Anno 1914. La magia di un giardino d'aranci, l'amore di Tristano e Octave.
Missing moment dalla mia storia "Due sotto il tetto" dedicato ai due personaggi della vecchia fotografia di Leonora.
Spoiler sul capitolo 26 e sulla parte finale della storia principale.

Un assassino, un Rafiq ed il Boreau di Gerusalemme.
Una one-shot sull'intricato rapporto tra Altair e Malik vissuto con gli occhi e col cuore di quest'ultimo, un incontro decisivo delle loro strade che chissà dove porteranno...
Provando a descrivere il mio punto di vista sulla loro relazione amore/odio, nata da un idea casuale, la mia seconda fic in assoluto tutta per voi =)! Enjoy!

Dividere una mansarda con un estraneo è sempre impegnativo. Se però l'estraneo sveglia mezza città alle tre di notte perché facendo sesso grida come un pazzo, ti fa trovare i suoi calzini sporchi nel frigorifero, si dimentica di riciclare la plastica e ha i capelli tinti di rosa, la situazione diventa davvero complicata.
“E tu, Demian,” chiese Leonora “non hai paura di essere solo?”
“Io... no. Solo è chi chiude il suo cuore. Ciò che temo non è di non essere amato, ma di non trovare qualcuno a cui dare il mio amore.”
Il tema di questa storia è la devozione d'amore: quando si dona il cuore a una persona senza chiedere niente, ma proprio niente in cambio. E allora, se un ragazzo speciale ha dimenticato se stesso come in un lungo sonno, esiste qualcuno capace di ricordargli che, oltre il tetto, ci sono ancora le stelle. Perciò non fatevi ingannare dalle apparenze: comincia come una commedia leggera e frivola, ma se le date tempo, diventa molto di più. Come i suoi protagonisti.
[Finora (forse) la mia storia completa più bella]

Raccolta di one-shots su coppie di personaggi (non necessariamente in senso romantico) tra i membri dell'Organizzazione XIII, Naminé e Repliriku.
[ Through looking glass : Axel/Roxas + Demyx ] "Axel non era suo amico, lo realizzai col tempo, né lo amava. Nessuna di queste definizioni era corretta. Axel lo adorava. Davanti a lui era come un cieco che vede per la prima volta il mare." [ Strangeness DSS(M) : Vexen/Repliriku]
"Non proviamo dolore, né pentimento per ciò che abbiamo fatto. Tuttavia abbiamo commesso un errore, e in quanto a scienziati non lo riteniamo giustificabile. [...] Ma poi ho compreso la reale gravità del problema. Senza un cuore, l’estrema fallibilità umana diventa cosa difficilmente sopportabile.”

Proviamo a trasformare la Shinra in una scuola superiore, prendiamo tutti i personaggi di Final Fantasy VII e buttiamoceli dentro, dimenticando (o quasi) la trama originale del gioco. Avremo solo dei normali alunni: Cloud, il riservato e complessato biondino che nessuno nota a parte Zack, la dolcissima e allegra Aerith, Tifa, la ragazza provocante che tutti vorrebbero conquistare, i tre bulletti della scuola Kadaj, Yazoo e Loz, lo studente modello Angeal, Sephiroth, il campione di scherma della scuola, il l’appassionato di letteratura Genesis, il nuovo professore, Rufus Shinra, che tutti odiano perché è il figlio del preside ed è ritenuto un raccomandato, e molti altri ancora. Infine il preside Shinra e il suo più intimo amico, il professore di scienze: Hojo, che nessuno vede di buon occhio. Sullo sfondo, le vicende dei personaggi si intrecciano tra amicizie, amori, bugie e segreti. Ho messo OOC tra gli avvertimenti per evitare disguidi... Bè, leggete (e commentate)... mi farà davvero piacere.

-Te lo ripeto: che accidenti vuoi?- -Suvvia, lo sai bene cosa sono venuto a chiederti…- rispose con un soffio. -Ci stavo pensando prima che tu arrivassi a rompere le scatole.- Quello rise di un falso divertimento. -Sono onorato di avere tutta quest’attenzione tra i numerosi impegni della tua non-esistenza, Axel.- -Io invece non sono onorato di averti fra i piedi mentre penso, Marluxia.- replicò il rosso con fastidio crescente. Una one-shot su una coppia insolita, che però mi ha dato buona ispirazione u.u Ambientata nell'episodio "Chains of Memories". Lieve OOC. [Maru/Aku]

Vincitrice del concorso Miglior Scena Lemon di EFP
“Ti avevo detto di no” sbottò, massaggiandosi i polsi, quando Arthur sfilò la sciarpa e se la mise al collo. “Sì.. ma non era un no vero” replicò Arthur, facendo scivolare un dito lungo la sua colonna vertebrale “Era un no, faccio un po’ il difficile, ma in realtà voglio che tu faccia esattamente quello che stai facendo”

In un caldo pomeriggio d'estate, l'idea di andare al cinema a vedere un film non sembra male. Ma forse Clod non si aspettava che quel pomeriggio da caldo sarebbe diventato rovente.

Non ho idea di cosa mi sia preso.
So solo che lui era lì, a guardarmi.
Con quei dannati occhioni azzurri.
Con quel dannato sorrisetto.
E allora mi è venuto spontaneo.
[Pomeriggi di studio in biblioteca, e strani impulsi improvvisi...]
*Dedicata a Mel, per tutte le risate che ci siamo fatte insieme per via di Katy Perry e della sua prof di biologia (di Mel, non di Katy Perry! XD)*