Mizu
no Chikai.
The One Hundred Prompt Project Completate: 43/100 |
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001. Alba. | 002. Pomeriggio. | 003. Tramonto. | 004. Sera. | 005. Notte. |
006. Bene. | 007. Male. | 008. Luce. | 009. Oscurità. | 010. Opposti. |
011. Vista. | 012. Udito. | 013. Tatto. | 014. Gusto. | 015. Olfatto. |
016. Sole. | 017. Pioggia | 018. Neve. | 019. Nuvole. | 020. Tempesta. |
021. Giallo. | 022. Arancione. | 023. Rosso. | 024. Marrone. | 025. Verde. |
026. Blu. | 027. Viola. | 028. Nero. | 029. Grigio. | 030. Bianco. |
031. Sole. | 032. Stelle. | 033. Luna. | 034. Pianeta. | 035. Universo. |
036. Autunno. | 037. Inverno. | 038. Primavera. | 039. Estate. | 040. Nessuna Stagione. |
041. Temperatura. | 042. Freddo. | 043. Caldo. | 044. Gelo. | 045. Piacevole. |
046. Cuore. | 047. Emozioni. | 048. Sensazioni. | 049. Apatia. | 050. Empatia. |
051. Caos. | 052. Anarchia. | 053. Disordine. | 054. Ordine. | 055. Libertà. |
056. Passato. | 057. Presente. | 058. Futuro. | 059. Tempo. | 060. Senza Tempo. |
061. Origine. | 062. Nascita. | 063. Crescita. | 064. Vita. | 065. Morte. |
066. Acqua. | 067. Fuoco. | 068. Terra. | 069. Aria. | 070. Fulmine. |
071. Orgoglio. | 072. Insensibilità. | 073. Gelosia. | 074. Timidezza. | 075. Impulsività. |
076. Pigrizia. | 077. Collera. | 078. Vanità. | 079. Invidia. | 080. Insaziabilità. |
081. Addio. | 082. Bugie. | 083. Errore. | 084. Rimpianto. | 085. Vendetta. |
086. Sorte. | 087. Destino. | 088. Desiderio. | 089. Sogno. | 090. Incubo. |
091. Grazie. | 092. Scusa. | 093. Giustificazioni. | 094. Perdono. | 095. Scelte. |
096. Tema libero. | 097. Tema libero. | 098. Tema libero. | 099. Tema libero. | 100. Tema libero. |
The One Hundred
Prompt Project © BlackIceCrystal |
043
– Caldo.
{XLIII° Promessa.}
Henrietta
si
lasciò andare stancamente sul letto, sdraiandovici sopra
senza preoccuparsi di togliersi l'abito da cerimonia o le scarpe. {XLIII° Promessa.}
Si mise a fissare il soffitto intarsiato, al cui centro faceva sfoggio un lampadario di cristallo, senza però vederli davvero. Davanti ai suoi occhi scorrevano i ricordi della festa a cui poco prima era stata partecipe.
La Regina l'aveva indetta sperando che qualche rampollo di nobile casata riuscisse ad attirare l'attenzione della figlia; voleva bene ad Henrietta, forse per questo le lasciava l'effimera libertà di scegliere chi volere al proprio fianco – una serie di spasimanti già approvati da lei.
Ma il tempo scorreva, inclemente, e di tutti i ragazzi che le facevano la corte la Principessa non aveva scelto ancora nessuno.
Henrietta si voltò su un fianco, amareggiata e irritata da tutta quella pressione, sentendo il caldo della rabbia imporporarle le guance.
Possibile che sua madre non capisse che non voleva sposarsi?
Aveva dei doveri, vero, ma riteneva di essere ancora troppo giovane – voleva godersi le bellezze del mondo e della vita che le venivano offerti.
Voleva ancora potersi incontrarsi con il possessore di quegli occhi azzurri che riuscivano a scaldarle il cuore – e non di rabbia.
Ringrazio infinitamente chi con pazienza continua a leggere e seguire questa raccolta che poteva e doveva essere conclusa già da un po', ormai ci si sta avvicinando alla metà e non potrei esserne più felice, anche se la strada è ancora lunghetta.
Mi diverte sempre scrivere e "inventare" varie situazioni che cerco sempre di trattare ricordando che si tratta di Principi e Principesse, e non due persone "normali" con situazioni "normali", cercando di restare fedele alla figura di regnanti con tutte le conseguenze che ne derivano e spero che questa cosa venga apprezzata.
Un abbraccio e alla prossima,
D.