"Raggiungimi al mio appartamento, okay? Alle 20.00. Ti aspetto. - Magnus."
[...] - Oh Magnus.. - sospirò Alec, il corpo stretto a quello di Magnus in un abbraccio. - Shh fiorellino, riposati. - gli sussurrò ad un orecchio Magnus, accarezzandogli una guancia. - E' stato bellissimo. - Alec lo baciò, leccandogli le labbra. - Puoi ben dirlo! -

Le mani di Artù stringevano tanto forte il bordo del ripiano da aver perso colore. Merlino sapeva che a metterlo alle strette erano stati i suoi stessi gesti, il suo spingersi così oltre da osservarlo andare in pezzi e riportarlo indietro, il suo gemito nascosto alla prima spinta, il non essersi impedito determinate cose, come mordersi un poco il labbro mentre i loro fianchi si muovevano all’unisono. Tutte quelle cose lo avevano esposto e Artù era un miscuglio di orgoglio, desiderio di aprirsi e timidezza. Una timidezza della quale bisognava calcare bene i confini prima di azzardarsi a sfiorarla.

Non ne avevano mai parlato sul serio. La storia del “me and Chris Hemsworth love each other” è, loro malgrado, vera, e l’interesse da parte delle fan semplicemente li diverte. Poi, a Tom è stata messa quella pulce nell’orecchio.

La camicia di Artù si aprì... Merlin gli baciò il collo, scendendo. Lentamente. Le labbra dischiuse di Merlin seguirono la linea dello sterno, mentre scendeva giù. Sempre più in basso. Gli occhi fissi sul suo viso. Sarebbe morto con quella dannata immagine negli occhi.

«Qual è il problema?»
«Questo.» si avvicina di scatto e posa le labbra sulle sue, e nonostante la velocità del movimento il contatto è timido, convinto di essere respinto. A vincere quel timore è la mano di Tony che gli si infila nei capelli trattenendolo e approfondendo il contatto, consentendo al moro di passare la punta della lingua sulle sue labbra, facendole schiudere desiderose.
Prima Stony, non so cosa pensarne ma spero che vi piaccia

Tony ha sviluppato una malsana dipendenza dai gemiti di Steve, l'aitante capitano geme in modo osceno: trattenendo a stento il respiro affannato tra i denti, con le ciglia biondicce tremanti sugli occhi lucidi ed i muscoli delle spalle contratti in un fascio di nervi, finché piantando le punte delle dita sull'epidermide accaldata di Tony non inclina il collo, le ciocche chiare gli ricadono spettinate sulla fronte e lui schiudendo la bocca gonfia di baci si lascia scivolare fuori dalle labbra un ansito spezzato e gutturale che partendo dal diaframma si srotola come un nastro su per la gola, si blocca un attimo contro il palato per librarsi rumorosamente nell'aria ed infrangersi con effetti devastanti sulla mascella di Tony in un soffio di respiro bollente.

Furt!
-Ed era in quei momenti che loro due si sentivano infiniti-
Finn cerca di convincere Kurt a vedere uno dei suoi film di fantascienza, ma Kurt troverà un modo molto ... originale... per declinare la proposta....

Da quando erano tornati da Alicante, cinque giorni prima, Alec aveva passato con Magnus tutto il suo poco tempo libero e una gran parte di quel tempo lo aveva passato con Magnus in camera da letto. Ma Alec era un Cacciatore, aveva la parola “agire” marchiata nel DNA.
(SPOILER PER COLS)

[BAGGINSHIELD] Bilbo è cameriere in una discoteca; una sera, al bancone, si presenta un uomo interessante, che sconvolge la sua serata di lavoro. (Una scusa come un'altra per scrivere del porno)

Allenamenti serali, una doccia.
"Il tocco incerto dei polpastrelli tra le scapole seguiva le vertebre scivolando sulla pelle bagnata, i palmi contro i fianchi, le dita sulle anche, i dred castani ricadevano umidi sul collo chiaro, solleticando la nuca nuda, il mento adagiato nell'incavo della spalla, il naso strofinava freddo contro il collo accaldato, sussurri cadernzati contro la pelle, le spalle che si rilassano, l'addome che gradualmente si abbandona contro la schiena minuta.
- Kidou~kun ...-
Un sussurro arrochito dal silenzio autoimposto, un po scocciato, interrogativo, le palpebre serrate sugli occhi infastiditi, la stoffa fradicia degli slip bianchi aderiva al suo fondoschiena, Kidou era come in stasi, adagiato sul suo corpo respirava lentamente assaporando i rivoli d'acqua bollente che gli accarezzavano la pelle."
(KidouXFudou)

c i n q u e | drabble
“Sembri contento,” tuona Thor gentilmente, combattendo un sonno che non si può permettere.

Il compleanno di Steve era imminente e Tony era sempre più in panico per il regalo da fargli.

Magnus scrollò le spalle e si guardò attorno; forse avrebbe potuto infastidire il Presidente Miao, giusto per passare un po’ di tempo, ma sembrava che anche il suo gatto, notando la sua noia, si fosse nascosto. Quel giorno sembrava che tutti congiurassero contro la sua sanità mentale, eppure lo sapevano che, se non aveva nulla da fare, per far passare quei momenti ti tedio e noia, la sua mente escogitava delle grandi idee.
Un’idea! Forse era proprio di quella che aveva bisogno, qualcosa per far passare il tempo, le ore che lo separavano dal suo incontro con Alec. Lo stregone si lasciò cadere sul divano del salotto, quello dove di solito riposava il Presidente. Il mormorio della tv in sottofondo lo distraeva dal suo pensare, dal rimuginare, ma gli bastò uno schiocco di dita affinché questa si spegnesse, per lasciarlo nel silenzio più totale.
Si alzò di scatto dal divano; sicuramente sistemare i suoi vestiti e l’armadio lo avrebbe aiutato a riflettere meglio. Accadeva sempre che, mentre rimestava fra i boa e gli abiti con le paillets, un’idea geniale lo cogliesse; forse era proprio per quello che il suo armadio era sempre una baraonda, troppe idee geniali.