Recensioni per
Il lato azzurro della vita
di Una Certa Ragazza

Questa storia ha ottenuto 125 recensioni.
Positive : 125
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
06/11/12, ore 19:20
Cap. 27:

Gre, scusa, Ragazza: è bellissima. Mi ha commosso. Tanto.
Io non ho avuto questa fortuna di (parziale) indipendenza e tutti i giorni sono uguali. Tutti. Mi ha commosso anche che tu l'abbia dedicata a tutte le persone a cui vuoi bene (oh, sì, che gli vuoi bene). Una delle miei preferite. Brava!!!

Recensore Master
06/11/12, ore 15:30
Cap. 27:

I cambiamenti spaventano tutti ... e con la tua 'Epifania' ne ha tratteggiato i contorni.
Mi piace l'allusione alla tenda non tua, non sai se ridere o piangere.
Io non lo so mai prima di un esame!

Un bacio

DreamNini

p.s auguri per tutti gli esami del mondo

Recensore Junior
08/10/12, ore 15:18

"...e solo sogni tra le ciglia" questa frase la trovo magnifica, come magnifico è il resto della poesia!
Hai espresso bene la magia del mattino, quella magia che rende tutto così semplice e poi svanisce, lasciando spazio alle angosce di tutti i giorni.
I sogni sono speciali proprio perché rimangono tali, già se diventano realtà sembrano perdere quel gradevole senso di perdizione...

Recensore Junior
06/10/12, ore 20:21

In quest'ultima poesia, che chiude la raccolta in maniera assolutamente degna, aleggia tutta l'atmosfera da sogno tipica del sonno e del risveglio. A un certo punto però bisogna svegliarsi, ed è anche giusto così: la realtà ci attende! Bella e rilassante, non saprei cosa aggiungere: brava!

Recensore Master
05/10/12, ore 14:19

Wow ... alla fine della poesia riesc solo a dire questo.
Sei stata unice nell'esprimere sensazionni comuni e le rime cusat rendono tutt più scorrevole e amabile.
Sono felice che abbia iniziato l'uni e spero che ti troverai bene
Scusa la domanda ma che uni hai scelto?

DreamNini

Recensore Junior
15/09/12, ore 18:10
Cap. 25:

Ciao Ragazza,
mi piace molto l'idea dell'aula che soffoca tutti noi e che fuori da quelle quattro mura ci sia la vita vera. Esatto, la vita vera. All'interno della classe si crea una sorta di "vita parallela": tutti noi abbiamo avuto la nostra storia e ciascuno di noi si è, in qualche modo, creato la sua immagine, riflessa però in quella di un ambito collettivo. Fuori, invece, c'è la vita vera, quella senza binari, quella dura. Se l'ansia in quella stanza è forte e nauseante, nella vita reale è una malatia incurabile. Non scorderemo la nostra storia, non è questione di essere malinconici oppure no, siamo stati una grande famiglia e tutti noi, nel cuore, in quella parte anche più nascosta, sappiamo cosa siamo stati, l'uno per l'altro, chi meno, chi più.
No, non è facile esprimersi in poche righe...ma neppure in un libro intero...quella storia è inspiegabile, nascosta dentro di noi.

Recensore Junior
14/09/12, ore 12:14
Cap. 25:

E' difficile (direi praticamente impossibile) spiegare con una sola parola tutto un mondo di emozioni, pensieri, sensazioni... Terminato un pezzo della nostra vita (in questo caso, il liceo e ciò che esso comporta), si cerca di riassumerlo tutto con un unico mezzo significativo, che può essere un'immagine piuttosto che un verso o una poesia...ma come fare? Immagino questa persona rinchiusa nel suo silenzio, concentrata, con gli occhi chiusi. Ciò che ne fuoriesce è, nel tuo caso, questa poesia. Molto criptica, ad essere sinceri: non riesco a cogliere il significato di alcune cose, come "lo specchio oltre la porta" e "la stella di cartone".
In ogni caso, mi ha comunicato un'impressione di forte solitudine, ma soprattutto di incapacità a fare ciò che si tenta in tutti i modi. Ma io penso che in fondo non ci sia bisogno di esprimere tutto con una parola: ciò che conta sono il ricordo che si serba del passato e dell'esperienza vissuta e le trasformazioni che questa ha provocato in noi, e se non si riesce a riassumerli forse significa che sono cose troppo complesse, grandi e fondamentali per "banalizzarle" con una singola espressione...:)

Recensore Veterano
31/08/12, ore 02:16
Cap. 23:

Ma dai, ma che carina!!! *_* 
Sarai anche stata esasperata dai 3 anni di amore non corrisposto, ma questa poesia tuttavia ti è riuscita davvero scanzonata, come avevi premesso.
Mi è piaciuto molto l'effetto delle parole che hai scelto, il ritmo veloce, il tentativo ennesimo di scrollarsi via di dosso un sentimento che comunque, alla fine, se lo chiudo fuori dalla porta, risalta dentro dalla finestra!
Davvero bella, lascia una bella sensazione... un po' di quell'autostruggimento nella malinconia, in cui, in un certo modo ci si sente quasi a casa.
Una sensazione che, nella vita, abbiamo provato un po' tutti.
Poesia deliziosa.

Recensore Master
30/08/12, ore 14:35
Cap. 24:

Riflesso in un singolo sguardo allo specchio si può arrivare in fondo agli occhi di qualsiasi persona.
Un singolo riflesso e tutto è svelato.

:)

DreamNini

Recensore Junior
30/08/12, ore 11:39
Cap. 24:

Prima di tutto è vero, quando si è arrabbiati si dicono taaante cose; a volte non si pensano neppure...altre ,invece, che pensano benissimo; sappiamo tutti i momenti per dire la verità sono principalmente due: da ubriachi e scherzando.
Fatta questa premessa inutile, vorrei prendere atto, come già l'ottima Jessie O ha fatto, che questa poesia non sembra tua ( a livello di visione del mondo).
Concordo sul volere a tutti i costi essere visti su modello degli occhi degli altri: a volte ci creiamo una personalità che non è effettivamente la nostra e rischiamo di perdere le nostre maschere reali (ho elaborato una "nuova" teoria per il concetto "essere sè stessi"), per delle maschere di fantasia. Addio.

Recensore Junior
29/08/12, ore 21:40
Cap. 24:

Hai ragione: questa poesia è troppo lontana dal tuo modo gioioso di vedere la vita per modellarsi bene su di te. Tuttavia, apprezzo che tu sappia uscire dalla sfera che ti circonda quotidianamente per toccare argomenti a te meno vicini - in questo caso, mi pare di capire, la maschera che ci si sforza di indossare per piacere agli altri e che poi ci si stanca di portare, cosa che naturalemente provoca una forte frustrazione, o meglio, come dici tu, un solco nell'animo.
Sembra quasi che non ci sia scampo all'infelicità: essere diversi da come si è non rende certamente felici, ma anche l'alternativa opposta sembra portare a un vicolo cieco, perché è come se si seguisse la propria natura non per volontà ma solo per stanchezza di mentire...insomma, una poesia parecchio pessimistica!
Comunque, molto bella anche questa. Soprattutto, ne ho apprezzato il contenuto e la chiarezza espositiva, brava!

Recensore Junior
24/08/12, ore 12:38
Cap. 23:

Questa poesia è ricca di messaggi sottintesi, vero? Molti riferimenti però non riesco a coglierli (come sempre): le mille e cento buonanotte, l'orologio (cosa significa il cielo chiuso nell'orologio?), il ricordo chiuso lasciato fuori (ricordo di cosa?). Mi pone un sacco di domande, ma non perché non si capisca, tranquilla: sono io che ho bisogno di una spiegazione per cose che a volte non ne necessitano una :)
Comunque, più che come malinconica io l'ho letta come una filastrocca della buona notte per bambini, forse per le belle immagini: la polvere di stelle sul cappello, la notte che si punge con un ago, l'orologio... Sono tutte immagini semplici e allo stesso tempo "fantastiche", che spostano la dimensione dalla realtà all'immaginazione, e per questo mi piace molto, brava!
P.s: se non ti va di darmi le spiegazioni nella risposta al commento, puoi farlo tranquillamente di persona!

Recensore Junior
24/08/12, ore 10:32
Cap. 23:

Hai ragione: leggendola l'ho canticchiata mentalmente.
E' proprio una bella poesia, ricorda in tutto e per tutto te...voi!
Il cappello, la distrazione e le tante buona notte sono tutti elementi chiave.
Sì, come poesia è triste, ma il ritmo sdramatizza i contenuti e questo mi piace!
A mio parere meritavi il podio, ma, come ti ho già detto, non ti abbattere, non serve un concorso per dire che sei bravissima!
Ti cuoro tantissimo, tanti baci kiss kiss...
un saluto dalla truzza nascosta in Odioiladridinickname!

Recensore Master
23/08/12, ore 14:20
Cap. 23:

Eh si è davvero malinconica ... la tua polvere di stelle persa per sempre?
Spero che potrà tornare date in una notte di luna piena

DreamNini

Recensore Junior
18/08/12, ore 19:04

Leggo la poesia mentre sto nella penombra della mia stanza, per impedire che il sole appicchi fuoco alla stanza... E' vero che il caldo distrugge fisi-psicologicamente e toglie un po' la voglia di fare qualsiasi cosa: in questi casi mi sento solo di stare all'ombra senza muovermi e mi sembra di non avere nulla di utile da offrire alla società. Non so se è questa l'ansia di cui parli nella poesia, però l'immagine della polvere (e quindi della sabbia) e dell'immobilità di mare e cielo danno una forte idea di staticità, come se il mondo fosse fermo e non ci fosse più nulla di reale che valga la pena di fare.
Poesia molto bella, brava!