Recensioni per
Stralci – per trovarsi viversi amarsi
di Rosmary

Questa storia ha ottenuto 53 recensioni.
Positive : 53
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Master
09/06/21, ore 13:16

Ciao!
Io continuo a trovare adorabili questi due, anche senza il contesto della long (per ora).
Ti sono bastati tre periodi per conquistarmi (o sono bastati a Lorcan), perché che cosa meravigliosa è scegliere un film perché la protagonista ha il nome e i capelli di Rose?
Io sono con il povero Lorcan sulla questione Titanic, perché per me è impossibile non piangere con quel film, pur avendolo già visto più volte! Però mica è piacevole che qualcuno nel frattempo rida?
Con un minimo di serietà in più, ti scrivo che mi è piaciuto molto come hai reso, al di là della scena del film, la dinamica tra i due: l'inizio di un'intimità nuova dopo anni di amicizia, l'incertezza, l'attrazione e la tensione. Sento i tuoi personaggi molto vivi, e lo sono perché tu ne hai un'idea a tutto tondo. Soprattutto, li trovo coerenti con la loro età; per citare solo un dettaglio, Rose che è elettrizzata dall'idea di avere casa libera e poter stare sola con lui.
È un piacere leggere di loro.
Alla prossima!
Legar

Recensore Master
09/05/21, ore 00:15

Ciao!
Io, davvero, guardo la mole di tue storie che devo recuperare e non so nemmeno cosa provare: da un lato sono sollevata, mi sento quasi "al sicuro" perché so di avere tantissimo da leggere e di non correre il rischio di restare senza letture. Dall'altro però mi sento anche un pochino soverchiata, perché mi rendo conto di avere preso davvero un ritmo inaccettabile, ma il tempo è quello che è e soprattutto quando c'è tempo manca la concentrazione, quindi insomma, mi sto rassegnando a restare sempre un passettino indietro, anche se mi dispiace moltissimo, perché come sai leggerti è sempre un'esperienza bellissima e ritrovare le atmosfere di questo universo narrativo è una cosa che amo moltissimo.
Mi dispiace anche tanto, quando finalmente riesco a passare, di non riuscire a ritagliarmi tutto lo spazio che vorrei per lasciarti la recensione che meriteresti, ma di nuovo, le condizioni sono quello che sono e io arranco sempre un po', cercando di tenere insieme tutto.
A me questo racconto è piaciuto tanto, ma tanto davvero, anche se mi ha un po' dilaniato il cuore. Forse perché è ambientato in quell'estate che tu hai saputo rendere con tinte così vivide, quell'estate in cui tutto ha iniziato a spezzarsi e ogni cosa è fatta solamente di paura e tensione, di parole taciute, di adulti che cercano di superare il muro che i figli hanno costruito muovendosi in bilico fra il loro ruolo di genitori preoccupati e quello invece istituzionale, che li vuole più distaccati, piegati a cercare di ottenere uno scopo anche a costo di ingannare i figli e di cercare di girare attorno alle loro difese.
Non lo so, credo che una situazione del genere sia davvero logorante per chiunque, ma il punto di vista di Rose è sempre interessantissimo. Apparentemente non è coinvolta in maniera diretta con quanto è successo, ma in realtà lei riesce a comprendere così bene Lorcan e James da sentire su di sé anche tutto il peso della loro tensione. E non solo. Anche lei ha deciso di prendersi sulle spalle un fardello importante, con quella bugia che le rode lo stomaco e che non può condividere per aggiungere preoccupazioni a una situazione già abbastanza tesa. Ecco, trovo sia davvero una situazione logorante, non solo per quanto effettivamente successo, ma anche (e soprattutto) per via di tutti i silenzi, delle cose taciute, dei segreti e dei sotterfugi.
E in questo contesto, il fatto che Lorcan e Rose avrebbero potuto trovare un certo grado di conforto l'uno nell'altra, se solo si fossero concessi di osare sin da subito e di essere chiari, di dare una forma precisa ai loro sentimenti. E invece no, anche un sentimento corrisposto diventa motivo di silenzi e cose taciute, e tutti questi segteti sembrano davvero aumentare e farsi insostenibili, fino a riempire ogni spazio.
Credo che una delle cose più dolorose di questi personaggi sia proprio la consapevolezza che le cose avrebbero potuto andare diversamente, essere più semplici e lineari, ma che comunque si siano ritrovate a incagliarsi così.
Ed è doloroso, ma è anche reso benissimo.
Rose, la tua Rose, è un personaggio particolare. È un personaggio a cui ormai mi sono affezionata, ma che sento estremamente distante da me, e a cui forse mi è venuto più difficile voler bene in maniera spontanea e genuina. Qui credo che tu ne faccia un ritratto davvero magnifico, andando a sottolineare al meglio tutto lo smarrimento che l'adolescenza porta con sé, con quel miscuglio di sentimenti contrastanti che, davvero, hai saputo rendere benissimo.
È una storia piena di dettagli sottilissimi ed estremamente interessanti, su cui vorrei davvero essere in grado di soffermarsi come si deve, ma che molto probabilmente non riuscirò nemmeno a sfiorare.
Sappi però che ho adorato il ritratto che hai dato di Hermione, il modo in cui si approccia alla figlia e tutta la complessità di sentimenti e relazioni che sta alla base di questa situazione.
Davvero, credo di averti lasciato, tanto per cambiare, una recensione terribilmente sconclusionata, ma ci tenevo a riuscire comunque a lasciarti qualche riga.
A presto!

Recensore Master
08/05/21, ore 17:21
Cap. 1:

Ciao Rosmary!
È la prima storia che leggo sui tuoi Lorcan e Rose e sono contenta (non so tu, da autrice) che sia stata proprio questa a presentarmeli, innanzitutto perché segue i due personaggi nel tempo, sempre il primo giorno di scuola, nel corso di sei anni ‒ o sei passi. Con non molte parole per ognuno di essi, hai rappresentato un cammino di crescita ed evoluzione, personale e nel rapporto con l'altro. Così li ho visti a undici anni, dodici e fino a sedici e sei riuscita a non mantenerli statici, ma sono vivi e dinamici. Il punto di vista è quello di Lorcan e quella che al primo anno definisce una "strana fitta" viene chiamata col suo nome, "gelosia", al quinto, perché cresce e acquisisce consapevolezza. Mi sono piaciuti anche altri rimandi, come quando Rose gli copre gli occhi alla stazione e lui la riconosce comunque, e lei poi lo fa quattro anni dopo e lui la riconosce ancora e diventa il principio di un bacio. C'è Rose che arrossisce per un bacio sulla guancia e anni dopo arrossisce per la gentilezza di una giaccia offerta, e quanto è adorabile Lorcan?
Ma il mio momento preferito probabilmente è il quarto, perché ci sono solo loro due e c'è solo il piacere di stare insieme: chiacchierare sulle Case che li dividono, Rose che pasticcia con i ricci di Lorcan e lui glielo lascia fare. I noi del futuro e “Lor, non sono bellissimi così?”: io mi sono sciolta!
È stata davvero una lettura piacevole e non vedo l'ora di ritrovarli in altre! Che mi piaccia come scrivi te l'ho già detto, ma lo ripeto davvero volentieri. Complimenti.
Un abbraccio!
Legar

Recensore Veterano
25/04/21, ore 12:17

Ciao Rosmary!
Avrei voluto passare molto prima, ma purtroppo questa settimana è stata una concentrato di lavoro, materiale da correggere per lavoro, cose da studiare e i miei orari sono diventati totalmente imprevedibili. Come se non bastasse il mio PC decrepito fa una volta sì e altre tre no, per cui non so mai quando riesco a passare… tuttavia, finalmente, eccomi qui per lo scambio dell’ABC del Giardino!
Devo ammettere di non conoscere molto bene la nuova generazione: mi sono sempre concentrata sia come lettrice che come scrittrice sulla generazione di HP che conosciamo tutti, quella all’interno dei libri, ed ho fantasticano singolarmente poco sulla nuova senza che ci fosse una vera e propria ragione dietro.

Tuttavia ho iniziato ad avvicinarmi a questi personaggi di recente — solo come lettrice per il momento, dato che ho bisogno di girare sempre un po’ intorno ai personaggi di cui scrivo per conoscerli meglio e farmi un’idea precisa — e devo dire di esserne rimasta colpita piuttosto positivamente.
Ho deciso di leggere questa raccolta (sperando di aver fatto bene, dato che è qualcosa di distaccato rispetto alla long Paradiso Perduto — che niente vieta possa essere recuperata), anche se magari come motivazione sembrerà banale, proprio per il titolo.

“Stralci” rende perfettamente l’idea di qualcosa di disomogeneo che viene strappato, estratto da qualcosa di più ampio; la seconda cosa che mi spinta a leggere è stata la coppia citata nell’introduzione dato che non avevo mai letto assolutamente niente con Lorcan Scamander e quindi, meno che mai, con Rose Weasley-Granger.

Poi ho notato i titoli dei capitolini e quel ‘Passi’ seguito da ‘Di film, pancake e calderotti’ mi ha intrigato subito. Spero che non ti dispiaccia, ma invece di leggere solo il primo capitolo mi sono permessa di leggerli entrambi… un po’ perché entrambi i titoli mi aveva incuriosita e un po’ perché finito il primo, volevo assolutamente sapere se ci fosse un seguito, un secondo momento, qualsiasi altra cosa su questi due, dato che per me fino all’istante prima era due incognite insospettabili!

Passando al primo capitolo, se il titolo generale mi era parso calzante ho ritrovato questa caratteristica anche qui.
Mi è piaciuto moltissimo come tutto inizi il primo giorno di scuola di Rose e si prosegua attraverso gli anni facendoli avvicinare esattamente un passo alla volta. Non si avvicinano di colpo, non c’è niente di fulmineo o repentino ma è il tempo, la loro crescita a farli avvicinare.
Forse è per questo che arrivata a questo punto ho percepito l’esigenza di continuare con la lettura: volevo sapere se ci fossero stati sviluppi per Rose e Lorcan, quali fossero e soprattutto come sarebbero stati e così sono passata avanti.

Di film, pancake e calderotti” promette bene già dal titolo perché accosta qualcosa di prettamente Babbano (il film) qualcosa che può anche stare nel mezzo (i pancake) e qualcosa di prettamente magico (i calderotti). In questo caso sono stata davvero contenta di ritrovare Rose e Lorcan, sebbene in un contesto diverso fatto di calura estiva, case rinfrescate dalla magia e quest’atmosfera vagamente tesa tra loro.
Infatti subito dalla prima righe si avverte che sia cambiato, in qualche misura qualcosa. Tuttavia ho trovato tutto molto naturale, loro due molto carini tra le battute sulla scelta del film, i commenti sulla recitazione dei Babbani e poi sui pensieri di Lorcan che deviano rapidamente verso nove giorni, undici ore e troppi minuti prima, quando stretti l’uno all’altra c’erano lui e Rose.

Ho adorato come questa atmosfera salga fin quasi all’apice mentre sono vicini per poi frantumarsi nel momento in cui c’è lo scontro con l’iceberg e ripartono a commentare il film, perché da proprio l’idea di due che sanno ma ci girano intorno all’infinito, almeno fino a quando Lorcan (povero) non piange per il finale.
(Detto tra noi, sì: ci stavano entrambi (Jack e Rose) su quella zattera e sono d’accordo con lui. Questo nonostante io rientri a pieno titolo tra i ‘cuori di pietra’ per quel che riguarda i film dato che ho pianto solo per ‘Io&Marley’ in ventisette anni di vita)
Lì la tensione scende per poi risalire abilmente con le loro risate, con i corpi che si sfiorano di nuovo memori dell’intimità di poco prima e carichi dell’aspettativa di quelli che probabilmente sono stati mesi, forse addirittura anni.
Ed è qui che il nodo di scioglie con dolcezza e che finalmente si confessano in una giornata calda fatta per l’appunto di un film, di pancake e di calderotti (in questo caso, sarebbe Lorcan che si squaglia vedendo il finale di Titanic o almeno io l’ho letta così).
I personaggi in tutto questo mi sono piaciuti moltissimi, li ho trovati giovani, simpatici, teneri e molto reali in tutto ciò che fanno; la coppia Lorcan/Rose ha una nuova fan!
Detto questo sono molto contenta di questo scambio: ho trovato la tua scrittura molto fluida e il tuo stile mi è piaciuto moltissimo. Continuerò sicuramente la raccolta e spero di poter leggere presto qualcos’altro di tuo.
A prestissimo e complimenti,
Arlie
 

Recensore Master
21/04/21, ore 13:06

Cara Rosmary,
tornare nei missing moments di Paradiso Perduto è sempre bellissimo, perché c’è tanta verità in quello che scrivi e perché le caratterizzazioni dei personaggi sono perfette. Penso a casa Weasley-Granger e alla presenza di Hermione, questa donna intuitiva e di successo, molto rigida, così differente da Rose. Capire dove finisca il Ministro e dove inizi la madre è molto difficile, perché Hermione oscilla tra momenti di severità – come quando Rose sostiene di preferire casa Scamander alla sua – al vezzeggiare la figlia concedendole di mangiare i pancake in camera o facendole notare di essere ancora in pigiama poco prima dell’arrivo di un amico speciale. E il fatto che Rose sia invaghita/innamorata di Lorcan non dovrebbe sfuggire a Hermione, sebbene la questione dell’incidente con Louis renda tutto più complicato, come si vede bene quando è Ron a rincasare e a mostrare una gelosia paterna nei confronti della figlia.

Io credo che il comportamento di Ron sia più sincero e spontaneo di quello di Hermione. In lei ho visto cautela e volontà di capire cosa succede anche assecondando la figlia, sebbene è come se per tutto il capitolo anche lei tenesse le difese alte – e infatti Rose non sa dire se e quando il Ministro uscirà allo scoperto. Tra l’altro mi piacciono i dettagli della casa e della gestione della stessa di Hermione. Lei cucina malissimo persino i pancake (che veramente, è due secondi farli) e ha una casa talmente perfetta da sembrare fredda e asettica come un catalogo d’arredamento, col marmo per terra – un filo pretenzioso, le pareti color crema, la cucina minimalista. Non mi stupisce che a mettere la tovaglia e apparecchiare e cucinare sia Ron, più legato ad ambienti ed esperienze domestiche conviviali.
Il vero argomento del missing moment, però, non è questo, bensì il dopo tra Rose e Lorcan. Come ricordo perfettamente dall’altra storia, i due sono andati a letto insieme senza confessarsi i reciproci sentimenti e se per Lorcan Rose non è la prima esperienza, per la ragazza sì e molte parole e pensieri sono stati spesi su questa scelta – Lorcan temeva che lei potesse pentirsene in futuro. Non essendo coppia, va da sé che i due amici mostrano una giustificabile cautela nell’approcciarsi in quello che è il loro primo incontro da soli. Entrambi temono che l’altro voglia solo dimenticare e che qualsiasi riferimento possa rovinare tutto, ma entrambi non vogliono dimenticare e fanno di tutto – con quelle frasi maliziose e allusive tipiche degli adolescenti spigliati quali loro sono – per far capire all’altro che c’è spazio per il resto. E poi questa è anche una shot che finisce bene, con loro due che si chiariscono e si amano, ma torniamo indietro.

Adoro la loro fisicità. Adoro come non possano smettere di toccarsi, baciarsi, cercarsi anche mentre fanno colazione. Adoro quel loro giocare che non è mai innocente, anche se loro fingono sia così e anche il gelo che appare subito dopo l’arrivo di Ron, quando la patina del “va tutto bene,” dell’urbanità e della cordialità fragilissima che non viene mai spezzata, ma che pesa sui due ragazzi, viene incrinata dalle parole di Lorcan, che capisce di essere un po’ un intruso in casa di Rose e non solo perché è un ragazzo e nessuno crede all’amicizia quando gli ormoni esplodono, ma anche per via del duello e del tentato omicidio nei confronti di Louis che ha sconvolto gli equilibri dei ragazzi, ha liberato cose che non dovevano essere liberate e ha mandato anche in crisi le convinzioni di una generazione uscita dalla guerra, che ha probabilmente viziato troppo i propri figli nel tentativo di dare loro tutto quello che a loro era stato negato. James, Louis e Lysander sono i grandi assenti del capitolo. Evocati spesso, ruotano attorno a una coppia che rimane quella di due adolescenti e anche questo ho adorato, del tuo modo superbo e incantevole di scrivere di loro. Rose a Hogwarts appare come popolare, irraggiungibile, bellissima, eppure in casa sua è ancora una ragazza che corre in bagno perché sta in pigiama fino a mezzogiorno. Il rapporto con Lysander e con James è quasi simbiotico, ma la ragazza ha mentito a entrambi, offrendo al primo un alibi non richiesto ed esponendosi al giudizio dei genitori e della famiglia e nascondendo al secondo di aver avuto un rapporto – di aver fatto l’amore – con Lysander. E questo in realtà neanche sarebbero affari di James, ma ci sono situazioni in cui nascondere è mentire.

Insomma, io sono sempre incantata da questa storia e da come scrivi di loro e non vedo l’ora di tornare a leggerli, perché escono fuori dalla pagina e ti travolgono come un treno. Un abbraccio forte forte,
Shilyss

Recensore Master
14/04/21, ore 18:43

Carissima Rosmary!

Eccomi finalmente! Mi sono letteralmente immersa in questa shot e l’ho amata, perché si regge benissimo anche se non si è letta la long e poi, te lo confesso, adoro l’idea delle mille ipotesi, le mille storie, che possono avere i tuoi personaggi. Lorcan fa la parte dell’innamorato che è stato rifiutato, dell’altro. Ha una carriera brillante, come Auror, sebbene stia ancora studiando, ma pensa a lei e si chiede come sia possibile che due persone prima così legate, che hanno condiviso momenti importanti, possano poi ignorarsi e diventare estranee. E pare quasi una canzone, quella di Lorcan, ma non la canzone che hai citato nel testo, no.

Mi fa pensare più a certe ballate di una ventina (almeno) d’anni fa, dove lui si chiede dov’è lei (sotto quali cieli stai facendo l’amore, diceva). Eppure Lorcan, sebbene si definisca sfigato, non lo è mai. Piuttosto, è un giovane uomo che ancora non è riuscito a darsi pace – che ancora è innamorato di Rose – e che non riesce a godere di ciò che ha perché non c’è lei. E, di contro, il pensiero di incontrarla è terribile. Ma, nonostante questo, anche il risponderle o fingere di non essere ferito, è terribile. Mi è piaciuto anche quello straziante riferimento – ma tutto, tutto mi è piaciuto, lo confesso ** - a James e al suo potere di coinvolgere a tal punto Rose da far sparire il ricordo di lui, Lorcan.

Ma mentre il mio cuoricino si spezzava, ecco che compare Rose, ecco che Lorcan risponde in maniera impulsiva – ma chi non sarebbe stato altrettanto acido? – e non coglie quell’abbraccio su cui ti soffermi. Rose racconta a Lorcan di aver lasciato James per lui e lo fa in maniera perfetta, realistica e dicendo già tutto. Non abbiamo bisogno che aggiunga altro per immaginare come siano andate le cose. Lei ci ha ripensato, ha scelto, ha ammesso qualcosa che solo la lontananza, probabilmente, poteva definire. E glielo dice e finalmente stanno insieme. È una montagna russa di emozioni vere, cara Rosmary, perché lo struggimento di Lorcan, la sua amarezza, il suo disagio e il suo orgoglio nel rivedere la sua Rose lì, toccano il cuore di chiunque abbia amato. Grazie, come sempre, per queste storie bellissime **,
Shilyss

Recensore Master
11/04/21, ore 15:11

Cara la mia Rosmary!

Oggi sono piena di gloriosi propositi e siccome sto rimanendo parecchio indietro con tutto, ho deciso di ricominciare da qui e da farmi scaldare da Lorcan e Rose – ma quanto sono belli!? Moltissimo, ma soprattutto è bella ed efficace la storia, perfettamente strutturata. È Natale, Lorcan e Rose stanno insieme e stanno per dirlo ai loro genitori, ufficialmente, perché ufficiosamente è abbastanza palese che lo siano, insieme. La Tana, che è sempre la Tana ingombra di gente, offre come unico scampolo a due adolescenti innamorati e appassionati una soffitta piena di cose vecchie e, tra queste, compare un ricordo legato a Teddy, a Tonks, a Charlie.

Un amore che non si è concretizzato per via delle aspirazioni di Weasley, intriso d’amicizia e ancora più prezioso forse proprio perché irrecuperabile come solo gli amori di scuola sanno essere e perché Tonks non c’è più. Mi è piaciuto molto che il ricordo si sia sbloccato per caso e che vi sia una contrapposizione speculare tra la nuova coppia che non si lascerebbe (i calderotti) e una che si è lasciata e ha colto il momento, fissati nello stesso identico giorno, ma a trentadue anni di distanza. Mi piace anche quel figlio di luna che gioca con ben altri insulti e mostra l’attaccamento paterno di Ron, non disposto a comprendere che la sua bambina è grande abbastanza per avere una relazione. Allo stesso modo, amo sempre il tuo presente scorrevolissimo ed efficace che qui hai voluto accostare a un passato che rende la sensazione del finito e del lontano al bacio scambiato tra Nimphadora e Charlie.

C’è tutto quello che dovrebbe essere a Natale: freddo, famiglia, divertimento, qualcosa di perduto e di nostalgico e un’aspettativa di felicità che solo le luci soffuse, la neve e certi maglioni con le renne sanno trasmettere. Buona domenica, mia cara, leggerti è sempre un piacere immenso <3
Con affetto e tanta stima,
Shilyss

Recensore Master
10/04/21, ore 22:58

Ciao cara, mi spiace venire qua con un mal di testa fotonico, ma credo che questa storia sia stata la cosa più bella della giornata e ADORO Lorcan, è veramente un Calderotto. Ho amato questa storia, così come tutti gli stralci, sono bellissimi, e questo missing-moment era ciò che ci voleva per il mio cuore da calderotta sofferente. Lo so, lo so, che sono indietro di una recensione, prima o poi passerò ed è per questo motivo, per non lasciarne indietro un'altra, che sono passata qui anche se dolorante e non propriamente lucida.

Ho amato il pov di Rose, la sua introspezione, il rapporto con la mamma, con Hugo che c'è poco ma quello che dice è una bomba. Hugo, ma insomma, io stravederei per te, ma tu vai dietro al mocassino... Dai retta a Lorcan, che è decisamente meglio del mocassino.
Il confronto con Ron mi ha fatto morire, quel "figlio di Luna" tuonato appena arrivato lo ha fatto apparire un po' troppo cavernicolo, forse, ma sappiamo che Ron ha un'educazione da conservatore e che Hermione è l'anima progressista della coppia. Rose, forse, non ce l'avrebbe così tanto con sua madre se si fermasse a riflettere!
Cosa dire di quel detto-non detto, dei dubbi e delle esitazioni del dopo la prima volta, quel far finta che niente sia successo quando è evidente che qualcosa è successo e che tra lei e Lorcan le cose siano cambiate e che non sono più solo amici. Certo che leggere queste cose con il senno del poi fanno male. Non tanto mentre le leggi, ma quando poi ti fermi a rifletterci. Il dolore arriva dopo, ma per il momento mi fa piacere leggere del mio amato Calderotto così felice. La parte a Hogwarts, poi, con la "cosa bella" che viene confessata da Lorcan, lui, lo sciupafemmine, è stupenda. *^* avevo gli occhi a cuoricino mentre leggevo.
Grazie per averci regalato questo missing-moment su Rose e Lorcan. <3 Sono meravigliosi.
Scusami se non riesco a sclerare come al solito, ma ti giuro che la storia mi è piaciuta tantissimissimo!
Un abbraccio forte,
Sev

Recensore Master
10/04/21, ore 16:50

“È una cosa bella?” “Spero proprio di sì. Per me lo è.” 
Ohh, Lor, altro che bella, è una cosa bellissima! 💙❤
 
Ok, mi ricompongo.
Però non è colpa mia se mi sciolgo così tanto leggendo qualsiasi cosa su di loro e soprattutto momenti così… così calderotti. Di quelli ancora pregni della tensione di queste cose taciute e non dette, che un pochino si crede di essere riusciti a intravedere, ma che lasciano sospesi su un filo sottilissimo, eppure già magici e carichi di altre tensioni, quelle nate da Frangibili. E, insomma, non so per quale ragione, ma leggendo questo missing moments in particolare, sono giunta alla conclusione che questo “limbo” mi piaccia moltissimo: è un giocare a fare gli equilibristi, e anche se è vero che non se la sono ancora detti, quella cosa bella, bellissima – e quindi meno scene calderotte dolci –, trovo che questa tensione abbia un potenziale altissimo per farmi struggere ancora di più su di loro. Insomma, forse questa osservazione trova un pochino il tempo che trova, me ne rendo conto, ma è una sensazione che mi è rimasta appiccicata addosso a lettura ultimata e che volevo condividere.
In un certo senso ho letto questa storia tenendo in testa Di film, pancakes e calderotti, l’ho vista un pochino come il suo contraltare nel vero mondo, e allora ecco che non sono più soli, ma c’è Hermione (e un Ron più protettivo del solito sul finale… io davvero non riesco a rassegnarmi all’idea che sia così poco riconoscente nei miei confronti [per cosa, non ci è dato saperlo] e tutta questa avversione non la riversi su figlio di Coso: gli ho pure trovato un appellativo così bello! Ingrato di un Ron!), che qualcosa nell’aria a volte pare capire, con i suoi sorrisi alla figlia – ma decisamente sul lato “come fare stare a suo agio mia figlia e il suo amico-che-le-piace” deve lavorare ancora un pochino –, i pancake ci sono sempre, anche se non preparati ad opera d’arte da nonna Molly –, e poi, insomma, qui la cosa bella bellissima non se la dicono subito, però lo fanno alla fine, un mese dopo, e va bene! Anche perché sono super contenta che tu abbia inserito il dettaglio di loro che si vedono nella sala del club di scacchi (così come ho amato all’inizio, quando Lorcan paragona Rose in veste Presidentessa alla madre: ho sorriso allo scatto di Rose che si premura subito di negare il tutto, ma temo che sull’atteggiamento di quel momento, Lor un pochino avesse ragione – sull’uso delle chiavi della stanza del club, credo invece che Hermione non sarebbe stata dello stesso avviso, invece, ma peggio per lei, i calderotti sono molto più furbi).
Però, tra questa storia e Di film, pancakes e calderotti ho apprezzato che si mantenesse un certo tono di sottofondo simile, che rende davvero missing moments e “what if” vari su di loro parti di un unico puzzle, ossia la questione del dover gestire gli imbarazzi nuovi che si vengono a creare tra di loro. è si diverso il modo in cui riescono a scacciarli, ma quello che resta davvero, sul fondo, è lo stesso: la capacità di Rose e Lorcan di vincerli, questi imbarazzi, perché insieme sanno semplicemente essere oltre e quello che hanno va protetto e qualsiasi silenzio vuoto messo da parte, anche facendo passi indietro, ma poco alla volta sanno fare quei passi in grado di riportarli alla loro complicità totale. È realistico come rischino di affogarci, a volte, negli imbarazzi, ma il bello loro è come riescono invece, ogni volta, a tornare a galla tenendosi per mano e trascinandosi un po’ uno e un po’ l’altra, perché stare lontani sarebbe semplicemente impensabile. Lo avrò detto milioni di volte, ma è una delle cose che più amo di loro e del loro rapporto, e ogni volta mi trovo a rinnamorarmene più di prima.
Ho apprezzato tantissimo l’apertura, quell’interrogativo su come sia crescere, e Rose che vi riflette alla luce del momento recentemente vissuto con Lorcan, come rifletta sul suo sentirsi smarrita, ma anche meno bambina e sempre più adulta. Trovo sia una riflessione non solo centrata per Rose e per quello che sta attraversando, ma proprio una riflessione bellissima anche estrapolata dal contesto. E poi l’idea dell’essere “smarriti”, un pochino mi ha richiamato i bimbi sperduti di Peter Pan, che è la loro favola ormai, capovolgendo il concetto, dato che quelli sperduti sono perché non possono più crescere. Non so se fosse intenzionale, so che la mia testa ha subito fatto questa associazione, e mi ha accompagnata un po’ per tutto il seguito del testo.
A livello di struttura, come sempre ho amato il tuo stile così inconfondibile e ricco, che sa dare voce in modo stupendo ai personaggi e a cosa li anima, restituendo con grande potenza e coinvolgimento fin la più piccola scena; e poi mi è piaciuto moltissimo l’intervallare speculare sia nelle riflessioni di Lorcan che di Rose, di quelle sensazioni/emozioni/domande che tacciono all’altro.
 
Mi spiace tantissimo che questa recensione sia più breve di quanto vorrei, e sicuramente avrò dimenticato fuori metà delle cose (e che sono anche talmente indietro con le recensioni che un giorno mi seppelliranno), però appena ho visto mi sono detta che dovevo dedicare subito la mia pausa a loro, o sarei finita per allungare la lista delle cose da cui passare se avessi atteso un momento in cui avere più testa e tempo.
Però rinnovo, come sempre, il mio grazie per scrivere di loro e averli creati, e per questa storia, e il mio amore per loro che non scema mai, sappilo.
 
Un abbraccio,
Maqry

Ps: spero che per Pasqua tu abbia mangiato molti calderotti 💙❤

Recensore Master
11/02/21, ore 02:09

I miei Calderotti, quanto mi erano mancati! 💙❤
 
Finalmente ho finito tutto e posso tornare da loro a leggerli e recensirli come si meritano. E, insomma, come tutti gli Stralci anche questo mi lascia commossa a ogni rilettura, perché questo mondo che li vuole insieme, felici (che poi è il mondo canon, prima o poi lo capirete anche tu e James e vi rassegnerete. Rose sono sicura sia felicissima, ma l’opera di convincimento per lei è tutta nelle mani di 00Calderotto che prende la cosa serissimamente, te lo assicuro) e innamoratissimi è il mondo più bello che ci sia. Non sai quanto io sia felice di poterli rileggere ogni volta tra queste pagine e perdermi nel loro amore: ormai te l’ho ripetuto a oltranza, ma sono davvero l’OTP più bella e inaspettata che potessi regalarmi (e hai all’attivo la creazione di ben due OTP, ma loro… non so, sono proprio di tutt’altro livello, poco da farci).
 
Ma passo alla storia (finalmente, dirai tu!).
Allora, devi sapere che questa canzone mi piace tantissimo – anche perché la associo a Tonks e Charlie (loro però con il finale meno lieto, e giuro che non sai quanto abbia amato come tu l’hai invece piegato ai tuoi intenti e alla felicità di Lor e Rose, che viene prima di tutto!) – e leggere una storia ispirata ad essa proprio con Lor e Rose come protagonisti mi ha resa felicissima già in partenza. O meglio, era una felicità un pochino sbiadita, perché leggere di loro in qualsiasi modo mi rende immensamente felice (perdona le ripetizioni, sono un po’ arrugginita con le recensioni ben scritte), ma in partenza non sapevo come avresti giocato la conclusione, e leggere all’inizio del mio amatissimo Lorcan alle prese con la lontananza di Rose ha fatto male.
Avrei davvero voluto solo abbracciarlo, mentre si ritrovava a constatare che per lui è impossibile separarsi dal pensiero di lei – lei che ha scelto l’altro (ah, Rose, la gioventù purtroppo ci fa commettere scelte avventate, ma non temere: Lor è sempre pronto a ristringerti tra le braccia, io te lo dico in vista dei prossimi capitoli della long) e che per lui non può essere una semplice amica – perché la porterà sempre con sé. Qui il mio pensiero è corso subito a “Perduti”: nemmeno andare a New York aiuta Lor a scacciare questo amore tanto profondo e radicato in loro, e ho rivisto anche echi dello stesso stato emotivo. Mi piace moltissimo come tra long e fanfiction sulla fanfiction tu abbia costruito un mondo coerentissimo e ricco di rimandi e rielaborazioni che amo scovare, ricollegare e ammirare leggendo. E sotto a tutto questo c’è quello che ci siamo dette tante e tante volte (scrivere recensioni su di loro, a volte, mi fa sentire come se mi ripetessi, ma abbiamo parlato e sviscerato tanto su di loro!): il loro è un rapporto di presenza, perché ci sono per e cercano l’altro anche quando la ragione imporrebbe di non farlo, perché si mancano sempre, e perché per ciascuno dei due (sì, almeno negli stralci permettimi di inserire Rose nell’equazione, mi rendo questa libertà) l’altro è sempre presente, è troppo per lasciarlo andare, per dimenticarlo, per credere di poter andare avanti senza sentire il vuoto che si crea quando non hanno un Calderotto al proprio fianco ma qualcun altro. E poi, questa mancanza e questo dolore che in Lor si somatizzano in un mal di testa me lo ha reso ancora più caro di quanto non fosse: solidarietà tra mal di testa cronici, lo sapevo che io e Lor ci capiamo sempre.
Ma poi, quanto è calderotto il nostro Lor che si tortura perché teme che James possa avere il potere di cancellare quello che lui e Rose hanno condiviso, quei momenti preziosi e unici che possono essere le prime volte, se condivise con qualcuno che si ama tanto ed era tanto speciale. E, davvero, sentivo su di me tutto il suo dolore e avrei voluto solo abbracciarlo e rassicurarlo che lei non avrebbe mai potuto: James in alcuni mondi potrà essere magari l’ultimo per Rose, ma non penso lei potrebbe mai dimenticare Lor, nemmeno in quei mondi. Non so se lo spiego bene, ma quell’amicizia, anche se troncata perché non può essere più amore, perché si è magari confusa l’amicizia per amore a sedici anni, è troppo importante e radicata perché Rose possa mai dimenticare. Non parlargli, evitarlo, magari sì – e soffrendo comunque, perché temo le rimarrebbe il vuoto di questa amicizia così importante – ma dimenticarlo mai. Diglielo a Lor: comunque sia lui non verrà mai dimenticato dalla sua Dolcezza, nemmeno nel peggiore degli scenari (e men che meno da me! <3).
Ma poi, la dolcezza del passo in cui lui dice di non volersi intromettere e chiederle di tornare da lui, perché la vuole felice, anche se questo significa James (ahhh, Rose, non prendere da zia Ginny e dai suoi discutibili gusti in fatto di uomini, dai retta a me!), ma di considerarlo porto: io ero davvero commossa, a questo punto. E ritorna di nuovo la presenza, perché Lor sceglie di esserci per lei, nonostante tutto.
E poi si incontrano. Qui avrei voluto solo abbracciare Rose, perché poverina mi ha spezzato un po’ il cuore vederla balbettare quel “buone cose”, insicura, timorosa che lui fosse troppo amareggiato con lei, forse. E capisco benissimo la sua reazione e i suoi tremori, davvero. Rose è un personaggio complesso, sì, ma così umano e bisognoso di affetto e comprensione, e davvero io non potrei mai avercela con lei nemmeno per scegliere James, nemmeno per balbettare davanti a Lor (anzi, lo trovo così comprensibile in questa situazione). E poi così sblocca lui! E il loro abbraccio! Ho amato che quella morsa richiamasse subito quella mattina, perché di nuovo, nel gioco di simmetrie che sono i Calderotti tutto gira attorno a “Frangibile” e quello che rappresenta per noi ❤ (anche Frangibile è presenza: c’è sempre!). Ma poi: quanto amo Lor che parla spinto dall’impulso, la raggiunge spinto dall’impulso, le chiede se James non le basti (non le parole migliori, lo riconosco, ma l’impulsività è un tratto così “lorcanesco” che fa parte di lui in modo che la amo e la odio, capirai bene perché, e qui alla fine ha sbloccato tutto e la amo)! E Rose che vince il disagio perché tra di loro non ce n’è, lo scacciano sempre se sono insieme… non sai quanto sia bello per me ritrovare ogni volta nei dettagli i tratti che amo e mi fanno rinnamorare ogni volta del loro rapporto.
 
Il finale! Bellissimo come hai reinterpretato quel “Ma alla fine ti giuro che lo rifarei”: bellissimo che diventi una seconda possibilità, che no, a volte non è un errore, è il coronare l’amore, il loro amore. Soprattutto ho amato come Lor si accorga che la comprensione muta, istintiva che hanno ritorni tutto d’un colpo, come se fosse sempre stata lì e non si fosse mai arrugginita. Bellissimi, davvero bellissimi, e lui che la interrompe per dirle “Se tu sei sicura io sono sicuro.”. L’ho già detto che li amo e mi sono commossa, sì?
 
L’ennesima storia meravigliosa, se non si era capito li ho e l’ho amata, e grazie grazie a te per averli creati, davvero, te lo ripeterò a oltranza. Ora però ti lascio, perché ti avrò stordita abbastanza e i postumi della sessione si fanno sentire e chissà se ho scritto cose sensate e non ho solo straparlato saltellando felice tra una parola e l’altra.
Complimenti di cuore, come ogni volta riesci a emozionarmi con la tua scrittura e con i Calderotti più belli di sempre.
 
Un bacio,
Maqry ❤💙

Recensore Master
19/01/21, ore 16:06

Ciao!
Finalmente riesco a passare anche di qui: giuro, ero convintissima che fossero passati tre o quattro giorni da quando hai pubblicato questa storia, ma evidentemente sto decisamente perdendo la cognizione del tempo.
Ma, insomma, meglio tardi che mai, finalmente ci sono!
E, ecco, io non posso che ribadire quanto ami l’idea di queste raccolte, dove è possibile espandere l’universo narrativo e continuare a esplorare le possibilità aperte da questi personaggi anche al di là di quelle che sono le vicende di Paradiso perduto. Insomma, in questo modo hai davvero la possibilità di far risuonare i personaggi, dando loro occasioni che, per esigenza di trama, nella long non possono avere. Ed è una cosa bellissima, perché, al di là di tutto questo, sono sempre loro: ci sono dei dettagli che sono immediatamente riconoscibili, che li caratterizzano cogliendo la loro essenza e sono dettagli che vanno a calarsi in piccoli gesti, in quel mare di dettagli che rendono i tuoi personaggi assolutamente riconoscibili. C’è quell’abbraccio che è di Rose e Lorcan, che lo è sempre stato, anche prima di tutto, e che probabilmente continuerà ad esserlo, insostituibile. C’è il dolcezza di Lorcan con cui lui cerca di togliere peso a ogni situazione, senza mai riuscire però a nascondere del tutto ogni implicazione dietro quell’appellativo. C’è la sua impulsività, ci sono anche i pancake che sanno di casa, e davvero, è bellissimo come tutti questi dettagli qui vadano a formare qualcosa di perfettamente coerente, ma anche nuovo, che ha una sua unità narrativa e un senso perfettamente unitario.
Mi è piaciuto tanto come hai giocato con i versi della canzone ma, soprattutto, ho adorato come tu abbia ribaltato la prospettiva sul finale: insomma, seguire Lorcan nei primi paragrafi mi ha davvero stretto il cuore. È una storia struggente, che rappresenta in maniera vividissima il dolore che lascia una storia finita e il tentativo di andare avanti, sapendo che non è possibile semplicemente dimenticare la persona che ha deciso di allontanarsi. Davvero, avrei voluto entrare nella storia e abbracciare Lorcan XD.
E, insomma, il loro incontro è struggente, ed è così vivido in tutte quelle parole che non vengono pronunciate e nei fraintendimenti che, però, davanti alla vividezza del sentimento che li unisce si fanno piccoli piccoli.
Insomma, passo di qui con una recensione rapidissima, lo so, ma sono tanto contenta di potermi confrontare di nuovo con questi personaggi.


(e, ecco, ho cercato di fare la seria, ma ora devo proprio dirlo: ho BISOGNO dello spin-off di questa song-fic, perché hai ignorato il verso migliore: dove sono Luna e Hermione che fanno assieme un corso di zumba?
Scusa, non lo faccio più, giuro che ora sparisco).

Recensore Master
04/01/21, ore 00:25

Ciao!
Un po' mi vergogno ad arrivare qui solamente ora, perché avevo letto la storia un paio di giorni dopo la sua pubblicazione e mi ero promessa di passare subito, ma evidentemente il mio concetto di "subito" si è rotto. Mi ero anche ripromessa di sfruttare il weekend delle recensioni per passare di qui, ma insomma, dovrei concludere questa recensione in quattro minuti esatti per essere in tempo, ed è evidente che io e le scadenze non andiamo per niente d'accordo.
Ma non importa: quello che conta è la tua bellissima storia, che ha un sapore così dolce e familiare che, davvero, l'avrei riletta mille volte.
Io adoro l'idea di queste raccolte, che distaccandosi da Paradiso Perduto permettono di indagare i personaggi a volte con una leggerezza diversa, senza però mai perdere l'essenza del legame di fondo che li unisce e li rende, ovunque, i tuoi personaggi. E mi piace molto anche il fatto che in queste raccolte Rose possa essere felice sia con James che con Lorcan, perché, come forse ti ho già accennato in qualche vecchia recensione, io credo che con loro tu abbia fatto un lavoro meraviglioso, e che sostanzialmente, seppur in maniera diversa, entrambi i legami siano profondissimi e imprescindibili. Insomma, mi sento sia Calderotta che Visionaria, quindi faccio la banderuola felice e mi immergo senza alcuna remora e con immenaa gioia in qualsiasi storia, felice che ci siano l'uno o l'altro.

Ecco, questa storia è davvero bellissima: mi piace tantissimo come, in poche mosse, tu sia riuscita a rendere il caos che affolla la Tana a Natale, e la sensazione di totale appartenenza che invece avvolge Rose e Lorcan, che si trovano e sentono subito il bisogno impellente di viversi da soli, di ritagliarsi uno spazio che sia tutto per loro, e allora anche una soffitta sembra il luogo più accogliente del mondo.
Sono davvero belli, e sono così loro, così persi a punzecchiarsi e a essere maliziosi, a comprendere le intenzioni l'uno dell'altra con un solo sguardo, a essere in totale confidenza, ecco. Questo emerge da ogni loro gesto, dal modo in cui si parlano e si cercano, da ogni cosa, davvero, ed è assolutamente splendido.
Sono belli anche quando devono fronteggiare il sangue alla testa di Ron (e, insomma, ho adorato il moto di coraggio di Rolf che prova a difendere il figlio... non sa dove si sta cacciando, poverino!).

Quanto poi ai ricordi di Charlie e Tonks, ho molto apprezzato come hai gestito la cosa: a livello narrativo l'espediente funziona secondo me molto bene, perché comunque non è solo fine a sé stesso, una scusa per inserire un brano dedicato anche a questa coppia, ma è anche un modo per chiudere il cerchio, con quel "perché io ti avrei seguito".
E, insomma, Charlie e Tonks sono una di quelle coppie che mi lasciano abbastanza tiepida, nel senso che non è che non mi piacciano, ma nemmeno suscitano in me particolari emozioni. Dipende tutto da chi ne scrive, insomma, ma devo dire che la tua versione di loro è assolutamente adorabile, sono stata davvero tanto felice di conoscerli. E il sorriso dello zio Charlie nel riavere il proprio ricordo mi ha un po' spezzato il cuore, sappilo!
Insomma, è sempre un piacere enorme tornare a leggerti!
A presto!

Recensore Master
02/01/21, ore 13:35

Ciao Rosmary,
eccomi a recensire questa meravigliosissima one-shot/song-fic che è stato uno dei regali più belli e inaspettati che potessi ricevere.
Parla dei miei amati calderotti, ma soprattutto ha il pov di Lorcan e tu sai quanto io mi sia inaspettatamente affezionata a questo personaggio, anche al di là della sua ship con Rose. Quindi, grazie di aver usato il suo pov e di avermi fatto precipitare nei suoi tormenti angosciati sulla fine della relazione con Rose e la svolta finale.
Ma andiamo con ordine perché qua ti meriti le cose fatte per bene.

La storia inizia con Lorcan distrutto dalla fine della storia con Rose che ha scelto l'altro (James) e lui si trova a iniziare il percorso nell'Accademia da Auror da solo, senza lei e senza il suo ex-migliore amico. Già qua a vederlo a pezzi, con il mal di testa perenne, e lui che non riesce a lasciarla andare, ho iniziato a stare male e voler abbracciare Lorcan.

Domanda: ma Rose ha paura dei ragni come Ron? xD Me lo sono chiesta già mentre ascoltavo la canzone e continuavo a dire che era perfetta per loro due, soprattutto se Rose avesse ereditato la stessa fobia del papà.
Rose ha finito Hogwarts e Lorcan non fa altro che pensare a quale strada abbia intrapreso. È così triste quando vieni sbalzato via dalla vita di qualcuno a cui vuoi bene e ti trovi a non sapere. Probabilmente oggigiorno ci sono i social che aiutano (ma fino a un certo punto) però non sai, non vivi e sei un estraneo e questo è qualcosa di agghiacciante se pensi a come era forte il loro legame, a lei che gli portava da mangiare quando lui andava per i prati o che si rifugiava sedendosi tra le sue gambe e appoggiando la testa contro il suo petto. Insomma, erano abituati a viversi intensamente e sapere che questo è finito all'improvviso, senza che lui fosse preparato, è devastante.

Apro una parentesi frivola: ma vogliamo parlare di Lorcan Auror? Cioè. Veramente. Qua la reazione è stata "Sbattimi ad Azaban, Lorcan" Lo so che ha il cuore spezzato, ma ero lì che stavo impazzendo di angoscia per lui, soffrendo con lui che si sentiva estraneo a lei che gli manda pure gli auguri per le feste di rito. Stronza Sì, l'ho pensato tantissimo e volevo abbracciare Lorcan e infatti ho persino concordato con lui sul fatto che avesse fatto bene a non risponderle.

E quando lui pensa che vorrebbe solo non essere dimenticato, che lei sapesse che può sempre tornare da lui, che lui sarà sempre il suo porto sicuro, stavo per scoppiare a piangere. Lui che si da del patetico e io ero tra "No, sei un calderotto" e "Sì, cazzo, Lorcan, reagisci che non ti merita!" e continuavo a struggermi piangendo.

E poi. Poi la vede nell'Atrium del Ministero della Magia. Lei e i suoi occhi azzurri (eh ora non lo dimentico). Si salutano e non si capisce niente. Tutto vortica e io seguivo la confusione di Lorcan perché non capivo. Non capivo perché Rose tirasse in ballo i gufi e quegli stupidi auguri e poi se ne andasse con un "buone cose", MA SEI SERIA?
E INFATTI. La reazione di Lorcan è assolutamente in linea con quello che mi sarei aspettata da lui. Il riferimento ai pancakes ç___ç TU MI UCCIDI.

“Buone cose, sul serio? Non mi parli da un anno e mi tratti come uno sfigato qualsiasi?”

DIGLIELO LORCAN.
E poi arriviamo al capovolgimento inaspettato, il plot twist che non mi aspettavo, perché la canzone finisce male e io ero pronta ad annegare nella disperazione con Lorcan. E quando lui le domanda "James non ti basta?" e lei risponde che l'ha lasciato, beh, ho sentito la sberla che deve aver sentito anche Lorcan. Sul serio, io non so perché mi senta così intimamente connessa a questo personaggio e riesca a empatizzare così tanto con i suoi pensieri e le sue emozioni, ma in quel momento io mi sono sentita sconvolta come Lorcan.

“Perché sei qui?”
“Per te.”

ç__ç GRAZIE PER AVERLO SCRITTO. IO PIANGO. PIANGO TANTISSIMO. IL MIO CALDEROTTO È DI NUOVO FELICE. E SE ANCHE IN PP NON SARA' FELICE, IO VERRO' A LEGGERE QUI L'UNIVERSO IN CUI LUI VINCE E ROSE TORNA PER LUI, SCEGLIE LUI. *abbraccia Lorcan* e sì, *perdona Rose*

Grazie, grazie, grazie. È un regalo bellissimo. Non me lo aspettavo e mi ha sorpresa moltissimo, mi ha lasciata senza parole e non so come ringraziarti adeguatamente sia per il pensiero, ma soprattutto per aver creato Lorcan perché è una tua creatura che la Rowling nemmeno ha immaginato. Ed è uno dei personaggi più belli di cui abbia mai letto e sicuramente uno di quelli con cui abbia creato maggiormente una connessione emotiva ed empatica forte. Non lo so se abbiamo lo stesso carattere, e mi capita raramente di riuscire a sentirmi a mio agio nei panni di un personaggio che fa anche scelte discutibili (tipo quello che fa al fratello) ma ciononostante io non riesco a non amarlo e a non sentirmi legata a lui. Quindi grazie per aver creato Lorcan e poi per avermi regalato questo finale alternativo, a prescindere da quello che sarà la sua sorte. Ti ho detto che io sento le vibes di Regulus, e mi dispero, anche se confido in un'illuminazione magnanima che porti l'Autrice a riconsiderare delle scelte. Ovviamente, però, non so quanto hai plottato e a che punto sei con la storia, posso solo confidare nella tua avversione per le scalette. xD

Spero che questo delirio ti abbia fatto capire quanto abbia apprezzato questa storia meravigliosa. Grazie ancora e ti auguro uno splendido 2021, con la speranza che tu riesca anche ad aggiornare presto.
Un abbraccio fortissimo,
Sev

Recensore Master
21/12/20, ore 19:01

Ciao Rosmary!
Finalmente riesco a passare da questo stralcio calderottoso. Oh Salazar quanto sarà stata felice Maqry di leggerlo! Credo più di me che l'ho adorata!
Lorcan e Rose sono meravigliosi! Tutto è meraviglioso, lui è un Calderotto adorabile che si lascia trascinare in soffitta, si fa mettere sugli scatoloni e si lascia fare tutto da Rose perché... insomma, è un Calderotto!
Quando le intima di non nominare quel dolce sono morta! Ho adorato tutto! Sulla Charlie/Tonks mi è piaciuto moltissimo il pretesto narrativo del diario/specchio per introdurre il ricordo e questa piccola storia nella storia. Molto tenero il ricordo del bacio. Chissà che nostalgia Charlie, chissà se è felice di essere andato in Romania perché poi era la sua vera vocazione e Tonks ha comunque trovato l'amore, o se c'è un retrogusto amaro fatto di occasioni non colte. Non lo sapremo mai ed è bene così, perché i protagonisti sono loro, i nostri calderotti.
Ron e Rolf sono stati esilaranti. Li immagino a discutere, ognuno a difendere l'onore del proprio figlio/a. Ahahahhaaha E loro due, Rose e Lorcan, assistono alla scena e sogghignano divertiti e pensano alla soffitta che li aspetta. <3
Adoro questo universo alternativo!
Un abbraccio,
Sev

Recensore Master
15/12/20, ore 03:39

Allora. 💙❤
 
Non è che sono tanto brava a scrivere quando sono così emozionata (sarà che, insomma, non è che mi emozioni facilmente, e quando capita scrivo cose sconclusionate – cioè, più del solito, ecco), e nonostante sia passato un po’ di tempo non è che sia ancora del tutto lucida rileggendo questo stralcio. Avrei voluto poter correre subito a lasciarti questa recensione, ma oggi è stata una giornata particolarmente impegnata (e, diciamocelo, chissà cosa ti avrei scritto, un vero sbrodolamento di cuoricini e grazie e unicorni e calderotti, credo) e il giusto tempo per mettermi al pc e dedicarle il tempo che merita (e meriti) è arrivato ora. Però, ecco, sappi che ogni volta che facevo cinque minuti di pausa andavo a rileggermi un paio di frasi, i miei passi preferiti, alcuni dialoghi, mi appuntavo qualcosa. E forse è ora che la smetta di girare in tondo come un cane che si morde la coda e venga a noi – tu prendi tazza, caffè, e quant’altro.
 
Vorrei un po’ maledire il sito che non mi lascia “ripreferire” un capitolo di una raccolta perché questo stralcio, come “Frangibile” (ché lei c’è sempre e sempre ci sarà), occupano un posto tanto, ma tanto, speciale per me che preferirle una volta sola mi pare poco.
Il fatto che, per me, tu abbia unito i calderotti a Charlie e Tonks, significa davvero tantissimo. Non credo di sapertelo dire bene per iscritto, spero ti fiderai della mia parola. Charlie e Tonks sono l’unica coppia “non mia” capace di farmi emozionare quando scrivo, figurati quando ne leggo se tratteggiati da qualcuno di tanto bravo (non so se ha senso, ma sono le parole altrui – sopra tutti le tue – , non le mie, a farmi emozionare, in genere), i Calderotti li considero una delle cose più belle di quest’ultimo anno e mezzo, capaci di farmi piangere a ogni rilettura di “Frangibile” o del capitolo sette, la tua scrittura una delle più belle che io abbia avuto la fortuna di incontrare su efp. Insomma, questa storia, per tutti questi motivi in primis, è davvero una delle più sentimentali che mi porterò dentro. E posso solo ringraziarti di cuore per aver pensato proprio a me e aver avuto quest’idea meravigliosa – qualsiasi stralcio mi avrebbe riempita di gioia, ma questo… permettimi di considerarlo proprio speciale.
 
Ora provo a ricompormi e a parlare bene della storia, lo giuro!
Lorcan che arriva alla Tana, si precipita subito dalla sua Rose e a salutare gli altri ci pensa solo dopo aver fatto l’importante, è così canon – per Caos, per Di puzzle e smistamenti – che non potevo davvero aspettarmi altro: non importa se siamo in un universo che tiene conto di Paradiso perduto oppure no, è una delle sfumature più loro. E siamo anche ben felici che non sia andato a salutare gli altri, perché così sono potuti sgattaiolare in soffitta (ringraziamo Godric e Rowena che esiste la soffitta dei Weasley dove starsene tranquilli lontani da papà Ron). Me li sono proprio immaginata salire le scale tutti intenti a fare silenzio, ridacchiando tra di loro, e ti assicuro che è proprio un’immagine che scalda il cuore – loro due insieme lo fanno sempre, ma quando possono essere così sereni, così vicini, così intimi ancora di più. Hanno quella marcia in più, come coppia, che anche in queste piccole cose compare e me li fa amare immensamente: sono amici, sono innamorati, sono complici, non si possono racchiudere in una sola definizione, a meno che questa sia sono tutto.
Un’altra cosa tremendamente loro è l’impazienza che li divora quando sono insieme e soli, quel cercarsi ed esserci subito, trovarsi e seguirsi ovunque, e che si manifesta anche nelle rincorse di baci appena possono. Lo facevano da solo amici (sul serio, perché non lo hanno capito subito?), ma ora sono così belli… ecco, mi sto commuovendo, va bene? Però qui stanno insieme, se lo sono detti – anzi, se lo dicono di nuovo, e ti assicuro che non era solo il cuore di Rose a fermarsi, a quel punto – e tutto va e andrà sempre bene. Queste scene me le posso proprio godere guardandoli con gli occhi a cuoricino e sentendoli. Non so come tu faccia, ma con loro scateni sempre un’infinità di emozioni e io mi perdo in un bicchiere d’acqua solo se si scambiano un sorriso, figurati come sono quando leggo di loro che nell’irruenza dei baci cadono a terra e lui le dice “Ti amo” – cioè, glielo dice così, seguendo un filo di pensieri tutto suo, che è di una perfezione disarmate. È irruento e molto istintivo, e davvero non potrebbe essere più calderotto di così (comunque lei che lo chiama Calderotto è la cosa più dolce e divertente del mondo!).
 
Ma poi, Charlie e Tonks. Non credo di essere nessuno per poterlo dire, soprattutto a te, però te lo dico lo stesso: ne hai scritto in modo perfetto, sono esattamente loro come me li immagino. Mi spiego meglio, credo che tu abbia proprio colto l’essenza della coppia, quella che cerco ogni volta che ne leggo, e che prescinde dal come e il quando li si fa mettere insieme e lasciare. Il punto sta nel tenerli in bilico tra la luminosità dei loro personaggi, che mi immagino proprio due spiriti liberi, spensierati, lontani da convenzioni e ordinarietà, da ragazzi e non solo, e l’unicità di quell’amore “dei tempi della scuola” che ti segna, ti fa crescere, e anche se finisce per un qualsiasi motivo – perché si cresce e si cambia – rimarrà sempre un bel ricordo, un qualcosa di luminoso nonostante tutto. Ecco, loro non erano anime gemelle, quella è Remus, ma questo se raccontato nel modo giusto non toglie loro alcuna bellezza, forse li rende ancora più belli perché di breve durata (oddio, anche Remus e Tonks, eh, ma questo è un altro discorso), destinati a non durare, e distribuisce un bel po’ di angst che non fa mai male, anzi. Tutto un giro per dirti che li ho amati, ho amato come hai saputo mettere su carta queste sensazioni che scatenano ogni volta e come le hai reinterpretate con questa dichiarazione arrivata un po’ all’ultimo, sotto anche la spinta di quel “o ora o mai più”, che fa uscire dalla goffaggine pure loro due e li fa varcare quei confini netti che avevano sempre posto alla loro amicizia (non hai idea di quanto io abbia amato quest’immagine, è così perfetta per loro. E devo assolutamente spendere qualche parola per il come si sono conosciuti: bellissima l’idea di lei che gli rovescia addosso la pozione e per rimediare allora gli riferisce ogni odore fino a fine effetto – è una cosa così dolce e tenera, e stravagante il giusto per essere una pensata proprio da Tonks. Ma il primo bacio? Mi hai viziata anche troppo con questa storia, non so se me lo merito.
 
Ron che arriva a interrompere i calderotti un pochino avrei voluto poterlo trascinare giù dalle scale tirandolo per le orecchie – così impara a interromperli! –, ma per fortuna è intervenuto Rolf (nuovo eroe del momento).
E arriviamo alla fine: dunque, a parte l’abbraccio “alla Lorcan e Rose” – perché quello è il loro abbraccio – e la reazione di Charlie – come dicevo per me è perfetto che loro si ricordino con affetto e tenerezza dopo tutto quel tempo, nonostante sia andata “male” tra di loro –, vogliamo parlare del dialogo finale? Perché riassume molte delle cose che ci siamo dette, che hai scritto, su Lorcan e Rose. Loro ci sono sempre, restano per l’altro, ma più di tutto seguono l’altro ovunque vada, anche in capo al mondo, anche a New York (ogni riferimento a flash o Perduti è puramente casuale). Lei se lo va sempre a riprendere, lui c’è sempre, sono sempre sicuri di potersi trovare l’altro al proprio fianco (ora piango da sola perché penso a Paradiso perduto…). Ma qui va tutto bene, e nonostante io sia di nuovo commossa mettendo il punto finale a questa recensione – tu, probabilmente, ne sarai sollevata, e a ragione XD –, nulla potrebbe essere più perfetto di così.
 
Ora la smetto, davvero, nonostante le mie buone intenzioni si è rivelata davvero uno sbrodolamento pieno di cuori e felicità (io non credevo davvero che mi sarei ridotta così per una coppia, eh, poi siete arrivati voi). Non credo di aver detto tutto come si deve, ma confido che quello che non ho scritto tu sia riuscita a leggerlo tra le righe e già lo sappia.
Ti ringrazio, ancora una volta, di cuore: porterò sempre con me questa storia. E loro, perché ormai sono un pochino, se posso permettermi, parte di me tanto li amo.
 
Un abbraccio grandissimo,
Maqry 💙❤
 
PS: so che ti erano mancati questi papiri (ma quando mai), appena questo periodo infernale ha fine recupero un sacco di cose più o meno vecchie da cui programmo di passare da una vita (e dall’ultima Fremione che… beh, non so se con questi colpi così ravvicinati io possa dire di avere ancora un cuore)
 
(Recensione modificata il 15/12/2020 - 03:41 am)