In questa fanfiction sono raccontate le varie scene di guerra della seconda guerra mondiale viste con gli occhi dei vari paesi protagonisti della serie Axis power Hetalia, spero sia di vostro gradimento

Primo progetto a quattro mani di due delle più visionarie fanwriter mai esistite.
Come si può comprendere dal titolo, il nostro è un' "ambiziosa" rivisitazione del celeberrimo capolavoro del Manzoni!
Divertitevi a leggere e fateci sapere le vostre opinioni!

-Sebastian, quando la pianterai di seguirmi?
-Io non ti seguo.
-Ah no??
-No. Studio a fondo i tuoi movimenti.
-Sei un fottuto paraculo.
-Me ne rendo conto da me, senza il bisogno dei tuoi atteggiamenti scurrili, Veronika.

"-Se torno nuovamente qui, e la camera è ancora in questo stato dovrò parlarne con il signor Antonio, signorino...-"
- Storia che descrive un momento casalingo della vita di Spagna e Sud Italia.

Ivan sogghignava, nel silenzio della sala. Sogghignava in maniera evidente, esplicita, in maniera così sicura e ostentata come solo lui sapeva fare. Sogghignava, pieno di sé e arrogante, ben sapendo come le sue azioni non potevano essere in nessun modo né fermate né osteggiate. Sogghignava, con la certezza assoluta di essere – in quel preciso momento – assolutamente invincibile.
Prese ad ordinare con lentezza i fogli sul tavolo. Non che avessero realmente bisogno di essere sistemati o raggruppati: semplicemente, la Grande Russia voleva dimostrare di poter gestire la situazione in ogni singolo aspetto senza che la sua psiche ne fosse in qualche modo disturbata o alterata. In poche parole, era lui che dominava.
[COPPIE: RusUk - UsUk - RusFr - FrUk - RusAme]

[Sebastian/Grell] "Erano secoli che aspettava, secoli passati a farsi prendere per il culo – solo metaforicamente e lì stava il problema."

La presenza “femminile” in quella camera da letto era quanto mai palese: candele bianche e rosse e rose scarlatte erano sparse ovunque e diffondevano odori che si mescolavano in un nauseante profumo dolciastro; le lenzuola del suo letto a baldacchino, scarlatte, bagnavano di sangue i cuscini bianchi e soffici, probabilmente imbottiti di piume autentiche; le tendine del letto erano state sostituite con drappi di seta cremisi; e una motosega giaceva, dormiente, in un angolo.
[ vago spoiler sul capitolo cinquantuno ]
[ partecipante al p0rn fest con il prompt: Sebastian/Grell, Giochiamo al gioco del dottore, Sebby? ]
[ Sebastian/Grell ]

" “ Non osare fermarti.”
Tentò di imporsi, di mantenere un’aria austera, nonostante i sospiri e i gemiti, nonostante volesse soltanto sorridere.
“ Agli ordini…” sussurrò l’altro, mentre gli rubava un altro bacio, più dolce, che gli riempì le membra di quel candido languore che non conosceva ormai da troppo tempo."
UsUk/Lemon/Chissà perchè ultimamente tendo al romantico.
Una storia ambientata in una camera da letto condivisa, una notte insonne di Alfred, un Arthur che non sa resistere al suo cuore.

Era seduta sul un divano che non era il suo, in una casa che conosceva appena, abbracciata a una nazione che non era tra quelle da lei allevate in passato, anzi.

6 Agosto 1945- Ore 8.16 Loro hanno vinto. Loro mi hanno sconfitto. Lui mi ha battuto. Ora…io sono un trofeo.

Feliks non è mai stato un vigliacco: è impossibile provare paura se si è così impegnati a ridipingere la propria casa o a salvare quel poveraccio di Lituania da Russia. Ma davanti a Prussia è tutto un altro discorso.