Recensioni per
Alice nella nebbia
di mamie
Evviva, un nuovo capitolo. Bene cosa dire? L' idea della maschera davanti al viso è un classico che non perde mai il suo fascino, tuttavia sono più interessata alla descrizione del viso sottostante che mi sembra perfetta per far trasparire uno spirito mutevole e selvaggio nei suoi slanci e nei pensieri. Come al solito lo stile è molto semplice, ma ogni frase riesce ad essere estremamente poetica e le metafore sono splendide senza essere banali. Il finale è allo stesso tempo struggente e getta, a mio dire almeno, una luce inquietante su questa Alice che si nasconde dal mondo ma non cessa di essere, da dietro la sua maschera. Brava. Attendo con ansia il prossimo capitolo! |
Povera Alice. La sua vita deve essere frustrante. "Autocostretta" in quella maschera di bambola smorta e plastica. E pensare che il suo vero "io" che lascia intravedere un istante, sarebbe così fulgido e vitale. |
Questa storia l’ho appena letta a mia cugina di 9 anni, lei ha detto queste precise parole: “me lo presti questo libro?”. Io , l’ho guardata e le ho detto che non era un libro e le ho spiegato l’esistenza di questo sito dove, persone come noi, che non sanno dove nascondere le proprie emozioni, scrivono e si liberano dai pesi della solita e noiosa vita quotidiana che ci sta spingendo verso il burrone più profondo. Mia cugina mi ha guardato incuriosita per tutta la spiegazione e alla fine mi disse una frase che se pu banale, non mi ha fatto dormire tutta la notte: “perché scrivere se puoi parlare?”. Non trovavo una risposta a questa domanda e non la trovo nemmeno ora. Spero che qualche giorno una persona mi svelerà questo mistero. Intanto ti chiedo grazie per avermi fatto sognare con la tua storia e, in un certo senso, di avermi fatta entrare nel Paese delle Meraviglie. Complimenti e a presto. |
Mamma mia! Queste due drabble prendono in esame uno stato d’animo che è davvero un flagello per molte persone. Colpisce chiunque indiscretamente, anche se per qualcuno il malessere è più forte che per altri. |
La parte dieci è breve ma efficace. Brava! trovo che renda molto bene lo spaesamento di qualcuno che ha perso il passo di un mondo caotico che corre, ma quando tenta di riprendere il ritmo non può fare a meno di porre delle domande che per il mondo risultano irrilevanti quindi finisce per rimanere fermo mentre vede il mondo sfuggirgli ancora di più. Il capitolo undici è bello e la descrizione rimane perfetta, tuttavia il discorso sull' egoismo, anche se concettualmente buono, rischia di sembrare un poco retorico. Se potessi azzardare un consiglio ti direi di continuare a focalizzarti sulle immagini come metafore, in quello sei bravissima e la tecnica aiuta a fissare bene die concetti senza il rischio del luogo comune. Scusami se sembro pretenziosa o arrogante, ti assicuro che non intendo esserlo. |
Ammetto che questo capitolo, seppur' bello non mi ha colpito quanto i precedenti, non penso si tratti della prosa, ma del discorso dell' uomo che, seppur'interessante rischia di cadere un poco nel luogo comune, scusami. Tuttavia le immagini continuano ad essere evocative e la prosa ad essere efficace. I precedenti capitoli mi hanno mosrtato quanto di meglio sai fare, forse per questo il capitolo nove mi sembra un poco blando. Oppure può darsi che io non colga la metafora appieno, in questo caso chiedo venia.Passando alle note positive trovo estremamente efficace l' ultima frase e la descrizione del fuoco che si riflette sul corpo del cavallo. Brava ma sai fare estremamente di meglio! |
La parte sette è una buona descrizione della depressione, brava delicata ma non blanda, la prosa è forse un tantino troppo articolata per colpirti come nel capitolo precedente, ma l' effetto rimane buono (si, sono una rompi scatole). le maschere sono un' immagine classica, ma servono ottimamente lo scopo di mostrare la totale estraneazione della protagonista. Nella parte otto invece la prosa torna ad essere perfetta per lo scopo e la descrizione della paura, quella legata ai problemi concreti, che dal fondo della depressione ti sembrano insormontabili, è ottima. Bravissima. |
La parte cinque dà i brividi nella sua paradossale delicatezza, complimenti, la prosa continua ad essere piana ed efficace, per nulla barocca! Brava. |
Che dire... Nella terza parte tutti i compagni di viaggio risultano essere "incompleti, persone a cui manca qualcosa o che non riescono a svolgere il loro compito perchè persi in un mondo di infinite possibilità. L' elfo non so chi sia, il pirata non ha la sua nave ed è ridotto ad essere pirata solo di nome, Cyrano è solo una voce dietro la piacevole maschera del suo rivale in amore. Il principe Andrej (i guerra e pace?) non riesce ad essere nè marito e padre nè soldato, la pricipessa è costretta al silenzio durante il suo duro ed arduo compito di salvare i suo fratelli, un ninja senza signore ha perso l' unica ancora che lo legava alla vita civile e la sirenetta è una creatura pagana persa in un mondo che non riconosce più la sua poesia. Brava, tuttavia, a mio dire, avresti potuto presentare meglio i compagni di viaggio, senza scrivere un elenco, ma la prosa perette aquesto di passare facilmente in secondo piano, Mi piace! |
Interessante questo capitolo. Sono in lieve disaccordo circa il motivo per cui l' universo divie3ne indecifrabile, se non sbaglio quiviene imputato alla quantità di dati, tuttavia trovo eleganti le metafore scientifiche che collegano l' universo al principio d' indeterminazione (gatto di Shröedinger), alle teorie del caos e della complessità (effetto farfalla) edalla complessità della vita nell' apparente semplicità della sua struttura di base (il DNA). I colori abbaglianti ed acidi sono descritti in modo molto vivido, e la metafora, occhi/specchi rende perfettamente l' isolamento di Alice che non riesce ad essere parte dell' universo, non riesce ad assimilare i dati perchè i suoi occhi si limiano a riflettere l' immagine, senza essere penetrati da essa. Complimenti, ogni capitolo mi piace di più in questa storia! |
Complimenti, molto intensa. La prosa è piana , ma è innegabilmente una prosa poetica e risulta estremamente efficace nel rendere la desolazione del paesaggio intorno ad Alice e l' ultima frase dà i brividi aprendo uno squarcio su una realtà che difficilmente si potrebbe accettare, così buia e senza speranza da riuscire a "sporcare" persino le illusioni di chi si rifugia nei sogni. Brava. |
Eccomi all'ultimo capitolo. Ora mi chiedo, continuerai a scrivere o Alice è destinata vagare in questi mondo di nebbia, vita, morte, paura... caos? |
Qui la parola "insieme" è di troppo: "Alice cammina nel suo mondo folle e spietato insieme." |
Ti segnalo prima di tutto alcune cose. |
Continua il viaggio di Alice, anche se più che un viaggio materiale, mi sembra che ci troviamo di fronte ad una ricerca intimistica di sé. |