Recensioni per
Natale ad Arras
di Dorabella27
Carissima Dorabella, |
Cara Dorabella un altro passaggio interessante, poiché ci dona la possibilità di sentire i pensieri e le riflessioni di Oscar, in quel momento di solitudine mentre accompagna la dama in nero, che si è rivelato essere la Marchesa di Merteuil, presso la sua magione, rispondendo al cortese invito fattole da quest’ultima, quale ringraziamento per l’assistenza e le gentilezze prestatele dopo la sua caduta nella piazzetta di Arras. Oscar ha accettato per non risultare sgarbata, anche se a lei inviti vari non interessavano, in quanto dimostravano solamente la vacuità di quelle situazioni, durante le quali la verità veniva occultata coperta da un velo di vanità. Ma Oscar sapeva cosa era la vanità? L’aveva vista per anni manifestarsi alla corte nei vari personaggi che si avvicendavano per poter essere notati dai reali. Ma forse anche lei, nel suo piccolo, qualche gesto concesso alla vanità lo compiva: lo spazzolarsi e lavarsi di frequente la sua fluente chioma mai ingabbiata ma lasciata libera, il detergersi il viso con acqua profumata, erano tutti piccoli moti di vanità ai quali non voleva rinunciare perché, se anche era stata cresciuta con una educazione maschile e ci si rivolgesse a lei con appellativo maschile, lei era una donna, irreversibilmente e inconfutabilmente. E André lo aveva sempre saputo. Strano che l’intermezzo con la marchesa le abbia fatto volgere il pensiero ad un eventuale evento dannoso ai danni di André, che avrebbe potuto menomarne la figura. Certo per lei André sarebbe sempre rimasto tale, ma è interessante che quasi abbia voluto calarsi nelle sensazioni che avrebbe potuto provare lui, con il suo dinamismo, anche lui con i suoi vezzi e i suoi riti, a ritrovarsi menomato non solo di qualcosa ma anche di una parte della sua vita che sarebbe radicalmente cambiata. Sembra quasi che percepisca qualcosa di oscuro e doloroso che attiene al futuro e che coinvolge entrambi, arrivando addirittura a pensare alla morte di André. Come avrebbe fatto a sopportarne la perdita, dopo che avevano vissuto a stretto ed intimo contatto quasi per un ventennio? Pensieri che tenta di scacciare dalla sua mente con forza perché consapevole che mai riuscirebbe ad affrontare una tale eventualità. |
Cara Dorabella, è vero come il tono dei capitoli siano un po’ oscillanti. C’è una bella differenza a questo punto della storia se ripenso al primo capitolo. |
Tanti piccoli segnali che chissà se Oscar interpreterà nel modo giusto, compresa una sorta di premonizione sulla possibilità che Andrè possa perdere un occhio o peggio:" Poteva immaginare la sua vita senza di lui?" Noi sappiamo di no e, considerando tutti i particolari che lei nota di lui (comprese le camicie aperte fino a metà petto...e chi le dimentica?!?), magari ci arriva prima a questa conclusione;) |
Buongiorno Dorabella, ben ritrovata! |
Mettersi a disposizione di chi è in difficoltà, con discrezione e sollecitudine, è senz'altro tipico di Oscar. Soprattutto se a trovarsi in difficoltà è una persona improvvisamente diventata scomoda e abbandonata da tutti. |
Buonasera Dorabella, |
Cara Dora, sono sempre colpita quando trovo un'autrice capace di tanti spunti e riflessioni concentrate in un percorso di pochi chilometri :-) E così mentre cavalca affiancando la carrozza della povera marchesa, Oscar lascia libera la mente di vagare tra considerazioni sulla vanità, sul conformismo della sua società, sul valore della vita, soprattutto quella di chi si da per scontato...Questo Natale ad Arras mi ricorda un po' il viaggio nella stessa località che fanno i nostri eroi nell'anime, quando scoprono le terribili condizioni di vita dei contadini francesi. Nel senso che ho la sensazione che anche in questo viaggio, Oscar aprirà la sua mente a nuove "scoperte". |
Ciao Dorabella, capitolo molto interessante! La donna misteriosa si rivela essere la marchesa delle relazioni pericolose di Laclos e questa sicuramente è un personaggio che apre a numerose riflessioni, dalla malattia, ai vaccini, all' ipocrisia della nobiltà dell'epoca etc.. |
Povera marchesa, non meritava il disprezzo della corte a causa della malattia! Fa una certa impressione che Oscar qui si chieda cosa accadrebbe se André perdesse un occhio. |
Che bello trovare presto un tuo aggiornamento! |
Buonasera Dorabella27, |
Sono a dir poco estasiata da questa tua nuova avventura; non trovo altro aggettivo per descrivere le piacevoli sensazioni (un po di pace, un po di ilarità ripensando alla nostra Legris, curiosità quanto basta 😊). Stai producendo qualcosa di davvero meraviglioso: ho letto i tuoi scritti , sempre ricchi di garbo, riferimenti colti, mao noiosi!....ma questo li supera tutti. Inutile dirti che attendo in trepidante attesa ogni nuovo tuo capitolo.... Un caro saluto! Barbara Ps: perdona eventuali errori, sto scrivendo dallo smartphone in pausa tra una lezione e l' altra 😊 |
Grazie Dora per questo spumeggiante capitolo! Le lagne di Hortense lasciano il posto ad un'originale visione del fascino di Andrè. In tante abbiamo scritto di lui che smuove i sensi di dame annoiate o di giovani camerire procaci, tu invece lo "metti" nei pensieri segreti e incoffessabili (preti a parte) di una non più giovane governante dall'aspetto irreprensibile! E poi, che splendore il passaggio che fai fare alla mente di Oscar, dalla mano di Andrè sulla coscia di Hortense alle sue labbra sulla sua, quando poco più che bambina, viene punta dalle vespe (ma davvero si può togliere il veleno cosi???). |
Il capitolo inizia con la sbiadita e in là con gli anni Justine Legris che fantastica su André, ma lui neanche se ne accorge e ne sbaglia pure il nome. Lei pare non cogliere oppure le sta bene così. |