[Taekook ]
Taehyung è un ragazzo tranquillo, a volte sbadato e un po' ingenuo che studia letteratura ma con una grande passione per la fotografia. Jungkook invece, è un ragazzo furbo, attento alle cose e allegro che studia grafica. Non ha niente in comune con Taehyung, se non la passione per la fotografia e un migliore amico di nome Park Jimin.
- Yoonmin- NamJin -

Entro in classe seguito a ruota dal più basso che posa la borsa sul suo banco per poi girarsi nuovamente verso di me. “non hai freddo con quella semplice giacca?” Lo chiede togliendosi la pesante sciarpa dal collo e lasciandola cosi giacere con la giacca di lana che ha posato sullo schienale della sedia. “Sto bene così” è la mia unica risposta prima di sedermi al mio posto e finire per scrutare il nulla per il resto delle ore in cui devo subire questa tortura. Non ho bisogno d'istruzione, ho vissuto tanti di quegli anni che la scuola potrei averla fondata persino io. VMIN

"Dicono che grandi occhi raccontino sempre grandi bugie. E' vero, bambino?"
"Solo a chi ne incrocia lo sguardo, non a chi li possiede."
"E tu lasceresti che i tuoi grandi occhi mi tentino con le loro bugie?"
"Dipende."
"Da cosa?"
"Dal divertimento che ne ricaverei da quelle bugie, hyung."
Jeon Jungkook non era un ragazzo comune. I suoi grandi occhi vedevano cose, striscianti di notte sotto ai letti per spaventare nel sonno. Vedeva figure scure, i cui visi putridi gli sorridevano nel buio mentre allungavano le dita scarne per afferrarlo. Quegli occhi erano la sua maledizione e lui non sembrava preoccuparsene. Fino a quando un diario nascosto nel suo zaino non lo invita a recarsi in un paese sperduto di Daegu.
La casa caduta dei Min non sembrava spaventosa tanto quanto il suo insolito proprietario.
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ATTENZIONE: La storia contiene scene macabre e linguaggio forte.
ATTENZIONE PT 2: Se avete sempre voluto leggere una Demons!AU sui bts, prego cliccate sul titolo.
YOONKOOK in the house

È sicuramente inusuale, certo, ma è accaduto.
La parte mancante della sua mela è marcia, e deve solo imparare a convivere con le conseguenze.
||Taekook; menzioni a temi delicati quali droghe, violenza domestica||

-"Ricordo ogni parola che hai detto. Ricordo perfettamente il tono di voce con cui hai pronunciato quelle torpide parole quella sera.
Il suono delle gocce d'acqua cadere sul pavimento di un luogo che tu hai violato.
Il respiro affannato di chi era pieno di agonia e frustrazione. [...]"
-
[ TaeKook ]

Taekook e pokémon GO.
Davvero, è tutto qui.
Perché nessuno può resistere a Pokémon GO. Nessuno.

Jimin voleva soltanto mantenere tutti i legami con i suoi amici uniti, goverandoli meglio che poteva per farli durare nel tempo.
Sperava in un per sempre, socchiudendo gli occhi mentre la mano di Yoongi scostava alcune ciocche di capelli dalla sua fronte.
Ma ben presto si accorgerá di non poter cambiare nulla, se qualcosa succede, è perchè deve succedere e basta.
¤YOONMIN¤ e qualche accenno sulla VKOOK.

Forse ti stavo solo sognando, forse eri tu a sognarmi,
anche il nostro amore forse è esistito solo nei nostri sogni.
Ma se mai un giorno dovessi svegliarmi, non potrei mai dimenticarti.
(Hoseok POV)

Jungkook rimaneva l'unica persona di cui avevo costante bisogno.
E il suo sorriso era l'unica ed inestimabile droga di cui non avrei mai potuto fare a meno.
¤VKOOK¤

[Monsta X]
Perdonami, se puoi..
" Minhyuk sta venendo da te. "

Jimin era cambiato. Non era più lo stesso. Non sorrideva più oppure si trattava di un sorriso forzato, falso. Dietro, in realtà, c’erano lacrime amare. Non poteva perdonarselo.

Erano le quattro del mattino, e Suga aveva davvero creduto che nessuno venisse a disturbarlo- la gente di notte dorme e lui era libero di lavorare- ma no, Jeon Jungkook aveva deciso di soffrire di insonnia. Ovviamente.
“Hyung?” chiamò Jungkook per quella che poteva benissimo essere la dodicesima volta. Aveva un sorriso appena accennato sul viso e lo sguardo puntato su di lui. Suga si trattenne tanto, davvero tanto, dall’alzare gli occhi al cielo.
“No, Jungkookie, non ho fame, e neanche sete. No, non puoi toccare il PC, sì, trovo che i capelli così ti stiano bene e no, non mi disturbi affatto.” Disse con voce spenta, mentre enumerava in ordine tutte le domande che il ragazzo gli aveva fatto nell’ultima mezz’ora

Avevo solo 6 anni quando lui mi rapì.
Aveva ucciso i miei genitori e per quello lo odiavo.
Ma pur troppo col tempo sono finta .. Ad amarlo