"Non ringraziarmi. Se tu non mi avessi fermato, io lo avrei ucciso" la crudeltà delle sue parole è così spiazzante che sento le ginocchia tremare. Sto tremando, non per il freddo, ma per la paura. Eppure, c'è qualcosa che mi spinge a rimanere qui. Una luce, seppur minuscola e forse nemmeno esistente, presente nei suoi occhi color pece.
"Non lo avresti fatto" rispondo, stranamente con voce sicura. Mi avvicino anch'io a lui, rimanendo a pochi centimetri dalle sue labbra. Le guarda, per un istante, e poi mi fissa ancora negli occhi. Improvvisamente, un sorriso letale gli compare sul volto.
"Tu gli piaci" mormora, facendomi accigliare.
"Cosa?" domando, stordita dal suo profumo "Gli piaccio? A chi piaccio?"

“Ragazzi chi sono quelle tre meraviglie che sono arrivate con Lou?” chiedo ai miei amici
“Dana Benson,Ellie Morgan e Kylie Tomlinson..le tre ragazze più belle di questa scuola.” Mi risponde Niall
“Due di loro mancano alla collezione di Harry” si intromette Liam ridendo
“Sono incredibilmente testarde” risponde il riccio fissando le tre ragazze
“Ehi Zayn” mi dice battendomi il cinque Louis “Benvenuto a Londra”
“Grazie,carina tua sorella” gli sorrido
“Si,lo so..ma non te la da stanne certo” mi dice mettendomi una mano sulla spalla
“Bhe,non se n’è scopati pochi” dice Niall
“Cosa vorresti dire?” si scalda Louis
“Niente amico,solo che la stai facendo passare per una verginella impaurita..”
“Zayn sappi una cosa,Kylie Tomlinson è tutto tranne che una verginella impaurita ha davvero un caratteraccio.” Mi dice Harry

mi chiamo Jussy ho 18 anni sono una secchiona però non sono una sfigata , sono carina e lo riconosco mi vesto bene , sono invitata alle feste dei popolari (anche se credo che mi invitano solo perché li dia una mano durate le verifiche ) ho tanti amici
mi chiamo Zayn Malik e a scuola ho la media del 4 ma il fatto di ragazze 10 e lode

Kayla vive da sola, dopo aver perso i genitori in un incidente stradale e il fratellino trovato morto e dissanguato. Lei è sicura che si tratti di vampiri. Tramite una lettera da parte di uno zio, si reca a casa di quest'ultimo il quale le spiega la tradizione di famiglia secondo cui lei sarebbe una cacciatrice.

«Poteri magici? Ma in questa scuola si divertono a prenderci per il culo o si sparano quindici canne insieme al secondo?»

Dal secondo capitolo:
Un pugno affondò nella mia pancia.
Sentii l'aria mancarmi e cominciai a tossire.
Alzai lo sguardo verso il ragazzo che mi aveva colpita, i suoi occhi color caramello non lasciavano trapelare nessuna emozione e questo mi faceva paura.
Un piede colpì il mio stinco con una forza inaudita.
Dalle mie labbra uscì un gemito di dolore, lo vidi sorridere, non avrei dovuto farlo, gli stavo dando solo soddisfazione.
-Dovresti capire... chi comanda in questa scuola, mocciosetta.- sussurò al mio orecchio prima di stringere il mio braccio, e ne ero sicura. Il segno delle sue dita sarebbe rimasto. Digrignai i denti per non urlare dal dolore e non risposi alla sua provocazione.
Bhe.. mi aspettavo un benvenuto migliore, evidentemente la sfortuna era venuta a trovarmi.