“Salve signori e signore. Benvenuti al nostro nuovo programma televisivo: The perfect date! Siete emozionati?! Lo siete?! -urlò il presentatore e un nuovo tumulto di applausi si levò da parte del pubblico- perfetto carissimo pubblico, ora mi presento, sono il vostro presentatore Jhon Kliston e sono orgoglioso e onorato di essere qui per spiegarvi cosa vi aspetterà in questo programma. La cosa è semplice: avremmo una ragazza misteriosa che dovrà vivere con cinque ragazzi in una villa da noi scelta appositamente per cinque settimane, e in quelle cinque settimane i ragazzi dovranno cercare di conquistarla. Ogni domenica sera avremo la nostra live dove, però, la ragazza misteriosa deciderà di eliminare uno dei cinque ragazzi che per lei, non è abbastanza perfetto per il suo Appuntamento perfetto. L’ultimo rimasto vincerà un appuntamento con la ragazza misteriosa. Allora, siete pronti?! -urlò Jhon facendo una giravolta su se stesso sorridendo beffardo alla telecamera che lo stava inquadrando in pieno volto- Ma lasciate che vi presenti la nostra ragazza misteriosa! Signore e signori, fate un caloroso applauso per Corynne Parker!"

[het; angst; lemon]
[contiene scene di sesso descrittivo]
[un po' tutti x nuovi personaggi]
[storia incompiuta]
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Sequel di I want you to stay.
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Dal prologo:
«Hey, bello» disse a voce abbastanza alta da richiamare la sua attenzione.
Il ragazzo si voltò nella sua direzione, guardandola confuso.
«Te lo succhio per 20 sterline» continuò, accennando ad un sorriso.

“Ehi! Io sono Lucinda Daniels, ma tutti mi chiamano Luce e tu sei?” chiese vivacemente allungando una mano verso Louis il quale, sgranò gli occhi imbarazzato da tutta l’allegria presente in quella ragazza. Il moro sorrise lievemente
“Sono Louis, Louis Tomlinson” rispose allungando una mano e sfiorando lievemente quella di Luce, la quale strinse velocemente quella del ragazzo e la scosse animatamente.
“Allora, Louis, che ci fa un ragazzo come te in un bar come questo, la sera prima della vigilia?” chiese Luce ridendo leggermente e bevendo un sorso del suo frullato; il moro scosse le spalle lievemente. Che ci faceva lui li? Non lo sapeva nemmeno lui, da un anno non sapeva più nemmeno chi fosse, figuriamoci se poteva sapere che ci faceva in un bar. Semplicemente, se ne stava da solo a rimuginare sul suo tremendo errore e a pensare al passato, cercando il più possibile di distrarsi.
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Il moro sorrise radioso, sapendo che da quel momento in poi avrebbe ripreso a vivere; perché in quella fredda notte di dicembre grazie ad una Luce, aveva capito che il suo sorriso non doveva svanire mai, nemmeno quando tutto gli potesse sembrare oscuro e perduto.

“Scommetto che però, tu non riusciresti mai a corteggiare e sedurre una ragazza” e questa volta era il turno di Louis, per sorridere in modo sornione.
Louis Tomlinson conosceva perfettamente il suo migliore amico, e sapeva che Harry era quel tipo di ragazzo che pur di dimostrare che aveva ragione, avrebbe fatto di tutto.
“E io invece scommetto che potrei essere un ottimo corteggiatore e seduttore” rispose Harry leggermente offeso dalla confessione dell’amico.
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Era una ragazza non troppo alta e minuta, i lunghi capelli neri le ricadevano ondulati fino al seno e alla schiena. Gli occhi erano di un azzurro tendente al verde ed erano truccati perfettamente di nero. Indossava un paio di jeans neri stretti in fondo con una maglietta rossa con le maniche a tre quarti che le fasciava perfettamente il corpo minuto; ai piedi delle converse bianche.
All’apparenza poteva sembrare una ragazza normale, tremendamente comune e banale, ma Louis sapeva perfettamente chi era.
Giuliett Jenson frequentava anche lei l’ultimo anno di liceo e Louis sapeva benissimo che per la prima volta, Harry Styles avrebbe avuto pane per i suoi denti.