Storia col bollo rosso. La storia contiene scene spinte con riferimenti sessuali e violenze.
TRATTO DAL CAPITOLO 11 DELLA STORIA.
odiavo il fatto che avrei perso la verginità con la persona che più odiavo al mondo … ma purtroppo, ero in trappola, non c’era via d’uscita, avrei dovuto scontare quella pena in silenzio, tanto dopo un po’ sarebbe finito tutto. [...]
< Io.. non ce la faccio.. > dissi sperando che si arrendesse all’ultimo minuto. Ma lui restò impassibile, non faceva altro che sorridermi in modo dolce e rassicurante.
[..]
< Promettimi.. che non lo dirai a nessuno. > dissi seria con voce rauca.
< Sarà il nostro piccolo segreto..>

Bieber e Styles sono le organizzazioni criminali più grandi e pericolose d'America, in conflitto con i Cowell da anni.
Justin è coinvolto nella vita ingarbugliata del proprio migliore amico e senza rendersene conto, rimane
attratto dalla criminale più pericolosa e ricercata al mondo, mistero e incomprensione aleggia
nella ragazza dagli occhi troppo verdi. Troppe ferite non viste, troppe bugie dette, troppe lacrime versate,
riuscirà Bieber a curarle tutte? Cosa succede quando il diavolo inizia ad amare?
Dal testo:
"Ehi Bieber, chi raccoglie più numeri vince la prossima missione che ne dici?" Un ghigno spavaldo
sul viso dell'angelo dalla pelle chiara. Mi morsi il labbro a sangue per evitare di dire qualcosa di poco
appropriato e afferrai la giacca posta sul tavolo.
"E se volessi il tuo di numero?"
Attenzione: La storia contiene violenza fisica e morale.
AU: Justin!Criminal, accenni Larry Stylinson.
Se non piace il genere vi prego di non leggere.
-Sam

-Blue aspetta un attimo- Ashton mi afferra per il polso costringendomi a voltarmi. –Non volevo essere così duro con te, il fatto è che odio l’idea che qualcuno possa farti del male- sorrido a quell’affermazione che mi scioglie il cuore e istintivamente lo abbraccio alzandomi quanto più posso sulle punte, dannata differenza di altezza.
-Ma si può sapere che cazzo state facendo?!- ci stacchiamo nel sentire la voce di Luke, per poco non gli esplode la vena che ha sul collo.
-Lukey calmati, non capisco quale sia il problema-

" Justi, mi piaci , perchè non riesci a vederlo?" Lei urlò. Guardai giù sentendo le mie guance avvampare, ero imbarazzato "perchè io sono il coglione no-" Sputai fuori, le sue labbra calde sulle mie. Si tirò via, i suoi luminosi occhi azzurri fissarono i miei. La sua mano sulla mia guancia a, accarezzandola delicatamente con il pollice.
"Justin, non importa se sei un coglione, io ti amo"
AVVISO:
QUESTA FAN FICTION E' UNA TRADUZIONE, QUESTA E' L'ORIGINALE http://www.quotev.com/story/3166421/Dork-Justin-Bieber/ QUINDI TUTTI I MERITI VANNO ALL'AUTRICE http://www.quotev.com/NumberOneBookWorm
-Giulia.

Ho cambiato stile di vita, e tutto per una mia scelta.
" Perchè rimani sapendo che rischi la tua vita Vivi! " Urlò il ragazzo che ormai aveva preso il mio cuore senza neanche chiedermelo.
" Secondo te? perchè ti amo cazzo" Gridai con tutta la frustrazione che avevo in corpo. Lo avevo ammesso. Io lo amo.

'I miei genitori dicono che non dovrei uscire con ragazzi di diciotto anni.'
'I miei amici dicono che non dovrei uscire con ragazzine di quindici anni, ma gli ascolto?'
Lui beve, fuma e va alle feste come se non ci fosse un domani.
Lei è la figlia per bene del reverendo della chiesa locale.
Sai come si dice, gli opposti si attraggono.
Mamma mi ha sempre detto, papà mi ha sempre messo in guardia
di non uscire con ragazzi come te.
Se gli avessi dato ascolto non sarei qui con te.

Credeva di avere chissà quale autorità su di me.
Ma lui aveva ragione,lui era l'unico che sarebbe riuscito a proteggermi da quelli che volevano una storiella di un paio d'ore. Lui era l'unico,che nonostante i suoi difetti,mi amava per quello che ero.
Ashley Anderson.
Justin Bieber.

Due bande rivali. Regole inviolabili. Mantenere il proprio nome in alto.
"Non puoi amare colui che porta la tua morte"
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*Rivivevo il momento in cui i suoi occhi e i miei si erano incontrati, il momento in cui mi era mancato il fiato e, soprattutto, quell’indimenticabile bacio che mi aveva letteralmente aperto le porte del Paradiso.
Peccato che non ci fossi entrata.
Perché se quello in cui stavo attualmente era il Paradiso, potevo concludere dicendo che era una bella merda, davvero.
*"Ripetè quel passaggio varie volte, prima di tornare a guardarmi con gli occhi ardenti, così luminosi che sembrava ci avessero versato dell’oro liquido. Non era possibile che una persona del genere fosse umana, doveva per forza essere un demone inviato sulla Terra con delle fattezze angeliche.”

Esco fuori e vedo Justin giocare a basket con i suoi amici. "Justin?" Lo chiamo. Afferra la palla e si gira verso di me.
"Dimmi."
"Ehm, posso parlarti un attimo?" Mi passo nervosamente le dita sul braccio.
"Torno subito." Lancia la palla a Chaz e mi raggiunge. "Stai bene?"
"Si, si. Vieni qui." Gli prendo la mano e me lo tiro dietro. "Ho bisogno di un favore."
"Ok, dimmi." Incrocia le braccia.
"Ecco, io... Tu... Puoi insegnarmi a baciare?" Mi mordicchio il labbro.