Recensioni per
In ogni Tempo, in tutti gli Universi
di padme83

Questa storia ha ottenuto 59 recensioni.
Positive : 59
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
31/10/20, ore 22:56

Questa storia è pura poesia.

In particolar modo questo capitolo, si vede quanto Albus e Gellert contano tanto l'uno per l'altro.

Mi hai allietato la serata.

Ottimo lavoro. 🌟

Recensore Master
29/10/20, ore 13:17
Cap. 1:

Eccomi, scusa il ritardo.
Visto che avevo già iniziato questa raccolta dal fondo (!), mi sembra giusto riandare con ordine e ricominciare da qui. Intanto grazie per aver creato questa nuova raccolta (e anche per averle dato una casetta a parte, ma mia ocd non l’avrebbe sopportato XD) e in seconda battuta che bello che è l’abbinamento Tre maghi & Hunger games – complimenti davvero a chi te l’ha proposto e a te per come lo hai sviluppato.
Ancora una volta devo farti i complimenti per il modo in cui sei riuscita ad amalgamare i due fandom, ricostruendoli con tanti particolari – e molte scene canoniche che anche io che ho visto soltanto i film ho riconosciuto – per formare una storia feroce e crudele, ma che è anche romantica e struggente, esattamente come lo sono sempre questi due personaggi nelle tue mani. Questa volta è proprio la ferocia di Gellert a spiccare sopra tutti, il suo essere famelico come un lupo, il mondo che sembra avere terrore di lui, mentre Albus al contrario non ha problema alcuno ad avvicinarsi ed anzi, sembrano fatti per stare insieme dopotutto, perfino nella morte.
Albus che si offre volontario tra l’altro mi ha un po’ stretto il cuore e ancora una volta mi piace come tu sia riuscita a metterci il riferimento a entrambi i canoni, senza snaturare niente – nemmeno il fatto che siamo in Nord America. Ma ammetto che non mi avrebbe recato alcun disturbo nemmeno se l’avessi ambientata nelle Highlands, perché alla fine è sempre così piacevole leggerti che il resto quasi passa in secondo piano, mentre io mi faccio trascinare via dalle tue parole e dal tuo stile e dall’amore che trasmetti attraverso questi due protagonisti.

È la parte finale quella che mi è piaciuta di più, dove la tragedia si sta per compiere e inserisci quelle bellissime frasi dedicate al vincitore e al vinto, al campione e all’eroe caduto che nonostante tutto sono quasi titoli che donano a entrambi (perché sappiamo bene che entrambi nel canon sono destinati ad essere uccisi ed entrambi a modo loro erano i campioni della loro causa). A parte che, ancora una volta, in pochissimo spazio sei riuscita a raccontarci così tanto di questo mondo, di questa storia che si svolge ai margini delle tue parole, di cui raccogliamo soltanto sprazzi (vedi ad esempio la morte dei due compagni), ma che anche in questo modo non manca mai di nulla – è una storia completa perché è una storia sull’amore tra Albus e Gellert, su come ancora una volta siano destinati a stare insieme. Perfino nella morte.
E utilizzare la scena di Hunger Games per concludere la fic secondo me funziona e funziona benissimo, è come se non potesse proprio andare in maniera differente – sono sempre loro a decidere, perfino come morire e il modo in cui hai costruito quel momento è davvero d’impatto, mi ha fatto scoppiare il cuore.

Come al solito è stata una lettura magnifica.

Recensore Master
17/10/20, ore 00:30
Cap. 1:

Buonasera cara, eccomi qui pronta ad innamorarmi nuovamente di una delle tue opere. Ecco, te pareva, come sempre tra me e le tue pubblicazioni è amore a prima vista, che ci posso fare? Niente, proprio niente, perché tu in una flash – 505 parole, ma sta a vede il capello, chissene! – riesci a dire così tanto da far provare tante di quelle emozioni assieme, che si arriva quasi frastornati alla fine della lettura. Non so come fai, il tutto risulta sempre coerente fino alla fine, riesci a dare l’impronta caratteriale ai personaggi, a costruire un dove, un come e un quando, a dare la giusta importanza all’esatto avvenimento… e a creare una sorta di crossover che mi ha fatto dire “ma porca miseria, ha fatto una cosa stupenda, e soprattutto, coerente con entrambi gli universi di riferimento.” Sai che ho un debole per le flashfic, le trovo una sfida non da poco per via del concentrare in poco il tutto, il necessario, il totale di ciò che hai da dire: da qualche parte deve portare, non deve stare in sospeso una storia, indipendentemente dal numero di parole che ha. E con te è così: un inizio, un proseguimento sanguinoso, sconvolgente, emotivo, che coinvolge e preme tanto sul cuore quanto la preoccupazione di ciò che potrebbe accadere. Una fine, una fine che lascia di stucco, che fa fare un wooooow grande come una casa, perché è spiazzante, perché noi lo volevamo, ma era così bello e doloroso che quasi non ci si sperava. Eppure è lì, poche parole che ti guardano fieramente dallo schermo.
Riesci a emozionarmi elevato all’ennesima potenza.
Ogni singola volta.
Poi, come sempre, e qui non sbagli mai, rendi esteticamente la lettura impeccabile, come un testo dipinto, e curi ogni singola parte del testo, dal font all’utilizzo del corsivo a sottolineare certi punti, alle citazioni, tutto. Tutto ha il giusto spazio e l’esatto momento per apparire. Una lode alle note d’autore, che sono note utili e non solo di ringraziamento: mi hanno aiutata a capire il contesto e l’insieme, perché per chi, come me che non conosce HG, è più che utile, è necessario. Sei un’autrice che non da mai per scontati i propri lettori, ed è importante.
Non vedo l’ora ora di scoprire cosa mi aspetta alle prossime fic della raccolta, vai avanti così, sei sempre straordinaria. Buonanotte e buona ispirazione! :3

Recensore Master
13/10/20, ore 00:28

Carissima, eccomi qui, finalmente ad appagare la mia smania per questa AU che hai fomentato con i tuoi post.
Scusa se ci ho messo un po' di più del solito a passare ma il Fagiolo collabora poco nell'addormentarsi queste sere e, così, mi sono ritrovata crollata secca subito dopo di lui.
Allora lungi da me parlarti della tua personale soddisfazione perché è una cosa che devi sentire tu ma, intanto, io ti dico porca vacca! Perché sì, vogliamo parlare di Gellert/Giulietta?
Parliamone perché io ho adorato il suo struggimento, il suo amore sofferto, il totale abbandono a quella passione a cui non può e non vuole sottrarsi, l'impossibilità di quell'amore perché le loro famiglie si odiano - non importa se Montecchi e Capuleti, Medici e Pazzi, Corleone e Tattaglia... visto che non le nomini - e la loro unione che non sa da fare (mi è uscito anche un po' di Manzoni toh). Il fattore omosessualità che complica ulteriormente la loro relazione ha, invece, dato spazio ad un'immagine che mi ha soddisfatto enormemente e che, per forza di cose, non poteva esserci in quella originale ossia il loro primo incontro in cui si sono battuti e hanno incrociato i pugnali, per poi ritrovarsi abbracciati a lenire, letteralmente, le loro ferite.
Lo spiraglio finale, di un possibile lieto fine, mi ha piacevolmente stupito perché i tutta sincerità  mi aspettavo la chiusura sulla scena del veleno ma, forse, sarebbe stata troppo scontata e questo non può che essere nuovamente un punto a tuo favore.
Macché riprenderli, per una volta che forse, forse questi due povere anime (ma dove? Ahahah) hanno mezza possibilità di stare insieme tranquilli, lasciaci sognare :D
La loro passione smisurata e il tuo incredibile modo di descrivercela - con questa carica erotica in pura poesia magistralmente intrecciata ai rimandi del drama Shakespeariano - ha sempre questa capacità di riempirmi il cuore di sospiri.
Prenditi tutto il tempo di cui hai bisogno, non voglio forzarti ma solo renderti partecipe del fatto che se andrai avanti con questo progetto delle AU - e che il fato non voglia tu partorisca proprio quella di GoT (lo dico così in maniera assolutamente disinteressata ^^) - tu fammi sapere dove perché, anche se non sarà qui, io lo leggerò e se non potrò commentarlo lì, lo farò da qualche altra parte anche a rischio di mandarti una lettera a casa XD
Non ti abbattere, per me sei eccezionale.
Ti mando un abbraccio gigantesco <3
A presto
Cida

Recensore Master
11/10/20, ore 22:29

Lo so, dovrei andare in ordine, ma visto che questa l’avevo promptata io, mi pareva più giusto cominciare da qui – giusto perché sono egocentrica e sono stata magnifica nel proportela, soprattutto considerato il risultato (manco fosse merito mio)! *_*
Ormai i complimenti al tuo stile iniziano ad essere monotoni e ridondanti e io ogni volta mi ritrovo a ripetere le stesse cose – ma giuro che non è colpa mia, al massimo è colpa tua che ancora una volta con questo verse sei riuscita a creare qualcosa di intenso, che prima mi avvolge e poi mi scioglie il cuore. Intanto grazie per il lieto fine – no, niente “sempre che non riescano a prenderli”… LO CONSIDERO UN LIETO FINE! è_é
Ma c’è una sfumatura erotica e passionale (come in ogni tua storia, cosa che me le fa adorare ancora di più) che scivola in ogni frase e si fa sempre più incalzante, costruendo un ritmo quasi serrato come se nel leggere in sottofondo riuscissi quasi a sentire la battaglia tra le due fazioni che imperversa e loro che invece, di nascosto, fanno l’amore, si affidano tra le braccia l’uno dell’altro nonostante i loro nomi a dividerli. Sei riuscita in poco spazio a costruire tutta una storia, fatta di non detti, di non raccontati, di sottintesi che sì, assolutamente sono facili da immaginare perché tutti conosciamo l’opera di Shakespeare, ma che tu hai comunque mostrato come punte di un iceberg in tutti riferimenti all’opera e nei loro nomi.
Che poi a me Romeo e Giulietta manco piace particolarmente, ma ero davvero, davvero curiosa di cosa ne avresti tirato fuori e sapevo che saresti riuscita a farmela amare per come riesci ad adattare questi due personaggi a qualsiasi verse e comunque, in qualche modo, farli splendere grazie alla forza della tua prosa.

p.s. Oh, ovviamente, grazie mille per il fill. Si è capito che l'ho amato, vero? Ecco.

Recensore Master
11/10/20, ore 21:38

Ciao!
Ormai non sto nemmeno a mettere le mani avanti: sai che ho tempi molto morbidi, ma prima o poi cerco di arrivare. Questa storia, poi, mi chiamava con moltissima insistenza sin dal momento della sua pubblicazione, perché insomma, l'universo che hai "preso in prestito" (e fatto tuo in maniera splendida) è qualcosa di sublime, ed ero a dir poco curiosissima di scoprire come avresti gestito la cosa.
È stato meraviglioso. Non che avessi dubbi, ma questa storia è bellissima, e credo che questo senso di tragedia incombente (che però stavolta lascia uno spiraglio di luce a cui mi sto aggrappando tenacemente, sappilo), questo legame ineluttabile che arriva nonostante tutto e nonostante tutti, e che si fa forte di un legame imprescindibile e prezioso sia esattamente il punto comune perfetto per unire Albus e Gellert a Romeo e Giulietta. Insomma, le loro sono storie diverse, ma il tipo di legame che esplorano ha secondo me molti punti di contatto a cui in realtà, prima di leggere questa storia, non avevo mai pensato.
Al solito, il tuo stile è qualcosa di davvero prezioso: c'è un incalzare intenso, qui, perché c'è tutta la concitazione di una fuga, della paura, dell'inevitabile scontro. Ma c'è anche una bellissima esplorazione di un legame viscerale, che nasce dove dovrebbero esserci solo rancore, odio, vendetta e sangue, e che sa essere qualcosa di bellissimo e intensissimo.
Leggere di loro attraverso la tua penna è sempre qualcosa di meraviglioso, perché con loro sai davvero racchiudere tutto l'universo.
Bellissimi.
Ti mando un forte abbraccio!

Recensore Master
06/10/20, ore 18:25

Ciao carissima,
approfitto della tua preferenza alle raccolte più recenti per immergermi di nuovo nel tuo mondo di AU perché ho adocchiato prepotentemente la versione di Romeo e Giulietta ma, dato che mi piace fare le cose con ordine, prima sono voluta passare di qui e, devo dire, che non me ne sono pentita assolutamente perché questa shot ha una leggerezza tale ed è permeata da bel po’ di sana tenerezza che fa bene al cuore. Non mi fraintendere, eh, io ci sguazzo benissimo nell’angst e non ne sono mai sazia, però, ogni tanto anche un po’ di tregua ci vuole. Avere Gellert apprendista tatuatore e Albus fioraio fa strano ma allo stesso tempo ha un sacco di senso.
Non so se te l’ho mai detto ma mi piace veramente molto la narrazione alla seconda persona, riesci a coinvolgermi incredibilmente lasciando comunque il focus sul personaggio a cui ti riferisci, in questo caso Albus e sì, l’ho amato moltissimo in tutte le sue elucubrazioni sul sospetto insidiatore di Ariana, tutti i suoi ragionamenti sul fatto che di lì a poco, improvvisamente, lei avrebbe smesso di essere la sua sorellina ma avrebbe dischiuso le ali affacciandosi sul mondo come donna. Eppure quel nuovo tatuatore – che si riempie la casa di orchidee pur di essere lì ogni giorno – di cui prova pure a fare finta di non averne imparato il nome, lo scombussola e non perché sta minando la virtù della sorella ma perché è piacevole parlare con lui, da farlo agitare anche solo con un semplice sfiorarsi di dita. Ho amato moltissimo ogni singola frase o parola evidenziata in corsivo, con quel giusto mix di sentimento e sarcasmo.
Allo stesso modo mi è piaciuto enormemente il rapporto fra fratelli, legati dalla perdita dei genitori ed il cui fulcro gravitazionale è diventata la giovane Ariana che, ovviamente, ne è contenta ma – da un altro punto di vista – lasciatele anche un po' di spazio, grazie ahahah
Ed è proprio alla ragazza che va il mio plauso finale perché l’ultima scena è stata meravigliosamente spassosa con lei che praticamente lo prende in giro per il suo non arrivare ad una cosa così ovvia che lui, ancora una volta, fraintende drasticamente prendendosi un mezzo coccolone per paura che sia arrivato proprio quel momento ed, invece, aveva davvero sbagliato tutto e, per una volta, il brillante Albus non riesce a vedere la cosa più ovvia. Ah l'amour!
Un’altra shot assolutamente deliziosa anche per la sua diversità e la sua leggerezza e, come al solito, ogni citazione non è mai lasciata al caso come l’utilizzo che hai fatto di Verga, racchiuso in quella frase del brivido caldo che gli increspa il cuore (tra parentesi, increspare il cuore è un termine che mi ha colpito particolarmente, non credo di averlo mai incontrato prima ma mi ha riportato subito al moto ondoso del mare increspato dal vento e, così come il mare, il cuore di Albus è in balia del vento soffiato da Gellert, bellissimo).
Ovviamente è sempre un piacere passare di qui, bravissima.
Non vedo l’ora di leggere la Romeo and Juliet! AU <3
Un abbraccio e alla prossima
Cida

Recensore Veterano
04/10/20, ore 21:00

Dico solo una cosa: non sono una fan della tragedia d'amore più famosa di tutti i tempi, anche se alcune cose le apprezzo di quest'opera, ma tu con Gellert e Albus con questa AU cucita su di loro, mi hai fatta sognare, anche perché ne ho immaginato un amore folle, sconfinato, proibito (e tu come tratti il proibito, mi piace da morire), ma che soprattutto che che consuma sono nei recessi nell'anima, e nessuno dei due, o quantomeno Gellert dato che si conosce il sui punto di vista, riesce a rinunciarci, anzi, forse sarebbe più facile morire.
Una cosa che mi ha affascinata tantissimo, è stata nell'accenno di come si sono messi insieme e innamorati, dopo che si sono praticamente ammazzati l'un l'altro, per poi leccarsi e curarsi le ferite insieme con amore e passione, anche forse con un po' di prepotenza nel farlo.
Mi è piaciuto un sacco come hai fatto trasparire da queste poche righe la loro folle passione.

Davvero, complimentissimi. ❣

Recensore Veterano
04/10/20, ore 20:49

Rispetto alle altre due oneshot della raccolta, questa è la più semplice, ma anche quella che lascia più al sogno e all'immaginazione del lettore, perché dopo averla letta mi sono immaginata cosa sarebbe potuto accadere dopo.

Questa volta e da quel che ho potuto comprendere, Albus e Gellert sono conoscenti, o meglio si conoscono solo di vista proprio perché lavorano in due negozi differenti dello stesso quartiere. In qualche strano modo, seppur differente, entrambi si guardano, si studiano e si piacciono, però nessuno dei due ha avuto ancora il coraggio di fare il passo avanti, anche se Gellert da quanto ho capito, cerca di farsi notare e seppur non sapendolo, ci è anche riuscito, solo che Albus non si è accorto delle sue visite, anche perché magari è troppo preso dalla sua vita universitaria, però conosce il sui nome. Insomma, questa piccola oneshot lascia molto all'immaginazione su ciò che può accadere dopo, e ciò mi piace tanto.

Complimentissimi!

Recensore Veterano
04/10/20, ore 20:36

Di nuovo, ciao. ❣
Sto un po' recuperando questa tua raccolta in una sola volta, quindi procedo con il recensire, e ti dico solo che questa mi ha suscitato qualcosa di più dell'altra, facendomi sentire un po' di farfalle nello stomaco.

Dunque, parto dal presupposto che dato che con questa raccolta hai specificato che vuoi rimanere al di sopra delle 500 parole, diciamo che in così poche parole non si può scrivere tutto nel dettaglio e far capire al lettore l'idea che si aveva in mente, perciò sotto questo aspetto è un po' a libera interpretazione del lettore, esatto?
Be', questa è un AU ispirata ad Orgoglio e Pregiudizio, tratta da una delle scene del ballo, e fin qui si era capito, ma dagli atteggiamenti di Gellert e anche un po' dalle risposte di Albus, si scorge e si intuisce, o almeno io ho capito così, che c'è qualcosa sotto, qualcosa di proibito, che a quell'epoca un amore omosessuale era proprio uno scandalo, quindi in pubblico era un qualcosa di veramente proibito. Ho percepito la gelosia e la possessività di Gellert, lo si leggeva tra le righe che lo voleva tutto per lui, che se fosse stato per la sua persona avrebbe ballato davanti a tutti con Albus, e questa cosa a me ha fatta totalmente impazzire. Poi, che Albus gli sorride forse come se non fosse niente, oppure come a volerlo un po' stuzzicare, mi ha fatta impazzire ancora di più, anche perché ho percepito una tensione sessuale che sfiorava le stelle.

Forse, ciò che volevi comunicare con questa oneshot era altro, ma ai miei occhi è trapelato ciò, e mi ha fatta impazzire, facendomi proprio partire la ship per la tua versione di coppia che sono Gellert e Albus.

Sul serio, mi è piaciuta moltissimo.
Complimenti! 😍

Recensore Veterano
04/10/20, ore 20:19
Cap. 1:

Ciao, cara. ❣
Sono Rebecca del fake (?), tanto per delucidarti su chi io possa essere e non farti scervellare sull'auteice della recensione, lo chiarisco, mentre aspetto che qualcuno mi cambi il nickname.😂
Finalmente sono riuscita a trovare un attimo libero e ho deciso di fare un piccolo salto tra le tue storie, e quindi lasciarti una piccola recensione, perché tu lo meriti per quanto, dagli estratti che leggo sul fake, sei un'autrice validissima con il tuo stile delicato.

Dunque, piccola premessa prima di cominciare a commentare: ero intenzionata di recuperare "Mystery of Love", la breve raccolta che tu hai scritto su "Chiamami col tuo nome", anche perché è un fandom che ci accomuna, ma non ne ero in vena e penso ti avrebbe fatto molto più piacere che ti recensissi qualcosa di un po' più recente, quindi la scelta sarebbe ricaduta ovviamente sui tuoi Albus e Gellert. Come sai, non rientrano tra le mie ship, ma già il fatto che sia una coppia slash è un tutto dire. u.u

Detto ciò, non essendo nemmeno tanto fan delle AU, anche se non mi disturbano, questa sorta di universo alternativo da te creato, prendendo spunto sia da Hunger Games che dalla stessa saga di HP, mi è piaciuta moltissimo, anche perché l'ho trovata molto originale. Poi, la scelta di optare per il momento finale del primo libro, mi è piaciuto ancora di più, anche perché si capisce perfettamente che nell'Arena sia successo qualcosa, ma non lo so, ho anche percepito forse una strana atmosfera di sfida tra i due, che però viene messa da parte per l'attrazione reciproca?
Insomma, l'ho un po' percepita così, però è anche vero che quando Gellert alza la bacchetta per far si di vincere insieme, mi è piaciuto moltissimo. Ho percepito questa piccola oneshot come qualcosa di profondo.

Ancora tantissimi complimenti. ❣

Recensore Master
04/10/20, ore 16:31
Cap. 1:

Carissima mon amour,
ho uno smodato bisogno di scrivere e non ci riesco, così sai che ho fatto? Ho deciso di leggermi una cosa bella, una cosa molto bella e smuovere qualcosa nella mia psiche. Ora, se finita questa recensione io mi metterò a scrivere non avrà importanza, perché questa flash mi ha distrutto l'anima e, allo stesso tempo, me l'ha scaldata.
Inutile dirti che, come sempre, prendi questi due e il mondo che appartiene loro e lo muovi dove ti pare, come ti pare, lasciando che tutto resti del tutto coerente. Ammetto che il mondo di HP è abbastanza prestante a molte AU, ma un conto è scriverle un conto è costruire quello che tu hai fatto... in solo 500 parole.
È HP ma è anche Hunger Games, ma è anche qualcosa di tuo, rigorosamente tuo, che brilla quando quei due compaiono e quando, come sempre, ci racconti di come è nata.
In primis è coerente da morire il fatto che Albus si sia buttato nella tana dei leoni come volontario per garantire ad Ariana di non impazzire senza Aberforth... tutto per lei, per l'amore di lei, persino la propria vita, Albus, la vede di poco valore messa a confronto con quella di Ariana e la sua felicità e, come dice la mia migliore amica, forse nulla accade a caso.
Incontrare Gellert e la sua sfacciataggine, che si scontra con la sicurezza e curiosità di Albus nei suoi riguardi e, tra loro, non crea distacco ma come sempre magnetismo. Impossibili da dividere, una volta che si sono trovati. Impossibili da allontanare, perché loro si sono sempre scelti e questo lo vedo anche come un concetto da narratore onnisciente esterno che sa che questa è una AU e sta dicendo al lettore che, ogni cosa che leggerà, loro due saranno insieme perché è così che è stato scritto. Ovunque andranno, ovunque saranno, niente impedirà che si incontrino e si amino, che si scelgano, appunto.
Sono coerenti con questo universo perché, nel mondo di HP, sono maghi potenti e entrambi possono farcela, possono sopravvivere, sono scaltri, intelligenti, forti, consapevoli e furbi. Loro, che potevano distruggersi a vicenda decidono invece di stare insieme fino alla fine. Uniti, qualunque cosa accade, con le mani di Gellert sporche di blu – le bacche, ma il loro colore, i tuoi blu in ogni universo – e la richiesta, tacita come sempre, che tutto si faccia insieme. Qualsiasi cosa.
Disperati e vinti, sono gli ultimi nel gioco della morte, dove chi sopravvive non vince mia davvero e chi perde non ha comunque avuto altra scelta che mettersi in gioco... ma qui la scelta è doverosa, va oltre ogni cosa, c'è di mezzo l'amore, il non poter vivere senza l'altro – il non poter vivere a metà e allora ogni cosa la si pensa in due, perché loro sono una cosa sola. Ormai è così, e nulla cambierà le cose.
Perché scegliersi significa anche questo: vivere e morire insieme.
Insomma, mia dolce mon amour, l'ho amata davvero. Nel suo angst profondo, nel suo chiuderli nel loro mondo anche qui, che va contro il mondo al di fuori pur di non lasciare che nessuno scelga per loro. Né la vita né la morte.
Mi devi un cuore e una cioccolata calda, ma mi hai già dato abbastanza con le emozioni perché, a dire il vero, avevo bisogno che tornassero ad ardere.
E nulla, tornerò presto. Me lo devo, è un regalo bellissimo leggerti, ogni volta ♥ Perché so che di cosa sei capace, eppure continui inesorabilmente a stupirmi.
Ti adoro, mon amour, a presto e grazie di esistere,
Miry

Recensore Master
24/09/20, ore 15:23

Davvero molto bella è appassionata, si percepisce chiaramente il desiderio ardente che unisce Albus e Gellert.



Sei sempre una fonte di garanzia, per quanto riguarda loro due.


Ottimo lavoro, e a presto... ❤

Recensore Junior
24/09/20, ore 12:53

Ehilà :)
È stata un po' una sorpresa immaginare Albus come Romeo, ma in effetti non c'è motivo per cui non possa esserlo. Ho apprezzato molto i riferimenti all'opera originale, si inseriscono molto bene nel tuo stile.
Eh, beh, trattandosi di amore proibito, due cose vengono in mente: Romeo e Giulietta e Anakin e Padme ;) Niente, come vedi sto ancora fissata con Star Wars (per altro, come sai, con una coppia che sembro shippare solo io, povera me).
Comunque quel che volevo dire è che è davvero un prompt azzeccato per Gallert e Albus.
Ci si legge in giro :)
(Recensione modificata il 24/09/2020 - 12:54 pm)

Recensore Master
07/08/20, ore 23:20
Cap. 1:

Ciao, padme!
 
L’ordine cronologico è sopravvalutato, vero? Avevo questa raccolta nelle seguite da un davvero un bel po’ di tempo, per cui ho pensato di recuperare questo primo capitolo che mi aveva incuriosita da subito. Poi pian piano come mio solito passerò anche su tutte le altre storie che hai consigliato sul gruppo e stanno nell’infinito elenco di “da recensire”.
 
Ma, insomma, veniamo a noi e a questa AU. Già l’idea di base di unire la saga di Harry Potter a quella di Hunger Games mi ispirava moltissimo, sarà che sono state le saghe che hanno segnato una l’infanzia e l’altra gli anni del liceo. Eppure nella tua reinterpretazione ho trovato molto più di quanto mi aspettassi, perché hai curato tutto nei dettagli e reso la situazione degli Hunger Games perfettamente integrata nel contesto magico, prima di tutto unendola al Torneo Tre(quattro o ventiquattro che dir si voglia)Maghi e fondendo magistralmente le due “competizioni”, e poi nell’attenzione con cui hai scelto tutti i singoli elementi, dall’ubicazione del Torneo a Ilvermorny fino ad alcune citazioni che hai saputo perfettamente amalgamare nel testo (sia quella sulla fortuna che quella del labirinto dell’ultima prova canonica – però amo sempre moltissimo come dissemini di citazioni nascoste nel testo le tue storie, anche perché mi diverte tantissimo provare a scovarle!).
Meraviglioso è anche come hai costruito le dinamiche dell’attrazione e dell’immediato riconoscimento tra Albus e Gellert, che si trovano dal primo momento in perfetta sintonia riconoscendo nell’altro un eguale, e formano poi questa alleanza che li porta insieme alla vittoria. Notare quanto siano perfette le dinamiche del romanzo per calarvi il legame di Albus e Gellert fa quasi male, per quel destino che minacciosamente si sente sempre incombere su di loro, per dividere questi “sventurati amanti”. Mi prendo una piccola nota a parte per esprimere la mia solidarietà per Elphias, che poveretto non finisce mai bene quando ci sono di mezzo questi due (me lo sono presa un po’ a tenerezza dall’altra storia in cui lo avevi presentato).
Bellissima l’immagine finale, dall’aura classicheggiante, dell’Eroe caduto a cui spetta la pira funebre e quello vincitore, per cui si preparano corone d’alloro con cui cingergli il capo. Ma non dovrei stupirmi, il tuo stile riesce sempre a creare delle stupende immagini che paiono prendere vita davanti agli occhi del lettore.
 
Ti ringrazio per l’ennesima perla scritta su di loro, credo non potessero sperare in autrice migliore per narrarli e rendere loro tanti onori!
 
Un abbraccio e a presto,
Maqry