MOMENTANEAMENTE SOSPESA.
Lei non era il cielo che si apriva, lei era il cielo che si chiudeva a causa della tempesta.
Lei era la pioggia violenta che picchiettava sull’asfalto nero.
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I suoi occhi mi trasmettevano un dolore così grande tanto da essere incomprensibile. Sentivo che stesse divorando persino me che non ne sapevo nulla. Quanto poteva essere forte?
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Può un dolore così estraneo sembrare così vicino?