"Tutto inizia a vorticare: la stanza, gli odori, i suoni e in un battito di ciglia ci si accorge di essere finite in una trottola emotiva. Le mani violano, le dita scavano, i denti segnano, le labbra macchiano, le lingue danzano. Le intimità così vicine, strette, che sembrano mischiarsi con il suono ritmico del piacere umido che le unisce. Il calore aumenta, i bacini che sfregano con oscena libidine, il volto di una nascosto all'ombra del collo dell'altra.
Respiri affannati, piccoli fuochi esplodono nella parte più intima e debole dell'essere donna e..."
Questa è una raccolta di OS/flash autoconclusive in cui racconterò alcuni dei momenti vissuti da due ragazze che stanno insieme, Alessandra e Diana, descrivendo le varie situazioni da entrambi i pov a seconda dell'ispirazione.

Spero che la seconda storia che pubblico qui vi piaccia: realismo allo stato puro, romantico ma potente, che cerca anche di rendere nel modo più verosimile possibile esperienze e situazioni che molti di voi hanno sicuramente vissuto.

- Ehi, sorellina! Stasera vengono i ragazzi!- sento mio fratello dire dalla cucina, ridendo.
-1°. Non mi chiamare sorellina e 2°....perchè devono sempre venire a rompere tutte le sere?- dico restando seria e scendendole scale. [...] Quando sta per parlare, suonano alla porta. Sono ancora nei vestiti della mattina e mi devo andare a mettere il pigiama perchè è tardi.Vado ad aprire, lasciando Louis a cucinare per tutti. Sì, sono Corinne Tomlinson, unica sorella minore di Louis Tomlinson, amico di quei 3 sfigati a cui sto andando ad aprire la porta. Solo 3 perchè ce n'è uno che non mi sta antipatico ed è il mio unico e migliore amico, Liam Payne.
tratto dal 1° capitolo

"Chissà perché non è ancora finita, chissà se invece per lui è finita eccome. Chissà perché ci siamo conosciuti, se poi era davvero destino che finisse. E mi chiedo perchè è finita così.
Il fatto è che noi due siamo finiti tre anni fa ma io non sono ancora in grado di dirgli addio."

Lei si chiama Beatrice, ma preferisce che la chiamino Tris. Cerca da mesi di dimenticarsi della batosta che ha preso dal suo ex Jason e dalla cugina Doris. Entrambe l'hanno tradita e per Tris non è facile dimenticarlo. Tutti la rispettano e la conoscono nel quartiere in cui vive, merito della madre, amica delle donne più fastidiosamente pettegole.
Capisce che la sua vita è noiosa e non adatta a lei quando un nuovo ragazzo attira l'attenzione di molti e anche la propria curiosità. Tris si ritroverà a voler conoscere questo misterioso e problematico ragazzo e a difenderlo a spada tratta più volte, inconsapevole che presto lui sarà in grado di farle dimenticare di Jason, Doris e qualsiasi altra cosa le fosse andata male prima di incontrarlo.
All'inizio ci saranno scontri, liti furibonde e diverse volte si diranno addio, ma riusciranno davvero a restare separati?
Perchè tutto di lui ama tutto di lei, e Tris smetterà di pensare di essere un gioco per il bel ragazzo quando lui lotterà contro il suo brutto carattere pur di non perderla.
Harry ha bisogno di qualcuno che lo ascolti, che non lo lasci più da solo, e Tris lo sa bene.

ATTENZIONE: LA STORIA NON E' MIA, MA E' SOLO UNA TRADUZIONE DEL TESTO ORIGINALE.
I suoi occhi erano scuri, famelici, determinati.
Era evidente che sapeva quanto fosse spaventata mentre un sorriso compiaciuto gli attraversa il volto.
"C-cosa vuoi da me?" Chiese Bella coraggiosamente.
Allora l'afferò per la vita, forzandola contro gli armadietti.
Tutti sentirono, ma nessuno ebbe il coraggio di incrociare il suo cammino.
"Ti voglio."

Raccolta di brevi storie erotiche incentrate su varie tipologie di sesso e in varie ambientazioni. Insomma, cento e una storie per tutti i gusti.
*aggiornamento del 19/12/13* Storia chiusa. Motivazioni? Riparto da zero.

"Eravamo una davanti all'altra. I nostri occhi non si staccarono neanche per un secondo.
Io e lei eravamo come calamite opposte: non potevamo resisterci, neanche volendo."
Una storia che vi farà ribollire sotto la cintura.

Avvertimenti: Linguaggio ed esplicite scene lime - PWP -
Dalla storia: "Gli si erano avvicinate senza un perché, un po’ sboccate e per niente imbarazzate dal fatto che l’aria condizionata stesse mettendo in risalto i loro capezzoli pronunciati, attraverso le magliette a fascia. Avevano iniziato a parlargli in tono civettuolo e in maniera alquanto esplicita gli avevano fatto intendere quanto il suo corpo le eccitasse."

Seduti, in tre. Sul divano della nostra saletta. Nudi. A fumare. Avevamo finito un live, avevamo smontato l'impianto, erano le 4 di notte. O di mattina.
Il primo round era finito. lo avevamo aspettato, io e Ilary, nude, sul divano. Quando era entrato si era spogliato anche lui in due secondi; giusto il tempo di slacciarsi i pantaloni e potevamo vedere ogni centimetro della sua pelle.
(Se recensite non verrà un T-Rex a mangiarvi arrostiti)