quell'esito, supposizioni di cui però non potrà avere certezza (sarà davvero stata opera del padre? Sarà stata la pesantezza dovuta a quella snervante lontananza? Non gli è dato saperlo).

Mi è piaciuto davvero tanto questo capitolo: mi ha lasciato diversi spunti di riflessione, sia nel corso della sua lettura che al suo termine, per i quali ti ringrazio.
Non mi resta che dirti "a presto e con piacere",

Bongi!