Tratto dal prologo:
«Come…dimmi come?» sussurrò con voce dolorante, stava impazzendo lentamente, un altro dolore come quelli e sapeva sarebbe morto.
Stai tranquillo, è una cosa semplice, basta che mi fai uscire.
«Uscire?» chiese Naruto confuso, la testa gli faceva male, bruciava, aveva il timore che da un momento all’altro il cervello si sarebbe sciolto in un lago bollente.
Lasciami uscire solo per oggi, e io ti lascerò in pace per sempre.
[NaruSasu/SasuNaru]
[Mpreg]

Quando Sasuke aprì gli occhi capì subito di essere in ospedale. Era circondato dalle persone a lui più care: sua madre, suo padre e suo fratello. Ma c'era anche la sua nuova, inseparabile compagna di vita: la sedia a rotelle.
-Tu ti nascondi sempre dietro la tua solita indifferenza. Ho capito perché lo fai e ho capito anche che cosa provi. Smettila di nasconderti, con me non lo puoi fare, ormai ti conosco. Anche se so che non lo vuoi ammettere, tu con me sei quello che sei veramente.
Spero di avervi incuriosito almeno un po' :) SasuNaru (ovviamente XD) altre coppie: ItachixNagato, che spero di farvi amare, poi KonanxYahiko e le altre si aggiungeranno via via :D

-Ma questa non dovrebbe essere una dark room?- chiese stizzito, coprendosi gli occhi per il fastidio, dato dallo sbalzo di illuminazione.
Quando li riaprì vide che lo sconosciuto si era alzato. Era a petto nudo, indossava solo dei jeans chiari con il primo bottone slacciato che lasciava intravedere dei boxer bianchi. Era a piedi nudi. Al collo aveva una collana con un pendaglio azzurro. Sembrava avere qualche anno più di lui, ma sicuramente non più di trenta, era in ottima forma, biondo, e si accorse che gli occhi erano dello stesso colore della pietra della collana. Sorrise internamente, sembrava che Suigetsu si fosse ricordato dei suoi gusti, adorava gli stranieri…
-Sembra che ti piaccia quello che vedi…- disse lo sconosciuto avvicinandosi con un sorrisetto, senza rispondere alla sua domanda.
La voce roca e lo sguardo intenso, da predatore, dell’altro, gli fecero rizzare tutti i peli del corpo. Ma decise che non gliela avrebbe data vinta così presto, per cui si limitò a sbuffare:
-Tsk…
L’uomo gli girò intorno, mentre lui rimaneva immobile.
-Non sei abituato a questo…- commentò il biondo quando fu dietro di lui. Poi aggiunse, a pochi centimetri dal suo orecchio, -come mai sei qui?

Sasuke odiava quella vita, era paradossale come si fosse trasformato in tutto quello che più odiava, ma tutto era successo a causa di una "serie di sfortunate conseguenze" che, pian piano, aveva smesso di gattonare e ora riusciva a stare in piedi senza il suo aiuto. Il suo nome? Rin.
-Mi scusi, lei chi sarebbe? -
-Piacere di conoscerla, sono Uzumaki Naruto, il maestro di Rin. -
-Era da tanto che non vedevo un maestro così di bell'aspetto. -

Sasuke e Madara: due perfetti sconosciuti con un cognome e una casa in comune.
Una convivenza accettabile, una passione crescente, un Uzumaki Naruto che rompe idilli e fantasie e una doccia insieme...
Può Madara innamorarsi di un ragazzo così simile a lui? E se l'altro fosse innamorato di un biondino di nostra conoscenza?
Si risolverà il triangolo amoroso? E come?
Dal testo:
«Confermo. Te la cavi bene, ragazzo». Madara ancora ansimava, gli occhi sempre chiusi.
Fiero della reazione che aveva provocato all’altro e del complimento – e che complimento! – ricevuto, il giovane Uchiha rivestì l’uomo, alzandosi in piedi e fronteggiandolo.
«Consideralo come un regalo di compleanno» affermò atono facendo riaprire gli occhi all’amante.
«Questo vuol dire che non lo farai più?»
«Esatto»
«Peccato» commentò Madara piegando le labbra in un sorriso ironico e amaro prima di allontanarsi e uscire dalla camera.
MadaSasu, SasuNaru.
Ho detto tutto XD

«Hai problemi ad accettare i rifiuti, Naruto, te l'ho sempre detto».

Attenzione: rosso. Profondo. Così profondo che diventa nero. Per cortesia, non apritela neppure se siete anime innocenti.
La trama...
"Era un cedimento, quella che la fece esitare e le incrinò leggermente il tono fermo? – Premi a fondo sul palloncino contando lentamente fino a quattro. Ok?
Annuì. Non voleva sentire di nuovo la propria voce.
Premi. 1 2 3 4. Svuota la mente.
Premi. 1 2 3 4. Non pensare.
Premi. 1 2 3 4. Solo respira.
Premi. 1 2 3 4. Lento.
Premi. 1 2 Respira. Premi. Ti prego 3 4. Premi. Non farmi questo. Premi. 1 2 3 4."