Mia cara, eccomi qua per lo scambio u.u
"Non amava parlare con quello che aveva creduto essere suo padre per una vita intera e che si era rivelato essere un truffatore, un imbroglione della peggior specie" vorrei cominciare da questa frase, che suona ridicola se si pensa che è pronunciata dal dio degli inganni e del caos, ma che, se ci si pensa un po' su, dà l'idea di quanto Loki abbia di Odino nonostante non condividano il sangue. L'ho trovato un messaggio molto bello, quello della relativa importanza del sangue, del fatto che genitore è che ti cresce, non necessariamente chi ti dà alla luce. <3
Adoro il modo in cui si rapportano Loki e Sigyn, così diversi da attrarsi senza possibilità di fuga, lei malleabile lui manipolatore. Loki inganna, sempre e comunque, ma quando è dentro la moglie si lascia andare per istanti isolati e fugaci e allora alle sue belle sottili labbra scappano verità che Sigyn dovrebbe imparare a fare sue, a leggervi al di sotto, a capire. Si lamenta che il marito non la capisce, la nuova principessa di Asgard, ma non si sforza neanche lei di capire lui. A me non piacciono le vittime, adoro Sigyn quando prende in mano la situazione e si fa valere, non quando fa la principessina molle e lamentosa. Gudrud ti tratta male? Sei la principessa, reagisci! Loki ti manipola? Impara a farlo anche tu. (non so se è chiaro, ma i lamentosi non li tollero proprio).
“Si può scopare in un letto ricoperto di rose nel più tradizionale e scontato dei modi, con la testa altrove mentre l’altra non lo sa, e si può fare l’amore in piedi dentro a un fienile, in una manciata di minuti,”
Questa penso sia la frase più vera e che mi è piaciuta di più dell'intero capitolo. Sigyn è ingenua (di nuovo) e si illude che l'amore, quello vero, sia un letto pieno di petali e un uomo che ti prende alla missionaria con le luci spente. Forse l'amore è anche quello, ma lo è molto di più (secondo me) quello che si corona con un sesso urgente e improvviso, breve ed intenso, un sesso che ti fa chiedere ancora, che ti fa chiedere di non fermarsi (riferimenti a scene ehm ehm totalmente casuali).
“Vuoi tutto e non dai niente, Loki di Asgard.” Girò la gonna e imboccò la porta perché non vedesse le lacrime che le solcavano le guance, ma fu fermata sulla soglia dall’ennesima frase pungente.
“E tu hai sposato un uomo che non amavi per interesse, per poi rinfacciargli proprio questo: che non lo ami e che sei in cerca di romanticismo. Tempo qualche mese e troverai un amante che ti farà sognare, mia signora.”
Altro pezzo, scambio di battute che ho letteralmente adorato. Lei lagna, ancora, che lui vuole tutto e bla bla bla. Lui risponde per le rime, affilato come la lama dei suoi pugnali, chiaro, privo di menzogne. E sinceramente penso che l'ultima frase, quella sull'amante, lei la interpreti male. Un marito è anche un amante e non penso che Loki di Asgard, che ha reagito così bene al pensiero delle guardie che le mettevano le mani addosso in prigione, tollererebbe a cuor leggero che la moglie se ne vada a letto con un altro uomo.
Sigyn deve imparare a leggere tra le righe, ma sono sicura che imparerà a farlo presto.
Adorabile l'ultima scena, quella in cui Loki nonostante borbotti e bubboli accetta di dividere la sua parte del letto (bravo, io non sono così capace di farlo) con Sigyn, freddolosa e morbida.
Mi piace molto come stai procedendo, davvero, è un piacere leggerti :)
A presto carissima,
Un bacio enorme L. |