"Solo che, per lui, era morta da subito, dal primo giorno in cui l'aveva vista. Lei era un fantasma e lui si era innamorato lo stesso". E forse era stato stupido, però era stato bello. "E non se ne è mai pentito".
[La storia partecipa alla challenge Love is in the air, in our February! indetta da Delì sul forum Ferisce più la penna]

Clara parla di statue che si muovono e il Dottore si irrigidisce, trema, sente la furia e il dolore riaccendersi nei cuori spezzati.
Missing moment da "Il tempo del Dottore"

Ciao Amicx, questa storia nasce da una notte di delirio (nel senso che avevo 38 di febbre amen) e mi è tornata in mente una vecchia FF, quindi partendo da quell'idea ho pensato a questa cosa. Quindi se qualcuno conoscesse l'altra FF me lo faccia sapere che qua i freebooters non sono accettati.
Ambientata durante l'ep Mummy on the Orient Express, ho aggiunto qualcosina. Ovviamente il finale è triste. Andate in pace. SPOILER EP 8x07-8x08

Rose e il Dottore provano i medesimi desideri e sentimenti. E nessuno può resistere per sempre.
"Il Dottore rise, con amarezza. Lo sapevano entrambi che nella loro felicità ci sarebbe stato dolore.
Per un solo secondo Rose si convinse che forse era egoista, forse quelli erano i capricci di una ragazzina. Ma quel pensiero passò in fretta e allora mandò al diavolo tutto. Si aggrappò a lui, affondò le dita tra i suoi capelli e lo baciò, rimanendo ferma per qualche istante.
Il Dottore sentì il suo corpo tremare e sentì il suo respiro irregolare.
Aveva l’eternità per pentirsi, ma forse Rose valeva il dolore di quell’eternità."

Le era bastato vederlo dalla cima delle mura. Lo shock che l'aveva colta non era per l’improvviso attacco avvenuto così vicino a lei, e nemmeno il timore di essere riconosciuta dai nemici mentre fuggiva per salvaguardare la sua incolumità. No… il vero motivo non era immaginabile da nessuno.
Fanfiction molto breve contenente SPOILER su tutto l'anime di Attack on Titan fino ad ora uscito, quindi fino al sedicesimo episodio della quarta stagione.

ATTENZIONE: SPOILER! (CAP 139.1 DEL MANGA)
- Non mi prenderò la responsabilità per chi entra -
Un dialogo, o forse un monologo, tra chi, una volta, era considerato il più forte tra tutti e la coscienza di un soldato che non ha più nulla per cui combattere.
Per dare una fine a chi ha lasciato solo un posto vuoto.
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[What if? Missing moment - Eruri]
Ho già detto SPOILER?

Eren ha mostrato le sue reali intenzioni ad Armin ed è pronto a rispedirlo nel mondo reale cancellandone i ricordi... Ma il comandante della Legione Esplorativa, stavolta, cambierà il suo destino...

Dopo aver fallito la cattura del gigante femmina, Levi è ferito sia fisicamente che mentalmente. Erwin sarà il suo sostegno come ogni volta, quando Levi si toglie i panni del soldato rimanendo solo un uomo con un peso, a volte, troppo grande sulle spalle.
one shot partecipante alla challenge YouRaisedMeUp del gruppo Facebook Hurt/confort Italia

SPOILER PER CHI NON HA CONCLUSO IL MANGA!!
[...] "Promettimi che non morirai prima di me"
"Levi... ma cosa intendi?"
"Che non voglio vederti morire, quindi promettimelo" [...]

"Perché Berthold, tra loro due, potrà sembrare quello più calmo, fermo e stabile come una pietra.
La verità è che, esattamente come una pietra, Berthold a volte affonda e annega."
Prima della famosa battaglia di Shiganshina, rimasti soli sulle mura del Wall Maria, Berthold e Reiner cercano di sopravvivere a tutta l'oscurità che si portano addosso.
[POV!Reiner - Reibert - Contenuti forti]

Le persone più forti sono spesso quelle che nascondo dolori e ferite più profonde.
Il Capitano Levi ne è una prova.
Piccola drabble in suo omaggio.
Contiene SPOILER del capitolo finale del manga.
Buona lettura!

“Entri in acqua anche tu?” gli chiede Jean, abbandonando le braccia sui bordi della vasca.
Marco scuote la testa e gli posa la mano sulla schiena.
JeanxMarco

[Fanfic scritta per l'Easter Advent Calendar del gruppo Hurt/Comfort Italia - Fanart and Fanfiction - GRUPPO NUOVO]
Correva come se stesse fuggendo in preda al panico da qualcosa di tremendo e intanto urlava, convinto che nessuno lo udisse.
Lo aveva raccolto, lo aveva fatto calmare tra le sue braccia e Armin si era lasciato andare, confessandogli che era l’unico mezzo che aveva trovato per non impazzire.
Lui, razionale, lucido, mente geniale, sarebbe andato in pezzi pur di non far pesare i propri traumi sulla squadra e aveva trovato solo quella via di fuga: perché il suo malessere interiore, di razionale non aveva proprio nulla.

Ogni tanto capita che gli ufficiali del Corpo di Ricerca escano per una bevuta. C'è chi si trattiene, come il Capitano Levi, e chi raggiunge e supera i propri limiti, come il Caposquadra Hanji. La mattina dopo, una tazza di tè a lenire nausee e mal di testa, qualcuno dovrà fare i conti con le 'situazioni di merda' che si sono create.