«Dove vuoi andare?»
Silenzio.
«Odio quando non mi parli.»
Zayn strinse ancora di più il braccio della ragazza. Spostò la mano della bionda dalla guancia e si scoprì la pelle arrossata.
«Mhm... è solo un po' rosso, ti è passato il dolore?»
«N- No» balbettò.
Zayn sorrise.
«Bene.»
«Bene cosa?»
«Bene perchè ogni volta che mi mentirai o non vorrai parlarmi oppure mi dirai quell'orribili parole, tu ti ricorderai di questo giorno e non farai più la cattiva.»
«E tu invece? Farai ancora il cattivo?»

"Brutto figlio di..." Mi scappa, ma non finisco la frase.
"Continua, forza. Dillo!" Mi provoca lui.
"Brutto figlio di puttana!" Rispondo a mo' di sfida. Se credeva che non ne avrei avuto il coraggio, si sbagliava di grosso!
"Non sono mica figlio tuo!" Ribatte. Nessuno dei due è veramente arrabbiato, stiamo giocando, e anche dando spettacolo, ma questi sono dettagli!
"Stronzo!" Urlo avvicinandomi a lui in modo altezzoso.
"Ti amo..." Risponde lui. Quasi mi sento svenire, ha appena detto di amarmi. Tutti l'hanno sentito. Centinaia di occhi sono puntati su di noi. Che faccio ora? Meglio optare per la verità, tanto ormai siamo pericolosamente vicini.
"Ti amo anch'io..." Ho giusto il tempo di rispondere prima che lui mi tappi la bocca con un bacio.

ad Harry e Alex sono sempre piaciuti i silenzi,
a loro è sempre piaciuto guardarsi e stuzzicarsi
fino ad urlarsi contro.
" - Sei lunatica e stronza fino al midollo.-
- E allora siamo fatti l'uno per l'altra.-"

Lui è come un uragano, arriva e stravolge tutto.
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Può l'estate innamorarsi dell'inverno?
Può il sole innamorarsi della luna?
Può il paradiso innamorarsi dell'inferno?
Può la luce innamorarsi del buio?
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Entra e leggi se sei curioso. :)

"Basta Zayn! Ti voglio dentro di me, subito"
"Non sai da quanto tempo aspetto queste tue parole"

Dopo una serata passata con gli amici a bere, Liam è in intimità con la sua ragazza, finché bussano alla porta Harry e Louis.

Era un'abitudine strana, ma per loro speciale. Perchè, dopo due anni, erano ancora insieme. Nonostante le liti, le crisi, le scenate di gelosia, loro erano sempre insieme. Si amavano, e non avrebbero mai smesso di farlo. Si completavano a vicenda: lui era cioccolata, lei cannella.

'non è quello che io voglio'
'allora sentiamo, cosa vuoi, Harry?'
'voglio te'

Il ragazzo esitò un momento, lo sguardo fisso su di lei. Sapeva che stava mentendo. Si alzò facendo scattare la serratura della clèr. 
«Buonanotte» mormorò Zayn dandole un bacio sulla nuca.
«Non hai nient'altro da aggiungere?» domandò perplessa.
«Non dimenticate il profilattico» disse apatico allontanandosi. Appoggiò le mani sulla superficie metallica del tavolo. Marylou poteva intravedere le sue scapole attraverso la maglietta bianca, i muscoli tesi delle braccia.
«Dimmi qualcosa Malik. Dimmi che sto facendo l'errore più grande della mi vita, dimmi che vuoi essere mio ora, dimmi che..»
«Dovresti andartene ora»
La menzogna più grande che fosse mai uscita dalla sua bocca.
Sequel di Unpredictable

- Ma come siamo vogliosi Zayn… sei in astinenza per caso?- Mi chiese lei con un tono estremamente malizioso.
- Ora hai avuto quello che volevi… tocca a me.- le risposi con un filo di voce a causa del poco fiato.
Nata come Os trasformata in una FF.

Faith è morta da un anno ormai, ma Harry non riesce a farsene una ragione.
La leucemia gli ha portato via la sua migliore amica e il dolore lo distrugge giorno dopo giorno.
Gli sembra che la sua vita non gli appartenga più.
Nel diario segreto della ragazza troverà una lettera molto speciale indirizzata a lui.
Avrà il coraggio di leggerla?

[...] Forse se quel giorno avessi avuto abbastanza coraggio da dirgli che lo amavo anche io, ora non ci troveremo in questa situazione. Forse ora saremmo insieme in qualche parte del mondo. Quando eravamo piccoli, fantasticavamo sul fatto che quando saremo stati grandi, avremmo girato il mondo insieme. Ci facevamo chiamare i bimbi sperduti, come quelli di Peter Pan perchè anche noi volevamo essere come loro. Ma questo non è accaduto, perché l’ho lasciato andare.
(OS REVISIONATA E RISCRITTA)

Usciva pochissimo sangue, presi un tovagliolo e lo asciugai.
-Che imbranata- dissi a bassa voce, maledicendomi per la figura appena fatta.
Guardai Harry, aspettandomi una delle sue battutine di scherno.
Invece no, mi fissava.
Era teso, le mani strette in due pugni.
Ed i suoi occhi, Dio, sembravano..rossi.
Indietreggiai.
-Harry..cosa..-
Il suo respiro era pesante, lo sguardo puntato su quell’innocuo graffietto.
Sembrava volesse divorare quel dito da un momento all’altro.
-Va in camera tua- disse, dopo aver preso un respiro profondo.
Chiuse gli occhi, per poi riaprirli dopo qualche secondo.
Erano tornati del solito verde.
-Ho detto di andare, sei sorda?- disse, scontrosamente.
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-E’ da due settimane che non dai segni di vita-
Puntai il mio sguardo su di lui, cercando di trasmettergli la mia irritazione.
-Ho avuto di meglio da fare- si congedò freddo, scrollando a sua volta spalle.
Incassai l’ennesima batosta, l’ennesima conferma che per lui non rappresentavo nulla.

“Signor Malik è il suo turno, entri nella seconda porta a destra”
“Grazie mille”
L’assistente del mio dentista mi chiama e mi mostra la porta dove devo entrare, sono agitato, come tutte le volte del resto, anche se so che è solo un controllo, un banale controllo.

Rinuncia al tuo potere di attrarmi ed io rinuncerò alla mia volontà di seguirti.
-William Shakespeare.