S'avvicina a lei appoggiando le mani sullo strumento e guardando davanti a sè, catturato dalla figura di Oscar assorta a suonare il piano.
- Quanto darei per essere nei suoi pensieri!
- Cosa hai detto Andrè?...
Si gira verso Rosalie sorpreso nell'aver espresso, a voce alta, un pensiero.
- Niente...
S'allontana dal piano con fare nervoso, mentre s'accarezza la giacca cercando di stirare con le mani, pieghe invisibili.
- Oh Andrè sei qui, forza iniziamo.
Oscar inizia a suonare, mentre Rosalie ed Andrè muovono i primi passi di un valzer romantico.
Riuscirà Rosalie ad avvicinare i nostri due testardi innamorati, o da soli capiranno quanto amore hanno da darsi reciprocamente?
Piccola storia che spero sia di vostro gradimento. un abbraccio :*

“Io non andrò dai Cullen!” Sento gli occhi bruciare, ma mi sforzo per non piangere.
“Partirai con Carlisle proprio domattina. Sua moglie è già in Irlanda con il loro figlio. Edward ha diciannove anni, potreste diventare anche amici.”
“COSA?!? Quello è uno storpio!”
TUTTI UMANI. RATING ROSSO PER CAPITOLI FUTURI.

- In patologia , un tumore (dal latino bla bla bla) o neoplasia (dal greco bla bla bla) è, nella definizione di tizio caio e sempronio, una massa anormale di tessuto che cresce in eccesso e in modo scoordinato rispetto ai tessuti normali, e persiste in questo stato dopo la cessazione degli stimoli che hanno indotto il processo. - ridacchio sollevando lo sguardo dallo schermo del mio computer e puntandolo sull’ammasso di muscoli seduto sul mio letto che mi osserva con un’espressione contrariata - Peccato che io non abbia potuto utilizzare Wikipedia al posto di quei mattoni all’università, non pensi? Sembra tutto più semplice , avrei potuto dormire un po’ di più. Ricordi con che occhiaie andavo in giro Emm? - torno ad osservare la pagina web con ancora il sorriso sulle labbra.
Lui non risponde e so che non lo farà. Riesco a vederlo con la coda dell’occhio : seduto in una posizione rigida che continua a fissarmi. Lo ignoro e riprendo a leggere. Dopo qualche minuto di silenzio mi arrendo, punto i miei occhi nei suoi ed attendo. Mi trafigge ancora per qualche secondo con lo sguardo, poi finalmente parla.
- Dovresti smetterla. - questo è tutto ciò che dice.

Isabella è un avvocato di successo a Londra, è giovane, i soldi non le mancano, ma è sola. Questo non le pesa, perché è convinta di meritarselo.
Qualcosa cambia, quando il suo capo le chiede di trasferirsi a New York, sua città natale, per avviare il nuovo studio legale. Isabella si trova, così, faccia a faccia con la sua famiglia e con la persona che più ha amato in vita sua.
« Cosa dovrei fare? Tu hai vinto »
« Rose non era una sfida la nostra »
« No hai ragione, con te non c'é sfida, perché io avevo già perso in partenza »
Quello che succede a New York rimane a New York, ma non è detto che quello che succede a Londra, rimanga a Londra.

Bella è una ragazza che torna a Forks per cercare un pò di fortuna. Da Seattle, dove viveva con suo figlio è dovuta andarsene e si ritrova sola e senza soldi alla ricerca di un lavoro. Ad aiutarla è Alice che prova a farla assumere dal fratello Edward. Lui però è un uomo burbero e solo, non accetterà la presenza di Bella e tanto meno quella di suo figlio. Bella non comprende il motivo di tanto astio ma per amore di suo figlio accetterà dei compromessi.

Quando leggeranno la nostra storia, si chiederanno chi siamo stati, con quanto valore ci siamo battuti, con quando ardore abbiamo amato. Se mai si racconterà la mia storia, si dica che ho camminato coi giganti. Gli uomini sorgono e cadono come grano invernale, ma questi nomi non periranno mai. Si dica che ho vissuto al tempo di Ettore, domatore di cavalli. Si dica che ho vissuto al tempo di Achille.