One shot leggera e senza pretese, prendetela per quel che è.
" Rin sorrise e si compiacque nel vedere l’altro, in fin dei conti, felice e non poté fare a meno di poggiare distrattamente lo sguardo sul suo sedere saltellante, così piccolo e sodo.
Risalì con gli occhi le linee curve dei fianchi e della schiena, le spalle, il collo, mordendosi il labbro senza nemmeno accorgersene, mangiandolo con gli occhi. "

"Nagisa era tutto ciò che aveva sempre detestato e tutto ciò di cui aveva sempre avuto bisogno,
fin dall’inizio"

"Iniziò a pensare a tante, troppe cose insieme e sentì un nodo alla gola che gli impediva di respirare bene, ma no, doveva rimanere lucido, doveva pensare razionalmente come solo lui sapeva fare.
Ma in fondo Rei sapeva che il solido muro di cemento dei calcoli razionali e delle deduzioni critiche non era che un mucchietto di briciole di fronte all’amore.
Da quando conosceva Nagisa era cambiato qualcosa dentro di lui, aveva capito che le emozioni non erano solo per i perditempo e che erano sostanzialmente inevitabili e, forse, necessarie.
Ma ancora non era riuscito ad aprirsi del tutto, aveva paura di quel sentimento smisurato che provava, rischiava di fargli perdere il controllo.
Sapeva che non poteva tenere la cosa nascosta a lungo, non voleva fosse solo una cosa passeggera, non riusciva ad immaginare il suo futuro senza Nagisa. E tutto questo amore platonico lo spaventava a morte."

- ...mi hanno sempre detto che non si dovrebbe piangere davanti agli altri… - sussurrò Rin con voce sommessa.
Nitori staccò le mani dall’erba, stava per alzarsi poi si fermò e sorrise:
- E’ vero.
…ma qui non c’è nessun’altro. –

"William gli dedicò uno sguardo pigro e sfuggente e un cenno con la testa;
in realtà era già un po’ che lo guardava con la coda dell’occhio: i capelli raccolti in una coda di cavallo asimmetrica e disordinata, un maglioncino rosso bucherellato che lasciava trasparire la pelle bianchissima e quei pantaloncini neri attillati di evidente cattivo gusto lo facevano impazzire.
Era palese che non lo avrebbe ammesso nemmeno sotto tortura, ma Grell sembrava essersene accorto e continuava a fare finta di cercare qualcosa per terra sbattendogli in faccia il suo fondoschiena perfetto"

ATTENZIONE: Il secondo Kira non è lo stesso della serie originale!
" Il secondo Kira era un abile giocatore, Light dovette ammetterlo. Ma c'era qualcosa che non andava in tutto questo. Davvero conosceva la sua identità? E L nascondeva troppe cose.
Ryuzaki allungò la pallida mano verso un piccolo vassoio colmo di pasticcini, ne scelse uno con una crema alle fragole e lo tenne sospeso a mezz'aria lasciando colare a terra il denso liquido rosso.
- Tanto sangue ancora scorrerà, vero Light-kun? - "

"Che io l’abbia fatto davvero?” pensò tra sé e sé.
- E voi? Cosa avete da guardare? - urlò, fulminando con lo sguardo tutti i presenti.
Gli altri Shinigami tornarono alle loro carte con una strana espressione di ilarità in volto.
Grell non diceva nulla ma appena vide comparire un leggero accenno di rossore sulle guance di William, fece un gridolino eccitato e gli saltò al collo: - Oh,allora è successo davvero! Ah, io l’ho sempre saputo che eri l’uomo giusto per me, vado subito a dire a tutti di tenersi liberi per il giorno del nostro matrimonio! –"