Recensioni per
War puppets
di LatazzadiTea

Questa storia ha ottenuto 156 recensioni.
Positive : 154
Neutre o critiche: 2 (guarda)


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Recensore Veterano
15/12/19, ore 11:27

Buonsalve! Eccoci di nuovo insieme.

Anche questo capitolo molto, molto bello. L'ingegnoso e macabro escamotage del cadavere per nascondere i documenti l'ho trovato da brivido, realistico fino ad essere crudele. Dopotutto cos'è una vita umana per un ufficiale che deve proteggere dei segreti di guerra? E quale modo migliore di non scatenare vittime se non con un morto?

E Lyra...Lyra sempre più un pupazzo. E' per gran parte artificiale e le protesi non sono belle. Devono funzionare. Un'arma dopotutto non deve essere bella, deve solo fare il proprio dovere. E questo lo rendi sempre benissimo, fino a crearmi quasi disagio ad immaginare una ragazzina così completamente snaturata. Lyra dovrebbe avere una famiglia, degli amici, dovrebbe preoccuparsi delle scemenze della sua età, ma a lei è negato tutto. Però quel barlume di umanità quando Rebecca ha detto che non le piace essere osservata mi ha smosso; ammetto che ho sentito lo stomaco contrarsi di speranza "ma allora c'è ancora lei, sotto!"

Rebecca, appunto, altro frammento di umanità. Lei ha spiccato tra la durezza di Victor, il cinismo di Pavel (Che comunque per reggere quel ritmo con il suo ghigno e apparente boriosità deve attaccarsi alla bottiglia e al fumo, un modo come un altro per darsi un attimo di pace e oblio nell'attesa di un proiettile, bello anche questo dettaglio.); quando lui ha detto che morirà con un proiettile in testa io ci ho letto quasi la speranza che accadesse.
Comunque è stato bello vedere che Erik non è solo nel suo modo ancora così ingenuo di percepire la guerra.
Adoro questo personaggio che per ora sta riuscendo a mantenere ciò che è, che non ha scelto la guerra per gusto, ma per necessità, per rimanere ancorato a qualcuno che ama, la sua famiglia, sua sorella. Anche qui, speranza.

Poi veniamo al mio cruccio: Victor ha dato quel pugno per proteggere Erik o perché era uno spreco? Victor è più umano di quel che si pensi o solo un calcolatore?
Immagino lo scopriremo leggendo, ma per ora continuo a non sopportarlo e sono #TeamErik!

Altra sensazione: a volte, più che un "puppet", guardando Lyra vedo solo un "puppy" snaturato...e non so se questo mi fa più rabbia o tenerezza. Complimenti!

Ti segnalo un piccolo errorino nel primo paragrafo, proprio l'ultima frase "Qual'era il suo segreto?" qual era si scrive senza l'apostrofo.
Per il resto, ho già detto tutto :) Purtroppo ieri non sono riuscita a recensire nel pomeriggio come credevo, ma sono ancora qui! Alla prossima,
Ulvinne

Recensore Veterano
13/12/19, ore 09:08

Eccoci di nuovo qui!
Allora, anche questo secondo capitolo mi incuriosisce tantissimo, c'è parecchia carne al fuoco, ma andiamo con ordine.
Erik io lo amo già: non posso farci niente, ma vederlo così umano, spaventato, incredulo e tuttavia capace di pensare con la sua testa, anche di disobbedire, me lo fa adorare. In uno scenario così crudo, dove persino una ragazzina come Lyra diventa una marionetta da guerra, un pupazzo letale quando si muove, lui è come un baluardo. Niente, ho già capito chi sarà il mio preferito!
Voglio soffermarmi anche su Lyra: non so ancora cosa pensare di questo personaggio -ed è normale, seppur tutto giri intorno a lei, è più un oggetto del discorso che un soggetto; ma una cosa la so per certa, ovvero che ho amato la piccola descrizione su come si è mossa. Ancora una volta il riferimento alla marionetta è stato evidente, anche nelle poche parole basta poco a creare e sovrapporre quest'immagine di pupazzo letale su Lyra, che si accende solo agli ordini di Victor.
Ecco, parlando di Victor: io sono sicura che come personaggio avrà parecchio da dire, ma per ora non posso non condividere l'astio di Erik (e probabilmente sono già di parte ahahaha), soprattutto dopo che lo tratta in quel modo. Eppure sono curiosa di insidiarmi sotto questa corazza e vedere cosa nasconde.
La scena di azione l'ho trovata molto scorrevole e realistica: i fatti si mescolano alle impressioni del personaggio e mi ha intrigato molto l'uso di alcuni dettagli, come ad esempio il linguaggio sull'aereo (Ammetto che quando ho letto ad ala fissa sono andata a cercare, non sapevo cosa volesse dire) e il fatto che Erik sappia leggere le labbra usando il mirino; sono dettagli veri, che fanno immergere ancora di più nell'atmosfera, quindi ho apprezzato tantissimo.
E poi, altro dettaglio che mi è piaciuto: quando hai nominato la neve la prima volta l'hai fatto durante la corsa del poveretto con la borsa, non ti sei soffermata a dire "c'era la neve"; è un elemento di passaggio perché la scena si focalizza su altre cose, eppure hai permesso al lettore di farsi un'idea delle condizioni meteorologiche, l'ho trovato molto comodo e scorrevole come escamotage, ecco :)
Ora sono più curiosa che mai di continuare, come già detto dovrai avere un po' di pazienza, ma la storia mi piace e la seguo molto volentieri! Buon lavoro e al prossimo capitolo!

Ulvinne

PS: solo una perplessità su questa frase, più a livello strutturale, diciamo "Il sottufficiale Yule era la donna che si occupava in pianta stabile di Lyra, quella che tutte le sere l'aiutava a lavarsi e a prepararsi per la notte. Mentre Pavel era il suo braccio destro." prima di mentre non sarebbe meglio una virgola? Che per una frase così corta il punto mi stona un po'! Ma a parte questo per il resto nulla da dire

Recensore Veterano
12/12/19, ore 13:58

Ciao! Eccomi qui per il programma di scambio a catena :)
Allora, inizio dicendo che questo primo capitolo è stato puramente introduttivo, ma era necessario e non è stato pesante: anzi, aiuta il lettore -come immagino fosse il tuo scopo- a capire la situazione in cui si muoverà.
Prima parte, i due protagonisti vengono descritti da un POV esterno, i novellini, e questa è una cosa che mi è piaciuta molto. Ti permette di guardare dall'esterno chi sono e soprattutto COME sono visti; non so se la mancata descrizione fisica dei due sia stata volontaria o meno, mi sarebbe piaciuto leggere come sono fatti con il punto di vista esterno, ma ho apprezzato i dettagli della postura di Lyra e la costituzione di Victor, hai seminato qui e lì e già ci possiamo fare un'idea.
L'idea di sfruttare i bambini soldato mi ha fatto venire in mente il destino di molti ragazzini in paesi poveri che vanno incontro a questo orribile destino, se hai preso ispirazione da lì devo dire che mi piace come hai elaborato il tutto aggiungendo l'idea degli esperimenti e i farmaci per renderli letali.
Una nota che mi ha davvero fatto stringere il cuore è stata la presenza di Erik: in mezzo a tutto questo disprezzo, questa paura, Erik è una presenza umana quasi fuori posto. Vorrebbe dare a Lyra il mantello perché indossa solo un'uniforme logora e si arrabbia quando vede la sua dignità a pezzi come la tazza del caffè; mi ha fatto davvero piacere leggere di Erik, il mio amore per questo genere di personaggi sento che mi si rivolterà contro prima o poi!
Altra cosa apprezzata: come Meyer si trovi a rimuginare, rendendoci partecipi del suo pensiero, così come aiutandoci a conoscere Victor un po' di più, seppur dal suo punto di vista.
Insomma, un capitolo introduttivo bello pieno, che mi spingerà a continuare la storia :) rencesirò ogni capitolo, ti chiedo un po' di pazienza causa esami, ma punto a recensirne almeno uno al giorno :)
A presto!
Ulvinne

PS: il titolo mi ha intrippato tanto.
Puppet da come si capisce è inteso come marionetta, eppure nella mia testa si è formata l'immagine di un pupazzo per bambini, soprattutto mentre leggevo di Lyra e della sua giovane età. Un'immagine forte, mi piace molto
(Recensione modificata il 12/12/2019 - 01:59 pm)

Recensore Master
11/12/19, ore 15:01

Rieccomi nuovamente qui per lo scambio del Giardino.
Con questo capitolo abbiamo scoperto qualcosa in più relativo al passato di Victor, devo dire che leggere il ricordo relativo alla perdita del fratello mi ha toccato in modo particolare: sapere che era con lui negli ultimi istanti, vivere con il peso di essersi salvato grazie al sacrificio del fratello non può essere per nulla facile e comincio a capire cosa l'abbia spinto a diventare apparentemente così spietato e senza cuore.
Il personaggio di Seraphine poi, ha arricchito ulteriormente il background del capitano; ammetto che la donna non mi ha ispirato molta simpatia, più che altro per la sua sete di vendetta nei confronti di Lyra per cui io ormai un po' parteggio (vista la sua situazione così incredibile), ma anche perché mi sembra che viva una vita agiata e un po' troppo lontana da quella dei poveretti che si trovano al fronte. Immagino che anche lei sia cambiata dopo la morte dell'amato, quindi mi riservo di esprimere un giudizio più approfondito su di lei in seguito, però ho molto apprezzato la delicatezza con cui Victor si è frapposto tra lei e Lyra evitando il peggio.
Altro personaggio per ora disprezzabile è il padre di Victor, che ha costretto il figlio ad arruolarsi - nonostante non volesse - e che è stato, in qualche modo, causa della sua morte... penso che un confronto tra lui e il figlio sia auspicabile e spero che ci sarà in uno dei prossimi capitoli.
Conto di proseguire presto per scoprire cosa sarà costretta a subire Lyra durante queste presunte celebrazioni, ma sappi che sono allarmata esattamente come Erik!
A presto,
Francy

Recensore Master
11/12/19, ore 10:25

Ciao, cara!
Eccomi finalmente qui per lo scambio a catena del Giardino, innanzitutto scusami per il ritardo, ma è stato un finesettimana piuttosto pieno.
Nonostante fosse passato un po' di tempo dall'ultimo capitolo letto, devo dire che questa storia riesce sempre a catturare la mia attenzione, merito dei personaggi ricchi di sfaccettature che hai creato.
Sono rimasta sconvolta dalle capacità di Lyra, per lo meno finché Rebecca non ha svelato la verità sul terribile passato della ragazza a Erik; pensare che le hanno rimosso chirurgicamente gli arti per sostituirli con delle protesi indistruttibili è assolutamente terribile e non posso che empatizzare con Erik e con la voglia di abbracciare Lyra che lo aveva colpito.
Ciò che più mi piace della tua storia è come stai caratterizzando ogni personaggio: sono tutti dannatamente umani, anche Victor che sembrava decisamente senza cuore, e cercano tutti di fare del loro meglio in una situazione incredibilmente difficile.
Ho particolarmente apprezzato i dettagli relativi al passato di Erik e mi chiedo se non ci sia speranza che la sorella possa essere dispersa... perdonami, io sono un inguaribile ottimista!
Spero di poter proseguire nella lettura presto, per intanto ti faccio tanti complimenti per l'intreccio che hai saputo creare.
Francy

Recensore Junior
08/12/19, ore 19:29

Ciao,
Sono qui per lo scambio del giardino. Sono in clamoroso ritardo, perdonami.
Come capitolo introduttivo è davvero una bomba!
Non vedo l'ora di leggere il seguito per capire cosa sta dietro alla storia di Lyra e il rapporto che la lega a Victor.
Hai uno stile fantastico, scorrevole e ben definito :)
Mi è piaciuta! continuerò a leggerla
Perdona il mio ritardo.
Alex _ love

Recensore Master
05/12/19, ore 09:36

In questo capitolo leggo molto più forte la presenza di Erik. È lui il vero protagonista, e l'unico occhio "umano" che legge la storia. Questo perché qualunque altro personaggio descritto sembra essere totalmente privo di umanità. Victor per primo, devastato dal dolore per la morte del fratello, ma anche Ylia e Rebecca, probabilmente troppo vicini a Victor e troppo tempo nell'esercito. Lyra poi, non ha più umanità perché qualcuno gliel'ha tolta. Forse, è celata da qualche parte. Nascosta, ferita, chiusa in un caveou.
Erik è fondamentalmente un ragazzo che si trova a dover usare il suo addestramento, ma mantiene un fondo di purezza e di bontà. Mi sembra un anello di congiunzione tra esseri innaturali e il mondo reale. Forse è quello che riporterà equilibrio... Ma a che prezzo? Quelli come lui sono quelli che soffrono di più, perché non rinunciano alla bontà.

Recensore Master
28/11/19, ore 07:42

Sono davvero colpita da questo primo capitolo.
Non c'è nulla di banale in quello che scrivi, la storia inizia subito ricca e interessante. Mi ha immediatamente presa e tu hai dato le giuste motivazioni per continuare a leggere anche il resto.
Parlare di guerra non è affatto facile, e anche nella tregua restano orrori e ricordi strazianti, come quelli che animano Victor. È una tortura autoimposta quella di tenere con sé l'assassina del fratello, ma forse non è davvero lì soltanto per essere usata. Come giustamente suggerisci, Lyra è l'unica cosa che resta a Victor del fratello morto.
L'idea del progetto di trasformare bambini in armi è - purtroppo - una realtà anche nel nostro mondo. Ben utilizzata, atroce e crudele, fa effetto. Ma è verosimile, in quanto la natura umana spesso è... Inumana.
Hai gettato le basi per una storia veramente interessante e affascinante che sono certa continuerò con curiosità e piacere.

Recensore Master
18/11/19, ore 19:29

Eccomi qui per lo scambio a catena !
Mamma mia, certo che Viktor è davvero un personaggio difficile da inquadrare. Nel senso che, a volte vorresti stringergli la mano, altre volte vorresti solo colpirlo e mandarlo a quel paese. Più la seconda, in realtà.
Certo, fa quello che fa per mettere alla prova i suoi uomini, ma è quel genere di istruttore alla Sergente Hartman che rischia davvero di superare il limite. E potrebbe finire anche come lui, se non si da una regolata.
Erik, invece, è quel tipo di personaggio per cui non puoi fare a meno di simpatizzare, non solo per il suo retroscena, ma anche a causa della situazione in cui è stato catapultato, del modo in cui gli altri lo trattano e per il semplice fatto che sembra essere una delle poche persone in questa storia ad avere ancora un cuore colmo di buoni propositi, anzichè solo rabbia e cinismo.
Se ci fossero più persone come lui, in questo mondo, la guerra sarebbe già finita.
Ma, aimè, non viviamo in una favola, quindi la tragedia è sempre dietro l'angolo. Speriamo che, almeno nei prossimi capitoli, un raggio di sole illuminerà anche le cupe giornate di questo improbabile soldato idealista.

Recensore Master
18/11/19, ore 15:41
Cap. 6:

Ciao ^^
Seguo con sempre maggiore interesse questa storia, adesso poi che sta entrando nel vivo mi appassiona ancora di più!
Non ho fatto in tempo a dire che Sephanotis è un pezzo di ghiaccio solo in apparenza, che tu mi mostri subito quanto il suo animo sia in realtà tormentato: sembra una corda tesa in procinto di spezzarsi, e le parole che alla fine riesce a carpire da Lyra – sempre più cosciente, e in grado di riportare alla mente ricordi e informazioni fondamentali – lo destabilizza quasi definitivamente. E così, la verità è assai più complessa di quanto era parso all’inizio, e Victor scopre il peggiore dei tradimenti, quello da parte di un uomo che ha considerato come un mentore per tutta la vita, ma che per interesse e denaro non ha esitato a usarlo per i propri scopi. Introduci diversi nuovi elementi in questo capitolo – molto interessante la rivolta dei Von Kastrop – che complicano la trama ma allo stesso tempo la arricchiscono, dipingendo i personaggi di nuove e più intense sfumature. Ho apprezzato anche il modo in cui stai collegando fra loro i vari elementi che caratterizzano le storie dei tuoi protagonisti, gli obbiettivi che li fanno muovere. C’è la seria possibilità che la sorella di Erik sia nientemeno che la madre di Lyra: non oso immaginare la tempesta di emozioni che questa notizia scatenerà in Voghel, quando Sephanotis gliela comunicherà: il senso di protezione che il giovane sente per Lyra è già forte, cosa farà nel momento in cui scoprirà che è sua nipote? E se Norah fosse ancora viva? Sono comunque perfettamente d’accordo con Victor, Erik deve sapere la verità, perché solo in questo modo – ovvero dandogli un validissimo motivo per seguirlo – il capitano potrà ottenere la sua totale fedeltà.
Come ho già detto, la storia si fa sempre più interessante, i legami fra i protagonisti sono complessi e sembrano sempre essere legati ad un filo sottilissimo, che può spezzarsi in qualsiasi momento. La tensione si sta alzando e io sono proprio curiosa di sapere come proseguirai 😊
Intanto ti faccio, al solito, i miei più sinceri complimenti: passi da scene più introspettive e “cupe” (il sogno, il dialogo tra Victor e Lyra) a scene più dinamiche e più parlate con molta naturalezza, il tutto è molto equilibrato e non è mai difficile seguirti.
Alla prossima allora!
Un bacio :*

padme

Recensore Master
09/11/19, ore 10:24

Ciao. Arrivo sempre con calma per gli scambi. Questo capitolo è molto ricco, sia di descrizioni, che di piccoli avvenimenti e sentimenti. Decisamente, almeno per me, lo stile è migliore. C'È un qualcosa di nuovo e diverso che mi ha reso tutto più organico e chiaro. Il nostro Erik, in effetti, sembra molto preso da Lyra. Si ripete, per umana compassione, ma, per lo meno ai miei occhi di lettrice, mi sembra con ben altro trasporto. Un sentimento più profondo non esente da sfumature amorose. Se fosse, in un ambiente come quello, male non ci sta di certo. Sarebbe un colore un po' diverso dal nero. Sei stata abile ad introdurre i dettagli sulla forza fisica di Lyra molto oltre la norma. La sua freddezza nello squarciare il cadavere ormai vecchio. Non sei scaduta nel macabro ed hai posto bene l'accento sulle sue peculiari qualità. In effetti, è stato molto bello anche il modo in cui hai instillato il dubbio sul fatto che lei avesse una coscienza , che in qualche attimo e modo lei ci fosse effettivamente. Che non sia solo una bambola. Giustamente, il particolare di come le fossero state messe le protesi ha posto pure l'accento sulle difficoltà indicibili del suo passato. Del resto, per toglierle la coscienza, qualcosa di mostruoso deve averlo subito. Ho apprezzato anche i pensieri di Viktor. Mi è apparso effettivamente uno meno cattivo ma semplicemente venuto su a quel modo per sopravvivere. Troppo avvezzo alla guerra. Certo, non è nche voglia bene ad Erik ma giustamente non è così sciocco da privarsi di un elemento importante. La guardia nella neve col commilitone, piacevole non solo per le descrizioni del paesaggio, ha dato modo di scavare un po' nel passato dei personaggi, di vedere quel minimo di familiarità tra compagni di sventura in una realtà dura come quella. Insomma, davvero un ottimo capitolo. Alla prossima :)

Recensore Master
08/11/19, ore 18:08

Cara Tea!

Eccomi finalmente da te! La guerra è fatta anche di retorica, di celebrazioni, di parate, di fantocci tormentati perché rappresentano il dolore collettivo e sono la cosa più facile da tormentare – e da dare in pasto alle famiglie di persone vittime di un. Uno di questi è Lyra: è una terribile macchina da guerra, è un capro espiatorio, ma il suo aspetto dolorosamente simile a quello di Norah e la sua imperturbabilità colpiscono molti. Erik agendo d’impulso ha rischiato moltissimo ed è stata una vera fortuna che Ylia abbia avuto la prontezza d’animo d’imputare il suo comportamento irragionevole al senso di vendetta che ispira tutto quanto l’esercito e che caratterizza anche il senso di colpa per essere sopravvissuti.

La somiglianza tra Lyra e Norah potrebbe essere inquietante ed è comprensibile che Erik abbia sviluppato un legame con la marionetta, che sia in un certo qual modo quasi una vittima del suo fascino, ma il suo modo di esporsi in quello che è un clima militare è rischioso e fa impensierire anche il resto dei membri della squadra. Mi sembra indicativa quella riflessione sul fatto che devono la loro devozione a Sephanotis e, per questa ragione, si fidano di lui dando automaticamente per buone le sue scelte anche quando riguardano Erik. In questo capitolo è molto interessante anche ciò che avviene dopo, ovvero la riflessione su Sephanotis e ciò che lui prova in questa condizione politica particolare, sul suo essere simile a Erik – sul condividere qualcosa o qualcuno. Il modo in cui tollera Erik fa pensare non solo noi lettori, ma anche Rebecca e Ylia. Stai continuando a gestire queste tematiche belliche in modo interessante e vivo, tanto che leggerle è un vero piacere. Un caro saluto e a presto,
Shilyss

Recensore Master
07/11/19, ore 15:21

Ciao!
Come sempre è un piacere tornare da te, e scusami per il ritardo, capita a volte di fare male i calcoli riguardo alle ore (ehm, sarebbe meglio dire minuti) libere ^^
Ahhhh lo sapevo. Me lo sentivo che sarebbe successa una cosa del genere. Tutti i parenti delle vittime dell’attentato radunati in un unico luogo insieme a una delle “creature” che ha contribuito al massacro: in effetti gli eventi non avrebbero potuto prendere una piega diversa. Ylia ha il suo bel daffare per distogliere l’attenzione di Erik, il quale, ovviamente, riesce lo stesso ad accorgersi di quello che sta succedendo, e reagisce d’impulso, ancora una volta incurante delle conseguenze dei suoi gesti avventati. Per fortuna sembra che lo stesso Ylia lo abbia preso in simpatia, visto il modo repentino in cui si inventa una scusa plausibile per il comandante Barius, mentre Victor esita a premere il grilletto. Erik è passionale, ha un gran cuore che gli batte nel petto, ma temo che in un ambiente come quello della fortezza questo possa causargli solo dei problemi. Anche se il capitano Sephanotis in persona pare avere un debole per lui, forse perché, come dice Ylia, i due hanno in comune più di quanto Erik stesso è disposto ad ammettere. Hanno perso entrambi un familiare molto stretto nella guerra, e il desiderio di vendetta, verità e giustizia divora entrambi (Sephanotis propende più per la prima ipotesi, in verità, mentre Voghel mi sembra più “temperato” da questo punto di vista).
Di una cosa però sono certa: il pugno che Victor ha inferto a Lyra ha fatto male a lui tanto quanto a Erik. Mi piace molto il modo in cui lasci intravedere la sua umanità: Victor sembra un pezzo di ghiaccio, ma il suo cuore brucia di fuoco vivo.
Ottimo lavoro, un bacione e alla prossima :*

padme

Recensore Master
05/11/19, ore 20:31
Cap. 6:

Eccomi qui per lo scambio a catena!
Un po' in ritardo, ma la tesi mi sta davvero rubando un sacco di tempo, e non ho molte possibilità di visitare il sito.
Ma passando al capitolo, wow, quante rivelazioni scioccanti!
Comincio subito col dirti che ho amato la prima parte. Come sai io sono un fan dell'horror ( ricordo di avertelo accennato in una precedente rec ), quindi adoro quando in una fic vengono presentate immagini e sogni di questo tipo, che sembrano fuoriusciti direttamente dalla mente di Stephen King.
Victor presenta i sintomi chiari ed evidenti di stress post traumatico, cosa del tutto normale considerando quello che ha passato.
La seconda parte, invece, è tutta dedicata all'identità di Lirya e, mamma mia, non mi sarei mai aspettato che fosse non solo la figlia perduta di Nora, ma anche la sorella dello stesso Erik!
Continuo a sentirmi male per lei, ne ha passate davvero troppe, ma spero davvero che queste rivelazioni saranno capaci di alleviare la crudeltà di quelli che la vedono solo come un pupazzo e non un essere umano in carne e ossa, qualcosa di vivo.
Ma visto che il compito di noi autori è far soffrire i personaggi...ne dubito fortemente.

Recensore Master
03/11/19, ore 21:21

Lavoro incredibile, la parte con L'aria fa capire quanto quella povera ragazza abbia sofferto e la tristezza che prova persino ora,mentre la parte successiva mostra bene come al solito l'organizzazione militare di tutto il gruppo e le macchinazioni della catena di comando. Buon lavoro e a presto, non vedo l'ora di leggere altro.