Recensioni per
1802
di lady lina 77
Cara Sara, una notte e una serata davvero indimenticabili quelle che hai narrato con questo tuo bel capitolo. Abbiamo potuto avvertire tutta l’apprensione di un Ross spaventato che alla sua adorata moglie potesse accadere qualcosa, riportando alla mente il fantasma di Elizabeth e quanto le era successo dopo la nascita di Ursula. Ross non saprebbe come affrontare il futuro, se non avesse più a fianco colei che è di fatto il suo sostegno e quella della famiglia. Abbiamo assistito alle fasi concitate, dopo l’incitamento di Demelza ad andare a chiamare Dwight che, disponibile come sempre, è arrivato insieme a Ross trafelato ma pronto a dare supporto ad entrambi, poiché ha compreso benissimo lo stato d’animo in cui si trovava Ross, il quale, in quella lunga notte, ha ripercorso mentalmente le fasi salienti della sua vita di uomo e di padre, tutte conclusesi sempre favorevolmente perché al suo fianco c’era una donna come Demelza, una combattente prima di tutto, per poi essere una moglie, una confidente, un’amante appassionata e infine una madre. Tutto il suo mondo ora è lassù, nella camera da letto, a lottare nuovamente affinché un nuovo componente della famiglia prenda stabilmente il suo posto insieme a loro. I bambini avvertono la tensione nell’aria, e non vogliono essere lasciati soli e desiderano la compagnia del padre. Anche Ross ha bisogno di avere intorno a sé i suoi figli, che gli donano conforto durante le lunghe ore del travaglio della moglie. Le ore passano ma finalmente un vagito rompe il silenzio della notte e il cuore per un attimo si calma fino a giungere alla tranquillità totale solo quando Dwight lo avverte che la bimba è nata e sta benissimo e che Demelza è solo stanca ma fuori pericolo. Il loro incontro è commovente, due cuori che tornano a battere all’unisono con l’accompagnamento del battito di un altro cuore, quello della loro bimba, che batte insieme al loro. Ora i ranghi possono essere ricomposti e tutti possono godere del lieto evento, fra battutine salaci, occhiate incuriosite, piccoli battibecchi fra bambini, insomma tutto quello che accade in una famiglia che ha appena assistito alla venuta al mondo di un nuovo componente. Bella anche l’immagine che hai dato a Prudie, quel suo essere sempre vicino a Demelza, come la madre che non ha mai avuto, trattandola, alla sua maniera, da figlia e prendendosi cura di lei. Ora, come giustamente dice Ross, Prudie fa parte integrante di quella famiglia ed è quindi giusto che goda del momento di gioia che tutti insieme stanno vivendo. |
Questo capitolo è davvero eccezionale! Il dialogo fra George e Ross è stato grandioso, molto realistico. Mi piace pensare che i due, dopo l'inaspettato salvataggio ad opera di George quando Hanson era sul punto di ucciderlo, abbiano instaurato un rapporto più civile e rispettoso, anche se non si sono risparmiati certo le punzecchiature. L'unica cosa che all'inizio mi ha un po' stonato è che George era fin troppo informato delle vicende francesi di Ross: non doveva essere una missione segreta? Poi ho riflettuto che l'assenza di Ross per tanti mesi non poteva passare inosservata ed è probabile che una spiegazione, diversa da quella ufficiale, per la permanenza di Ross in Francia fosse stata data ai conterranei... |
Ed eccoti, cara Sara, a raccontarci una sorta di antefatto, che ha portato alla nascita della bimba di Ross e Demelza. Ross infatti negli ultimi tempi ha avvertito la necessità forte di stare di più in famiglia, dividendosi così tra lei e il lavoro, sia alla miniera che nei campi, proprio per recuperare buona parte del tempo perduto per via dei vari avvenimenti che lo hanno visto coinvolto di volta in volta. La lontananza forzata per il suo compito di spia in Francia gli ha permesso di comprendere a pieno cosa significhi essere parte di un tutto, di una famiglia con tutte le problematiche del caso. Simpatico l’intermezzo della visita a Truro al mercato, per rendersi utile alla moglie che non poteva effettuare di persona determinati acquisti dei quali necessitava, e nel mentre poter trascorrere un po’ di tempo con la sua Clowance, per conoscerla un pochino meglio, e sperimentare il suo carattere vispo e allegro. Ben trattato anche l’incontro, del tutto fortuito, tra Ross e George, che non può che riportare nella mente di entrambi vecchi fantasmi. La tregua che si era stabilita tra i due, dopo le vicende con i francesi, con George che aveva dato una opportuna mano a Ross, avevano fatto in modo di stabilire un diverso equilibrio tra loro, non stimandosi ma mantenendo il tutto in un alveo di educato distacco, senza che nessuno dei due si intromettesse nella vita dell’altro. Colui che non può essere dimenticato facilmente è Valentine, il bimbo che rappresenta l’errore più grosso della sua vita, quello che ha causato molti dolori a sua moglie e, rivedendolo, Ross viene assalito da un’ondata di amari ricordi che gli riportano alla mente Elizabeth e la sua morte, dovuta al parto della piccola Ursula. In un attimo Ross viene assalito da uno strano panico per ciò che potrebbe accadere a sua moglie in procinto di partorire. Come al solito i colloqui tra Ross e George sono fortemente ironici, con punzecchiature varie, alle quali entrambi ormai sono avvezzi, ma è lo sguardo annoiato e distaccato di Valentine ad attirare l’attenzione di Ross, in particolare quando gli ricorda che avrebbe dovuto fargli visitare le sue miniere e invece non aveva mantenuto la parola data, andandosene via. In quel momento Ross comprende il distacco che esiste tra George e suo figlio e per cercare di ristabilire un ordine, che non vede tra i due, suggerisce al piccolo Valentine di chiedere a suo padre, che è proprietario di grandi miniere e che le sa far funzionare, e quindi è la persona migliore a cui chiedere informazioni sull’andamento delle miniere stesse. George comprende il tentativo di Ross e per questo, a su modo, gliene è grato. Intanto anche Clowance si sta scocciando di sentire parlare solo quegli adulti, rivolgendosi così in modo deciso a George,il quale non si perita di definirla una graziosa maleducata che dovrebbe imparare a tenere a freno la lingua, facendo poi presente a Ross quanto il comportamento di Valentine non sia stato dei migliori quando sono venuti in contatto. Ross in cuor suo sa che parte del carattere di Valentine è colpa sua, per aver costretto un bambino a nascere e a vivere con un padre che, propriamente, pur avendogli dato il nome dei Warleggan, non lo sente come suo. Il pensiero lo lascia con l’amaro in bocca per non poter fare nulla per lui. Il ritorno a casa è travolgente in quanto Demelza si accorge subito che qualcosa abbia turbato quello che avrebbe dovuto essere un compito semplice e leggero, come il fare acquisti per il nascituro e per il resto della famiglia. A Demelza ci vuole poco per far capitolare Ross e farsi spiegare cosa sia potuto accadere per averlo turbato tanto, cercando poi, come suo solito, di ristabilire la serenità e infornderla nell’animo di Ross, anche perché ormai quei fantasmi non fanno più danni, sono relegati nell’ombra dei ricordi di tutti e due. Ma ecco che qualcuno ha fretta di nascere, e noi di poterla finalmente conoscere, al pari di tutta la sua famiglia. |
Ciao Sara, un altro bel capitolo di passaggio che, nel leggerlo, mi ha fatto sorgere più di una volta uno spontaneo sorriso. Ross e la sua famiglia. Ross e la ripresa del tran tran quotidiano, che lui non ha mai potuto assaporare, data la sua vita sempre piuttosto avventurosa. Ross si sta quindi godendo tutte quelle piccole cose che rendono gradevole e interessante la vita quotidiana. Per tutto quanto doveva essere fatto c’era sempre stata Demelza, che, ben più di una volta, aveva preso le redini in mano di quella famiglia, affinché rimanesse unita e compatta durante le traversie che l’hanno attraversata. Ora invece Ross può riprendere il suo posto di capofamiglia e alleggerire la vita della moglie, che tra poco sarebbe stata completamente presa d’assalto dal nuovo nascituro il quale a breve avrebbe anche allietato i loro giorni e scombussolato magari le loro notti. Ross sa di avere degli obblighi che si è assunto quando, pochi giorni prima, era tornato a casa e aveva fatto alcune promesse a Demelza circa il rapporto da rinsaldare con i suoi figli. E allora eccolo pronto a mantenere fede alla parola portando a pesca Jeremy, anche per fargli un certo discorsetto, come suggerito da Demelza, per poi, di ritorno, dedicarsi a Clowance che vorrebbe esplorare con lui le miniere di loro proprietà, affascinata da quel mondo. |
Ho letto un paio di volte prima di recensire questo simpatico capitolo in cui Ross, che pure ne ha viste di cotte e di crude, si trova ad affrontare un figlio preadolescente cresciuto troppo in fretta senza che ne sia nemmeno accorto! Da un lato ci sono dei fili da riannodare, perché Jeremy è stato il figlio che ha ricevuto meno affetto da Ross e che per certi versi ha conosciuto la sua parte peggiore, quella in cui lui e sua madre erano trascurati a favore di altre esigenze ed altre priorità. Ross però ha tutte le intenzioni di recuperare il tempo perduto. Il problema è che adesso non è più tempo di giocare o di insegnare qualcosa al figlio, ma di rispondere a delle domande scomode... dopo un po’ di imbarazzo e qualche buffo equivoco Ross riesca a spiegare nel migliore dei modi che esiste una intimità tra uomini e donne che si amano che non è affatto brutta o disgustosa come vociferano dei ragazzi più grandi, e che a tempo debito Jeremy potrà pensarci, ma adesso non è il caso. I fili si riannodano davvero, perché su quella stessa barca dove Ross salvò Demelza in preda alle doglie ora Ross aiuta Jeremy a diventare grande, dimostrandosi un padre presente per dare affetto e sostegno, ma anche capace di lasciar remare il ragazzino a modo suo, seguendo la sua strada. Brava quindi come sempre. Un caro saluto e buona domenica! |
L’adorabile dolcezza e l’intimità di questo capitolo mi hanno travolto ad ogni riga, regalandomi infine un bel sorriso. |
Un altro bel capitolo cara Sara, coinvolgente ed emozionante, nel quale il lettore può sentire tutta la passione che ti guida mentre scrivi le tue storie. Questi personaggi sono entrati nel tuo cuore e tu riesci sempre a farci percepire ogni più piccolo sentimento che li attraversa. |
In questo bel capitolo familiare, in cui sembra di respirare la pace ritrovata a Nampara, di essere proprio lì accanto al fuoco con loro, mi è venuta da fare una riflessione che parte da quella frase che Ross dice a Demelza a proposito di riconquistarla, dove lei risponde : non devi riconquistarmi. Questo botta e risposta mi ha fatto pensare ad un aspetto bello della relazione dei Romelza dopo lo scivolone Hugh: mentre lui impara a non darla per scontata e quindi a lottare , ad impegnarsi per averla con se’ ogni giorno, lei comprende che il suo posto è con Ross e che non ha bisogno di cercare altro. In un certo senso quindi dicono entrambi la verità: Demelza non ha bisogno di conferme, ma Ross è cambiato ed è più consapevole dell’importanza della donna che ha accanto. Trovo quindi molto calzante anche tutto il bilancio che fanno sul loro amore ormai maturo e sugli ostacoli incontrati sul cammino, che sono serviti a renderli la coppia affiatata che sono ora. Complimenti quindi, perché questo capitolo non è solo un esercizio di scrittura ma è una accurata analisi dei personaggi e della storia, che dimostra quanto la ami e quanto la conosci bene! |
Questo ritorno del capitano non poteva essere più romantico... risveglia dolcemente una Demelza addormentata, la bacia, si fa ragguagliare sugli eventi degli ultimi cinque mesi, le regala un prezioso bracciale e fa progetti passionali per la notte: cosa chiedere di più? |
Ciao Sara, in questo aggiornamento infrasettimanale, che ha portato serenità a giornate complicate, ho potuto assaporare il ritorno di un uomo presso le persone che gli sono mancate come l’aria per respirare, per lunghi mesi, nei quali i suoi pensieri sono andati a loro e alle motivazioni che lo avevano portato a prendere la decisione di andarsene per il bene del suo paese. Il ritorno a casa, dopo il breve ma intenso incontro con suo figlio sulla spiaggia, è quanto mai anelato e gli ha dato la possibilità, lungo il tragitto, di riflettere su cosa volesse davvero dire avere una famiglia, con qualcuno che aspettava a casa il suo ritorno. E il ricordo, come per magia, è andato a suo padre e alle difficoltà incontrate sul loro percorso, durante la loro vita insieme dopo la morte della amata moglie, che gli aveva posato un macigno sul cuore e che lui aveva trasferito, con i suoi comportamenti, poco per volta a suo figlio. Ora Ross poteva comprendere meglio suo padre e le sue difficoltà di tornare in una casa dove il sole era tramontato per sempre perché sua moglie non c’era più. Pensieri e valutazioni che hanno fatto sentire a Ross la vicinanza di quel padre donandogli un diverso grado di considerazione. Ma ora tutta l’attesa sta per sciogliersi non appena vede comparire la struttura di casa e i primi abitanti, la piccola bellissima Clowance, che lo accoglie con urletti di gioia e abbracci, mentre Prudie lo guarda sospettoso, non attendendosi il ritorno così presto. Ma il desiderio di Ross è poter riabbracciare Demelza che, stranamente e magicamente sta riposando come tante volte le ha chiesto di fare. Giunto nella stanza non ha cuore di disturbare il suo sonno, che appare tranquillo, in quel dolce abbandono che dà la serenità. Ma è più forte di lui il desiderio di toccarla e riaverla fra le braccia e così lei si sveglia e attonita lo guarda non credendo che sia davvero e finalmente lì con lei. E’ un momento intenso durante il quale entrambi hanno potuto ritrovarsi l’uno fra le braccia dell’altro, a respirarsi, e poi a parlarsi di cosa abbiano significato i lunghi mesi di lontananza, di cui Ross un poco si colpevolizza, ma che ora sono il passato mentre un autentico presente li attende. Come ha fatto per Clowance e Prudie prima sull’aia di casa, anche per Demelza vi è un dono solo per lei, per dimostrarle quanto sia stata nei suoi pensieri e quanto conti averla sempre al suo fianco nelle vicissitudini della vita, un bracciale in oro contornato di smeraldi (rossi?) che ben dimostrano il valore che quella donna ha acquisito nel tempo nel suo cuore. Tanti sono i discorsi che vorrebbero affrontare per conoscere un poco di più come si è svolta la vita durante l’assenza di uno e dell’altra, ma ci sarà tempo anche per questo. Ora Ross vuole riassaporare tutti quei piccoli piaceri che gli sono così tanto mancati, come un bel bagno coadiuvato dall’aiuto di sua moglie e una corroborante cena con tutti i suoi famigliari al gran completo, per poi chiudere la serata in maniera intima con la sua bellissima moglie, amica, compagna, e fra poco più di un mese nuovamente madre. |
Ciao Sara, che bel passaggio ci hai regalato con il ritorno di Ross in seno alla sua famiglia. Ross proprio non poteva resistere ancora da solo in terra francese senza la sua spalla, Dwight, quell’amico sul quale aveva sempre potuto contare, per cui, sbrigate tutte le formalità, era riuscito a mandare i suoi rapporti, relativamente alle attività dell’esercito di Napoleone, ai suoi superiori londinesi e fare finalmente il tanto sospirato viaggio di ritorno a casa, dalla sua famiglia, da sua moglie. |
Bello questo incontro tra padre e figlio! Anche se Ross ha perduto molto della crescita dei suoi figli (Jeremy poi è quello che più gli e’ debitore di affetto ed attenzioni) mi piace pensare che in questa fan fic tutti i tasselli vadano a posto, che il Ross quarantenne maturo abbia appreso la lezione dagli errori dei venti e trent’anni e che quindi, chiusa la parentesi parigina, si possa dedicare con il tutto il cuore alla sua famiglia. Certamente sarebbe stato un bel finale vederli sereni ed uniti a Nampara, magari anche alle prese con i primi amori di un figlio precoce! |
Ciao Sara, che bel capitolo hai pubblicato. Un assaggio delle due famiglie, ognuna con le sue peculiarità. |
Bel capitolo, con Dwight e Caroline che ritrovano la passione dopo aver prima scherzato sulla vita frivola di lei e le disavventure di lui in terra francese. |
Ciao Sara, che piacevole sorpresa trovare un racconto che narri le vicende rimaste in sospeso, in quanto la BBC ha deciso di non proseguire la serie seguendo il corso dei libri. Siamo rimasti sulla scogliera ad osservare i protagonisti che, ancora una volta, si dividevano, e allora perché non colmare quei vuoti narrativi con la tua fervida immaginazione? Sarà bello vedere come si destreggeranno i vari protagonisti, uniti insieme per portare avanti ognuno la propria vita, non dimenticandosi però degli altri che, di quella vita, hanno fatto, fanno e faranno sempre parte. |