Sono costretto tutti i giorni ad indossare una maschera che non mi rispecchia per niente: puttaniere, sorriso sempre sulle labbra e menefreghismo assoluto della vita.
Non che io odii sorridere, semplicemente ci sono delle volte in cui preferirei rimanere rinchiuso in casa da solo piuttosto che uscire e sorridere fintamente.
Il fatto del puttaniere non è del tutto falso, un tempo uscivo con molte ragazze ma capiscimi ero e sono ancora giovane e volevo divertirmi come tutti, il massimo che faccio ora è qualche uscita tra amici al massimo.
L'ultima cosa che tutti pensano, trovo sia la più grande cazzata di questo mondo tutti mi pensano un puttaniere e danno quasi per scontato me ne freghi altamente della vita, è vero vivo al momento eppure spesso mi ritrovo a pensare al futuro magari con qualcuno che mi ami veramente e non per la mia fama, che provi qualcosa di più che un semplice sentimento di amicizia.
Sinceramente scrivere qui su un pezzo di carta le mie emozioni mi sembra di essere come nei film americani, ma non ho altro modo, credo che ormai Louis sia stufo di sentirmi lamentare.

Diciotto anni. Cinque Idoli. Due Amori.
Jane e Elisabeth, migliori amiche da una vita, condivino tutto, anche gli idoli.
Dopo cinque anni di sudato studio, finalmente arriva il viaggio della maturità.
La città che tutti amano: RIO.
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Una cenerentola moderna, il ragazzo dei sogni.
Un incontro casaule.

[het; angst; lemon]
[contiene scene di sesso descrittivo]
[un po' tutti x nuovi personaggi]
[storia incompiuta]
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Sequel di I want you to stay.
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Dal prologo:
«Hey, bello» disse a voce abbastanza alta da richiamare la sua attenzione.
Il ragazzo si voltò nella sua direzione, guardandola confuso.
«Te lo succhio per 20 sterline» continuò, accennando ad un sorriso.

«Andiamo Zayn, non c'è tempo!» urlo' il biondo iniziando a correre verso l'auto nera.
Il ragazzo non se lo fece ripetere due volte che premette il grilletto dell'arma provocando un tonfo sordo, seguito dal solito allarme.
Scatto' su se stesso incorporandosi e dando gas, poteva perfettamente distinguere le luci e le sirene constanti della polizia, ma il danno era ormai fatto. Aveva scelto lo stile di vita sbagliato, indirizzato indirettamente da suo stesso padre, noncurante dell'educazione estroverso del figlio e del suo essere così ribelle.
Lo scelse perchè nessuno lo aveva mai fermato,in tempo. Lo scelse perchè aveva avuto un padre indifferente dal suo comportamento, lui non era più l'erede ricco dei Malik, ma solo Zayn. Quel Zayn riconosciuto come ricercato, quel Zayn che trasmetteva terrore a chiunque lo nominasse.
[...]
Rise maliziosamente. «Dato il fatto che lei si oppone ad ogni singolo accenno di istruzione scolastica, sarà la scuola a venire da lei.»
«E, non sarà una qualunque ma una delle più dotate alunne,Elizabeth Armstrong.» pronunciò solenne.