Joan ha smesso di andare dalla psicologa, le sedute non le servono più: ormai ha capito chi è e cosa vuole, o meglio pensava di averlo capito, ma una ragazza nuova metterà sottosopra la sua vita nel modo migliore possibile.
- Ciao, sono Joan.
-Sherlock.
fem!Sherlock, fem!John, asexual!Sherlock, questioning!John, AU!High School

No connesso a s4 (a parte per Rosie che è un po' presente)
il titolo è abbastanza spoiler XD abbiamo uno Sherlock che per qualche motivo è imbronciato con un John che tenta in 5 modi di farlo parlare
Johnlock, John POV
"«Deduco che sei ancora arrabbiato, vero?» nessuna risposta.
Lo guardai di sott'occhi soffermandomi sul suo bel profilo e sulle labbra che anche da quell'angolazione, vidi che erano imbronciate e lì decisi.
Quella sera gli proposi una sfida, un gioco visto quanto gli piacessero per chiarire con lui, anche perché in che altro modo risolvere una discussione con Sherlock Holmes?
«D'accordo, vediamo quanto resisterai, ti sfido.»"

Lestrade è in difficoltà; nemmeno Sherlock sembra riuscire a sbrogliare il caso. C'è bisogno di un altro aiuto.
[Mystrade]
[Storia partecipante al contest "C'era una volta... Sherlock Holmes!" indetto da MadameT sul forum di Efp]

Sherlock si annoia e, scome John ben sa, uno Sherlock annoiato può essere molto pericoloso! Dopo giorni di preoccupazione però, il nostro dottore deve abbandonare la sorveglianza per andare al lavoro, e quando tornerà a casa troverà qualcosa di inaspettato ...

John finalmente ha un pò di tempo per prendersi cura di sé stesso ma una serie di vicissitudini glielo impediscono.
Breve storiella che forse si inserirà in una serie futura
Mi raccomando fatemi sapere se vi è piaciuta! Se no recensitela comunque , vi vorrò bene lo stesso

Questa storia in soli tre brevi capitoli è basata sul musical “Annie”.
Sherlock e John sono due orfani, che la sfortuna ha destinato all’orfanotrofio gestito da Irene Adler.
Non è certo un posto dove dei bambini crescano con qualche forma d’amore, specialmente quelli strani, che danno più problemi degli altri…
Dal testo: Non erano molte le famiglie che desideravano adottare degli orfani già grandicelli, che non avrebbero potuto plasmare totalmente come veri figli loro: chi lo faceva di solito cercava un aiuto domestico o per lavorare in fabbrica, non solo fare beneficenza.
John era il tipico bambino inglese, biondo e con grandi occhi blu, piuttosto bassino per la verità, ma di buon carattere e sorridente, e tutti i suoi compagni di sventura dicevano che era uno di quelli con più speranze, perché si capiva che si sarebbe adattato.
Sherlock, invece, era il vero outsider in quel gruppetto. Aveva ricci ribelli così scuri da sembrare quasi neri, se non era sotto una luce, e assurdi occhi celesti ma sottili come quelli dei cinesi che trafficavano nella zona dei Docks.
Attenzione!!! [ abuso di minori (non sessuale); accenno di pedofilia]
vostra,
Setsuna

Salve a tutti!
Questa è la prima fanfic che pubblico.
Sarò sincera: doveva essere una parodia spiccia di quel genere di Fanfic erotico-mielose che francamente non sono nel mio range di interesse ma aimé alla fine pare che sia venuta così bene che mi è stato consigliato di pubblicarla. (Grazie Sueba!)
Godetevi questo conato di sesso e cuoricini!

«Krista dice che stai cercando di diventare mio amico.»
Elliot Alderson ha un cuore gentile sepolto sotto un mare di incubi e John Watson è notoriamente l'amico di chi non ha amici.
John Watson brama ancora la guerra con ogni fibra di sè e Elliot Alderson ha una guerra dentro la testa.
L'ironia di due vite che si intrecciano quando non si sarebbero mai dovute intrecciare.
{ Sherlock (BBC) + Mr.Robot }
La cosa più strana che abbiate mai letto.

Alle volte basta una sola parola, una soltanto, per rivoluzionare un intero universo.
[drabble][post s4][parent!lock]

Cosa succederebbe se, Victor Trevor primo e unico fidanzato di Sherlock ai tempi del college, tornasse a Londra dopo una lunga assenza durata 4 anni? || Ambientata dopo la S3, ma senza Rosie.

"Un caleidoscopio di sensazioni e sentimenti si era impossessato di me, della mia testa e del mio corpo esattamente dal giorno in cui lo conobbi.
Come una malattia che ti logora dall'interno, ti divora consumandoti respiro dopo respiro, movimento dopo movimento...quello che chiamano amore mi stava uccidendo!
D'improvviso sentii dei passi raggiungermi da dietro, poi un debole tonfo, due valigie."
Sherlock farà di tutto per convincere John a non lasciare il 221b, al punto tale da rivelargli il suo amore fino ad allora represso.

Oh - oh, i want some more.

Sono tante le cose che si fanno per amore.
E Mycroft Holmes lo sa bene, anche se non riesce a comprendere cosa spinga le persone a gesti tanto estremi.
Ha visto suo fratello gettarsi da un tetto per proteggere i suoi amici da James Moriarty, rinunciare alla sua vita per due anni per proteggere John Watson, prendersi un proiettile per il suo migliore amico, morendo per mano di sua moglie, soltanto per saperlo al sicuro.
E tutto solo per amore. Quel sentimento che per Mycroft sembra così complicato da comprendere.
Tuttavia, quando Magnussen arriverà a minacciare Sherlock, sarà proprio l’amore a spingere Mycroft a offrirsi al suo posto, mettendo a rischio la propria vita e la propria libertà, per preservare quelle del suo fratellino. La persona che Mycroft Holmes ama più della sua stessa vita.
Perché l'amore ci spinge dove non ci saremo mai aspettati di poter arrivare.

“Come sempre tu vedi ma non osservi, mio caro Holmes!” John ovviamente non aveva perso l’occasione di vendicarsi e rinfacciargli ciò che lui ripeteva sempre al suo compagno.
Ispirato all'episodio ambientato in epoca vittoriana.

Torniamo all'inizio della serie con una song-fic introspettiva sul nostro ex soldato preferito