< Domani avrete sicuramente fatto pace di nuovo e... litigherete e farete di nuovo pace. Non c'è motivo per esser tristi >
< E' proprio questo il problema, cretino! >
...e noi cambiamo i nostri percorsi
prendendo strade differenti
allora l'amore, l'amore ci farà a pezzi
[ Eric&Kyle-centric. Warning: storia adatta a un pubblico maturo ]

[Kyman, ma tanto tanto tanto eh!]
Eric Cartman e Kyle Broflovski: due persone che in comune non hanno praticamente niente.
Per questo vanno d'accordo, perché "Gli opposti si attraggono", al di là di litigi, diversi punti di vista su qualsiasi cosa, ingiurie, prese in giro e parolacce varie.
Un rapporto "idilliaco", praticamente, ed io mi ripropongo di mostrare al mondo che, effettivamente, è così.
[Dedicata a Setsuka]

Il cinguettio del passero fu la sveglia definitiva, decise di alzarsi, ma non sapeva cosa poteva fare, meditò ma i suoi pensieri scemarono quando la sua attenzione si concentrò sull'animaletto al di là del vetro; ai suoi occhi sembrava uno specchio più che un normale vetro, uno specchio che rifletteva una realtà distorta: lui era come quell'uccello, ma in una gabbia, con le ali spezzate e la voce perduta.
Avrebbe anche lui voluto spiegare le ali -ovvero rivelare se stesso- ma la sua gabbia d'orgoglio non glielo permetteva, poteva liberarsi, aveva la chiave, ma era convinto che le sue ali non avrebbero mai potuto farlo volare.
Appena spiccato il volo verso il cielo, appena confessato d'aver anche lui dei sentimenti, non sarebbe volato da nessuna parte, sarebbe caduto.
Perchè non tutti nascono perfetti, perché al mondo alcuni uccelli nascono con le ali danneggiate.
Perchè esistono tante cose difettose, come lui.
E ciò che è difettoso, non è interessante, assolutamente privo di fascino.
E lui, Eric Cartman, ne era assolutamente convinto.

C’è chi ti guarda con disprezzo
Perché ha il cuore di un pupazzo dentro
Se a chi dice che non sei normale
Tu non piangere su quello che non sei
Lui non sa che pure tu sei
Uguale a noi e che siamo figli dello stesso Dio
Lui aveva il cuore di un pupazzo?
Sì.
Era stato il primo, nonostante tutto, a ridere in faccia a Kyle a prenderlo in giro per la sua omosessualità, ad insinuare che aveva da sempre la vagina e non il pene.
E ora come si sentiva?
Stupido.
Idiota.
Infantile.
Inutile…

Sedeva lì annoiato da diverso tempo, cercando di ricollegare gli eventi antecedenti per capire come era arrivato a quella situazione: ospite al matrimonio della figlia presidente della sua azienda, la quale si sposava con il figlio del presidente di un'altra importante impresa.
Non poteva interessargli minimamente quella cerimonia, anzi lo disgustava per il semplice fatto che era un palese matrimonio d'affari, però se era dirigente dell'ufficio protocollo -e da sottolineare che ancora non aveva trent'anni- era grazie a quel presidente, oltre che alle sue doti di business-man e alla sua astuzia.
Avrebbe potuto inventare una scusa, ma in alternativa alla festa c'era un pranzo di famiglia a South Park ad aspettarlo, quindi aveva accettato l'invito sperando che potesse servire ad ingraziarlo sempre più al suo capo.
Se solo avesse avuto compagnia... doveva pur trascorrere quel week-end nell'albergo di quel paese vicino Los Angeles.