il tuo sangue sa di terra e fango e cenere, le mie dita nella tua gola.

Nessuno di noi può dirsi realmente una persona singola.

Aldo Palazzeschi scriveva "e lasciatermi divertire!". Sulla scia di questo suo verso, ho scritto un piccolo componimento giocando con la similitudine (poco originale a dire il vero) tra il suo cognome e i grattacieli di una citta immaginaria.
Da considerarsi solo un piccolo sfogo di vanità letteraria e di gioco!

Richiesta d’aiuto alla luna.

Breve poesia scritta in un momento di riflessione su quanto il creare, il far fluire la fantasia e sublimarla da uno stato mentale astratto, ad uno concreto, e gioirne della bellezza, sia quanto di più prezioso, noi umani, ci possiamo permettere.
Spero possa piacere.

Siamo numeri, siamo serie/confusi nel caotico ammasso/ piene di smog, vie deleterie

Un'invettiva contro uno spirito malefico che si fa beffe di noi.

Regna un silenzio irreale in quella casa, rotto solo di tanto intanto da un lamento sempre più flebile...

Ho sognato di vagare, senza meta, perso nell'immensità del cosmo.
Mi sono visto bruciare, e poi esplodere, come una stella morente.
E in quell'esplosione, ho portato l'intero universo via con me.

Un annetto fa mi sono domandata... E se Leopardi vivesse nel XXI secolo?
Così ho preso, rivisitato e unito parti di alcune poesie, soprattutto "L'infinito" e "Il passero solitario".
Ho cercato di cucire il tutto seguendo lo stesso filo conduttore che ho colto leggendo i suoi magnifici versi, provando a mantenere lo stesso "spirito" delle poesie originali, ma in chiave più moderna.
Forse è un po' un azzardo, ma mi sono sempre piaciute le sfide. Spero il maestro mi perdoni.

Ciò che ignori di giorno ti visita in sogno.

Ingenuamente parlavo alla luna di nascosto

La paura di urlare, di mostrare le proprie fragilità.
Nessuno l'ha mai capita e forse è per questo che ora sa volare.

Fermare il tempo, per rivivere all'infinito attimi di autentica perfezione.