Aveva passato i primi due anni nella Domus di un vecchio che commerciava in vite umane: uomini, donne e bambini; e i primi giorni sputava in faccia a chiunque gli si avvicinasse. Il vecchio aveva deciso allora di tenerlo legato ad un palo di legno, in mezzo al cortile, per giorni interi. Le braccia avevano iniziato a fargli male dopo i primi dieci minuti, le gambe dopo due ore. Due giorni e mezzo dopo aveva le labbra screpolate, la gola secca, lo stomaco che si ritorceva sotto la pelle e nemmeno più lacrime per inumidire gli occhi; allora il vecchio gli si era avvicinato con una brocca d’acqua e l’aveva fatto bere, poi l’aveva slegato e quando era caduto a terra, quello gli aveva versato la brocca in testa, senza dire una parola.

Sterek ispirata alla Sirenetta (sono lupi, non pesci XD)
...Da quel giorno Noah era cambiato, da allegro e amorevole era diventato freddo e autoritario, soprattutto con i suoi piccoli. Aveva vietato loro di allontanarsi dal Nemeton e nessuno poteva superare il limite imposto dall'alpha. Aveva addirittura imposto un sigillo su tutto il suo branco, privandolo della capacità di tornare umani. Inizialmente i licantropi vivevano in mezzo alla gente, trasformandosi quando ne avevano necessità, ma adesso erano pochissimi quelli che lo facevano, erano quasi tutti lupi e dato che erano quasi tutti nel branco di Noah, quasi più nessuno aveva la capacità di mutare. I rari licantropi che avevano scelto di non farsi imporre il sigillo vivevano solitari nella foresta o si erano creati una vita tra gli umani...

Levi/Eren | Armin/Erwin
Armin era convinto che fosse un’occasione unica nella vita, ma Eren non vedeva altro che un ulteriore possibilità di fallire. Non poteva uscire niente di buono da un tirocinio in un soffocante ufficio alla Survey Corporation. Ad Eren sarebbe bastato star seduto ed aspettare che quello che restava del suo ultimo anno scolastico gli passasse davanti. Tuttavia, dopo un viaggio in ascensore, Eren si trovò a mettere in discussione quello che credeva di sapere sulla vita e su sé stesso.
*Traduzione dall'inglese di una delle più famose fanfic Ereri*

ll COMPLETA ll
Dal testo:
Quanto sarebbe pesato il suo corpo su quello di Eren, quanto avrebbe stretto le corde che lo avrebbero ancorato alla testata del letto? Quanto ci avrebbe messo per renderlo una statua di gelatina fra le sue mani, per farlo pregare di essere preso nella maniera più cruda e rude possibile, fra un gemito rotto e l'altro?
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ATTENZIONE! RAPPORTI BDSM

In un universo omegaverse, Hawkins è di nuovo sotto attacco, proprio mentre Steve e Billy capiscono che tra loro c’è qualcosa di più che semplice amicizia.
[ Slash – Omegaverse – Harringrove, sidepair Jancy ]
[ Autrici: Gala & XShade-Shinra ]

‘’Non puoi dire sul serio, Eren’’, commentò Armin mentre fissava l’amico con un’espressione sia disgustata che sorpresa per ciò che gli aveva appena confessato.
Si trovavano sul letto di quest’ultimo, sdraiati a pancia in su per poter guardare la pioggia che batteva sul vetro della finestra incastonata nel tetto. E mentre osservavano le gocce scivolare verso il basso, il silenzio era stato interrotto dalla confessione di Eren.
‘’Che male c’è a trovare attraente una persona?’’, domandò il ragazzo, evitando lo sguardo preoccupato del biondo e sentendo le proprie guance scaldarsi per l’imbarazzo.
‘’Nessuno se non fosse che avrà almeno dieci anni più di te ed è lo zio di Mikasa.''

“Ti mostro il mio se mi mostri il tuo, Spidey-boy”
Peter inarcò un sopracciglio con fare scettico, rendendosi conto un attimo dopo che con la maschera addosso la sua espressione non sarebbe stata visibile. Tuttavia la sua reazione e il suo silenzio dovettero risultare più chiari del previsto perché Deadpool rise forzatamente e gli tirò un pugno sulla spalla.
“Il viso!” esclamò passandosi una mano sulla maschera. Su e giù, come se sfregandola potesse venire via “La faccia. Non che sia uno spettacolo. La mia, dico. Al diavolo, se preferisci va bene anche il cazzo! A far veder quello l'identità resta segreta!”
[Setting post Deadpool 2 e super-post Homecoming]

Dalla storia:
La stanza era buia, rischiarata soltanto da poca luce lunare. Theo sedeva su una sedia poco distante dal letto, impegnato a fumare una sigaretta ed osservare la scia di fumo bianco che svolazzava nell'aria.
Erano passate poche ore da quando aveva fatto l'amore con Liam, e ancora sentiva nelle sue orecchie le sue urla di piacere.

«Il re Steve di un tempo non avrebbe paccato una festa. Dimmi, cos’è quel “di meglio” a cui accennavi?».
Steve tossicchiò appena per schiarirsi la voce. Billy era più strano del solito. «Lo sai cosa devo fare, Hargrove».
Quel giorno a Steve sembrava quasi che Billy fosse fin troppo interessato alla sua vita, tanto da parergli geloso del fatto che lui aveva “qualcosa di meglio da fare che andare a una festa” e che Billy non fosse presente lì con lui.
[ Slash - Harringrove ]
[ FanFiction partecipante al "COW-T 8", alla "Maritombola 8" e al "P0rnFest 11" indetti dal sito Lande di Fandom ]

"Billy contava sulle dita di una mano le persone che gli erano piaciute davvero nella sua vita. Sua madre era sicuramente al primo posto, poi c’erano stati un paio di ragazzi in California con cui era riuscito a stingere un bel legame. Una volta trasferitosi in quel buco che era Hawkins, non avrebbe nemmeno sperato di trovare qualcuno anche solo passabile per lui."
[Scritta per il p0rnfest #11]

-Io ho peccato, Athelstan. E con te posso confessarmi.-
Ragnar e i suoi dubbi sul Cristianesimo continuano.
(Ambientata durante la prima stagione)

“La verità, Domitianus, è che io e te siamo molto più simili di quello che pensi...” mormori, mal celando un certo divertimento sadico nel porlo davanti all'evidenza dei fatti.
“Siamo affetti dalla stessa malattia... La libertà. Tu vuoi essere libero dalla schiavitù,” gli afferri il mento fra le dita, e lo costringi a guardarti negli occhi “io voglio essere libero da me stesso.”