[storia scritta a quattro mani da blu992 e pampu]
Quando Stiles arriva in cucina si guarda intorno stupito. Tyler ha preparato toast alla marmellata per sé e per lui.
“Cosa mi devi chiedere?”
Il ragazzo sfodera il suo sorriso, allungandogli anche una tazza di caffè. Male. Malissimo.
“Papà, tra poco è il mio compleanno e vorrei dirti cosa potresti regalarmi. Sai, per evitarti di pensarci un sacco.”
“E dimmi, cosa vorresti di così assurdo che richiede una colazione e la mancata presenza di gel nei tuoi capelli?”
“Pensavo, dato che saranno sedici, e avrò anche la patente… che ne dici di una bella moto?”
Stiles si alza di scatto, prendendo poi le chiavi dell'auto. “Si, avrai la patente, ma guiderai un’auto. Ora alzati, ti accompagno a scuola.”
Per Stiles la conversazione è finita lì, ma non per Tyler. “Ma pà, tu ci lavori con le moto, papà ci lav-“
“Quello che faccio io non deve essere quello che farai tu e soprattutto non farai quello che fa tuo padre. Questa conversazione finisce qui, Tyler, non insistere perché perderai solo tempo” dice entrando in macchina.
Tyler gli si siede di fianco, imbronciato e silenzioso. Meglio un figlio incazzato che uno morto.

Magnus/Alec; Jace/Clary; Simon/Isabelle
Capitoli: 8/8
Neighbors!AU
Modern setting!AU
||TRADUZIONE||
[Alec non ha mai fumato. Ha sempre odiato il fumo e tutto ciò che lo riguarda, a partire dall’odore sino al sapore. Ma eccolo, alle dieci di sera, a comprare un pacchetto di sigarette nel piccolo supermercato alla fine della strada, con l’unico scopo di avere una scusa per poter uscire sul balcone e parlare con il suo bellissimo vicino senza ombra di dubbio impegnato. Alec si sente veramente stupido, in quel momento.]

[storia scritta a quattro mani da pampu e blu]
Derek incontra Stiles nell'estate del 2011 mentre allena la squadra di basket di Beacon Hills. Questo è solo l'inizio di una storia tormentata, che distrugge e ricompone entrambi più di una volta.

Dal testo:
"Non ho mai baciato nessuno, Magnus. Lei sarà la prima, domani. E io non... Non dovrei chiederti questo - "
"Ma non vuoi che sia lei la prima" finì per lui lo stregone.
[Storia Revisionata]

Uno Shadowhunter, un pianoforte ed uno Stregone che non sa tenere le mani a posto.

[Sterek, più o meno quinta stagione]
Derek torna dal Messico, Stiles ha una macchiolina di cioccolato sul labbro, fa citazioni bibliche e Derek è convinto che lo odi.
In realtà, le cose non sono esattamente così e Derek è uno stupido ( e tanti altri insulti).

[Sterek, post 3b]
Stiles e Derek vengono rapiti da un'organizzazione segreta di studiosi e ricercatori che hanno unito la medicina, la tecnologia e la magia per perseguire i propri scopi. I due, contro la propria volontà, vengono messi in una sorta di coma farmacologico, e da quel punto in poi sono costretti a vivere in una realtà alternativa di stampo medievale (come se fossero in una sorta di sogno eterno) insieme a migliaia di altre persone rapite come loro e provenienti da ogni parte del mondo.
Senza via di fuga e costretti ad adattarsi e a subire dei condizionamenti in quanto cavie di esperimenti più o meno sociologici, Stiles e Derek impareranno loro malgrado come diventare persone diverse.

In piedi vicino al non-Derek – whoa, stringendo la mano del non-Derek? – c'era qualcuno assolutamente identico a Stiles. Che era Stiles, o almeno una versione leggermente diversa, come quello accanto a lui era, e contemporaneamente non era, Derek.
Non era come guardare in uno specchio – primo, perché guardare in uno specchio aveva almeno vagamente senso, secondo, perché anche il non-Stiles appariva più vecchio, probabilmente sui venticinque. E cosa cazzo?
“Viaggio nel tempo…” chiese, abbastanza sconvolto. Da qualche parte nel retro della sua testa, sentiva suo padre ridere
“Non esattamente,” disse il non-Derek e, merda, persino la sua voce era identica, solo sconcertantemente gentile. Indicò dietro di sé e Stiles guardò oltre la sua spalla dove c'erano... ancora più Derek e più Stiles.
Quattordici in totale compresi i due alla porta registrò distrattamente, sentendo gli occhi minacciare di uscirgli dalle orbite da quanto li aveva spalancati.
Sette altri Derek. E sette altri Stiles.
Sette altre coppie di Stiles e Derek.

Tyler rientrò nello spogliatoio: quella sera il coach lo aveva trattenuto ad allenarsi.
[...]
Si tolse la maglia ed i pantaloni e si sedette sulla panca, rabbrividendo appena per la sensazione del legno fresco a diretto contatto con la pelle nuda, e stese le braccia in alto per sgranchire i muscoli sforzati dall'allenamento.
[...]
Quel silenzio e la pace erano inusuali per lo spogliatoio: i suoi compagni erano sempre molto rumorosi ma, in quel momento, c'era solo lui.
Chiuse gli occhi, appoggiandosi agli armadietti, e si lasciò pervadere da quella sensazione mentre le mani scorrevano sulle sue cosce in un pigro massaggio.
Un flash ruppe l'incanto, facendogli alzare gli occhi verso la porta.
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PWP Hobrien scritta tanto per agitare gli ormoni di certe fan Sterek su FB.
Spero vi piaccia.

Tyler e Dylan sono da sempre affiatati sia sul set che fuori, tanto che hanno intrapreso una vera e propria relazione... ma nel privato qualcosa non va e per capire di cosa si tratta, Colton e Posey suggeriscono ai rispettivi amici di far ingelosire il consorte. Questo provoca una serie di reazioni a catena che avranno il loro culmine con un'esplosione!

Come promesso ecco la Malec rossa come le guance di Alec :) Una raccolta di momenti scarlatti per raccontare tutto quello che la Clare non ci direbbe mai! :)
Maledette scommesse, lo fregavano sempre.
Recuperò dal mucchio un boa di piume rosso che si girò attorno al collo ed iniziò a muovere i fianchi a tempo. I pantaloni già slacciati scesero leggermente lungo le ossa del bacino e Magnus ammiccò in direzione di Alec facendo roteare il boa.

Chi ha detto che una storia deve essere raccontata cronologicamente? Io voglio fare a modo mio parlando di loro, Stiles Stilinski, l'essere umano, e Derek Hale, l'Alpha.
Dopo: Lo prese per le spalle, portandolo presto e con forza a contatto con il muro, vicino alla finestra. Le iridi innacquate di un rosso spento.
“Riprendiamo da dove eravamo rimasti?” Ironizzò l’animale appena braccato, sorridendo incerto sul da farsi. Derek digrignò i denti facendo uscire un latrato distorto e mostrandogli, così, quali erano le sue intenzioni.
Prima: Insomma, tutti potevano difendersi. E Stiles? No, il sarcasmo questa volta non bastava. Lui era un essere umano, drammaticamente in pericolo di vita. Sempre.
E Stiles aveva aperto gli occhi, infatti in lui, dissipato negli angoli, necessitava il desiderio di sapersela cavare da solo. Di saper difendere lui e suo padre dai pericoli oscuri [...].
Così aveva deciso. [...] Rimaneva solo lui nella lista delle persone che potevano aiutarlo. Derek Hale. L'unico problema era: quell'Alpha lo avrebbe aiutato davvero?
Mentre: E soltanto dopo aver fissato la bocca del licantropo per un paio di secondi ed essersi morso un labbro, baciò il lupo con foga.
[STEREK]