« avere dei sogni è come andare in guerra, devi avere la forza di combattere per vincere. e se sapessi che la fonte della mia innata forza sei tu, ce l'avresti con me? »

-Ti amo-disse lui. Mi voltai. I suoi occhi neri mi fissavano.
-Perché non me l'hai semplicemente detto prima??-.
-Non volevo che fosse la fine. La fine di un inizio-.

Dicono che per trovare quello che si è perso bisogna tornare indietro, all'origine.
Ebbene, Megan, alla quale sembra che il mondo intero le abbia voltato le spalle, ritorna proprio dove tutto era iniziato. Bradford.

la faresti una cosa per me?'
Chiesi.
'la vedi quella?'
Indicando la luna..
'per te farei di tutto, anche portarti indietro quella palla luminosa che tutti chiamiamo luna'
Disse, senza smettere di fissarla.
'fai l'amore con me?'

"Oh, Zayn! Mi hai trovato!" La sua voce viene attutita dal mio petto e dai singhiozzi, ma mi rende lo stesso pieno di gioia sentire che sta bene. La mia piccola Miriam...
"Ti troverò sempre, piccola..." Sussurro respirando il suo profumo. Già, la troverò sempre, ovunque lei vada. Metterò a soqquadro il mondo pur di trovarla, non lascerò mai più che stia da sola e che abbia paura. Sollevo il suo mento per guardarla negli occhi, nei suoi bellissimi occhi azzurri che mi fanno sognare. "Ho sentito che avevi bisogno di me, quindi eccomi qua..."

E proprio mentre ci baciamo, lui si stacca. Abbiamo le labbra ancora rosse e gonfie per la passione dei nostri baci e appoggiando la sua fronte sulla mia sussurra :"dovrei restare, o dovrei andare?".
Titolo ispirato dalla canzone "should i stay or should i go" by The Clash.

"Tralasciamo questo fatto, che facciamo?" mi chiese, guardandomi male, a giusto avevo promesso di non ricordarglielo mai più, oops.
"Non sò che vuoi fare?" chiesi, avevo molte cose in mente, ma tutte un pò troppo, emh, come dire, sporche.
"Ce caldo oggi, che ne dici se andiamo a farci il bagno nella mia piscina?" l'idea che l'avrei visto a petto nudo mi eccitava, quindi come potevo rifiutare?

«È un peccato che non abbiamo qui i cellulari» mi disse invece di rispondere al mio bisogno di essere soccorsa. «No, anzi è quasi una fortuna. Siamo da soli, qui.» e fece un'altra stupida smorfia sorridente guardandomi dritta negli occhi.
Restai pietrificata, sgranai gli occhi e le lacrime scesero senza sosta silenziosamente. La paura che avevo badato mi assale improvvisamente.
Non mi diedi per vinta: presi fiato e incominciai a urlare aiuto. Lui si fionda sopra di me, coprendomi la bocca con la sua mano e urlandomi:
«Stai zitta! Voglio fare qualcosa con te prima che gli altri arrivino…» schiacciandomi con il suo corpo, io sotto di lui, non posso fare altro che urlare sotto la sua mano, anche se fatico a respirare.

Una lacrima scivolò sulla sua guancia andando a posarsi sulle labbra. Inconsciamente pensai a quanto fosse fortunata per aver tastato la morbidezza della sua bocca come avevo fatto io poco prima.
Non l’avevo mai visto così fragile.
[...]
Le mie braccia si mossero da sole, anche se in ritardo, e l’avvolsero in un abbraccio. Uno di quelli che ti fanno sciogliere il cuore per la dolcezza, uno di quelli profondi di cui si sente la piena necessità. Uno di quelli sbagliati, ma che in quel momento ti sembrano tremendamente giusti e perfetti.
E al mio cuore prese un colpo quando lo sentii tirare su dal naso, perché sulla mia spalla lui, ora, stava piangendo in silenzio. Lacrime che avrebbe dovuto versare in molti altri momenti, ma che solo ora aveva avuto il coraggio di far uscire. E questo mi faceva capire quanto fossi realmente importante per lui. E per un attimo mi sentii come se fossimo ancora dei bambini.

Salve a tutti, è la mia prima ff e spero vi piaccia, nel caso sia di vostro gradimento ditemelo tra le recensioni! Faccio anche ff su richiesta, baci!

Tre anni di amicizia che stavano per andare in frantumi con una brusca litigata. Capirà Louis l'amore che Ashley prova per lui? Ricambierà? Leggete per scoprirlo.
È una one shot che ho deciso di dividere in tre parti,spero vi piaccia.
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«Va da lei e dimenticati di me.»
«Questo mai,Ashley.»

Profondi occhi verdi scrutavano il mio corpo nudo. Le sue morbide mani scivolarono lungo il mio petto; quel tocco provocò dei brividi lungo la mia schiena. Quelle labbra rosee si avvicinarono alle mie, il suo corpo contro il mio, eravamo una cosa sola.

“beh allora a sabato occhi blu” dissi cambiando subito discorso.
“come mi hai chiamato?”
“occhi blu”
“mmm, a sabato occhi verdi. Ah, sei bellissima”

“te l’ho mai detto che ti amo?”
“Me lo dici sempre!”
“Non è mai abbastanza!”