[INCOMPLETA]
In un mondo dove la guerra contro gli invasori è imminente, i due principali clan di demoni si impegnano a garantire protezione agli umani in cambio di una donna offerta,ogni anno, ai grandi capi.
Ma cosa accadrebbe se la "principessa sacrificale" s'innamorasse perdutamente di un guerriero del clan opposto?
Spero di avervi incuriositi :D

Aveva scelto di stare alla larga dai sentimenti per un po’; si era creata una corazza invisibile per nascondere quanto in realtà ancora soffrisse, ma nonostante i suoi sforzi alla fine i suoi stessi sogni e desideri più intimi finiranno per tramutarsi in qualcosa che andrà ben oltre l’illusione.
Un’illusione in conflitto con la realtà, ma che diventerà la sua forza… o la sua stessa debolezza.
[Hot SasuxSaku. Lieto fine. I commenti sono liberi e bene accetti, fatemi sapere cosa ne pensate. Baci :)]

Entrò nella stanza di Sango con un sorriso genuino a illuminarle il volto, ma si bloccò dopo appena un passo.
Appeso a una gruccia di legno torreggiava accanto al futon un bellissimo kimono rosa con stampe di fiori di loto bianchi. Loto: forza, purezza, determinazione. Crescita. L’obi, di un rosa più scuro, terminava con un grande fiocco bianco. Rin si avvicinò e sfiorò, tastò, toccò con mano quella stoffa liscia e luminosa, e sentì la seta rinfrescare le sue mani sudate. Si ritirò di scatto, per paura di poterlo rovinare anche solo guardandolo.
- Ti piace, eh? – la voce di Sango le giunse alle spalle.
- Lo adoro. – si ritrovò a dire in un sussurro. – Il signor Sesshomaru è stato qui? – chiese immediatamente, animata dal pensiero. Era tornato, e le aveva fatto una sorpresa? Se ne era ricordato? Voleva vederlo, e ringraziarlo, e chiedergli se adesso finalmente era pronta per una vera avventura insieme a lui.

Questa è la mia primissima e credo anche l'ultima, ff AU. Era da un po' che avevo questa storia in testa e ho deciso di provare a scriverla anche se non è proprio il mio genere .... però, tentar non nuoce! L'unica cosa che posso dire è quella di non aspettarvi grandi cose ....

Lui voleva solo l'anima di quell'umana, solo quella. Voleva tornare a casa vincitore.
Lui non voleva che accadesse tutto questo. E ora si ritrovava a volere lei, solo lei.
E lei voleva lui. Ma lui era come un inferno, lui era l'inferno.
E l'inferno non era mai stato così attraente.

Matsuri cercava di liberarsi, ma nelle sue condizioni era impossibile. E Deidara ne approfittò.
L'ultima cosa che ricordava era l'orribile sensazione di sentirsi spaccare in due dall'interno e l'odore nauseante del sangue.
-Sai qual'è stata l'ultima cosa che le ho detto?-
-No, cosa?-
-Togliti dalle scatole.-
-Sei un cretino.-
-Hai ragione-