Allora. 💙❤
Non è che sono tanto brava a scrivere quando sono così emozionata (sarà che, insomma, non è che mi emozioni facilmente, e quando capita scrivo cose sconclusionate – cioè, più del solito, ecco), e nonostante sia passato un po’ di tempo non è che sia ancora del tutto lucida rileggendo questo stralcio. Avrei voluto poter correre subito a lasciarti questa recensione, ma oggi è stata una giornata particolarmente impegnata (e, diciamocelo, chissà cosa ti avrei scritto, un vero sbrodolamento di cuoricini e grazie e unicorni e calderotti, credo) e il giusto tempo per mettermi al pc e dedicarle il tempo che merita (e meriti) è arrivato ora. Però, ecco, sappi che ogni volta che facevo cinque minuti di pausa andavo a rileggermi un paio di frasi, i miei passi preferiti, alcuni dialoghi, mi appuntavo qualcosa. E forse è ora che la smetta di girare in tondo come un cane che si morde la coda e venga a noi – tu prendi tazza, caffè, e quant’altro.
Vorrei un po’ maledire il sito che non mi lascia “ripreferire” un capitolo di una raccolta perché questo stralcio, come “Frangibile” (ché lei c’è sempre e sempre ci sarà), occupano un posto tanto, ma tanto, speciale per me che preferirle una volta sola mi pare poco.
Il fatto che, per me, tu abbia unito i calderotti a Charlie e Tonks, significa davvero tantissimo. Non credo di sapertelo dire bene per iscritto, spero ti fiderai della mia parola. Charlie e Tonks sono l’unica coppia “non mia” capace di farmi emozionare quando scrivo, figurati quando ne leggo se tratteggiati da qualcuno di tanto bravo (non so se ha senso, ma sono le parole altrui – sopra tutti le tue – , non le mie, a farmi emozionare, in genere), i Calderotti li considero una delle cose più belle di quest’ultimo anno e mezzo, capaci di farmi piangere a ogni rilettura di “Frangibile” o del capitolo sette, la tua scrittura una delle più belle che io abbia avuto la fortuna di incontrare su efp. Insomma, questa storia, per tutti questi motivi in primis, è davvero una delle più sentimentali che mi porterò dentro. E posso solo ringraziarti di cuore per aver pensato proprio a me e aver avuto quest’idea meravigliosa – qualsiasi stralcio mi avrebbe riempita di gioia, ma questo… permettimi di considerarlo proprio speciale.
Ora provo a ricompormi e a parlare bene della storia, lo giuro!
Lorcan che arriva alla Tana, si precipita subito dalla sua Rose e a salutare gli altri ci pensa solo dopo aver fatto l’importante, è così canon – per Caos, per Di puzzle e smistamenti – che non potevo davvero aspettarmi altro: non importa se siamo in un universo che tiene conto di Paradiso perduto oppure no, è una delle sfumature più loro. E siamo anche ben felici che non sia andato a salutare gli altri, perché così sono potuti sgattaiolare in soffitta (ringraziamo Godric e Rowena che esiste la soffitta dei Weasley dove starsene tranquilli lontani da papà Ron). Me li sono proprio immaginata salire le scale tutti intenti a fare silenzio, ridacchiando tra di loro, e ti assicuro che è proprio un’immagine che scalda il cuore – loro due insieme lo fanno sempre, ma quando possono essere così sereni, così vicini, così intimi ancora di più. Hanno quella marcia in più, come coppia, che anche in queste piccole cose compare e me li fa amare immensamente: sono amici, sono innamorati, sono complici, non si possono racchiudere in una sola definizione, a meno che questa sia sono tutto.
Un’altra cosa tremendamente loro è l’impazienza che li divora quando sono insieme e soli, quel cercarsi ed esserci subito, trovarsi e seguirsi ovunque, e che si manifesta anche nelle rincorse di baci appena possono. Lo facevano da solo amici (sul serio, perché non lo hanno capito subito?), ma ora sono così belli… ecco, mi sto commuovendo, va bene? Però qui stanno insieme, se lo sono detti – anzi, se lo dicono di nuovo, e ti assicuro che non era solo il cuore di Rose a fermarsi, a quel punto – e tutto va e andrà sempre bene. Queste scene me le posso proprio godere guardandoli con gli occhi a cuoricino e sentendoli. Non so come tu faccia, ma con loro scateni sempre un’infinità di emozioni e io mi perdo in un bicchiere d’acqua solo se si scambiano un sorriso, figurati come sono quando leggo di loro che nell’irruenza dei baci cadono a terra e lui le dice “Ti amo” – cioè, glielo dice così, seguendo un filo di pensieri tutto suo, che è di una perfezione disarmate. È irruento e molto istintivo, e davvero non potrebbe essere più calderotto di così (comunque lei che lo chiama Calderotto è la cosa più dolce e divertente del mondo!).
Ma poi, Charlie e Tonks. Non credo di essere nessuno per poterlo dire, soprattutto a te, però te lo dico lo stesso: ne hai scritto in modo perfetto, sono esattamente loro come me li immagino. Mi spiego meglio, credo che tu abbia proprio colto l’essenza della coppia, quella che cerco ogni volta che ne leggo, e che prescinde dal come e il quando li si fa mettere insieme e lasciare. Il punto sta nel tenerli in bilico tra la luminosità dei loro personaggi, che mi immagino proprio due spiriti liberi, spensierati, lontani da convenzioni e ordinarietà, da ragazzi e non solo, e l’unicità di quell’amore “dei tempi della scuola” che ti segna, ti fa crescere, e anche se finisce per un qualsiasi motivo – perché si cresce e si cambia – rimarrà sempre un bel ricordo, un qualcosa di luminoso nonostante tutto. Ecco, loro non erano anime gemelle, quella è Remus, ma questo se raccontato nel modo giusto non toglie loro alcuna bellezza, forse li rende ancora più belli perché di breve durata (oddio, anche Remus e Tonks, eh, ma questo è un altro discorso), destinati a non durare, e distribuisce un bel po’ di angst che non fa mai male, anzi. Tutto un giro per dirti che li ho amati, ho amato come hai saputo mettere su carta queste sensazioni che scatenano ogni volta e come le hai reinterpretate con questa dichiarazione arrivata un po’ all’ultimo, sotto anche la spinta di quel “o ora o mai più”, che fa uscire dalla goffaggine pure loro due e li fa varcare quei confini netti che avevano sempre posto alla loro amicizia (non hai idea di quanto io abbia amato quest’immagine, è così perfetta per loro. E devo assolutamente spendere qualche parola per il come si sono conosciuti: bellissima l’idea di lei che gli rovescia addosso la pozione e per rimediare allora gli riferisce ogni odore fino a fine effetto – è una cosa così dolce e tenera, e stravagante il giusto per essere una pensata proprio da Tonks. Ma il primo bacio? Mi hai viziata anche troppo con questa storia, non so se me lo merito.
Ron che arriva a interrompere i calderotti un pochino avrei voluto poterlo trascinare giù dalle scale tirandolo per le orecchie – così impara a interromperli! –, ma per fortuna è intervenuto Rolf (nuovo eroe del momento).
E arriviamo alla fine: dunque, a parte l’abbraccio “alla Lorcan e Rose” – perché quello è il loro abbraccio – e la reazione di Charlie – come dicevo per me è perfetto che loro si ricordino con affetto e tenerezza dopo tutto quel tempo, nonostante sia andata “male” tra di loro –, vogliamo parlare del dialogo finale? Perché riassume molte delle cose che ci siamo dette, che hai scritto, su Lorcan e Rose. Loro ci sono sempre, restano per l’altro, ma più di tutto seguono l’altro ovunque vada, anche in capo al mondo, anche a New York (ogni riferimento a flash o Perduti è puramente casuale). Lei se lo va sempre a riprendere, lui c’è sempre, sono sempre sicuri di potersi trovare l’altro al proprio fianco (ora piango da sola perché penso a Paradiso perduto…). Ma qui va tutto bene, e nonostante io sia di nuovo commossa mettendo il punto finale a questa recensione – tu, probabilmente, ne sarai sollevata, e a ragione XD –, nulla potrebbe essere più perfetto di così.
Ora la smetto, davvero, nonostante le mie buone intenzioni si è rivelata davvero uno sbrodolamento pieno di cuori e felicità (io non credevo davvero che mi sarei ridotta così per una coppia, eh, poi siete arrivati voi). Non credo di aver detto tutto come si deve, ma confido che quello che non ho scritto tu sia riuscita a leggerlo tra le righe e già lo sappia.
Ti ringrazio, ancora una volta, di cuore: porterò sempre con me questa storia. E loro, perché ormai sono un pochino, se posso permettermi, parte di me tanto li amo.
Un abbraccio grandissimo,
Maqry 💙❤
PS: so che ti erano mancati questi papiri (ma quando mai), appena questo periodo infernale ha fine recupero un sacco di cose più o meno vecchie da cui programmo di passare da una vita (e dall’ultima Fremione che… beh, non so se con questi colpi così ravvicinati io possa dire di avere ancora un cuore)
(Recensione modificata il 15/12/2020 - 03:41 am) |