« Se è per tutta la cazzata del ‘io sono debole’ ti ho già detto come la penso » incrociò le braccia, « sei forte, e non c’è bisogno di farsi tutte queste seghe mentali, Eijirou ».
Kirishima si grattò la nuca « ce l’ho dipinto in faccia, vero? » e il biondo annuì.
« Hai ragione » si alzò in piedi « mi dispiace averti disturbato per questa stupidaggine, sono un idiota ».
« Non sei un idiota » proferì il biondo. Kirishima accennò un sorriso, mentre apriva la finestra per tornare nella sua stanza « buonanotte Katsuki ».
{ VINCITRICE DEL PREMIO MIGLIOR IC | KiriBaku | !Spoilers per chi non segue il manga! | Storia partecipante al contest “Friends to lovers?” indetto da Ayumu Okazaki sul forum di EFP!}

AU|Pirati [solangelo]
"-Come ti chiami?- Gli domandò con voce e ferma, poteva anche sembrare una persona autoritaria e menefreghista, ma quegli occhi l’avrebbero di certo tradito.
Nico aprì la bocca per rispondere, ma non una sillaba gli uscì, semplicemente boccheggiò qualcosa di incomprensibile.
-Bè, non importa- riprese il biondo mantenendo ferma la presa sui suoi capelli –Sai che vuol dire la parola Iskjavi?
Il moro annuì impercettibilmente.
Certo che lo sapeva, era così che nelle isole del sud chiamavano gli schiavi.
-Bene- il ragazzo non fece nulla per diminuire la vicinanza che si era creata tra i loro visi, non gliene fregava niente che tutta la ciurma li stesse fissando in silenzio, anzi, sperò che lo sentissero per bene, perché la frase successiva era più una minaccia rivolta a loro che al diretto interessato.
–Io sono Will e da oggi tu sarai solo il mio Iskjavi."

| UKUS | AU | HARRY POTTER'S UNIVERSE |
Stava attento, Alfred, a non farsi beccare dall’altro, ma l’osservarlo era la sua priorità. Così camminava, camminava e lo osservava: il viso tirato per la stanchezza, le palpebre appesantite, le labbra rosee che si aprivano in uno sbadiglio. Lo trovava eccitante anche in quello stato, stanco ed assonnato.
Lo guardava e lo amava con gli occhi.
Allo stesso modo silenzioso in cui un peccatore guarda il sacerdote prima di espiare i propri peccati, lui si liberava di tutti i segreti che aveva rinchiuso a chiave nel proprio cuore.
E fu proprio mentre si confessava che venne scoperto dal proprio pastore ad assecondare il vizio della lussuria.

Alfred inizia ad accorgersi di alcune stranezze legate al suo compagno. Sparisce sempre più spesso, non si fa più toccare come prima e nonostante tutto gli dice che non c'è nulla che non vada ma lui non gli crede ed un giorno decide di seguirlo in una delle sue solite passeggiate...