Recensioni per
Considerazioni di una vita al limite del politicamente corretto
di fiore di pesco

Questa storia ha ottenuto 52 recensioni.
Positive : 52
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
04/03/24, ore 18:53

Era un po' di tempo che fissavo questa raccolta incuriosita e visto che l'hai aggiornata ne approfitto per cominciare da qui 🤓
È un episodio di "Salto del nervo (scoperto) " direi e abbastanza a ragion veduta 😅😄😃
😵‍💫😫Ma esistono davvero certe persone, certe madri? Santo cielo.... O meglio, Santa pazienza (in questo caso pure presente 😄)!
Ad un problema corrisponde una reazione il guaio è "quale reazione scegliere"? Ho apprezzato un sacco l'excursus in stile inside out, ammetto che però dev'essere difficile gestire Nanashi quando parte, senz'altro tanto difficile 😄💚 ma per fortuna è stato preso abbastanza tempo per far sì che raziocinio recuperasse le forze e desse la risoluzione finale: che pensa di fare il diretto interessato?? Assolutamente nulla e quindi.... Cicca per calmarsi e alla prossima puntata!
Interessante raccolta, a poco a poco probabilmente recupererò qualche altro cap, a presto 🤗
Nala

Recensore Master
03/03/24, ore 18:34

Ma quanto mi mancava commentarti? *-*
Da 1 a 10, all'incirca 100.
Sì, perché ho proprio sentito quella sensazione nel petto di gasatura tipica del "Eh, eh, ora mani alla tastiera ed esprimo il mio pensiero". XD
E' passato troppo, veramente troppo.
Saluti a quella vecchia stronza della Coscienza, comunque, che non ho dimenticato. Spero che, anziché fare l'uncinetto, sia lì ad elaborare piani diabolici...piani come la trama di questa storia! xD
A parte che ho dovuto rileggere almeno 4 volte il piano diabolico, elaborato, super intricato alla Cattivissimo Me della cara mammina, nel messaggio.
Ora, totalmente deficiente non credo di esserlo, quindi...XD E' stato più contorto di un giallo, ma ce l'ho fatta, alla fine, a capirne il senso XDXD
"Tu dì che vai di qua, io dico che siamo di là, essi sono ad Alcatraz, al Minion diciamo che siamo ai Caraibi...chi passa per prima all'incrocio? La macchina gialla o la verde?" XDXD

Ciò che non mi aspettavo e che trovo assolutamente geniale è tutto il dialogo interiore. Dalle prime righe, sembra che la storia prosegua com'è iniziata, ovvero come un racconto.
Ma siamo pur sempre in una introspettiva, no? Et voilà, eccola qui, servita su un piatto d'argento.
Inutile dire che ho riso per tutto il tempo, per queste battute hai un dono naturale XD
IO SO. Io Soooooooo! XD
Non sono ubriaca, quindi fai tu.

Il finale è un plot twist degno dei migliori gialli. Non c'ero arrivata, ammetto. Ma ciò dimostra che spesso e volentieri ci facciamo delle pippe incredibili su cose che poi non accadranno davvero.
Certo, la mammina resta la villain per eccellenza, io direi ai cattivoni del Treno di levarsi dai piedi XD E Bishop è un agnellino.

Adesso vado a segnarmi questo nuovo termine criminologico e a creare la trama con:
- l'assassina che la fa franca (ho il sospetto sia una donna, non so perché XD).
- del ghiaccio secco.
- Lombroso versione fantasma che indaga sull'accaduto.

Ben fatto, sorella, e a presto!
Anzi, a prestohhhh!111!111!1

Swan

Recensore Master
03/03/24, ore 15:01

Grazie per la risata! E... non ironicamente è da matti aver a che fare con gente simile.
Ehilà, qui _Alcor. C'è qualcosa di confortante nel vedere non sono l'unica a, quando mi si chiude la vena, percorrere mentalmente ogni singola offesa subita e ogni modo per potersi rifare su chi ha provocato il danno. Compreso il non chiedere ai coinvolti che ne pensano di quello che è successo.
Spaccato di vita in stile inside out, cui è estremamente facile rivedersi. È parecchio più caotico e quasi direi non-sense rispetto ad altre tue storie che ho letto, ma le descrizioni/atteggiamenti delle varie emozioni sono stati parecchio memorabili anche se gli sono stati dati solo pochi tratti.
Buona domenica o7
_Alcor

Recensore Junior
25/02/24, ore 16:32

Rieccomi. Sì avevo bisogno di viaggiare un po', almeno con la mente. E allora quale titolo migliore? Per me, per la mia esperienza personale, hai viaggiato tantissimo. Dei posti citati ho visitato solo Roma, Siena (senza palio😉) e la Puglia. Ho ancora almeno la metà d'Italia che vorrei vivermi e per il resto del mondo mi accontenterò di leggere (ho sempre "viaggiato" così, attraverso le ambientazioni di romanzi o biografie ...) e di spararmi qualche video su YouTube, scegliendo magari quelli un po' più di "nicchia",che raccontano la parte più vera e personale dell'esperienza, andando oltre il tritacarne Instagram. All' estero sono stata in Francia. L' aver viaggiato poco è uno dei miei rimpianti. E tale resterà. Pazienza. Tornando a noi ti trovo sempre un "mix di saggezza e pazzia", scusa se ti definisco così ma è ciò che mi viene dal cuore. Questo tuo agire d'istinto, senza farti grossi problemi, mi affascina. Sali in macchina e ti lasci trasportare dalla vera dimensione del viaggio, quella più autentica, dove già ti predisponi a cambiare itinerario, a fare soste impreviste e incontri inattesi(vedi le 15 ore di viaggio invece delle 9). Poi c'è la parte autoironica che passa dall'adrenalina della guida nel centro di Roma, alla fuga dal bufalo scozzese e dai pompieri che evacuano lo stadio...avrei voluto vedere la tua faccia quando ti sei impigliata nell'allarme 😅ma credo che la migliore sia stata quella della tua amica 😉. Comunque a me sti "tours della speranza" divertono e alla fine, quel poco che ho fatto, è sempre stato più o meno così, un po' sul rocambolesco andante e poco Instagram. Su una cosa ho riflettuto. Anch'io come te mi sono ritrovata a sentirmi dire che ho dedicato troppo al lavoro, allo studio e poco al tempo libero. Oggi ammetto che avevano ragione. Ma è l'esistenza che spesso decide per te. Ti ci vuole un po' per comprendere che devi ritagliarti degli spazi solo tuoi e non perché qualcuno te lo ricorda, perche te li meriti. Io ci sto provando...anche se adesso non posso più viaggiare il mondo ma posso decidere di fare qualche piccola fuga dalla realtà, anche restando a casa, facendo le cose che mi piace fare. Leggere, scrivere, recensire, fotografare le nuvole o il tramonto sui tetti, dal terrazzo di casa...no...non per Instagram...per conservarli per me, per rivederli fra un po'. I colori, la luce, le ombre sono ogni volta diversi. Anche se i tetti sono gli stessi. Sempre al loro posto.
Alla prossima...al prossimo "viaggio".

Eclissidiluna

Recensore Junior
10/02/24, ore 16:12

Ciao, rieccomi, in questo sabato pomeriggio uggioso, con quella nebbiolina che rende i vetri delle finestre appannati, tra vapore e umidità. Il paesaggio appare offuscato. Una foto sbiadita. Mi sembra la giornata "giusta".
La depressione è tutto ciò che hai descritto, però per me questa è la frase che rappresenta al meglio quel tipo di vissuto: "L'inferno non è caldo e rosso. È buio. Non c'è rumore. C'è solo una solitudine senza fine. Continuano a illuderti che non sei solo. Non è vero. Sei solo e lo sai.
Dio non ti aiuterà. Puoi credere in lui ma lui non crede in te."...poi ci sono i momenti "sì", quelli in cui riesci a tenere a bada la "serpe nella sterpaglia". Ma non è semplice. C'è l'ansia, la paura, la voglia di mollare e, al tempo stesso, quella di non fermarti mai,per riempire il vuoto che senti crescere dentro. Diventi un puntino bianco su di un telo nero che sovrasta ogni cosa. L'occhio, aumentando la distanza, non distingue più quel coriandolo di neve. Il puntino sparisce, inghiottito dallo sfondo.
Puoi decidere di soccombere o cercare di rialzarti. Io sono felice che tu ne sia uscita completamente. L'immagine della serpe acquattata mi ha conquistato. Io me la figuro con la testa mozzata. Evviva!
Il buio dell'inferno si attraversa. Lo si fa a tentoni, senza la certezza di trovare l'uscita di quel labirinto.
Anche oggi mi hai tenuto compagnia.
Stavolta è stato un viaggiare in un dedalo che confonde ma con la rassicurante premessa delle prime righe: un'uscita c'è. Quell' "istinto" di cui parli aiuta a ritrovare la strada.

Un abbraccio.

Eclissidiluna

Recensore Junior
04/02/24, ore 21:12

Ciao...fantastica. Sarcastica, intelligente, empatica, pungente e mai banale...insomma ho finito gli aggettivi. Mi hai fatto trascorrere un quarto d'ora terapeutico. E il bello è che mentre leggevo dicevo "Caspita è davvero così! Ha colto tutte le caratteristiche salienti della giornata di Merda! Quello che definisco, nella mia testa, giornata di Merda!" E' stato quasi ridicolamente commovente. Spesso ti chiedi "Ma succede solo a me?!" e invece no, scopri che "succede a tutti" e mi ha fatta riflettere il tuo modo di analizzare la "giornata di Merda" con una precisione quasi "scientifica", con tanto di frequenza, percentuali matematiche e "motivazioni" che spaziano dal pagar pegno per qualche vita passata in cui eravamo crudeli dittatori o a un più inquietante club di fattucchieri che ci ha preso gusto a incasinarci la vita. Io sovente penso la prima. Forse perchè è cinicamente più "consolante". Va beh, un po' me lo merito...nella vita passata impalavo chi mi stava sul culo...e adesso...la ruota gira. Scherzi a parte...leggendo il decalogo mi pareva di fare il vecchio gioco delle figurine..."Ce l'ho...ce l'ho...ce l'ho...mi manca..." insomma il 70% (sono andata anche oltre) dei punti della giornata di M. l'ho rispettato più volte e non ti dico la frequenza nel mese perchè voglio essere una persona ottimista...fin tanto che respiro. Quindi, mi dico, passerà. Poi a volte le giornate di M. si affiancano a periodi già molto difficili per conto loro e allora lì scatta davvero il "puro divertimento". In ogni caso, grazie anche stavolta. Mi hai tenuto compagnia in questa domenica abbastanza rilassante, dopo una nutrita serie di giornate di M. ma come diceva la mitica Rossella: "Domani è un altro giorno".

E non di Merda...mi auguro. E lo stesso auguro a te.

Alla prossima

Eclissidiluna

Recensore Junior
28/01/24, ore 13:18

Ciao! Rieccomi. Ti leggo come terapia..."al bisogno". Spulcio tra i vari titoli e quello che mi ispira a seconda del momento, lo leggo. A volte mi spingi a riflettere, ad analizzare vissuti complicati attraverso la tua penna, altre volte nel modo che hai di esporre le tue vicissitudini, strappi una risata. Oggi avevo bisogno di ridere. E tu ci sei riuscita. Sarà che ho vissuto un'esistenza costellata di traslochi e ho un pessimo rapporto con le discariche cittadine che ultimamente sono diventate davvero impossibili. Quando ancora non si parlava di raccolta differenziata io ero scrupolosamente attenta a dividere plastica,carta, vetro e spesso mi davano dell' "ambientalista rompipalle" ma adesso mi pare che si esageri dal lato opposto. Ora sgomberare la cantina della nonna o il solaio è diventato una sorta di "Giochi senza frontiere". Quindi sottoscrivo in toto il tuo pensiero.
Per il resto è l'altra faccia della medaglia. Stanca esser riferimento. A volte ti prosciuga. A volte la pazienza e la forza sono un po' agli sgoccioli e allora sarebbe bello poter contare su qualcuno che, per un'ora prenda il tuo posto. Ma probabilmente non è così ambito e poi, ammettiamolo, ci vuole una buona dose di masochismo (e nel tuo racconto traspare che è una delle tue caratteristiche 😏).
Arguta,autoironica, sarcastica al punto giusto. La mia "terapia" al bisogno. Almeno questa non necessita di ricette e non ha effetti collaterali.
Alla prossima
(Recensione modificata il 28/01/2024 - 01:20 pm)

Recensore Junior
12/01/24, ore 14:51

Ciao! Mi hai fatto sorridere e ho trovato anche azzeccata l'idea di prendere spunto dagli aforismi per agganciarsi a episodi di vita. In quanto al senso dell'umorismo...io ti trovo particolarmente divertente anche quando analizzi il tuo rapporto con la comicità. E mi piace anche l'ironia leggera con cui accenni al tuo modo di vedere e viverti alcuni aspetti relazionali complicati..."un'alone" , "uno spiffero"...rende bene l'idea.
Ognuno di noi prima o poi una Toffa la incontra sulla sua strada e alla fine è meglio seguire il suo "consiglio": ognuno per la propria.
Divertente l'episodio dei capelli e l'intervento della tua assistente (in particolar modo quando decidi di non chiudere la porta del bagno...mi è venuto in mente l'accenno che, poco prima, hai fatto ai film horror😅). Strepitoso il rassicurante "basta che non sembri una derubata in un vicolo di notte"
Spero che il tuo parrucchiere sia più attento la prossima volta... altrimenti credo che lo aspetterai davvero sotto casa,con le forbici. Per farti tagliare i capelli... ovviamente! 😉😏

Alla prossima

Eclissidiluna

Recensore Veterano
08/01/24, ore 20:39

Ciao! Buon anno! Spero che vada tutto bene a te, a parte questi piccoli inconvenienti.
"Non devo cercare posti di rilievo, perché spettano agli uomini, che non devo parlare di auto e guidare io, perché deve essere l'uomo a guidare, che non devo correggere un uomo, perché sono femmina, che non riuscirò mai a mantenere la villa da sola perché serve un uomo per certe cose." Veramente esiste ancora questo tipo di mentalità in Italia? Penso sempre che questo tipo di mentalità sia superata, come tante altre cose ma viviamo in un mondo con tutti i tipi possibili di imbecillità umana.

"Scusi, ma preferirei che questi calcoli li facesse un uomo che per natura è più portato." Ti giuro che questo ragionamento mi è stato fatto da un genitore ai colloqui generali di dicembre... ho risposto che non sapevo nulla di questa ipotesi e che nel mio corso di chimica c'erano due ragazze molto brave in matematica, e solitamente (oggi) nelle classi le più brave sono ragazze, io insegno matematica. Sono rimasto basito sul momento, poi l'ho rimosso fino ad oggi che me l'hai fatto venire in mente tu.

Parlando di genere ho molti amici omosessuali sia maschi che femmine, in più sono vegetariano e devo dire che di cagate pazzesche ne escono a bizzeffe. Purtroppo il cittadino medio, nel mondo, non ha assolutamente idea di cosa sia il libero pensiero, anzi, ne ha una paura folle. Pensare vuol dire essere, e oggi sono tutti troppo impegnati a racimolare denaro per poter AVERE, comprare, possedere oggetti fuori da sé, piuttosto che vivere in sé. Confrontarsi con se stessi è un grande esercizio di comprensione verso tutto il mondo e non è solo utile a comprendere se stessi ma anche a comprendere gli altri. Ti dico la verità, non sono mai stato un orso o una persona che eviti i rapporti sociali ma negli ultimi dieci anni ho sempre cercato di circondarmi di persone intelligenti ed in grado di ragionare perché con gli altri non riesco proprio ad intrattenere una discussione che duri più di cinque minuti.
Un caro saluto
Edoardo

Recensore Junior
07/01/24, ore 18:26

Ciao. Comincio da qui ...forse perché è il capitolo che mi ha colpito di più. Ho gia avuto modo di dirti quanto apprezzi il fatto che tu sia riuscita a "svelarti", in questa raccolta, in modo così netto, senza remore, filtri ma nemmeno fiocchetti e fronzoli. Sei cruda, concreta, lucida e hai la capacità di trasportarmi con te. Nell'abisso più tetro. Quello che ti fa urlare "Ma com'è possibile?!"...e poi ti fa dire, con la medesima enfasi "È possibile". Sono con te davanti a quelle televisioni spente. Mi domando, con la tua stessa frustrazione, perché le tue zie non siano intervenute in modo più incisivo. Vivo quel sentimento di solitudine che racconti. Loro almeno erano un gruppo. Tu no. Tu eri da sola ad affrontare il sadismo e il dispotismo di tua madre. Forse erano ancora inconsciamente succubi, anche loro. La mente umana è una macchina complicata, che ha ingranaggi minuscoli, basta un pulviscolo a mandare in corto. Sono con te a colorare quel bruco dal faccino rubicondo...e sono con te a subirmi la punizione (da denuncia) della maestra Troianna (mai pseudonimo fu più azzeccato). E piaceva a tua madre. Be', questo almeno non mi stupisce. Scontro fra Titani. In questo apprezzo la presenza di zia Sara. Almeno è bastato raccontare la verità. Sono con te dal parrucchiere e dopo...in quella foto di giugno. E sono anche "fuori" dalla foto e io, "la profonda sofferenza sul tuo viso"...la vedo.
Tutti possiamo nuocere agli altri e, quando abbiamo questo tipo di vissuti, maturi delle "armi" affilate che sono lì, in agguato e ti dicono "Prendimi, ora è il tuo momento! Puoi diventare tu il carnefice! Cosa aspetti?!". Non ascoltare la lingua che si fa lama, la mano che si trasforma in rivoltella...resta integra. Lo so che è difficile. Lo so bene. Ma siamo più forti di chi ci ha partorito. Anche se una parte di te si è spezzettata. E quando sei
arrabbiata, che turpiloquio sia.
Infine sono su quella macchina, a guidare verso quella nuova vita che ti sei costruita. Che continui a costruirti. Giorno dopo giorno. Ti ringrazio infinitamente per avermi portato con te. Hai una scrittura così potente che vorrei provare a definire ma adesso non riesco a trovare le parole "giuste", forse continuando a leggerti e recensire, ci riuscirò. Al momento mi viene da associarti a una immagine. Sei un po' "montagne russe" (e pensa che io non ci salgo perché soffro di vertigini) ma è più "la sensazione" di quando me le vedo (da lontano). Forse un giorno proverò a
salirci. Forse.
Grazie davvero. Trovo poche storie che mi diano tante emozioni tutte in un solo capitolo. Superbo.

Alla prossima

Eclissidiluna

Recensore Junior
07/01/24, ore 14:26

Adoro!!! Ma tu sei pazza!! Ma chi te l' ha fatto fare di pulire un bar lercio? Solidarizzo con i due uomini in questo caso 😂mi hai fatto molto ridere, comunque hai veramente tantissime energie io non sarei mai riuscita a reggere 14 ore filate in mezzo alla sporco a pulire senza sosta. Ma perché??? Ma chi te l' ha fatto fare????😂😂😂😂 cmq vicino a te proprio non ci si annoia mai! Grazie

Recensore Junior
07/01/24, ore 13:21

Molto dolce anche questo capitolo. Anche io ho avuto un gatto, adesso ho un cane, quello del mio compagno. I ricordi più dolci del nostro primo anno di convivenza non posso di certo attribuirli al mio compagno...ma sono quelli passati con il cane😅 un giorno poi dovrai scrivere un capitolo in cui ci spieghi come eri finita a vivere in un appartamento senza acqua calda e riscaldamento. Per me sarebbe un incubo😂😅

Recensore Junior
05/01/24, ore 22:53

Che dolcezza questo capitolo. Anche io ho una signora che manda un buongiornissimo e la buonanotte, non l' ho neanche mai vista , ma sono in una chat di famiglia in cui c' é anche questa signora che non conosco.... A volte le rispondo, a volte no. La cosa incredibile é che pure le sue gif sono sempre diverse. Riesci sempre a farmi sorridere , anche quando scrivi di cose dolce amare. Grazie!

Recensore Junior
05/01/24, ore 14:13

Proprio per caso ho iniziato a leggerti oggi....qualche capitolo sparso qua e là....ti amo! Mi fai morire dal ridere. Adoro quello che scrivi e come lo scrivi!!! Bravissima. Il capitolo delle sigarette per ora il migliore ma devo ancora leggerne molti altri. Non vedo l' ora di avere tempo per riuscirci. Grazie mille!

Recensore Master
04/01/24, ore 13:22

Controllo gli autori preferiti e vedo l’aggiornamento.
Che faccio, non lo apro questo nuovo capitolo? Ma figurarsi.
La curiosità, tanto per cominciare, è alle stelle, sebbene già dalle prime righe intuisco di ciò che si tratta dato che me ne hai parlato in privato.
Le frasi iniziali sono poesia, e delineano perfettamente il tuo stile, in questo caso è un mega complimento.
Per quanto tutti (almeno credo) siamo passati in queste situazioni, è normale provare dispiacere.
Parto col dire che io ho perso un’amica che conoscevo dalle elementari. “Perso” proprio nel senso che descrivi tu in questo capitolo.
Nel senso che, in seguito ad un mio rifiuto per una certa situazione, non mi ha più risposto, calcolato, fine. Ti parlo di anni ed anni fa, probabilmente ormai 10, ho perso il conto. Niente WhatsApp, Instagram o menate varie. Ciò che più mi ha sorpresa è che neppure mi ha insultata, neppure ha cercato di farsi le ragioni.
Semplicemente (e codardamente direi) è sparita.
Ormai me ne frega più un cazzo (il tempo, qualche ferita la guarisce) ma all’epoca ci rimasi proprio male.
Specie perché sono una persona fedele anche in amicizia, se mi affeziono a te.
Se mi tradisci, schiodo male.

Comunque mi pare assurdo che tale Toffa ti abbia detto che non rispondi...cioè, ma tutto bene?
Io manco me l’ero data perché hai sempre risposto nella casella privata con una puntualità disarmante. Era sera? E sti cazzi, manco c’ho fatto caso, la gente ha da fare, sai com’è.
Quando mi hai detto che non avevi neppure fatto il conto, pensavo fosse per scelta personale, non per questo delirio. Il che mi spiace molto :(
Il resto lo conosco, ma non per questo è meno schifoso.

Interessante anche la seconda parte, che ho letto tutta d’un fiato.
Adesso la vecchia stronza me la vedo anch’io.

Swan