Ciao!
E infine eccomi qui, a leggerti. Lo so avevo detto la numero due, ma ho voluto sbirciare anche questa e mi sono ritrovata a DIVORARLA. Perdonami, la prossima volta prometto che sarò coerente XD! Mi hai detto "Spero ti piacerà" e, be' puoi stare tranquilla, perché mi è piaciuta davvero molto.
Di solito prendo un po' con le pinze le storie che hanno degli OC, ma quando ho sbirciato questa storia per vedere se avevo voglia di leggerla, sono stata subito affascinata dal tuo stile e ho deciso di buttarmi. Mai scelta fu migliore, in una serata dove mi andava di leggere qualcosa di profondo.
Artemis si rivela sin da subito un personaggio interessante e, io che non ho letto la tua long, non ho avuto difficoltà a familiarizzare con lei. Il grande pregio di questa storia sono i dialoghi. Hai una capacità di costruzione degli stessi che è sorprendente. A mio gusto personale, i dialoghi sono un buon 70% della trama, e quando sono realistici come questi, posso dire che hai fatto poker.
C'è un'infinita malinconia nel discorso tra Wolf e Artemis; perché i temi trattati sono temi delicati, temi che guardano al futuro di chi ancora non ne ha costruito uno. In questo caso Law; il suo interesse per la pirateria dà di certo prova di un grosso spirito di avventura, ma la preoccupazione esiste, e quella più forte si accende al pensiero che si interessi a Doflamingo e che ne voglia seguire le orme. Perché la libertà di scelta, per qualcuno che sta crescendo, è sacrosanta, ma ci sono delle decisioni che vanno in qualche modo messe su dei binari sicuri. Si hanno delle aspettative, o come in questo caso, delle speranze che Law decida di seguire un percorso più più certo e meno scanzonato. Meno pericoloso.
Artemis e Wolf si confrontano, e il tentativo di rassicurazione sul futuro di Law (e di Artur) vira sulle scelte passate, su quelle che appunto sono state delle decisioni che non hanno portato a niente di buono, se non a rimpianti, sensi di colpa e tempo perso. Ma è davvero tutto tempo perso? Gli errori si fanno, e ci si pente e qui ritorniamo alle premure che si vogliono dedicare a chi di errori non ne ha ancora fatti, ma si spera faccia quelli migliori. Perché solo sbagliando si cresce, purché siano sbagli da cui si può imparare e soprattutto non rimanerne intrappolati.
Infine, la decisione di far scegliere ai ragazzi il nome del sottomarino, l'ho trovata una chiusura decisamente più soft, quasi un sospiro di sollievo. Un momento dove la malinconia sfuma per un attimo e torna in un altro momento: quello dove si spera e si è quasi sicuri che Law, forse uno dei personaggi più amati della saga, diventerà un brav'uomo e ci si percepisce, all'interno di questa frase, una mera spaccatura che ci si augura possa risanarsi.
Complimenti, in poche righe sei riuscita a darmi tantissimi spunti di riflessione, mi è davvero piaciuto quello che ho letto ♥
a presto, ci conto
Miry |