Sherlock aveva sempre saputo di non avere una vita lunga davanti a sé, ma non credeva che sarebbe finita così.
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Autore:Mad_Lori
traduzione: Charles

Ora. Era in piena sbronza, il mondo sembrava improvvisamente più luminoso e la testa gli stava minacciando di scoppiare da un momento all'altro e doveva anche andare in bagno, quindi. "Frank, piantala di urlare." Borbottò, muovendo una mano senza guardare, per fargli cenno di smetterla.
"Gerard." Continuò imperterrito, l'altro. "Gee. Gerard. Gee, guarda."
Gerard sbuffò e si girò a pancia in giù, intenzionato a non prestargli attenzione e la cosa stava funzionando anche bene, se non fosse che Frank aveva cominciato a punzecchiarlo con un dito dapprima su una spalla e poi sulla schiena.
Grugnì infastidito e scacciò via la mano, affondando la faccia nel cuscino.
"Gerard, cazzo, ho le tette, guarda!"
[genderswap!au]

Durante una ricognizione di un capanno abbandonato, Dean viene attaccato da qualcosa e si risveglia in un universo in cui sua madre è viva, suo fratello Sam è diventato avvocato e si è sposato, mentre lui – a quanto pare – lavora come vigile del fuoco e vive con Castiel.
[ATTENZIONE:non è AU!]

Gerard gli lanciò un'occhiata stupita e quell'altro alzò le spalle, buttando fuori il fumo come se fosse una cosa normale dire al fratello del tuo migliore amico che come regalo di Natale vorresti perdere la verginità.
"Mi sembra che a 18 anni, sia ora." Continuò il più piccolo, la voce impastata dalla sigaretta fra le labbra.

Gentili signori, e signore della giuria, la storia che ascolterete è.. beh.. una storia d'amore.
Cosa potresti mai rimpiangere, quando hai scelto tu stesso il tuo peccato?
Il tuo paradiso?
Un paradiso illuminato dai bagliori dell'inferno, ma pur sempre, un paradiso.

“Spogliati”
Frank sbattè le palpebre, credendo di aver capito male “Ma io..c-cosa?”
Gerard ridacchiò nel suo orecchio mandando brividi sulla schiena di Frank “Hai capito benissimo” Mormorò facendo scorrere una mano sul suo ventre vestito “Spogliati”
*Frerard Sconcia*

Giallo e blu. Sono due colori che non stanno molto bene insieme, sono scelti apposta, sono diversi, sono incompatibili, ma si possono mischiare. Proprio come i due uomini in quella stanza buia, sono l’uno l’opposto dell’altro, ma mischiati insieme sono qualcosa di indescrivibile.

Alzarsi un giorno la mattina e scoprire di essere qualcun altro, vedere il riflesso di uno sconosciuto allo specchio. Fa male svegliarsi e notare di essere ciò che non si è, notare di aver detto addio al proprio "Io", di averlo mandato affanculo con un solo gesto.