"Devi imparare ad amare te stesso, Shun. Devi far sì che quell'amore sia l'unica cosa indispensabile per te." La Fenice sospirò, raggiungendolo. "Lo so che fa male ma devi imparare a reagire e soprattutto a capire che le persone, anche se amiche, spesso ci fanno soffrire involontariamente... Per questo devi saper stare solo."

A volte bisogna prendersi lo spazio ed il tempo che non si hanno

Quanti cuori pensi che abbia?
Le battaglie sono finite. Ma come si vive "normalmente"? ...

[Prequel di "Dall'Inferno, con Amore..."]
"Ricordate la storia accennata tempo fa?
È giunto il momento di far chiarezza e capire i perché, mettere a posto i tasselli e terminare quel quadro appena abbozzato...
È il Giudizio di colui che, infine, ha accolto nel calore delle sue braccia tre creature, la cui vita era stata scandita dalle Campane dell’Inferno.
Udite attentamente il suo bisbiglio e non lasciatevi distrarre dalla musicalità della sua voce: vi è altro, al di là delle folli apparenze..."
Attenzione! Aumentato il rating a rosso per i temi trattati dal secondo capitolo in poi.
[Kei x Boris x Yurij]
[Vorcov x Yurij]
[Accenno Kei x Boris]

Un nuovo torneo apre le sue porte, facendo da sfondo ad un'avventura incredibile. Tra personaggi vecchi e nuovi, misteri e imprevisti, a scendere in campo non saranno solo i bey!

Le stelle sono fosche, il male si è infine ridestato, ma prima che il crepuscolo cali sul mondo, due anime trascorrono la loro ultima notte insieme.

Dal capitolo 8:
"Tutto si è rotto.
Tutto si è rotto senza far rumore, senza cocci dispersi su un pavimento sporco, senza tonfi pesanti come un martello, senza il dolore delle schegge nella carne.
Rotto, spaccato, scheggiato, distrutto come il vaso di fiori sul tappeto, come un diario bruciato nel fuoco, come un corpo che cade dall' alto.
Questo tutto si sta distruggendo senza alzare la voce patendo il dolore di carne scavata lentamente e con perizia da un virus mostruoso che ti divora da dentro. E tu non lo sai.
E se qualcuno urla da qualche parte tu non lo senti. Ti dice di scansarti, di stare attento, di non spaccarti ma tu chiudi gli occhi e non senti. Va bene così, ti illudi e speri che la distruzione non arrivi mai davvero, che il passo che ti separa dal vuoto della voragine non lo farai mai.
Ma è un' illusione perchè il passo, prima indeciso, con la gamba ancora flessa su quel vuoto, lo hai fatto già."
Una relazione caotica e indefinita, la storia di una caduta inesorabile nel vuoto più nero. Ci sarà un lieto fine?

01.A Lambo, I-Pin non piaceva per niente.
02.Gli aveva dato un bacino sul naso perché così tutte le bue passavano.
03.Anche il grande Lambo era capace di farla esplodere.
04.I-Pin era a dir poco sconvolta. Quello era veramente Lambo?
05.A ogni ragazza piace essere amata.
06.O forse la ricordava e voleva sentirla di nuovo.
07.Gli aveva offerto il conforto di cui, probabilmente, non aveva neanche bisogno.
08.Quei primi baci rubati erano importanti per loro.
09.C’è sempre un perché se un maschietto e una femminuccia sono soli in una stanza.
10.I-Pin era esplosa millesettecentoottantaquattro volte per la vergogna e la delusione.
11.E le posò un bacio sulle labbra, neanche I-Pin li avesse preparati per lui.
12.L'intero impianto elettrico saltò in aria e la stanza esplose.
13.“Decimo, lasciatemelo uccidere!”
14.Per fortuna, anni e anni di esperienza lo avevano reso un perfetto bugiardo.
15.Lo prese in braccio cercando di distrarlo, ma lui ormai aveva visto e sapeva.
16.Finché, ironia della sorte, era rimasto solo.
17.Era stato derubato della sua innocenza.
18.Non se lo sarebbe negato neanche a costo di sembrare una signorina.
19.La coccolò dolcemente, mentre lei giocava con una delle sue treccine.
20.Ed era un po’ come se fossero morti di nuovo.

Ciao a tutti, questa è la mia prima fanfiction! E' una mia versione alternativa del finale di Beyblade, parte dal momento in cui i Bladebreakers arrivano in Russia!
Dal Terzo Capitolo:
«Fata Bianca! A… aiutami… ti prego…» un bambino di circa cinque anni la stava guardando con occhi imploranti attraverso le inflessibili sbarre della sua prigione. La fata scivolò dentro la cella come prima e i suoi contorni divennero sfocati per pochi istanti, finchè lei non si sedette silenziosamente a terra e poggiò la testa del bambino sulla sua gonna morbida. «Non riesco… a dormire…» singhiozzò il piccolo, aggrappandosi a lei con tutte le sue forze. La creatura schiuse le labbra e parlò per la prima volta, e la sua voce sembrava un soffio di brezza mattutina, fresca e leggera.
«Non preoccuparti…» sussurrò. Kai continuava ad osservare la scena alcuni metri più indietro.
«Grazie Fata Bianca…»
Lei gli accarezzò dolcemente la testa. «Non sono una Fata Bianca…» mormorò, mentre il respiro del bambino si faceva regolare e rilassato. «Puoi chiamarmi… Regina delle Nevi» concluse in un sussurro appena percettibile.
Un istante dopo la porta si spalancò e dei passi si affrettarono verso di loro. Kai fissò spaventato la fata e questa fece lo stesso; dalle profondità del cappuccio due iridi scure brillarono illuminate dal riflesso della luna. Kai si sentì afferrare e trascinare via; oppose resistenza, ma l’altro era più forte – no, gli altri; c’erano tante, troppe mani su di lui. Alzò nuovamente la testa, disperato, e vide la ragazza sillabare una parola. Poi qualcosa lo colpì, e lui perse i sensi.
«Cercami»
REVISIONATA e prossima alla fine!

Dodici drabble dedicate alla coppia Kaku/Lucci.
6. Cuore - La porta nell'aria si riapre e Blueno compare.
7. Ritorno - A volte qualche missione difficile lo stanca più di quanto voglia ammettere.

Sette drabble dedicate a Shanks e Mihawk.
1. Gli uomini di Shanks lo tirano fuori dall'acqua in fretta.
2. Mihawk vede dalla finestra Shanks arrivare e gli basta un secondo per capire che qualcosa non va.
3. Mihawk guarda Shanks che sonnecchia sul suo divano e stringe con forza il bicchiere nella mano.

Il Cielo e la Terra si fissano da tempo immemorabile.
Senza riuscire a comprendersi mai.
[2700/0027]

«Ti amava anche lui anche se non lo diceva» gli sentì dire, poi il nulla tornò a inghiottirlo.
Di nuovo.
Attenzione: Death-fic.
Rispondo all'iniziativa indetta dal « Collection of Starlight »:The Fandom Show.

Perché una persona piena di vita come Ace, pieno di vita, di voglia di libertà? Perché, la persona più in portante della sua vita, si chiedeva se non fosse stato meglio non nascere mai?

[...]Erano morti, tutti. Mentre lui, per uno strano scherzo del destino, era tornato. Sarebbe voluto morire, su quella nave – la solitudine l’inghiottiva – ma ormai non gli era più concesso.
Ma l’attesa era valsa a qualcosa, l’attesa – o il destino, chi lo sa? – gli erano andati in contro.
Aveva dei nuovi compagni, ora.[...]
[BrookCentric!]