Dal testo: "Scivolo di spalle per terra, facendomi sostenere dalla parete. Ora, finalmente, anche le mie lacrime possono sgorgare senza dover chiedere permesso.
Il cielo sopra di me comincia a tuonare e ad incupirsi.
Il pensiero di lei mi rattrista. Il modo in cui è andata via, i suoi occhi che bruciavano di rabbia mista a rancore. Quell'immagine incupisce il mio cuore, come le nubi grigie ricolme di pioggia, che offuscano questo cielo, finora limpido e stracolmo di stelle. Ci sarà tempo per noi un giorno, forse. Un giorno, quando le mie paure saranno scomparse insieme alle tue. Un giorno, se mai verrà, quando o se deciderai di perdonarmi e capire le mie stupide motivazioni. Nel frattempo, angelo mio rincuorati, in questo dolore che stralcia le anime, non sei sola a combattere e soffrire. Questo dolore di cui stessa sono la causa. Un giorno ripenserai a me e la rabbia forse si tramuterà in altro. La tua delusione non sarà più così lampante e riuscirai a vedere semplicemente la ragazzina idiota, che ha commesso il grave errore di non combattere per te."

[CLEXA SCI-FI AU || Genere fantascientifico/distopico]
"Sprazzi bluastri, un forte sapore metallico lungo la gola ed un guizzo dorato. Il selciato era gelido a causa delle violente piogge che martoriavano la regione, ma almeno il suo corpo era ancora in grado di percepirlo. L’iniezione non aveva fatto effetto: il liquido non era entrato in circolo e non aveva raggiunto la sezione principale. Poteva ancora scappare e provare a sopravvivere. Con la poca energia rimasta nelle gambe, nonostante la brutta caduta e la caviglia probabilmente rotta, provò ad alzarsi. Fece appena in tempo a reggersi in piedi, quando un colpo violento la atterrò nuovamente. Prima di perdere i sensi, la intravide. Non ne fu sicura fino a quando riconobbe i suoi occhi: erano ancora più verdi dell’ultima volta. La seguì con lo sguardo fino a quando non la vide scomparire oltre gli edifici governativi.
Un altro bagliore.
Buio."

AU tema college. Clarke and Lexa.
"Li vidi passare di corsa mentre sbucavano da un vicolo poco lontano. Erano in 10, forse di più, vestiti di nero, che saltavano panchine, cancelli, automobili in sosta e qualsiasi cosa si trovassero davanti [..]l'onda di persone seguiva una sola sagoma, più avanti di appena qualche passo rispetto agli altri.
Era una ragazza, correva più veloce degli altri, aveva i dei lunghi capelli castani mossi dal vento e una felpa nera che si muoveva a mo' di mantello"
"Il volto di Lexa non cambiò. Era vuoto. Quando ebbi finito la vidi avvicinarsi lentamente verso di me, nel buio ero ancora capace di vedere il verde dei suoi occhi < siamo ciò che siamo, Clarke > "
"Per me era sempre stata una specie di creatura mistica che correva di notte, allenava piccole ombre e rimaneva imperturbabile a tutto... Invece in quel momento era davanti a me[...] e sembrava tutta un'altra persona."

(CLEXA Sci-fi!AU) E' una bella giornata quando l'ingegnere Reyes ed il Rettor Jaha entrano in un localino affollato per proporre alla neo dottorata in psico-criminologia Clarke Griffin di partecipare ad un progetto a dir poco singolare: studiare la reazione psicologica di un'agente delle Forze Speciali ad un particolare "dispositivo" impiegato per il suo addestramento. 
Non passerà molto tempo perchè Clarke capisca che la situazione è un tantinello più complicata di così.
Che cos'è questo dispositivo?
Chi è davvero la sua paziente e in cosa consiste l'addestramento?
E sopratutto, perchè, lei che è sempre stata così brava a leggere le persone, tutto a un tratto trova quella ragazza così dannatamente indecifrabile?
.................................
"Lei la ricordava bene quella sensazione.
Era stato doloroso, qualcuno avrebbe detto “come morire” ma è chiaro che nessuno al mondo ancora in grado di parlare ha davvero cognizione di quello che significa questa frase.
Forse solo lei avrebbe potuto dire qualcosa al riguardo, se solo avesse ricordato.. ricordato del prima.. 
Ma all'epoca non sapeva nemmeno di doversi sentire qualcuno.
All'epoca non sapeva niente."

Clarke ha lasciato lexa, dopo sei mesi di relazione, ha semplicemente fatto la valigia ed è sparita dalla sua vita. La nostra Lexa dopo due anni ritorna a New York decisa a rintracciarla, è diventata un artista, è cresciuta. Riusciranno Lexa è Clarke a riunirsi? O le loro strade continueranno parallele, senza più intrecciarsi?? Lo scoprirete solo leggendo!

Quando viene superata quella sottile linea tra amicizia e amore? Tra realtà e finzione? Alycia e Eliza si troveranno a dover affrontare questa situazione fuori e dentro il set...
"Maybe we do"

Lexa Woods è la giovane CEO di una società di costruzioni, fredda come il ghiaccio e bella come la neve.
Clarke Griffin è un'artista mancata e una barista che ha appena perso il proprio lavoro. Ora come ora ha davvero bisogno di soldi ed è disposta a tutto per guadagnarli.
[AU Clexa]

Prima FF in assoluto. Non ho mai scritto FF, sono entrata in questo mondo grazie a Clexa. Ho letto pochissime FF, ma ho trovato il coraggio di scrivere. Sono anni che non scrivo, quindi siate clementi e non uccidetemi :D 4
Ho inserito il bollino rosso, ma non tutti i capitoli sono così, anzi.
Riprende i personaggi principali di The 100 ma è soprattutto concentrata su Lexa e Clarke. Ambientata a New York, ma molto spesso ci saranno degli spostamenti.
Per ora è una prova, come detto prima, non ne ho mai scritte e voglio prima capire se possa interessare.
Commentate anche se in negativo, mi fa piacere e mi aiuta ad arricchire questa storia.