Avevo quasi finito di recensire anche di questo capitolo ieri, poi si è spento il computer, ed io - che intelligentemente - scrivo prima le recensioni sul blocco note di windows, ho perso tutto. Ho avuto da fare, ed ero anche abbastanza alterata dalla cosa (sì, era una lunga recensione) per riprovarci ieri. E quindi, eccomi oggi.
Innanzitutto devo dirti che ho finito per fare ciò a cui ti accennavo - sbirciare l'ultimo capitolo - perchè mi sono accorta che la storia è completa adesso. Naturalmente, non ho capito nulla. Ma era una cosa che DOVEVO fare. E' una cosa mia, non credo sia comprensibile al di fuori.
Vediamo e riesco a recensire adesso.
Prima di tutto vediamo di parlare di Sören. Devo dire che l'immagine ad inizio capitolo mi ha subito illuminato su almeno una parte di quello che sarebbe successo: Sören ha parlato con Silente.
Ma parliamo del suo risveglio prima.
Non avevo pensato alla situazione di creditore in cui si ritrova adesso Sören. Da parte mia, da accanita sostenitrice di una possibile Lily/Sören, non posso che esserne contenta, perchè vuol dire che la risposta alla domanda che di tanto in tanto si ripresenta nella mente di Sören ("La uccideresti?" - "Sì, se mi venisse ordinato.") cambia.
Sören non può più uccidere Lily, non può togliergli la vita perchè gli deve la sua stessa vita. Anche zia Row si era soffermata su questo punto, ma non mi era mai stato chiaro come adesso, perchè in quel frangente Codaliscia non DOVEVA uccidere Harry, solo assicurarsi che restasse imprigionato. Ecco, più che la vita, Codaliscia negava ad Harry la libertà, che poi la vita di Harry fosse comunque in gioco per me era dato soltanto dal fatto che fossero a Malfoy Manor in attesa del Lord.
Ora, dopo la precisa descrizione del concetto che tu hai fatto, mi sento abbastanza stupida per non averlo capito prima. Avrei dovuto leggere il libro in inglese, di certo non mi sarebbe sfuggito nulla nulla nulla.
Dicevo, Sören è un uomo d'onore. Lo dice egli stesso, ha un codice morale a cui obbedire. E' il suo, non impostogli da Hohenheim o inculcatogli dagli insegnamenti della Thule.
Se pure volessimo dare poca importanza a questo punto - che credo comunque sia cruciale e per nulla da sottovalutare -, resta comunque il fatto che questo codice morale sia uno degli insegnamenti che Prince padre ha lasciato al figlio e quindi, in ultima analisi, un modo per Sören di onorare la memoria del padre.
L'evidente contraddizione sta nel fatto che per onorare la memoria del padre, e quindi assecondare il suo codice morale, Sören finirebbe per contravvenire agli ordini di Hohenheim. Del tutto a sua insaputa, Lily, da vittima, si è trasformata in carnefice; perchè - se vogliamo prendere in considerazione l'esempio di Codaliscia - per ovviare al problema che gli si presenta Sören potrebbe seguire la stessa strada del Malandrino codardo e anche perchè - sempre inconsapevolmente - Sören gli ha passato il coltello. Naturalmente dalla parte del manico.
Sempre per parlare di Sören, ho trovato un po' paranoico il modo in cui accetta di parlare con Silente per evitare che quest'ultimo faccia la spia sulla sua fuga.
Ad ogni modo, la chiacchierata non è stata per niente inutile. Sören ha avuto i chiarimenti che si aspettava, la conferma ai suoi dubbi.
E' cugino di Severus Piton, che - come ben sottolinea lui, e questa cosa l'ho adorata - è un Salvatore del Mondo Magico.
Naturalmente a Sören sorge una spontanea - e del tutto giustificata - domanda: perchè mi hanno sempre detto che sono l'ultimo dei Prince?
Perchè, fondamentalmente, è vero. Su di questo non si può tacciare Hohenheim di menzogna, perchè Piton è morto anni prima che Sören nascesse.
Quando alla seconda domanda che Sören pare porsi (e che è un po la stessa), "perchè non me l'hanno detto?", personalmente ho tre diverse ipotesi con cui rispondere.
Numero uno: Piton è uno dei buoni e, soprattutto, è un Mezzosangue. Hohenheim può non aver desiderato che ci fosse per Sören un esempio positivo da seguire.
Numero due: probabilmente Prince padre ha tagliato i ponti con Eileen Prince molto prima che Piton nascesse, quindi potrebbe anche essere all'oscuro della sua esistenza.
Numero tre: con questa ipotesi probabilmente smentirò la seconda, ma trovo improbabile che Hohenheim non sappia della nascita di Piton. L'uomo sembra quasi onnisciente, certo nei limiti di quanto gli viene riferito, ma penso sia piuttosto probabile che abbia segretamente continuato a sorvegliare Eileen Prince, per qualsiasi evenienza. In questo caso, l'unico motivo per Sören non sa nulla è legato allo Stato di Sangue di Piton e alla ripugnanza di Hohenheim per qualsiasi categoria non fosse Purosangue. Non solo - deve aver pensato Hohenheim - Eileen Prince, appartenente ad un'importante famiglia Purosangue, ha osato innamorarsi di un Babbano e rinnegare la sua famiglia per lui, ma vi ha anche fatto un figlio. Questo figlio non avrà mai niente da spartire con me. Naturalmente nel concetto "me" Hohenheim include anche il cognato Prince, poichè sposo della sorella, e il nipote Sören, che da molto tempo prima della morte di Prince padre era destinato ad essere messo al servizio dello zio. O meglio, del figlio.*
Quindi, per continuare nella smentita, credo che Hohenheim - se davvero sapeva dell'esistenza di Severus Piton -, evidentemente ne ignorava l'aspetto, o non avrebbe mandato Sören a calcare le terre che un tempo aveva calcato il cugino, luoghi in cui il suo viso era conosciuto e dove vi sarebbero state non poche persone - a distanza di venticinque
anni dalla sua morte - in grado di carpirne le somiglianze con quelle di Sören Luzhin, alias Sören Hohenheim-Prince. Per di più alcune di queste persone, oltre ad una buona memoria visiva, sono dotate di ampie conoscenze e una non ignorabile dose d'intelligenza che potrebbero riconoscere il nome Sören o conoscere l'albero genealogico del
suddetto. Silente mi sembra una di queste persone, e il fatto che sia un quadro non oscura la sua secolare intelligenza [edit: errori di battitura v.v] e capacità di ragionamento e intuizione, e potrebbe in ogni momento comunicare i suoi sospetti (certezze) a qualcuno ancora in vita e capace di agire. Passo falso, Magister, passo falso.
Della scena in sè, al di là delle mie speculazioni da lettrice avida, mi è piaciuto il modo in cui Sören sottolinea più volte che Piton-Prince-Mezzosangue è uno dei Salvatori del Mondo Magico, sia per il merito che gli riconosce in sè e per sè, sia perchè ribadisce questo concetto proprio perchè comincia - complici altri fattori - a dubitare della sua posizione. Credo sia esattamente in questi attimi che si origini in Sören quella spaccatura a livello anima che potrebbe portarlo in seguito, cosa che spero ardentemente, a fare le sue scelte. Giuste, è sottinteso.
Facciamo un passo indietro e ritorniamo su Tom. Avrei ribadito ancora una volta la sua capacità di collegamento e intuito, ma nel frattempo ho letto la tua risposta alla mia recensione e quindi diciamo che d'ora in poi lo sottintenderò, a meno che non sia evidentemento necessario ribadirlo.
A proposito della risposta, sono io che devo ringraziare te. Per la storia e per rispondere in maniera così approfondita e chiarificatrice. So che è un problema starmi dietro, ho una certa velocità, e non mi metto di certo a sindacare se non riesci a rispondermi. ;)
Tornando a Tom, tralasciamo la parte intuitiva, sulla quale Tom è pericolosamente vicino alla realtà. Sa la verità senza saperlo. Credo che dovrebbe parlarne con Harry, però, per non ricadere degli errori dell'anno prima. Anche ammettendo che le sue siano solo supposizioni - cosa che sono, anche se esatte - Harry si darebbe la pena di approfondire, anche solo per smentirle.
Mi è molto piaciuto Tom che riflette sulle persone e sul rapporto che ha con loro. E' un misantropo per scelta lui, diciamo un po' come Bukowski quando dice di non odiare le persone, ma soltanto l'averle intorno.
Tom apprezza la compagnia solo delle persone giuste, in un certo senso degne. Potrebbe essere assimilabile a Voldemort per questo, anche se - certo - lui non richiede plateale fedeltà e non tatua un marchio a chi desidera stare al suo cospetto.
Perso in questi pensieri incontra Zabini. E Mael. Sul momento sono rimasta sconvolta. Come cavolo hanno fatto a trovarsi Michel e Mael? Poi mi sono ricordat che Zabini sembra avere un certo fiuto per quanto riguarda giovani prede gay, o in procinto di diventarlo.
Ho molto apprezzato il modo in cui hai trattato questa sorta di riappacificazione, che più che una riappacificazione risulta una tregua. Mi è piaciuto il modo in cui Tom tergiversi sullo scusarsi, e poi finisca persino per ringraziarlo.
Soprattutto, mi è piaciuta la giustificazione che da alla tacita domanda di Michel.
Tom ancora adesso continua a considerare Zabini indegno della sua amicizia e avrebbe volentieri evitato di scusarsi, perchè non ci crede poi tanto in queste scuse. Però, ancora una volta viene sottolineata la forza dell'amore e il fatto che - in modo diametralmente opposto a Voldemort - Tom ami.
E' per amore di Al che accetta di essere lui a soffrire, pur di non far soffrire quest'ultimo. Da il suo consenso a Zabini, ma solo per una platonica amicizia. Capisce che per Al è importante avere Michel accanto e si fida DI AL al punto di "abbassarsi" a chiedere il perdono di Zabini.
Lui, infatti, continuerà ad odiarlo e non si fa problemi a dirlo e sarà la sua risposta maliziosa a chiudere definitivamente la bocca a Zabini. O meglio, a fargliela spalancare. ;)
Ed eccoci - finalmente, dirai - all'ultima scena. Già quando avevi accennato una prima volta ad una conversazione via camino tra Teddy ed Harry mi erano sorti i primi dubbi, perchè mi chiedevo come fosse possibile parlare in segreto di quello che Harry aveva da dire a Teddy (i Dissennatori) visto che i camini di Hogwarts - come Hermione si è sempre presa la briga di sottolineare - sono controllati? Anche qui, quindi, questo dubbio mi si era ripresentato.
Hai ovviato al problema in maniera magistrale. Non ricordavo nemmeno il particolare del camino della Prynn, e se l'avessi ricordato di certo avrei supposto che fosse stato chiuso dagli addetti del Ministero. Ovviamente, però, questa è la tua storia e le cose vanno come dici tu. Senza sembrare mai forzate, però.
E abbiamo anche modo di vedere il lato Malandrino di Teddy in questo frangente, ero sicura che lo avesse!!
Per una volta è Teddy ad andare da Jamie, mi dico subito, poi sono stata travolta da Teddy. Sì, travolta. E' come se fossi entrata in lui e avessi vissuto con lui l'intera scena.
Il battente è geniale, davvero divertente. Avrei detto fosse lì da prima, ma a quanto pare questo Lionel è un tipo niente male.
"Lanciatore", non appena l'ho letto ho iniziato a ridere come una deficente. No, non sono nuova ai doppi sensi inglesi e ho letto abbastanza fanfiction slash anche in suddetta lingua per aver colto l'allusione. LOL Molto, molto carina davvero.
Per un attimo non ho capito dove l'umore di Teddy mi stesse portando, poi.. illuminazione! Nessuno, nessuno vorrebbe mai rivedere i compagni di "liceo", specie se la permanenza in esso non è stata delle più felici. Teddy Biblioteca Lupin, come sappiamo, non era famoso per la sua vita sociale - al contrario di Jamie, dice una vocina nella mia testa - e quello non è stato di certo il periodo più carino della sua vita. Ritrovarselo sbattuto davanti così, nelle vesti di compagno di corso strafottente non è stato bello.
E poi c'è il fattore gelosia, che fa la sua parte nell'alterazione evidente dell'umore del suddetto.
Piccola parentesi, mi sono chiesta: come avrebbe potuto Lionel accorgersi di un calzino sulla porta visto e considerato che si è smaterializzato nel bel mezzo del salotto? Quella che per i babbani è solo un'usanza, per i Maghi nasconde qualche magia anti-materializzazione? LOL
Jamie, comunque, dimostra di non essere l'idiota che tutti credono. Capisce quello che passa per la mente di Teddy, e trova il modo di tirarlo sù. Anche se penso che comunque, in fondo, anche lui si senta trascurato.
Ad ogni modo, la domanda di Jamie era SOLO una semplice domanda, Teddy però ci ricama sopra e - complici la gelosia e la voglia di non deludere Jamie - accetta.
Non mi resta che aspettare e vedere come finirà. LOL
Vado, finalmente, al prossimo capitolo.
Baci,
tua (logorroica) Jane.
*A questo punto il mio pc si è spento di nuovo, ma io avevo appena finito di salvare, quindi non ho perso nulla e sono rimasta per due minuti buoni a ridere AL pc, confermando qualsiasi tesi sulla mia pazzia. (Recensione modificata il 30/07/2012 - 12:20 am) |