-Perché sei perfetto.- sussurrò, contro il suo petto. Talmente vicino che Louis riuscì a percepire le sue labbra muoversi da sopra la maglietta.
Sorrise a quelle parole, solleticando il suo collo.
-Non è vero. E lo sai bene.- rispose, abbassando lo sguardo su di lui.
-Non mi importa come ti vedi tu, per me sei perfetto.- ribatté il riccio, deciso e irremovibile.
*****
Con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere di queste persone, nè offenderle in alcun modo.

Louis si guarda nel vetro. Vede l’immagine di un uomo bellissimo che ha tutte le potenzialità per diventare l’attore di teatro più bravo al mondo e vuole davvero riuscirci. Ma non si accorge che in realtà si sta specchiando in un vetro spaccato, che il suo camerino è un ripostiglio con un armadio e la specchiera. Non si accorge che Simon Cowell, il proprietario del teatro, sta più lontano possibile da esso per non averci più nulla a che fare.
Non si accorge che quel luogo ormai è solo un palcoscenico di bambole rotte, a partire da Michael che è lì solo perché sua madre l’ha cacciato di casa, o da Ed, che è stato lasciato dalla moglie e non ha più ragioni per vivere se non quella biondina che lavora nella panetteria di fronte al teatro, fino ad arrivare a Lou che continua a piangere di nascosto perché quei fondotinta ormai pessimi in un modo o nell’altro sono pagati da Louis che fa spettacolo.
[Harry/Louis][25.1k][Cris]

*1
In un angolo sperduto nell’universo, un po’ più a destra della quinta stella a partire da Proxima Centauri, in una galassia strana modificata dall’attrazione gravitazionale di altre sue vicine, nel sistema solare A2410/867BdHTO il pianeta Deirja ruotava pigramente attorno al suo sole.
*2
I gemelli Horan erano il mistero della scuola. Ogni scuola ha il suo caratteristico e unico personaggio al di fuori di ogni schema e quelli della Mantos Ghimnasion erano loro due, Jamie e Niall Horan.
*3 (P.O.V. Jamie)
Ma quello era lo sguardo riservato agli oggetti che sembravano appartenere a due diversi cassetti, il brillio riservato alle eccezioni, e l’unica eccezione ammessa dalla sua matematica era Harry Styles.
Era un po' come la sua droga guardarlo, desiderarlo da lontano era tutto ciò che poteva fare. Ma Niall non sapeva che forse lui ricambiava. Avrebbe voluto toccarlo, baciarlo e coccolarlo ma la verità era che non ci aveva neanche mai parlato, o meglio lui l'aveva preso in giro qualche tempo prima ma ora non c'era neanche quel futile contatto. Lui e quei suoi occhioni verdi, gli avevano rubato il cuore e se l'era tenuto.

Zayn Malik insegna nella scuola elementare di Bradford, è il maestro più giovane ed ha soli ventun'anni.
Ogni fine mese gli vengono recapitati dei fiori con un biglietto anonimo in cui è riportato un pezzo di ogni sua poesia preferita.
Liam Payne ha un sogno nel cassetto, frequenta la facoltà di musicologia al King's College di Londra.
Ogni fine mese torna a casa dalla sua famiglia e non manca mai di passare dal fioraio per comprare un mazzo di fiori allegando l'indirizzo di una scuola, un nome ed un messaggio anonimo.
[Ziam, ovviamente.]

Harry voleva disperatamente innamorarsi: ha dato una possibilità a Nick perché sperava che accadesse. Se ha fallito, non ha che se stesso da biasimare.
Louis non aveva in programma di innamorarsi: neanche ci credeva, nell'amore. Ci prova, ma non riesce a non incolpare Greg, per avergli fatto cambiare idea.
Quello che c'è tra Harry e Louis, ad ogni modo, non è niente di speciale. Niente di cui scrivere a casa a proposito.
[ ATTENZIONE! Questa storia contiene Harry/Louis, Nick/Harry, Greg/Louis ed off-screen!Zayn/Liam/Niall ] [Capitoli complessivi: 3 ] [ Autore: zeroschiuma ]

Castiel è un famoso critico culinario che, una sera come un'altra, riceve una telefonata dal suo vecchio amico, Dean.
Dean gli rivela che ha intenzione di sposarsi con una ragazza conosciuta da poco e questo scatenerà i sentimenti e una forte gelosia, spingendolo a cercare un modo per sabotare le nozze.
«Nessun piano per il momento, solo un obiettivo: portarle via lo sposo e prendermi il mio lieto fine. Io lo merito, Dean lo merita e Joanna capirà.»
Tratto dal film "My Best Friend's Wedding".

Negli ultimi mesi di tour, il batterista era diventato uno dei suoi migliori amici; uscivano insieme tutte le sere, era andato con lui in Irlanda, lo accompagnava ad i concerti e, quando andavano al McDonald’s, sapeva sempre cosa voleva ordinare.
Non aveva senso agitarsi, ma quando, dopo una maratona di giochi per la playstation, Josh gli aveva proposto di fermarsi nella sua stanza per guardare un film e dormire insieme, Niall voleva solo scappare da Liam per farsi dire cosa fare e per capire – per ammettere - quale fosse il problema.
(Slash; rosso)

“Come hai scoperto di essere gay?” La sua innata capacità di iniziare un discorso dal nulla era sconcertante. Scossi la testa e richiusi la porta del mio appartamento londinese.
“Da una serie di … fattori.” Risposi vedendo il ragazzo correre verso camera mia e sedersi sul mio letto. Si teneva la testa tra le mani e si torturava i capelli con le dita. Era bellissimo.
“Tipo?” Chiese speranzoso mentre mi svaccai sulla poltrona rossa dinnanzi al letto.
“Tipo … Beh … Mi piace Beckham. Mi è sempre piaciuto. Pensavo fosse normale, poi quando ho visto che mi piaceva di più quando si toglieva la maglietta ho capito che non era affatto normale.” Risi e arrossii.