Capelli lunghi e scarmigliati,pantaloni neri e camicia bianca a maniche lunghe sporca di sangue. Così Cesare Borgia,alla testa di un manipolo di francesi, si presentò a Caterina Sforza. L'uomo la vide e un sorriso beffardo gli si aprì sul volto.
-Contessa! - esclamò, mentre gli occhi neri gli si stringevano in due fessure trionfanti. Ci era riuscito, era penetrato in Forlì e nella rocca della Sforza.
- Valentino. Dunque quello che si racconta di voi è vero: siete una bestia vestita di broccati. Avanti, entrate da vincitore, in fondo è questo che volete essere, vero? Il vincitore, a scapito di povera gente che nulla vi ha fatto. Vi odio per quel che state facendo al mio Ducato -
Il Borgia rimase in silenzio, la spada stretta alla destra. Sempre sorridendo fece qualche passo in direzione della donna, che immobile lo guardava con fierezza. Arrivato davanti a lei si chinò leggermente in avanti parlandole piano, quasi con un sussurro.
- Vi sbagliate, Contessa -
Lei lo guardò, stupita: - Volete dire che non siete una bestia? -
- No, che posso essere anche più bestia di così -
Autore:
Lavandarose |
Pubblicata: 30/09/13 | Aggiornata: 07/10/13 |
Rating: Arancione
Genere: Storico | Capitoli: 2 | Completa
Tipo di coppia: Het | Note: Nessuna | Avvertimenti: Nessuno
Categoria:
Storie originali >
Storico | Contesto: Rinascimento | Leggi le
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