Arthur non è del tutto morto, ma non è più (o di nuovo) vivo, quindi aspetta.

*SPOILER PER IL CANTO DELLA RIVOLTA*
Sono gli ultimi Hunger Games. I Giochi di Capitol City hanno inizio ora.
Gli occhi sono puntati sull'Arena per l'ultima volta.
Per la prima volta non sono i Distretti ad aver paura per i propri figli.
Per la prima volta un pedigree di Capitol City non serve a rimanere in vita.
[Storia temporaneamente sospesa, in attesa che l'ispirazione torni dal suo viaggio in Messico]

«VATTENE, HO DETTO!», gridò ancora, prima di pulire le guance di Potter, sporche di sangue, con un lembo della sua camicia.
Un sonoro pop annunciò la scomparsa dell’altro, e solo allora si decise ad immergere i suoi occhi in quelli verdi dell’altro, che lo guardarono ridenti, ma al contempo doloranti. «Ciao, Malfoy…».
«Cosa è successo?», chiese Draco, flebilmente, mentre senza un motivo preciso le lacrime cominciavano a pungere fastidiosamente i suoi occhi, facendogli mordere le labbra per riuscire a trattenersi.
«Subito dopo il… “nostro incontro” mi sono pentito di ciò che ti avevo detto e sono venuto qui per scusarmi… Ma poi stamattina è arrivato Zabini e…».
«Mi hai ferito molto Potter, lo sai?», singhiozzò Draco, con gli occhi lucidi e lacrimanti.
Le stesse lacrime nacquero anche negli occhi dell’altro. «Lo so… Ma io avevo paura…».
«Paura? Paura di cosa?».
«Di star bene, forse…».

La prof di babbanologia Hermione Granger è assente e al prof Blaise Zabini è stato chiesto di farle supplenza...
"Prof non le sembra dispersivo come esempio ai fini della lezione?"
"Oh al diavolo la lezione! Esca chiunque di voi non sia maggiorenne: sto per iniziarvi alla nobile arte del gossip!"
"Significa che ci racconterà anche i particolare più... ehm... 'spinti?"
"Può darsi. Anzi, mi pare ovvio"