Cosa succede quando due ragazze e due ragazzi, si trasferiscono da città diverse, per fuggire agli stessi ricordi del passato, ma il destino si mette fra i loro piani obbligandoli a trovarsi di nuovo?

I Tokio Hotel avevano appena pubblicato il loro secondo album, Humanoid, e Bill e Tom, neanche ventenni, non erano mai stati così affiatati: Tom adorava elaborare scherzi cattivi verso il povero Georg e trovava in Bill il complice perfetto. Ma se Bill pensava alle loro frasi cariche di malizia, pensava ai loro baci rubati, pensava alle loro carezze proibite, pensava che decisamente qualcosa non andava.
[TomxBill]

Schiaffo.
-lo capisci che sono preoccupato per te?-mi urla Tom guardandomi con disprezzo.
-ti rendi conto che ti stai uccidendo con le tue mani?-
Altro schiaffo,e stavolta cado a terra.
-guardati!-mi tira verso lo specchio ed io mi dimeno,pur di non vedere quello schifo riflesso.
-guarda cosa cazzo sei diventata!-mi urla tirandomi per i capelli,ponendo il mio viso a pochi centimetri dallo specchio.Io mi limito come sempre a singhiozzare e a pregarlo di smetterla,cosa che a lui fa imbestialire ancora di più.

"Vieni con me"
"Sapevo che per lui era solo un gioco"
"Sei diversa dalle altre ragazze, c'è qualcosa in te che mi attrae"
"Era così bello, illuminato dal chiarore della luna, ma i suoi atteggiamenti e i suoi modi davvero mi innervosivano"

Bill subisce atti di bullismo ogni giorno a scuola ma non vuole che Tom lo sappia, perché Tom si preoccupa fin troppo per lui. Bill non vuole nemmeno che Tom sappia che gli fa impazzire lo stomaco, ma quella è un'altra cosa.
[TomxBill]

Una vacanza inaspettata.
Due ragazze nella città dei loro idoli.
Un ragazzo solo da tempo, troppo tempo.
Un ragazzo che non vuole amare.

- Ehi!- ribattei, piuttosto scocciato - Sto andando più veloce che posso- dissi - E la mia auto non è sudicia- precisai poi.
- Sta' zitto e guida!- sbraitò lei.
Feci per controbattere, ma subito ripensai all'espressione compassionevole che il medico di Lynn, il dottor Brown, mi aveva rivolto qualche tempo prima e alle sue parole.
“A partire dal momento in cui le si romperanno le acque- mi aveva detto - Lynn non sarà più la sua ragazza, signor Kaulitz. Non sarà più la sua tenera e dolce fidanzata. Sarà solo una giovane donna in procinto di partorire. Non dovrà contraddirla, urlarle addosso o dirle di calmarsi, perché peggiorerebbe la sua situazione, e basta”
Inspirai a fondo e seguii il consiglio che quell'uomo mi aveva dato, pensando che, dopotutto, era la miglior cosa da fare.
- Quanto manca?- chiese Lynn dopo qualche minuto.
- Siamo quasi arrivati- risposi io, con serenità.
- Non ti ho chiesto se siamo arrivati o no- replicò lei in un sibilo - Ti ho chiesto quanto manca.
- Q-qualche minuto- balbettai - Una decina, forse.
- Era così difficile?- sbottò Lynn, distogliendo lo sguardo.
Sospirai, affranto: sarebbe stata un'esperienza traumatica.