Recensioni per
Natale ad Arras
di Dorabella27

Questa storia ha ottenuto 131 recensioni.
Positive : 131
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
02/12/21, ore 23:36

Cara Dora, sei davvero straordinaria. Hai costruito un intero capitolo in un lasso di tempo che va dall'ingresso della tenuta di Arras (che mai abbiamo visto nell'anime e che non credo esista nel manga) alle scale della stessa! E hai colmato questo brevissimo lasso di tempo con una descrizione dei rapporti tra Oscar e le diverse sorelle, una disamina della condizione della donna aristocratica all'interno del matrimonio nel XVIII secolo, una visione romantica  di una ipotetica  famiglia Grandier e non ultimo una lettura del rapporto Oscar-Andrè visto con gli occhi di una domestica...devo aggiungere altro? Il tutto tenendoci sospesi per aria, senza sapere cosa accadrà con tutti questi "ingredienti" sapientemente mescolati.
Io, da dietro il mio schermo, ti applaudo!
(Recensione modificata il 02/12/2021 - 11:37 pm)

Recensore Master
02/12/21, ore 22:13

Dorabella carissima, ci hai servito un capitolo veramente gustosissimo, che è il degno antipasto per quello che sicuramente vedremo nel prosieguo del tuo racconto, durante questa visita natalizia nella tenuta di Arras, dove sembrano essersi riunite tutte le forze del Creato per non far stare tranquilla Oscar, alla ricerca di un po’ di pace e meritato riposo in quella che avrebbe dovuto essere, nelle sue intenzioni, un’oasi nella quale ritemprare sia il fisico che lo spirito.
Man mano che procedevo con la lettura sono venuta a conoscenza delle auguste sorelle di Oscar: ci sono proprio tutte e a lei è bastata un’occhiata per capire come avrebbe potuto essere movimentato quel soggiorno tanto agognato.
Ce le hai presentate e mi è parso di poterle vedere, proprio perché sei riuscita magnificamente a descriverne sia l’aspetto che poi hai associato al carattere.
Oscar con la maggioranza delle sue sorelle ha ben poco a che spartire, avendo ricevuto una educazione maschile, che l’ha forse salvata dal dover sottostare, come tutte loro, a matrimoni combinati che, per qualcuna, erano stati sereni mentre per qualcun’ altra si erano rivelati una lenta agonia, che però veniva nascosta e portata avanti con la dignità che ci si aspettava da un qualsiasi rappresentante del casato dei Jarjayes.
Ma se per le sue sorelle Oscar ha dei sentimenti quasi tiepidi, con Hortense, di primo acchito, ci sono delle vecchie ruggini che risalgono alla loro infanzia e che con l’andare del tempo non hanno fatto che acuirsi. Hortense, è compenetrata nella sua parte di dama, consapevole della sua avvenenza sin da quando era giovinetta, ma il matrimonio aveva mietuto anche con lei la sua vittima, e non si peritava di non manifestare con i famigliari la sua condizione rovinando, con il suo comportamento, l’atmosfera di serenità che avrebbe dovuto e potuto governare, in questo caso, la tenuta di Arras.
Mi è piaciuto entrare nella mente di André con i pensieri rivolti alla “sua Oscar”, a come sarebbe stato bello poter condividere con lei non solo il tempo, ma una casa, un sentimento, e magari dei figli a cui badare anziché affidarli a balie e quindi vederli poco o niente.
Oscar decisamente è indispettita non aspettandosi di ritrovare tutta la truppa Jarjayes al completo.
André, sempre un passo dietro di lei, ha già compreso molto bene il suo stato d’animo, e se ne dispiace per lei, la quale non potrà godere della serenità che quella vacanza avrebbe apportato al suo spirito.
Conosciamo anche la governante di Arras, una giovane scialba che però sembra fare gli occhi dolci ad André, domandandosi come quel giovane non avesse timore di quello sguardo di ghiaccio che Monsieur le Comte rivolgeva a chiunque quando era adirata. A lei non restava che dare ordini per la preparazione di una cena, durante la quale chissà cosa avrebbe potuto capitare con queste premesse e con questi attori.
Mia cara, mi pregusto già fin da ora il prosieguo con l’atteso desinare e chissà se voleranno i coltelli.... oppure la dignità degli ospiti metterà un freno a situazioni spiacevoli.
Capitolo piacevolissimo che è stato una perfetta entrée per la serata.
A prestissimo quindi. Un caro saluto.

Recensore Veterano
02/12/21, ore 20:10

Ciao Dorabella, che bel capitolo, che fa anche riflettere.
In effetti, ciò che hai descritto era la normalità nelle casate nobiliari ... Matrimoni tristi, spesso ricchi di umiliazioni e tradimenti, figli che venivano cresciuti lontano dai genitori...che tristezza.
André, tutto questo, lo riassume bene nel suo pensare, sollevato che almeno alla sua Oscar almeno un matrimonio così le è stato risparmiato...
Comunque, scopriamo così che l'ospite sgradito è proprio quella sorella vittima del famigerato ( e terribile! O_o) scherzo anni prima...ma chissà se, questo tempo festivo, non porti le due a comprendersi meglio.
E come non dar ragione a Justine: chi ha il pane non ha i denti o viceversa!!!! XD
Ammettiamolo, quante volte lo abbiamo pensato guardando Oscar e André???XD XD XD
A presto!!

Recensore Veterano
02/12/21, ore 18:34

Carissima a talentuosissima Dora,
il terzo capitolo di “Natale ad Arras” è riuscito ad allietare il mio viaggio di rientro in “diligenza”, e non è cosa da poco. Finalmente scopriamo chi è la sgradita ospite che rovinerà le vacanze invernali ai nostri piccioncini: nientepopodimeno che Hortense, proprio lei!, la capricciosissima e odiosa sorella che si era meritata lo scherzo del ragno in fil del ferro.
Giustamente il povero André avverte nell’aria presagi di tempesta, nonostante il candido paesaggio coperto di neve, e non gli resta che seguire la furiosa Oscar piè veloce mentre si dirige all’interno della residenza.
Ho molto apprezzato la descrizione, da parte di André, del rapporto di Oscar con le numerose sorelle (con un chiaro omaggio a Marivaux e alla sua Sylvie!); ma ho apprezzato ancora di più questo André con gli occhi a cuoricino che, nella nebbia indefinita, immagina il rientro in una casa solo loro, e l’aspetto di una loro eventuale e bellisisma figlia.
Oscar scocciata e iraconda è semplicemente mitica (ci credo che il povero valletto è terrorizzato da Monsieur le Comte!).
La governante Justine Legris (un omaggio all’ultima pellicola di Ridley Scott?), saggia come l’oste di “Praticamente, due imbecilli” assiste ai fatti, si mangia con gli occhi il Grandier (mica stupida) e fa le riflessioni del caso (“chi hai denti non ha il pane…”).
La tua scrittura è magnetica e squisita come sempre. Non vedo l’ora di conoscere i risvolti di questo bizzarro soggiorno. Come André, prevedo grandine!
Grazie di cuore e a presto.
Un fortissimo abbraccio, G.

Recensore Master
02/12/21, ore 08:08

Davvero tremenda Oscar con il suo ragno di fil di ferro!
La sorella, in realtà, era molto fastidiosa con quei lamenti continui e un po' se l'è cercata. Apprezzo anche che non abbia utilizzato un ragno vero che sarebbe potuto finire schiacciato.
Mi chiedo se il ragno di fil di ferro ricomparirà e mi chiedo anche di chi sia la carrozza poco gradita. Del Visconte di Valmont, per rimanere in tema, se questo capitolo fosse una retrospettiva? Un personaggio così, di sicuro, non sarebbe stato gradito a Oscar.

Recensore Master
30/11/21, ore 09:25

Ciao Dorabella. Mi sono immersa in questo ricordo felice che hai descritto e mi è piaciuto il particolare delle fossette ai lati della bocca di Oscar. Mi sono intristita nel leggere degli angoli della bocca di Oscar all'ingiù in questo significativo contrasto con quanto scritto in precedenza. Di chi sarà quella carrozza? Davvero bello il disegno, dove mi ha colpita lo sguardo di Oscar. Al prossimo capitolo. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 30/11/2021 - 09:26 am)

Recensore Master
30/11/21, ore 08:26

Viene proprio spontaneo associarsi ad André nel domandarsi per quale ragione il Visconte de Valmont abbia scelto proprio il Comandante delle Guardie Reali per una simile ambasciata, prendendo il posto di Danceny.
Oscar e Valmont si erano parlati una volta sola e Oscar non era tipo da fare amicizia con un libertino piuttosto malvagio come Valmont.
L'unico punto di contatto potrebbe trovarsi nella prima parte del capitolo, perché, come Valmont, anche Oscar era, suo malgrado, coinvolta in un triangolo amoroso e, in entrambi i triangoli, si è trovata a fare da messaggero.

Recensore Master
29/11/21, ore 10:32

Ciao Dorabella. Interessante il contesto di questa storia, con quel particolare riguardante il faldone dei caduti e dei dispersi. Posso immaginare lo stato d'animo di Oscar ogni volta nel cercare il nome di Fersen. Quando ho letto di Girodelle che ha consegnato a Oscar quel biglietto ero curiosa di sapere. Poi scopriamo di Valmont ed è stato bello leggere il finale con il Natale e il compleanno di Oscar. Respireremo nel prossimo capitolo l'atmosfera natalizia? Un caro saluto.
(Recensione modificata il 29/11/2021 - 10:35 am)

Recensore Veterano
28/11/21, ore 20:12

Carissima Dorabella,
in questo "interno di carrozza con ragno finto" ci apri uno squarcio inedito su un'Oscar malandrina che si diverte con André (e con Maman) alle spalle della sorella che prova uno "spavento fuori misura" (tipico delle damine!).
Trovo sempre divertenti questi momenti che crei sulla giovinezza di Oscar e di André, anche se poi subentra la malinconia se penso a quanto gli eventi e loro stessi congiurino per togliere dai loro volti il sorriso spontaneo e le risate che tu qui racconti, come sempre, benissimo.
Un caro saluto,
Sett.

Recensore Veterano
28/11/21, ore 15:00

Ribadisco che "Aveva uno scopo" e' per me uno dei crossover migliori di sempre perché unisce e incastra alla perfezione il mio anime preferito e uno dei film che amo di più. E non e’ per niente facile, ma sei riuscita nell'intento alla perfezione!
Sono molto felice del fatto che tu abbia deciso per il seguito, condividendo con noi il Natale ad Arras, specie in questo periodo in cui le feste si avvicinano.
Un abbraccio cara Dora e buona domenica, G.
(Recensione modificata il 28/11/2021 - 03:01 pm)

Recensore Master
28/11/21, ore 12:01

Certo che André ed Oscar da piccoli erano proprio due pesti! Ma quanta nostalgia ricordare quei tempi lontani adesso che il dolore invade la vita!

Recensore Veterano
28/11/21, ore 10:59

Il viaggio inizia sotto una neve da favola con una scrittura da favola. Ricordi felici forse migliorano l'umore...prontamente ridiventato nero alla comparsa di una carrozza inaspettata. Ma questi due riusciranno mai a stare un po' tranquilli? ;)
E sempre complimenti a Galla che ormai ha trovato un secondo lavoro XD

Recensore Veterano
28/11/21, ore 09:48

Il flashback ci mette davanti agli occhi lo sguardo impertinente di una giovane Oscar spensierata e irriverente, priva " di ogni delicatezza e di qualsiasi uso di mondo!" anzi, accomunata in questo, dalla sorella, ad André, perché entrambi, per fortuna, sono privi " di ogni delicatezza e di qualsiasi uso di mondo!"
L'incanto del paesaggio innevato si specchia nell'incanto di una complicità che il passare del tempo non ha potuto scalfire, "Ed era stata Oscar per prima, lei, che non amava crogiolarsi nel ricordo del passato, a rievocare un episodio della loro infanzia, quando ad Arras ci andavano per le feste natalizie in carrozza"; "Chi sa se dietro quel vecchio mattone mobile del camino della cucina c'è ancora il mio ragno di fil di ferro. Te lo ricordi, André? Come abbiamo riso mentre Hortense gridava per lo spavento! Lo scherzo ci era piaciuto tanto che avevamo nascosto il ragno per poterlo ripetere in futuro ... e poi ce ne siamo dimenticati!". Si specchia nell'incanto di un sentimento che va oltre ogni stereotipo "E del resto, pensava André, perché mai avrebbe dovuto nasconderlo? Un alto ufficiale, un colonnello, può e deve esprimere senza remore i suoi malumori, la sua irritazione, il suo disappunto"; "André aveva sorriso, ricordando quel momento felice, e pensando che le fossette ai lati della bocca di Oscar non erano cambiate da allora, nonostante fossero passati ormai diciassette anni."
Questo nonostante il fatto che le cose sono adesso certamente diverse, e più complesse, di quel che erano in passato.
Incantevole.
Il disegno è bellissimo! Complimenti a Galla!
A presto.
Octave
(Recensione modificata il 28/11/2021 - 12:11 pm)

Recensore Master
27/11/21, ore 23:58

Cara Dora, non ti facevo così mattacchiona!
Si, me la immagino Oscar a fare certi scherzi, e hai tratteggiato benissimo anche Hortense e Madame. 
E con questo viaggio ad Arras prepari anche noi al natale. Poi non so,,,la carrozza ha ancora a che fare con Valmont?
 

Recensore Master
27/11/21, ore 23:49

Cara Dora, quando ho letto la tua presentazione alla storia mi sono chiesta come mi fosse sfuggita la pubblicazione del capitolo 1...poi mi sono ricordata! Da una parte temo i cross over (se non conosci la trama dell'opera che si interseca con quella di VnB sei fritta) dall'altra ho un rapporto odio/amore con Le relazioni pericolose.  Ho letto il romanzo, visto le ultime due versioni cinematografiche, ma niente...non mi conquista (Colin Firth a parte). Temevo quindi di restare freddina davanti ad una simile miscela e ti dirò, Oscar, per come la vedo io, non avrebbe niente da condividere con una tale compagnia di nobili annoiati. 
Mi "ritrovo" quando la descrivi in ansia per Fersen, quel suo ragionare sulle scuse che lei stessa si racconta per non ammettere che ci tiene, e freme nel non sapere che fine abbia fatto lo svedese oltreoceano...e quindi mi ritrovo ad apprezzare la lettura di qualcosa su cui non avrei scommesso: questo è saper scrivere.