- La vuoi smettere di darmi fastidio?! Già è troppo sopportarti a casa! - Esclamai ricomponendomi, lui sorrise malizioso e si morse leggermente il labbro inferiore, ancora gonfio.
- Un giorno, forse. Dove vai? - Sussurrò appoggiandosi alla parete dell'ascensore, io sbuffai, ma non si poteva fare una bella zuppa di affari suoi e andarsene al diavolo?!
- A fare un giro… - Sembrò contrariato, non ci credeva.
- Con quel borsone? - Chiese poi, alzando un sopracciglio, io sbuffai una seconda volta.
- Se non ti conoscessi direi che sei uno stalker. Anzi, io praticamente non ti conosco proprio in effetti. Di te so solo il nome e chi è tuo padre. - Cercai di ironizzare, infatti ridacchiò sistemandosi i capelli. Il portellone dell'ascensore si aprì lentamente, con uno scatto felino feci un passo in avanti per uscire.

- Lo sai vero che sei uno stronzo, no? – Lui fissò compiaciuto il mio sorriso bastardo, si avvicinò a me e mi superò. Mi voltai e lo vidi con le spalle rivolte a me.
- Sai… a volte ci si riconosce tra simili. –
– Brutto figlio di pu-… buona donna! – Lo vidi voltarsi e avvicinarsi repentinamente a me sorridendo.
– Tutto ciò che non si può avere… si offende. – Disse per poi andarsene in camera. Repressi ogni impulso omicidio con grande fatica, troppa, e raggiunsi Charlie.

– C’è un piccolissimo problema: siccome io non ero a conoscenza che sarebbero venute anche loro, e siccome arriveranno anche gli altri ragazzi, non ci sono abbastanza stanze. Dovrete dividere la stanza con ognuno di noi. – Disse per poi fare un sorrisetto innocente. Ok, cosa Cosa COSAA?!?! Io avrei dovuto dividere la stanza con uno dei suoi quattro amichetti idioti?!? MA STIAMO SCHERZANDO?!?!
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– Beth… io, ecco io… quali sono le tue vere condizioni? – Marcò bene con la voce la parola “vere”, deglutì a fatica. Non potevo diglielo, non poteva saperlo. Era ancora troppo presto per rivelarlo. Vedendo il mio silenzio Louis mi prese la mano e me la strinse forte. Avevo le lacrime agli occhi, ero sul punto di confessagli tutto.
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Ad un certo punto mi fermai, la guardai negli occhi scuri che si ritrovava e… vidi Selena. Vidi Selena e la baciai. Lei, dopo pochi secondi di “indecisione”, schiuse le labbra facendosi trascinare da quel bacio che aspettavo da troppo tempo.
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- Scusami… io… dovevo proteggerti. Ma lo farò d’ora in avanti! – Quelle parole mi fecero sorridere, Louis dopotutto era davvero il fratello migliore del mondo. Sentì una mano sfiorare la mia. La strinsi e sorrisi a Zayn.