- Estratto -
«Ascolta Natsu...»
Inizio, mentre i suoi occhi verdeggianti mi guardano con fare incuriosito.
«Ne abbiamo passate tante insieme da quando ci siamo conosciuti,
però... Ci ho pensato, ultimamente non è più la stessa cosa...»
Esordisco con calma.
«Lucy... In realtà, anche a me sembra che tu sia sempre più distante...»
Natsu sembra capire cosa intendo, mi da ragione, o forse è solo un'altro modo per burlarsi di me, com'è solito fare davanti ai suoi amici.
«Sto dicendo che non sento più la stessa cosa che sentivo quando ti ho conosciuto»
Esordisco senza mezze misure.
Lo guardo dispiaciuta, dai miei occhi color cioccolato traspare la tristezza del doverlo lasciare, ma lo faccio per lui... Non voglio che si illuda e che soffra per me.
«Aspetta, che stai dicendo?»
Domanda allibito, come se niente di tutto questo fosse reale.
Lo vedo dal suo sguardo stranito.
«Natsu... Tra noi due non può più funzionare, ho bisogno di una pausa...»
E con aria stanca riesco a dire quello che mi ero prefissata... Spero capisca.
«Cioè... Mi stai lasciando?»
I suoi occhi tristi mi causano sensi di colpa.
«... Si»
Rispondo senza mezzi termini.

[Dance with Devils]
- Estratto -
Mi bastava che non si opponesse, che non evitasse i suoi doveri di moglie e che non scappasse mai da me. 
Sorrisi tra me e me, guardandola. 
Si era addormentata dopo poco. 
Passai lo sguardo da lei, all'uccellino rosso. 
T.N era il mio piccolo uccellino rosso della felicità, non l'avrei lasciata scappare...
Avessi dovuto tenerla rinchiusa in una casa perfetta e fingere di essere una coppia perfetta. 
Fin quando non avesse provato a scappare via da me, avrebbe potuto stare tranquilla.
«Amore mio, se avessi saputo che tarparti le ali era così facile lo avrei fatto molto prima~» 
Sogghignai, consapevole che non potesse udire la mia voce. 
Mi apparterrà sempre... 
Il mio piccolo uccellino rosso~

Camilo è segretamente innamorato di Mirabel, ma lei, comprensibilmente adattata nel ruolo che ha nella famiglia, non sembra notarlo. Un giorno, un’occasione si presenta per caso nella vita di Camilo...
Sarebbe potuto essere il suo fidanzato perfetto, se il destino non li avesse costretti ad un legame diverso.
(Camimira, Camilo/Mirabel)

[Encanto]
In un mondo dove l'abbraccio tra Mirabel e Isabela è bastato a non far crollare la casita, Isabela decide che sposerà comunque Mariano. Ma Camilo non è d'accordo.
[dal testo]: «Così, sei rimasta sola» commenta, ridendo e spezzando il silenzio. «Mi dispiace. Troverai qualcuno migliore di quel bellimbusto».
C’è amara consapevolezza, nel suo tono di voce – ironia. Isabela sospira, sedendosi sul bordo del suo letto, tra le coperte color perla.
«Sei stato tu».
«Perché?».
Camilo non domanda altro – perché? – ma senza guardarla mai negli occhi: forse teme che, se questa volta vi si specchiasse, Isabela lo scorgerebbe rannicchiato nell’iride scura, nudo e piangente, e scoprirebbe qual è il suo vero volto.
«Lo sai» sibila, scuotendo i lunghi capelli neri. «Quello».
«Quello cosa?».
Lo fa ridere – un suono simile allo sfregare di due cocci di vetro, quando Camilo sorride e mostra i denti (ceramica).
«Smettila».
«Di fare cosa?».
«Questo».
[Questa storia partecipa agli "Oscar della penna 2022" nella categoria "Miglior Film d'animazione" indetti sul forum Ferisce più la penna]

“Voglio vedervi.” aveva detto, mangiandosi le parole per via dell’alcool “Tu e Midoriya.”
“Me e Midoriya cosa?”
Shoto si era aggrappato allo schienale della sedia barcollando, poi aveva biascicato “Te e Midoriya che fate sesso.”
(rossa rossisssssima, siete avvisati!!)

“Tua madre ti guarderebbe in quella maniera stupidamente contenta e orgogliosa anche se dichiarassi di voler fare il terrorista.”
Izuku rise, e Katsuki pensò che pure quella risata limpida ma più matura gli era mancata un po’.
“Ti vestiresti davvero di bianco, Kacchan?”
“Forse per il tuo funerale.”
E Midoriya si nascose nell’acqua fino al collo, distante da lui “Ehr… sarebbe di pessimo gusto.”
“Sarebbe impossibile, visto che quel giorno sarò in carcere con l’accusa di omicidio preterintenzionale.”
“Hai pensato proprio a tutto.”
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Alla fine gliel’aveva detto: “Va bene, Midoriya, farò tutto ciò che vuoi.”
E già se ne stava pentendo.

Da collocarsi dopo la 3x04.
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La rabbia gli ribolliva nelle viscere; ogni sua carezza, ogni sua spinta gli riportava alla mente quella scena. Cesare avrebbe voluto uccidere tutta Napoli in quel momento, se solo avesse potuto.
Lucrezia era stretta fra le sue braccia, invocando il suo nome fra i gemiti.
Il moro si fermò, rosso dalla frustrazione, e Lucrezia aprì gli occhi, accarezzandogli dolcemente il mento.
« Cosa c'è, amore mio? » domandò, intrecciando una mano nei folti ricci scuri del fratello.

Spoiler 3x10 || Praticamente qualche momento dopo la fine della serie, raccontato dal punto di vista di Cesare.
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« Come sei diventato così... oscuro, fratello? »
Nella mente ripercorro tutta la mia vita, pensando a come sono arrivato a questo punto, a quante la mia famiglia ne ha dovute passare e a quante cose io ho dovuto fare per salvare l'onore del mio cognome. Intrighi, complotti, guerre...
E alla fine la mia anima dannata è riuscita a macchiare anche il candido angelo che sempre mi ha guidato.

Una piccola CesarexLucrezia che si ambienta durante il matrimonio della nostra bella Lucrezia con Giovanni Sforza. Tutto visto dal tragico punto di vista di Cesare.
Spero vi piaccia, e una recensione non farà mai male a nessuno,
grazie in anticipo!
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[Cesare/Lucrezia]
"Cesare aveva sempre guardato a Lucrezia con un occhio di riguardo rispetto ai suoi fratelli.
Già dal giorno in cui era nata e aveva visto lacrime di gioia inumidire gli occhi di suo padre, Cesare aveva saputo che Lucrezia era speciale."